| inviato il 16 Giugno 2016 ore 14:21
Ma + tempo è inversamente proporzionale a + eV, infatti : - più veloce è lo scatto meno luce entra e quindi - eV. - Più eV ecquivale a tempo più lento (a parità di diaframma) .. |
| inviato il 16 Giugno 2016 ore 14:22
“ un paesaggio come quelli che vanno di moda qui sul forum, fatti all'alba o al tramonto, con il sole nell'inquadratura e grandissima gamma dinamica (alcuni ottenuti con doppie esposizioni, o di più). „ Qualcosa del genere? Singole esposizioni. Nella prima ho appena schiarito le ombre, la seconda è come uscita dallo scanner.
 C'è un filtro gnd, che purtroppo nella prima ha causato riflessi, ma se si guarda l'istogramma si vede che è bello ampio, ben oltre i 5 stop.
 C'è solo un problema, potrebbero essere Provia 100... ma non ricordo bene. |
| inviato il 16 Giugno 2016 ore 14:41
No daniele... +1 su un esposimetro è sempre +1 sia se sposti il diaframma, sia se sposti il tempo. Ahhh tu parli del termine in sé... Certo alzi/aumenti.. Abbassi/diminuisci... |
| inviato il 16 Giugno 2016 ore 16:20
Il valore di esposizione, o valore esposimetrico o EV, è un valore di intensità luminosa a cui corrispondono delle coppie di diaframma e tempo dell'otturatore che forniscono alla pellicola o al sensore fotografico la stessa quantità di luce. Uno stesso valore EV si può ottenere con differenti combinazioni di diaframmi e tempi di scatto ma è da tenere da conto che la foto finale, a seconda delle diverse combinazioni, risulterà profondamente diversa. Gli EV infatti determinano esclusivamente l'esposizione luminosa, a determinare la profondità di campo e l'effetto mosso del risultato finale influiscono esclusivamente e rispettivamente i valori di apertura e i tempi di scatto. (cit. Wiki) |
| inviato il 16 Giugno 2016 ore 16:51
Credo si riferisse alla terminologia usata... Non al metodo in sé. Alcune volte si sente dire "alza" i tempi, nel senso "passa" da 1/100 a 1/200, quando in realtà si dovrebbe dire "abbassa" i tempi... Insomma... il concetto lo avete capito, anche se sbagliato. Ovvio che cambiando la coppia f/t si determinano risultati diversi, ma l'esposizione risulta sempre corretta. 1/60 f16 = 1/4000 f2 |
| inviato il 16 Giugno 2016 ore 17:02
Bravissimo Dettofatto , ottima spiegazione che ribadisce ciò che ho detto io in forma molto comprensibile. Daniele: quando usi la macchina, avrai visto che c'è la ghiera della compensazione dell'esposizione no? Bene: con + aumenti l'esposizione e con meno la diminuisci. |
| inviato il 16 Giugno 2016 ore 17:05
Grazie Edo ! Qui pensano che io faccia solo fototessere.....!!! Paolo: digitalizzate con una multifunzione Canon di 5 sei anni fa.....200 euro,stampa,fa fotocopie,scannerizza.... |
| inviato il 16 Giugno 2016 ore 19:26
“ Paolo: digitalizzate con una multifunzione Canon di 5 sei anni fa.....200 euro,stampa,fa fotocopie, scannerizza.... „ Il risultato mi sembra sorprendente, almeno a confronto di quanto sono riuscito a fare io... Se avessi sperato di ottenere qualcosa di simile da solo non avrei abbandonato le diapo... Davvero ottima soluzione... |
| inviato il 16 Giugno 2016 ore 19:32
Daniele Come ti hanno detto tutti giustamente un'esposimetro a luce riflessa (come è quello integrato in funzione spot, quindi NON matrix) è tarato per un valore medio (18%): nel suo lavoro tende a... regredire verso la media, cioè tende a rendere sovraesposti i neri e sottoesposti i bianchi. Se fai una lettura spot su come è illuminato un nero e tu vuoi che nella diapo sia reso come nero lo devi sottoesporre di poco più di 2,5 stop. Altrimenti in diapo verrà grigio medio 18%! Stessa cosa per il bianco: va sovraesposto di 2,5 stop o poco più altrimenti verrà dello stesso grigio 18%. |
| inviato il 16 Giugno 2016 ore 19:37
Esatto. |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 0:13
Io domani vendo la dslr e torno a fare dia |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 0:22
Windof Belle dia Edobette Quello che hai citato da Wiki lo conosco bene .. Sono novellino in dia e principiante in negativi, ma col digitale sono parecchi anni ormai che scatto e conosco bene tutte queste cose So che l'esposizione viene dalla tripletta ISO - diaframma - tempi, e che combinandoli diversamente si ottengono foto profondamente diverse (per mossi creativi o tempi veloci, PDC, ecc ..) se pur similmente esposte. Quello che intendevo l'ha capito dettofatto Io chiedevo a Giuliano se intendeva + 1 o - 1 su eV (l'esposizione) o su i tempi. Ed è una cosa diversa perché se aumento il valore eV la foto viene sovraesposta, se aumento la velocità di scatto allora il tempo diminuisce e sto sottoesponendo. Alla fine Giuliano ha gentilmente specificato “ la ghiera della compensazione dell'esposizione no? Bene: con + aumenti l'esposizione e con meno la diminuisci. „ Dove nasce la mia incomprensione? Non avevo capito che in lettura spot l'esposimetro non agisce come sono abituato quando uso in valutativa. E me l'ha spiegato bene Pdeninis: “ Se fai una lettura spot su come è illuminato un nero e tu vuoi che nella diapo sia reso come nero lo devi sottoesporre di poco più di 2,5 stop. Altrimenti in diapo verrà grigio medio 18%! Stessa cosa per il bianco: va sovraesposto di 2,5 stop o poco più altrimenti verrà dello stesso grigio 18%. „ A me sembrava strano perché pensavo, essendo abituato in valutativa della 6D (che va a modo suo): "perché se un soggetto è chiaro devo compensare con +1 EV? Non lo renderei sovraesposto? O altrettanto, perché un soggetto scuro dovrei sottoesporlo a -1?" Invece a quanto pare in spot funziona così .. Per via del grigio 18 a cui ogni colore deve tendere .. Vorrei chiedervi per capire bene, questa cosa vale per soggetti chiari o scuri giusto? Non per zone sovraesposte o sottoesposte in un paesaggio. In quel caso sarebbe il contrario giusto? Ad esempio un paesaggio: se voglio dare importanza al cielo sottoespongo, alle zone d'ombra sovraespongo. Giusto? E se invece di usare spot usassi come sono abituato valutativa è uguale? Prometto che poi non vi rompo più Grazie Ps Razius Belle foto grazie, è bella Ischia Edobette “ Io domani vendo la dslr e torno a fare dia „ Ahhahahaahahahahahahaha Evvai .. Mi fa piacere che torni alle dia, ma non vendere la ds per alcune cose è comoda |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 0:56
Punta lo spot su quello a cui vuoi dare importanza: -se é di un colore medio (esempio il verde del prato) mantieni l'esposizione cosi com'é -se é di colore molto chiaro sovraesponi -se é di colore molto scuro sottoesponi Se per valutativa intendi il matrix la macchina in automatismo tende ad esporre in corrispondenza del punto AF che ha messo a fuoco, applicando un algoritmo che permetta di avere il soggetto perfettamente esposto. Il problema é che in fotografia non sempre l'esposizione corretta é quella che valorizza maggiormente il soggetto. |
| inviato il 17 Giugno 2016 ore 7:45
“ Vorrei chiedervi per capire bene, questa cosa vale per soggetti chiari o scuri giusto? Non per zone sovraesposte o sottoesposte in un paesaggio. In quel caso sarebbe il contrario giusto? Ad esempio un paesaggio: se voglio dare importanza al cielo sottoespongo, alle zone d'ombra sovraespongo. Giusto? „ Daniele, che vuol dire sottoespongo? È importante precisare rispetto a cosa. Rispetto alla lettura in valutativa? Non è possibile, perché la valutativa tiene in considerazione più zone insieme e ne trae una lettura. Come giustamente hai detto, non sappiamo come funziona l'algoritmo della modalità valutativa, né quali zone stia prendendo in considerazione o con quale risultato. La modalità valutativa effettua già di per sé una correzione: molte volte va vicina al risultato voluto, ma non sempre, e comunque non è più un riferimento esatto, nel senso di costante e relativo solo alla lettura di una zona. Il termine "sottoespongo" è da mettersi in relazione rigorosamente ad "una lettura a luce riflessa in spot sull'area interessata". Solo in quel caso "sei certo" che la zona misurata verrebbe in diapo come grigio al 18%. La vuoi di tono grigio medio? Lascia la stessa esposizione. È troppo chiara? Devi sottoesporre. È troppo scura? Devi sovraesporre. L'esposimetro per luce riflessa non conosce la riflettenza della zona che sta misurando. Non sa se sta misurando il nero il grigio o il bianco. Quello che fa è esporli per farli apparire grigi: è tarato perché, quale che sia questa riflettenza, sulla diapo appaia grigia. Una immagine completa può essere considerata un soggetto complesso, la cui riflettività è mediamente il 18%: nella maggior parte dei casi le sue zone chiare e scure, prese nell'insieme, sono viste dall'esposimetro come una unica zona grigia del 18%. Naturalmente ciò non accade in tutti i casi possibili, ragion per cui è stata inventata la formula valutativa e, quando neanche questa fornisce il risultato desiderato, si procede con una compensazione ad hoc. Il fatto controintuitivo è che, quando fai una lettura soltanto sul nero (lettura spot), l'esposizione misurata te lo rende grigio. Ciò significa che sovraespone. È per questo che, per averlo giusto, cioè nero, bisogna sottoesporlo (-2,5 stop). Al contrario per il bianco: la lettura spot lo renderebbe grigio medio, cioè sottoesposto. Se lo vuoi bianco quindi devi sovraesporre. Ripeto. Il tutto ha senso solo rispetto ad una lettura convenzionale spot: devi misurare solo una zona ristretta e non devono essere apportate correzioni in funzione di altre zone, come fa l'algoritmo della valutativa. Quindi si dice sottoesponi e sovraesponi rispetto alla lettura spot. Vale per tutte le zone inquadrate, con forse l'unica eccezione dei soggetti radianti (il sole), perché non puoi misurarlo in luce riflessa ma solo diretta. Se la lettura è spot, in ogni caso devi sovraesporlo un po'. Di quanto? Dipende da come vuoi che sia reso. Certo più che bianco puro non può venire: Feininger scriveva che per rendere la radianza di alcuni soggetti è necessario ricorrere a simboli (flare, aloni, stelline e quant'altro). Al contrario, un esposimetro per luce incidente dà una lettura indipendente dalla riflettenza del soggetto: quindi riprodurrà ciascun colore della giusta luminosità. Usare un esposimetro a luce riflessa su un cartoncino al 18% fa sì che la sua lettura sia identica a quella che avrebbe un esposimetro a luce incidente. In altre parole, si misura un oggetto che ha la riflettenza esatta che l'esposimetro immagina di misurare, e quindi la lettura che ne scaturisce è quella più giusta. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |