| inviato il 09 Marzo 2016 ore 23:44
Certo che a vedere i valori delle aps con i grand'angoli ce da prendere spavento. Viene da chiedersi se sia solo una mossa commerciale per indurre a comprare fullframe o sia davvero un limite tecnico! |
| inviato il 09 Marzo 2016 ore 23:54
E' veramente un limite tecnico; trasferire frequenze tali da saturare la frequenza Nyquist di, per dire, 24Mp su un FF è molto più facile che non su APS-C. Ossia le ottiche per il formato più grande sono spesso più facili da progettare e realizzare. |
user46920 | inviato il 10 Marzo 2016 ore 0:25
“ .. senza calcolare di fare un lavoro preciso preciso come giustamente hai suggerito tu, fino a che dimensioni mi posso spingere in stampa per ottenere un risultato buono? „ Alan, se hai almeno 10/10, direi che 21x14 cm con file da 3000x2000pix, sarebbe la dimensione massima adeguata per una visione da 25cm di distanza. Per cui, se ti accontenti di osservare le tue foto da 60-80 cm come fai sul monitor del PC, allora puoi stamparle anche a circa 60x40 cm |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 10:36
Neanche al 55 fe gli mettono un Altamente Raccomandato? E che caxx |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 11:53
“ Alan, se hai almeno 10/10, direi che 21x14 cm con file da 3000x2000pix, sarebbe la dimensione massima adeguata per una visione da 25cm di distanza. Per cui, se ti accontenti di osservare le tue foto da 60-80 cm come fai sul monitor del PC, allora puoi stamparle anche a circa 60x40 cm „ Ti ringrazio per la risposta. Io a dire il vero una foto nella sua interezza, stampata a dimensioni pari al mio monitor da 24" 16:10 (52x32,5 cm) la giuarderei a 80cm.. certo che se la stampa è in formato A4 mi avvicino.. ma alla fine il rapporto tra dimensione della stampa e distanza di visione penso sia sempre il medesimo. Personalmente non mi sembra corretto dire che mi devo "accontentare" nell'osservare una stampa da 60x40 ad una distanza di 80cm.. a me sembra la distanza adeguata per apprezzarla nella sua interezza..anzi forse sono ancora troppo vicino.. |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 12:24
“ Personalmente non mi sembra corretto dire che mi devo "accontentare" nell'osservare una stampa da 60x40 ad una distanza di 80cm.. a me sembra la distanza adeguata per apprezzarla nella sua interezza..anzi forse sono ancora troppo vicino.. ;-) „ beh se la vuoi guardare nell'insieme si, ma se ti avvicini e la vedi sgranare non è bello |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 13:15
"Giusto una cosa veloce, e per forza non esaustiva, ad una annosa questione; appunto : quanti Mp devo avere a disposizione per fare una stampa ottima? I test di laboratorio possono darci una linea guida piuttosto attendibile; il parametro che ci interessa è il LW/PH MTF50. ...." Uno che decide di utilizzare la risoluzione del sistema che vomita l'immagine da stampare per stabilire se la stampa poi viene di qualità o meno, ossia definire dalle MTF quanti Mpx servono per fare una buona stampa, l'unica indicazione che a me fornisce, semplicemente, è che lui di stampa non se intende assolutamente nulla, non solo di stampe si qualità, ma proprio di stampa. Le componenti della qualità dell'immagine da stampare, digitale o pellicola, che poi partano ad elevata qualità di stampa, sono molte e sono variegate: la risoluzione rappresenta solo una di queste e.....non è la componente più importante. Faccio un esempio, ma se ne possono fare diversi, sulle altre componenti della qualità d'immagine: Microcontrasto e risoluzione, otticamente parlando, sono la stessa cosa, ma sono in antitesi, se in un'ottica tieni alto il microcontrasto, abbassi la risoluzione e viceversa, e la colpa di questo è la natura fisica del vetro usato nelle ottiche, è così e stop. Supponiamo di avere una foto di un prato, a risoluzione elevatissima, ma a microcontrasto basso: vedi a monitor, o sotto l'ingranditore, tutti i filini dell'erba, tutti, li conti uno per uno, li conti tutti, ma, ahimè, l'immagine è flebile, fiacca, manca di contrasto e di microcontrasto- Se provi a stampare una immagine simile, perdi sempre e comunque parte dei fili d'erba, ossia di risoluzione, perché a monitor o con l'occhio il rapporto di contrasto percepibile è di 1: 1000 a monitor (per l'occhio è di più) mentre per la migliore stampante con la migliore carta è di 1: 200, ma soprattutto ti viene piatta e morta: in questo caso, e casi tipo questo, la grande risoluzione DANNEGGIA l'immagine stampata, è meglio usare una fotocamera con n'ottica che diamo meno risoluzione ma più microcontrasto. Con grande risoluzione, ma con microcontrsto basso, la stampa viene perfida, sempre e comunque, roba inguardabile: tu, di questo fatto importantissimo, in tutti i tuoi numerelli, non ne hai tenuto il minimo conto. Ma ....non basta, c'è ancora un fatto importante che non hai tenuto in considerazione. Stampando in digitale poi, devi, obbligatoriamente devi, sempre e comunque, dare lo sharpening di stampa, se non dai sharpening di stampa all'immagine, la fotografia non è mai nitida e pulita, non è mai di elevata qualità: lo sharpening di stampa ti fa fotografia spettacolari per la bellezza, anche guardate da 15 cm, ma è invasivo e ti taglia le alte frequenze spaziali, sempre e comunque. In stampa, per foto nitide e di qualità, anche grandi, conta estremamente di più il microcontrasto che la risoluzione, e si potrebbe parlare anche dell'importanza delle altre componenti per una buona qualità di stampa, rispetto alla risoluzione, ce n'è dell'altro, ma non merita parlarne. In altre parole, parlare di qualità di stampa basandosi sulle risultanze di MTF di un sistema ottico è, semplicemente, fare chiacchere che nulla hanno a che fare con la realtà tecnica delle stampe, quelle vere. |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 13:29
“ beh se la vuoi guardare nell'insieme si, ma se ti avvicini e la vedi sgranare non è bello „ Husqy, sicuramente hai ragione.. in questo caso mi riferivo a stampe da visionare nell'insieme a quella distanza.. poi beh potersi avvicinare è sempre bello per poter cogliere alcuni dettagli. Sto facendo una prova pratica a monitor, con un mio scatto impostato come sfondo del desktop.. quindi la risoluzione nativa del file (3000 pixel lato lungo) viene riadattata al monitor (1920 pixel lato lungo).. così ad occhio mi posso avvicinare a circa 40cm dal monitor e riesco comunque a percepire ancora un buon dettaglio... poi beh in stampa sarà diverso, ma è solo per avere un'idea... onestamente per visualizzare un dettaglio di una stampa 60x40 (per le foto che faccio io) secondo me è quasi inutile avvicinarsi a più di 40cm... |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 13:49
Alessandro porti sicuramente delle argomentazioni che possono essere interessanti però non credo che i paramentri che dici tu annullino ciò che ha spiegato raamiel o meglio andranno sicuramente ad integrare quanto detto da lui. Non penso che un ottica con il giusto compromesso di microcontrasto e risolvenza annulli un valore LW/PH (conprensivo di lente+sensore) estremamente basso .. Ad esempio 1000! Ci saranno decine di fattori che concorrono al risultato... Il più facile che mi passa per la mente è la qualità dell'aria quando faccio un paesaggio! Potrei avere anche il 55 otus e la 5dsr ma se l'aria stessa non è nitida potrei avere una resa degna di un mpx con una lente scarsa! Considerazioni da ignorante in termini di fisica ottica. Considerazione extra.... Sono rimasto meravigliato invece dei valori del 16-35 f4 canon nuovo che rispetto al 17-40 non e2 che faccia un abisso meglio...giusto gli angoli |
user46920 | inviato il 10 Marzo 2016 ore 13:58
Alan:“ Personalmente non mi sembra corretto dire che mi devo "accontentare" nell'osservare una stampa da 60x40 ad una distanza di 80cm.. a me sembra la distanza adeguata per apprezzarla nella sua interezza..anzi forse sono ancora troppo vicino.. ;-) „ ho usato quel termine perché credo che tu possa avere un'acutezza visiva maggiore di 10/10 e poi perché potresti stampare più grande e più risoluto con i file da 24Mp ... ... ma in realtà, se vogliamo essere più precisi, la distanza adeguata per mantenere il rapporto 1:1 tra la diagonale dell'immagine e la distanza di osservazione, in questo caso sarebbe 72 cm ... però non c'è una regola che impone questo rapporto, c'è solo un limite dettato dalla capacità personale di poter inquadrare l'immagine completa, dentro l'area della propria visione binoculare (con entrambi gli occhi contemporaneamente) e senza dover muovere il capo. Ognuno di noi potrebbe avere un'area differente rispetto agli altri, ed il limite per il rapporto è dato proprio da questo. Per cui, chiunque abbia una condizione normale, è sicuramente in grado di osservare una stampa fotografica con rapporto 1:1 ... in più, molti di noi potrebbero arrivare anche a 2:1 (36 cm), ma quasi nessuno può arrivare a 3:1 (24 cm) |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 14:30
Ti ringrazio per la delucidazione! Alla fine ho proprio fatto al prova visualizzando la foto a monitor, cercando di avvicinarmi il piú possibile, ma riuscendo comunque a visualizzare la foto per intero senza dover ruotare gli occhi.. e ho preso una misura con il metro Come giustamente dici sicuramente posso avere file più risoluti con i 24Mp della D750 (adesso sono 36Mp in quanto ho una D810).. ma la mia domanda era proprio riferita alla stampa degli stessi file che ho pubblicato in HD qui su juza. Sicuramente se mi sarà possibile andrò in stampa con dei file più risoluti.. ma questo richiede più tempo per un doppio flusso di lavoro del RAW. |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 14:49
Alessandro... ma questi numerelli, che ti hanno fatto di male? passate brutte esperienze? Ma meno male che ci sei tu che di stampa sei un dio; anche senza capire un fico marcio di numeri, anzi numerelli. Chi conosce cosa è un MTF50 dovrebbe saper interpretare correttamente il significato dei numeri che tu disprezzi. Chi legge e capisce cosa sta leggendo si rende conto che quella valutazione numerica si riferisce alla quantizzazione delle informazioni necessarie per arrivare a un determinato risultato; ossia da che dato grezzo si debba partire. Il come e il percome sulla post-produzione fa parte di un capitolo differente. L'analisi di un MTF50 reale, ci dice quanta vera informazione possiamo estrarre dal complesso lente/sensore al dato diaframma. Questa informazione va trattata successivamente, ovvio; ma il calcolo ci consente di sapere a priori a quali risultati possiamo approdare con un workflow corretto. Workflow che conosce soltanto il dio della stampa venuto dal freddo nord; lo stesso che plotta un ProPhoto in LAB e che non sa la differenza tra un RIMM e un ROMM e quale di questi usi Adobe per CameraRAW. Insomma una garanzia.... |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 18:24
Ora.. lo so che è una crudeltà inutile; ma oggi mi gira così, quindi: “ perché a monitor o con l'occhio il rapporto di contrasto percepibile è di 1: 1000 a monitor (per l'occhio è di più) mentre per la migliore stampante con la migliore carta è di 1: 200 „ Numerelli belli.... prendiamo un po' un paio di profili e andiamo a vedere se sono giusti i numerelli. Profilo del mio monitor calibrato per 110cd/m2: Media white point : Yxy: 1,000, 0,3457029, 0,3585375 Media black point : Yxy: 0,0028076, 0,3763636, 0,3345455 110/(0,0028076x110)=356 quindi 1:356 di contrasto Un Eizo recente potrebbe arrivare a una luminanza minima di 0,2cd/m2 con gli stessi parametri di calibrazione, quindi 1:550 di contrasto. Uno a mille un c-a-z-z-o. Poi prendiamo una stampate seria, se no poi pare di parlare di cose troppo povere.... Epson SC-P7000 con carta GALERIE PRESTIGE Gloss 260gsm. Si scarica il profilo e si va a vedere : Media white point : Yxy: 0,8552094, 0,3401028, 0,3524991 Media black point : Yxy: 0,0027618, 0,3372781, 0,357002 0,8552094/0,0027618=310 circa quindi 1:310 di contrasto. La migliore carta con la migliore stampante non dovrebbe passare 1:200, di nuovo... uno a duecento un c-a-z-z-o. Dovremo informare Epson e Eizo che hanno sbagliato i conti . Cmq.. al solito, quando si passa dai discorsi tautologici del "io so io e voi non siete un caz..", ai "numerelli" la verità viene fuori. |
| inviato il 10 Marzo 2016 ore 19:00
Raamiel come mai per il monitor dividi il valore 110cd per il valore Y del nero mentre per la carta fai un rapporto fra gli Y del bianco e del nero? |
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