| inviato il 15 Novembre 2016 ore 6:41
"Insomma...a sentire Alessandro ho un fondo di bottiglia.... " Non ho detto che è un fondo di bottiglia, ho solo spiegato, e non detto, le peculiarità non positive di quell'ottica per quanto riguarda lo sfocato e la risoluzione, i due parametri principali in un'ottica di quel tipo. A te quell'ottica piace, ed io ne sono contento, se una cosa piace ed uno la usa ne è gratificato ed questo è positivo, è bene per lui, ci si diverte e ne è contento, e sono sicuro che ci farai ottime foto. Ma quella è un'ottica datata, roba che ha fatto alla grande il suo tempo, e tecnicamente parlando, oggi, nel 2016, non merita più delle lodi. Il mio intervento l'ho fatto proprio leggendo di quelle lodi sperticate a quell'ottica: non le merita, oggi non più, ed ho solo spiegato il perché. Le cose vanno viste in modo realista e pragmatico: un'ottica altro non è che un tubo con dentro dei pezzi di vetro, e ci sono tubi e pezzi di vetro più o meno buoni, ma sempre tubi e pezzi di vetro restano, nulla più. P.S. : staccalo dalla fotocamera e dai una pulita alla lente posteriore, vedrai che il pallino nello sfocato se ne va, se non è di dentro. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 7:32
Sono convinto che tutti in questo thread sono consci del fatto che un obiettivo è un tubo con dei pezzi di vetro dentro. Lo ripeti come un mantra, ad ogni tuo intervento, ma non cogli il punto. Evidentemente l'ottica in questione possiede alcune caratteristiche, che non appartengono a quelle da te elencate, che confribuiscono nel complesso a produrre un risultato che i più giudicano d'impatto. O forse il risultato è determinato proprio dall'insieme delle caratteristiche da te elencate. Il fatto è che nonostante l'ottica sia un tubo di vetro, il giudizio va dato sulle immagini che produce. Non c'è dubbio che sulle singole caratteristiche quali nitidezza e aberrazioni le ottiche moderne abbiano fatto passi avanti. Però spesso questi passi avanti si traducono in fotogrammi meno d'impatto, quelli sì più piatti, con necessità di massiccia post produzione per generare dei punti d'interesse che possano catturare l'occhio. E sappiamo tutti che, nonostante tu sia convinto del contrario, più post produzione fai e meno naturale sarà il risultato finale. Ho visto in giro dei ritratti che sembrano dei mascheroni immondi. Di naturale non hanno più nulla. Anche quello andrebbe considerato, molto più delle aberrazioni cromatiche o della nitidezza agli angoli. Da ultimo non mi stanco di ricordarti che se i tuoi interventi fossero più pacati, meno "contro tutti a prescindere" e più dialettico-costruttivi, tutti ti riconosceremmo più credito. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 7:37
“ Evidentemente l'ottica in questione possiede alcune caratteristiche, che non appartengono a quelle da te elencate, che contribuiscono nel complesso a produrre un risultato che i più giudicano d'impatto. O forse il risultato è determinato proprio dall'insieme delle caratteristiche da te elencate. „ Quoto. “ Il fatto è che nonostante l'ottica sia un tubo di vetro, il giudizio va dato sulle immagini che produce. Non c'è dubbio che sulle singole caratteristiche quali nitidezza e aberrazioni le ottiche moderne abbiano fatto passi avanti. Però spesso questi passi avanti si traducono in fotogrammi meno d'impatto, quelli sì più piatti, con necessità di massiccia post produzione per generare dei punti d'interesse che possano catturare l'occhio . „ Quotone. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 7:41
"P.S.: per correggere la LaCA (CA laterale) basta un click in qualsiasi raw converter decente ..." Bisogna fare attenzione a quanto si scrive e non essere superficiali. Un buon Convertitore di RAW, ad esempio Adobe Camera RAW, ti permette di togliere in automatico, con il famoso Click, l'AC laterale, ed a mano, non in automatico, ti permette di togliere anche l'AC assiale. Ma ci sono due complicanze, una minore ed un più importante: 1) l'AC laterale, il Click in automatico, non è detto che te la tolga tutta, a volte non ce la fa, e bisogna intervenire manualmente, come con l'AC assiale, ed intervenendo manualmente, c'è il rischio di alterare i colori dell'immagine (sbiadire il colore del'erba o del fogliame, se c'è in immagine, alterare il colore del cielo, etc), Ma questo è il problema minore. 2) Adobe Camera RAW, quando si corregge l'AC, sia laterale cha assiale, sostituisce la bande colorate dell'AC con bande di grigio neutro e NON con il colore che c'è lì al contorno delle bande di AC: questo è il problema maggiore. Se in foto vili, tipo quelle da web o da monitor, queste macchioline grigie possono passare inosservate, tanto le guardi su un monitor che è comunque piccolo ed ha bassa risoluzione, quando invece vai a fare stampe serie, ad esempio in A2 o più grandi, o stampi dei crop, spesso quelle patacchine di grigio lì si vedono benissimo, e te le devi levare col timbro clone, e ci si perde un sacco di tempo, sempre che sia possibile e non è sempre detto. Idem per la vignettatura: la si toglie benissimo non solo con software dedicato, tipo Adobe Camera RAW, ma addirittura con il software della fotocamera, la fotocamera te la leva da sé, le foto non le vedi vignettate nemmeno a tutta apertura. Lo sfocato ad occhi di gatto nella periferia e bordi dell'immagine è dovuto alla perdita luminosa alla periferia e bordi dell'ottica, alla vignettatura naturale dell'ottica. Quel bellissimo software, esterno o di fotocamera, che toglie perfettamente la vignettatura, non fa nulla, assolutamente nulla, per la correzione dell'occhio di gatto sullo sfocato, quello ti resta in immagine e non ci fai assolutamente nulla, nemmeno in PP. Quella vignettatura, che tu correggi bene sul piano focale (l'immagine è uniforme come luminosità con la correzione di software) ti frega, ed alla grande, quando ti allontani dal piano focale, opera malignamente al di fuori del piano focale, e dunque ti smondana lo sfocato periferico ed ai bordi cambiando la geometria dello sfocato, anche in modo rilevante, vedasi quel Nikkor in oggetto. Detta in altre parole, anche oggi che su molte beghe di ottica (AC, Vignettatura etc) si interviene di software per correggerle, quella correzione di software NON CE LA FA MAI a recuperare bene quelle beghe, restano sempre e comunque degli effetti collaterali negativi, che a volte si vedono, altre no, ma restano sempre. Detta ulteriormente in altre parole, un'ottica buona, resta buona anche in digitale, mentre una poco buona, non la rendi buona col digitale, qualche peccato originale resta e si vede. E quel Nikkor vecchio lì, i suoi peccati originali li mostra benissimo, già su immagini vili da web, si vedono benissimo, e li ho spiegati. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 7:53
“ Io credo che il mito sia dettato più che altro dal costo esiguo in relazione alle sue prestazioni. Il 105mm f/2.5 AI / AIS era venduto a 50-70 euro fino a qualche anno fa, e nello stesso tempo, non essendoci ancora le versioni G, l'85mm f/1.8D aveva un prezzo più o meno attorno ai 300-350 euro. Il 105 è l'obiettivo versatile da ritratto che chiunque può permettersi, con in più la fama di essere quello preferito da McCurry. Poi, a dirla tutta, la sua resa è veramente buona, ha una progressione dei piani molto morbida, uno sfocato cremoso e a f/2.5 è parecchio nitido. Le aberrazioni per me non fanno testo, l'85/1.4D ne soffre fino a f/2 ma non credo ci sia qualcuno che, usandolo, lo abbia disprezzato perchè "che schifo, le aberrazioni cromatiche" (forse eccetto un particolare utente). Con un click da ACR le rimuovo. Ultimamente il suo valore di mercato è aumentato anche perchè sono diminuiti gli esemplari in vendita (ormai chi lo ha difficilmente lo vende), ma cercando bene si attesta attorno ai 130-150 euro per la versione AI e sui 180-200 per AIS (la cui differenza, con la AI, sta nel paraluce incorporato, gran bella comodità che però penalizza la robustezza poichè la costruzione è leggermente diversa). Non tutti gli appassionati di fotografia possono permettere di spendere ogni 3-4 mesi 500-1000 euro di obiettivi, io sono uno di questi, ad esempio. Nell'ultimo mese ho comprato il Samyang 14mm f/2.8, il Sigma AF 28mm f/1.8 e un Nikon AF 85mm f/1.8 spendendo in totale 500 euro e ricevendone però 250 dalla vendita di due obiettivi che avevo, per diverso tempo (temo fino al periodo di pasqua) non ci saranno più investimenti da questo punto di vista. Per quelli come me, poter spendere soltanto 130 euro per un OTTIMO obiettivo da ritratto (essendo questo il mio genere preferito) rappresenta un'opportunità importante, perchè con il prezzo di un fondo di bottiglia si ottiene invece un vetro pregiato che permette di fare tanto, e bene. „ credo anche io che sia un po' così. Riguardo alle versioni AI e AIS, io preferisco la prima, secondo me decisamente più robusta e con una ghiera della maf ben demoltiplicata (l'AIS è di tipo più "rapido"). Comunque invito gli appassionati del vintage a cercare un bel 135mm, magari, 3,5..... con pochissimi euro si prende qualcosa di valido |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 8:02
“ Comunque invito gli appassionati del vintage a cercare un bel 135mm, magari, 3,5..... con pochissimi euro si prende qualcosa di valido;-) „ 135 f2,8 pagato 120 euro in negozio con garanzia nel lontano 2015, adesso non bastano più. “ più post produzione fai e meno naturale sarà il risultato finale. Ho visto in giro dei ritratti che sembrano dei mascheroni immondi. „ La post produzione fatta bene è quella che si nota di meno, più che la quantità, secondo me, conta la qualità. E' vero, si vedono dei ritratti immondi, ma pare che siano quelli che piacciono di più, e questo mi allarma non poco. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 8:05
Si', ma a me allarma il fatto che fa dei mascheroni immondi anche colui che guarda con il lanternino le aberrazioni cromatiche. Un classico di chi vede i peli ma non i pali. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 8:12
Che ci vuoi fare, come si diceva anche ieri sera con Josh ci sono cose note a tutti sulle quali non vale nemmeno la pena di spendere troppe parole. Abbiamo ripetuto migliaia di volte che in alcuni casi i cosiddetti "difetti" danno quel qualcosa di speciale che alle ottiche perfette manca. Chi dissente non è obbligato a comprarsi un vintage.Anche io spesso preferisco affidarmi a ottiche nuove, ma non sottovaluto le potenzialità di quelle più vecchie. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 8:14
“ ..................... Ma quella è un'ottica datata, roba che ha fatto alla grande il suo tempo, e tecnicamente parlando, oggi, nel 2016, non merita più delle lodi. Il mio intervento l'ho fatto proprio leggendo di quelle lodi sperticate a quell'ottica: non le merita, oggi non più, ed ho solo spiegato il perché. ................ „ Alessandro, il tuo modo di scrivere diretto e un po' duro secondo me ti danneggia Concordo abbastanza su questi due punti, mi ci ritrovo pure con le mie esperienze fatte nel passaggio da AI/AIS ad AFSG, in particolare: - Il 105mm/2,5 AI ed il 105mm/2,8 Micro AIS furono sostituiti dal 105mm/2,8 AFS G VR micro, in pratica quest'ultimo ingloba e migliora le caratteristiche dei primi due, unico suo difetto è che è un piccolo boiler - l'85mm/1,8 K fu sostituito dall'85mm/1,8 AFS G che, di fatto, lavora meglio su tutti i fronti, soprattutto all'infinito - il 35mm/2 K (il mio primo Nikkor, che acquistai nel 1976!!) è stato affiancato dal 35mm/1,8 AFS G, ho scritto affiancato perché lo ho tenuto, essendo un'ottica che (su centro e zone mediane) non teme confronti con i G, però è scarsino nel controluce ed a t.a. A favore dei vecchi manual focus c'è indiscutibilmente la costruzione, oggi leggo lodi ed osanna su dei Zeiss made in Cosina ma ragazzi, questi non sono certo da meno!!! Pensate che quando uscirono i primi AF Nikon io smisi di acquistarne, a mio parere fu un passo indietro da paura!! Ora di vecchie glorie ho solo un 20mm/4, il 35mm/2, l'80-200mm/4, il 300mm/4,5 IF ED, un piccolo corredo essenziale "analogico" col quale ogni tanto mi piace divertirmi e che spero di poter usare maggiormente se, un giorno, acquistassi una ML |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 8:24
Gian Carlo, il suo problema non e' quando critica le ottiche. Li' un linguaggio tecnico ci sta, e il linguaggio tecnico e' per definizione crudo e spoglio. Il suo problema e' quando attacca con frasi tipo “ Il mondo è veramente bello, ma veramente, perché è veramente vario, tanto vario. „ che di fatto si devono intendere in modo subliminale con "al mondo ci sono io che capisco e tanti altri che invece sono stolti" |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 8:26
in effetti.... |
user78019 | inviato il 15 Novembre 2016 ore 8:29
“ Un buon Convertitore di RAW, ad esempio Adobe Camera RAW, ti permette di togliere in automatico, con il famoso Click, l'AC laterale, ed a mano, non in automatico, ti permette di togliere anche l'AC assiale. Ma ci sono due complicanze, una minore ed un più importante... „ ACR è il fondo della scala. Non è certo il miglior raw converter in circolazione. Con DPP di Canon non c'è storia per rimuore le AC: DPP avrà i suoi difetti ma lavora meglio sulle aberrazioni cromatiche. Toglie quello che con ACR, come tu giustamente rilevi, residua in alcuni casi. Per Nikon, molto meglio NX2 o Capture One, che surclassa ACR. “ Lo sfocato ad occhi di gatto nella periferia e bordi dell'immagine è dovuto alla perdita luminosa alla periferia e bordi dell'ottica, alla vignettatura naturale dell'ottica. „ Appunto. E tutte le ottiche luminose hanno la loro naturale caduta di luce ai bordi. Tutte. Quindi fanno gli occhi di gatto. |
user78019 | inviato il 15 Novembre 2016 ore 8:31
“ Il suo problema e' quando attacca con frasi tipo " Il mondo è veramente bello, ma veramente, perché è veramente vario, tanto vario." „ Beh, tecnicamente questa affermazione è corretta |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 8:42
La varietà è una ricchezza, e come tale va intesa. Sui convertitori raw ci sono state decine di discussioni, sembra accertato che quelli dedicati siano i migliori, ma l'interfaccia di ACR ha qualcosa che a Capture NX-D e al'orrendo Silkypix ancora manca. |
| inviato il 15 Novembre 2016 ore 9:07
Tornando al 105, pur apprezzandolo molto nella sua resa generale devo dire che anche a me lascia qualche perplessita' di fondo. In realta' non riesco a definire bene, ma sta di fatto che ogni volta che esco con questo e con l'elmarit 135, alla fine le foto del leitz mi appaiono preferibili, piu' plastiche e con passaggi tonali più graduali. Potrebbe anche essere solo dovuto alla focale piu' lunga pero'. Mi spiace non averlo potuto confrontare direttamente con l'FD 100/2, che ho stoltamente venduto, perche' anche quella secondo me e' una gran lente. |
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