user28347 | inviato il 07 Aprile 2016 ore 13:44
si vero ,stan bene a colori ma anche un bel bn ,ps secondo me non bisogna tanto cambiare i cursori dei colori in bn perchè si distorgono le luci ,meglio lavorare solo con valori tonali o curve oppure colore selettivo il bianco e il nero,dicevo per marpe1962 |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 13:46
Io sono ancora fermo a fare bianco e nero, perché gestire una miriade di colori mi viene difficile |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 13:52
Quando vOglio dare più importanza a luci e o geometrie scatto in b/n ovviamente scatto a colori e poi concerto, ma l idea del bianco e nero ce l ho già in partenza nn è un ripiego |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 14:01
Micio, mi sono dimenticato di te: grazie del complimento! scusami |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 14:04
Tornando al tema: ...poi, ognuno ha i suoi trucchi, lo sappiamo tutti. Daniele D'Angelo (il nuovo guro della fotografia IF, con fotocamera direttamente modificata in lettura permanente ad infrarosso): www.google.it/search?q=davide+d'angelo&biw=2133&bih=1228&source=ln Per chi non lo conoscesse: vi consiglio di 'beccarlo' e guardare le sue stampe dal vivo, per capirne la statura professionale. |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 14:23
Allora, forse non mi ero spiegato con lo "spunto" ovviamente mi riferivo ad una foto pensata per il bianco e nero ma ovviamente può esser scattata a colori (come tutti i raw, monochrome a parte). Interessanti le foto che avete postato, entrambe erano state "pensate a colori" e in bianco e nero hanno una "faccia diversa", la domanda che vi faccio è: Al dilà della resa finale più bella o più brutta, quale delle due si avvicina a quella che avevate previsualizzato quando avete scattato? Oppure avete scattato senza pensare al risultato finale? Ovviamente è curiosità, per il mio approccio se una foto la penso perché renda bene in bianco e nero ha un certo tipo di composizione e bilanciamento luci/ombre o geometrie particolari, totalmente differenti se voglio scattare per un risultato a colori (anche se ultimamente il bianco e nero mi affascina di piú) |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 14:54
Nel caso delle mie due foto a confronto, il pensiero nativo e' stato a colori. Una volta scaricato e convertito il .nef, ho voluto vederne l'effetto in scala di grigi. Naturalmente, ho 'dovuto' riassettare tutte le luci/ombre, le transizioni.... Ma in questo caso, contrariamente ad altri files, ho lavorato poco sul B/N. (traduzione: scaricato e convertito, significa che andava bene com'era, fedele alla realtà e alle mie aspettative) |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 15:08
Quoto Sapft |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 15:38
Quindi, Sapft, tu prima lavori sui toni e poi desaturi? |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 15:43
Al solito mi sono perso un'altra vagonata di pagine, comunque: per la mia esperienza personale mi pare che sia più facile che un'immagine pensata in BN sia buona anche a colori piuttosto del contrario; i gliochi di luci, ombre e gradazioni di mezzitoni vanno bene in entrambi i casi, ma se sono carenti e non c'è il colore a metterci una pezza ... Però è anche vero che io sono nato (fotograficamente parlando) col BN e quindi mi è rimasta una certa propensione in quella direzione, anche se la maggior parte delle foto che faccio attualmente è a colori. Comunque è da un paio d'anni che sto lavorando ad un progetto che riguarda la flora spontanea fotografata in BN. Fiori, mica "bau-bau, micio-micio" e per di più in ambienti naturali; devo dire che non è così facile trovare soggetti che rispondano bene per il BN |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 15:48
Sei un temerario! Sulla 'portabilità' colore-B/N e B/N-colore, a pressoché pari condizioni... non saprei.... non ho gli strumenti culturali per poterlo valutare. |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 17:26
Io postproduco quasi sempre in B/N, al 90% è un ripiego, credo che il problema stia nella post esasperata da cui siamo bombardati che professionisti e non adottano sul colore, frutto di decine di correzioni, quando sfoglio gallerie di juza o di 500px mi rendo perfettamente conto della mole di lavoro che c'è dietro, però idealizzo il risultato, quando a mia volta cerco di postprodurre una foto a colori mi trovo sempre idealmente a confrontare la resa della mia post con quelle immagini incredibili che si trovano in rete, e finisco con il pensare che non è mai abbastanza buona (chiaramente per miei limiti tecnici). Di conseguenza ripiego sul B/N, dove le mie skill mi permettono di raggiungere risultati che non sfigurano del tutto rispetto ai guru, fermorestando che nemmeno il B/N è semplice da gestire. |
| inviato il 07 Aprile 2016 ore 18:04
Non penso in b/n Ho fatto un corso di post produzione a dicembre Voglio creare un album delle fotografie in B/n Tenete presente che ho fotografato sino al 1968 in b/n La verità sta nel mezzo alcune sono un ripiego specialmente nella danza, foto bellissime colori orrendi, Alcuni fotografi professionisti stampano solo in b/n Nella Street sto esportando alcune foto in b/n e a colori e vedo le differenze |
| inviato il 08 Aprile 2016 ore 8:14
Premetto che non diffondo sapere, ma opinioni. @Marpe Prendendo a prestito la foto di Micio, io avrei operato una selezione come questa + tutta una serie di sotto-maschere per alcuni dettagli o per separare/escludere zone di luce decisamente differenti:
 (fino a qui in camera oscura è uguale come lavoro) Sulla foto a colori cercherei, maschera per maschera, di riequilibrare "la luminosità" (improprio) di tutte le zone. Già questo passaggio dona maggiore dettaglio alla scena senza usare maschere di contrasto o nitidezza, e non perchè mi facciano schifo, ma perché ritengo che vadano usate con una certa parsimonia per non appesantire il tutto: contrasto ed eventuale nitidezza preferisco ottenerli dopo miscelando bene i colori e giocando sulla scala tonale in fase di conversione in BN. Fatto questo, avendo come risultato una foto a colori decisamente più smart, comincerei con la/le conversioni in BN ... e lì si apre un mondo, perché a seconda della foto si può andare in una direzione piuttosto che in un altra: - convertirla tutta - maschera per maschera in fotoschiop - alcune cose convertirle in parte su fotoschiop e poi buttare il resto in pasto a lightroom - altro ancora Poi a foto convertita potrei giocare con grossi pennelli bruciando e mascherando qui è là (c'è chi desatura brutalmente e poi fa questo lavoro, ma non mi piace). etc etc. ... ogni immagine fa storia a sé. In questo modo posso scegliere con maggior precisione che tipo di BN voglio fare: -) + contrastato con pochi grigi a dare volume, per un effetto + grafico -) + rispettoso della scala tonale per giocare maggiormente con delle belle texture -) drammatico -) rilassante -) bucolico -) metallico o morbido -) etc. Postprodurre l'immagine così per come esportata sul computer sarebbe difficile, perché mancherebbe la necessaria flessibilità in fase di conversione. ... poi ci vuole buon gusto e sensibilità, e le palle per accettare che forse la foto dopo tanto lavoro non era poi lo scatto migliore da convertire (maledizione ci sta pure quello ed è dura da morire dopo una giornata di lavoro su uno scatto). Considero la foto in tre fasi (+ 1): - pre-produzione ("Dove vado a fare foto oggi?" per me è già pre-produzione); - scatto (con tutto quello che comporta); - post-produzione. + 1 stampa (che è un'altra postproduzione a mio modo di vedere, perché rendere in stampa quello che si vede a monitor non è sempre automatico). |
| inviato il 08 Aprile 2016 ore 8:38
Oizirbaf72: grazie per la risposta, stasera a casa mi leggo per bene le tue indicazioni e mi studio l'immagine (qui al lavoro il proxy me le "banna"). buona giornata a tutti |
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