| inviato il 17 Marzo 2016 ore 17:57
@caterina mi spiega il legame??? con dati certi non per sentito dire... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:00
E pensare che in paesi del nord-africa, dove si estrae il petrolio per noi occidentali, si stanno dando totalmente alle rinnovabili |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:01
“ e i benefici di questo sfruttamento li godranno gli altri „ Perchè tu pensi d'essere tra i beneficiari dello sfruttamento?...in un paese dove da sempre nelle grandi attività si rendono pubblici i debiti e si privatizzano gli utili? |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:05
“ mi spiega il legame??? con dati certi non per sentito dire... „ Un paese che non si prende cura della sicurezza dei propri figli sacrificandola alla speculazione come si può pensare che diventi improvvisamente serio nella costruzione e gestione di centrli nucleari. Quanto alle certezze...l'unica certezza in questa storia è che i rischi per l'ambiente ci sono, questo nessuno lo nega, tutto il resto sono chiacchere |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:06
Io voterò si. P.S. Bisognerebbe proporre un referendum per abolire il quorum, come per i referendum costituzionali che non lo prevedono; così gli "astensionisti" verrebbero responsabilizzati, costretti a uscire dalla loro "zona grigia", oppure se di zoccolo duro...fottuti. P.S.2 Anche se trovassero un "mare" di petrolio nel mediterraneo, credete che la benzina ci costerebbe di meno? L'unico sistema per costringerci ad usare meno l'automobile, (oltre che potenziare i mezzi pubblici e azzerarne quasi del tutto i costi) è quello di mettere a 20€/litro il prezzo dei carburanti. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:07
@Caterina, concordo in pieno, RISCHI PER TUTTI, INTERESSI E BENEFICI PER POCHI, NEGARE, NEGARE SEMPRE ! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:08
@caterina Perchè lei pensa che se le trivellazioni le faranno gli altri eventuali inquinamenti non arriveranno sulle coste italiane??? Lei pensa che questo referendum che ha "potere" solo sul territorio italiano possa in qualche maniera impedire le trivellazioni??? Le ricordo che abbiamo già centrali e depositi... e francamente mi auguro che chi li ha progettati e realizzati li abbia fatti correttamente... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:15
Penso che in Italia il senso civico e nazionale si sia perso da tempo lasciando spazio al vivi e lascia vivere, le grandi multinazionali da noi hanno vita facile, grazie alla corruzione clientelare, la vittoria del SI, sarà la vittoria dello strumento democratico del referendum, unico strumento che il POPOLO ha ancora a disposizione per dire la sua. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:19
@Vangogh nel senso che un'azienda può disinvestire in due modi principalmente: 1. smantellamento (sono quasi sempre maggiori i costi di quello che ci ricavano) (nel caso particolare delle piattaforme nell'adriatico si può optare per lo smantellamento vero e proprio, che è un casino terribile, ad una riconversione in qualcosa di simile, o ad un abbattimento controllato per favorire la barriera corallina) 2. vendere le piattaforme a terzi Nel primo caso all'impresa (Eni o Edison che sia) "castri" un investimento che avevano fatto in passato con relative perdite (maggiori nel caso si scelga lo smantellamento vero e proprio). Questo porterebbe ulteriori problematiche ad aziende italiane che già al momento non se la stanno passando bene. Quello che dici tu nei tuoi tre punti invece è perfettamente condivisibile. E sono pienamente d'accordo. Ma si tratta di nuovi investimenti, ovvero di non destinare ulteriori soldi alle trivellazioni ma ad altro. Però il referendum è su qualcosa di "vecchio", ovvero investimenti che sono già stati fatti. (Per essere un poco più tecnici i flussi negativi, ovvero le uscite di cassa, in un progetto del genere credo stiano per lo più all'inizio del progetto (20anni fa) e alla fine (quando dovranno smantellare per forza di cose) mentre i flussi positivi, le entrate di cassa per intenderci, saranno maggiori nel mezzo e decresceranno fino all'inizio delle operazioni di smantellamento) |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:21
Non lo penso, ho già detto che il governo italiano sta operando per rinunciare alla sovranità su aree di mare interessate alle trivellazioni rendendo comunque inutile l'esito della consultazione e su questo credo che chiunque sia in grado di trarre le sue conclusioni, credo che però sia giusto dare un segnale forte e chiaro sul fatto che la coscienza ambientale sta aumentando, gli Stati Uniti per decenni hanno negato esistesse un problema ambiente, oggi il loro presidente dice che questa è l'ultima generazione che possa far qualcosa per impedire la catastrofe, una svolta epocale che probabilmente arriva già in ritardo, possiamo solo cercare di coglierla subito, continuare a distruggere il pianeta dicendo che intanto anche gli altri lo fanno non porta da nessuna parte se non...all'estinzione |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:22
@lamtre E' una partita persa...son pagine che cerco di spiegare che le trivellazioni sotto le 12 miglia non sono consentite ma non c'è verso... @Donrobus E' al contrario:Le multinazionali dall'Italia scappano a causa della corruzione, delle altissime tasse e della burocrazia assurda |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:24
L'idea di utilizzare il referendum, seppur inutile (anche se non lo ho ancora pienamente capito), come segnale mi piace già di più. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:24
“ e francamente mi auguro che chi li ha progettati e realizzati li abbia fatti correttamente... „ non basta. Vajont dice niente? |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:26
Sto dalla parte dell ambiente! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 18:29
@Macci, i corrotti sono anche gli amministratori delegati, che da decenni si girano le grandi imprese, non per migliorare, non per trasformare, ne per convertire, ma solo per GUADAGNARE A FINE MANDATO...e chissà quali legami hanno con la politica...chissà ??? |
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