user10190 | inviato il 12 Maggio 2012 ore 11:46
Bè... non volevo arrivare a tanto... ma ho scattato l'ultimo rullino con una Kodak Retina 1 (carica pellicola e otturatore separato). Due le ho sovrapposte, una sfocata e il resto perfette in esposizione, nitidezza e colori... aggiungo che la "vecchietta" mi ha regalato un paio di ore di serenità, seppure al costo di 12 euro (rullino sviluppo e stampa,)che la mia 20d non mi avrebbe mai dato, obbligandomi ad osservare a monitor ogni scatto. Concordo... una M digitale senza monitor sarebbe una favola. Ma le favole si sa'... eppoi l'elettronica non è la meccanica... va controllata! |
| inviato il 12 Maggio 2012 ore 11:54
“ Ci sono però alcune cose da dire su cui vi invito a riflettere: 1- è uno svantaggio per chi fa paesaggio, chi fa reportage in genere ha meno necessità di giocare con i livelli 2- la resa di un sensore b\n con un filtro colorato davanti alla lente è nettamente superiore rispetto ad un bayer + miscelatore canale, per un motivo identico a quello dell'esempio del concerto di prima. Quando dai prevalenza ad es al canale del rosso per ottenere un cielo scuro e drammatico e mettere in risalto le nuvole (che poi è la cosa più classica che si fa in fase di conversione) sfrutti maggiormente il 25% dei pixel che sono sensibili al rosso e tanto più si esaspera questa tecnica tanto più si introducono rumore, artefatti, cali di risoluzione e il file si "spappola". Un filtro rosso davanti alla lente fa lavorare al meglio tutti i pixel, con risultati nettamente migliori. „ ma anche no. io faccio reportage come (e con, a volte) Carlo, e ti assicuro che i canali colore li miscelo sempre. E non mi limito a un colore! Uso tutti quelli che sono necessari, a seconda della scena. Usare un filtro di vetro davanti alla lente sarebbe un limite enorme. Usare tre scatti con i filtri colore diversi come dice anext non solo è una forzatura assurda perché introduce una marea di difetti nella foto (foglie che si muovono, nuvole, acqua, etc) ma anche perché le leica stanno alla paesaggistica come una 300D sta alla foto sportiva. @mr.roby: fatto, parecchie volte. E le foto digitali postprodotte bene sono molto più belle di quelle a pellicola. |
| inviato il 12 Maggio 2012 ore 11:56
E un bel Leica Digital Module-M (insomma, come il DMR.. stavolta per telemetro), magari FF? Una digitale da caricare dopo ogni scatto.. sarebbe un sogno (ma temo che rimarrà tale, otturatori in tessuto e sensori non vanno molto d'accordo..).. sarebbe applicabile solo alla M7 “ Usare tre scatti con i filtri colore diversi come dice anext non solo è una forzatura assurda perché introduce una marea di difetti nella foto (foglie che si muovono, nuvole, acqua, etc) ma anche perché le leica stanno alla paesaggistica come una 300D sta alla foto sportiva. „ Verissimo, ma visto che al giorno d'oggi c'è chi scatta HDR da 15 scatti e recuperi ombre da foto completamente bruciate.. non è tra le cose più stupide che si sentono dire (benchè ottenere risultati buoni richiederebbe soggetti perfettamente statici, cavalletti granitici, filtri colorati "perfetti" e calibrati per un certo range di lunghezze d'onda, ecc..). |
| inviato il 12 Maggio 2012 ore 12:34
“ Verissimo, ma visto che al giorno d'oggi c'è chi scatta HDR da 15 scatti e recuperi ombre da foto completamente bruciate.. non è tra le cose più stupide che si sentono dire (benchè ottenere risultati buoni richiederebbe soggetti perfettamente statici, cavalletti granitici, filtri colorati "perfetti" e calibrati per un certo range di lunghezze d'onda, ecc..). „ gli hdr, se te li immagini da 3 scatti (come le foto con i filtri colorati) li fai in meno di 4 secondi, con l'esposizione a forchetta. non mi dire che ci vuole lo stesso tempo per cambiare i filtri.. senza contare alla possibilità di spostare un po' la macchina mentre lo fai. soggetti statiti, cavalletti granitici, filtri perfetti.. per fare cosa? una fatica immane e ottenere forse un foto migliore di quella fatta con una moderna reflex, dove puoi mettere a fuoco con una precisione infinitamente superiore e dove oltretutto puoi inquadrare molto ma molto meglio? mah.. |
| inviato il 12 Maggio 2012 ore 13:09
Perbo, calma. Non ho detto che sono a favore di questa fantomatica tecnica di scatto come panacea per ogni male del fotografo digitale moderno. Ho solo segnalato l'ipotetica possibilità di scattare a colori con una M-Monochrom, e idealmente ottenere scatti di alta qualità. Non partire in focose invettive contro un'idea che ho buttato lì tanto per fare due parole |
user1856 | inviato il 12 Maggio 2012 ore 14:26
“ obbligandomi ad osservare a monitor ogni scatto „ perchè, l'ha prescritto il medico? |
| inviato il 12 Maggio 2012 ore 16:49
“ E le foto digitali postprodotte bene sono molto più belle di quelle a pellicola. „ le foto sono belle o meno a prescindere dalla tecnologia che le ha generate.... |
| inviato il 12 Maggio 2012 ore 16:54
“ riguardo alla qualità della pellicola, rimango sempre perplesso: capisco che su web non si possa valutare una foto ridimensionata, e allora mettiamo i crop.. un bel crop al 100% di una foto a pellicola stampata con un wf analogico, e una digitale postprodotta come si deve. E' così difficile da trovare in giro? „ per vedere cosa..??? i crop al 100% sono assolutamente insensati ed inutili, le foto si valutano in base al loro equilibrio globale hai mai visto stampe originali di chi sa fare fotografia? |
user10190 | inviato il 12 Maggio 2012 ore 17:49
perchè, l'ha prescritto il medico? Rilievo pertinente... la cui risposta comporta un certo imbarazzo... però ho visto fotografi in azione e quasi sempre alla o alle foto seguiva il visionamento a monitor... quasi che invece di aver preso delle foto, avessero preso dei portafogli da controllare con discrezione. Giulio Forti scrisse anni fa, che il monitor (o schermo lcd...) era altamente diseducativo per l'interiorizzazione efficace della tecnica fotografica e consigliava di fare delle sessioni di ripresa con lo schermo bendato e di non liberarlo prima di un certo periodo di tempo che impedisse di ripetere le riprese. Innegabilmente la tecnologia condiziona l'approccio fruitivo e non saprei come riuscire a non visionare i risultati se me lo consente. Nel mio piccolo però vado a piccoli passi... ho caricato il prossimo rullino sulla Kodak Retina 1a che rispetto alla 1 ha l'accoppiamento della carica film e otturatore, almeno non sovrappongo i fotogrammi. Se questo non è amore per il progresso... Ps.: cercasi volenteroso che mi spieghi come fare per caricare le foto nei commenti... |
user1756 | inviato il 12 Maggio 2012 ore 19:39
L'esigenza di vedere a monitor ha una lunga storia Basti pensare che nel cinema è fondamentale per essere sicuri che tutto è avvenuto in modo corretto e poter passare alla scena successiva in fotografia e non in tutti i campi della fotografia è pure molto sentita l'esigenza in specialmodo quando si desidera essere sicuri che tutto è andato bene e non si è tralasciato nulla intendendo come monitor il monitor del cumputer quello della macchina è un po limitato per cogliere l'insieme |
| inviato il 12 Maggio 2012 ore 21:11
Compratene a valanga.... può diventare un'ottimo fermacarte di pregio.. |
| inviato il 12 Maggio 2012 ore 22:33
“ Perbo, calma. Non ho detto che sono a favore di questa fantomatica tecnica di scatto come panacea per ogni male del fotografo digitale moderno. Ho solo segnalato l'ipotetica possibilità di scattare a colori con una M-Monochrom, e idealmente ottenere scatti di alta qualità. Non partire in focose invettive contro un'idea che ho buttato lì tanto per fare due parole „ a me sapeva tanto di arrampicata sugli specchi :) cmq sono calmissimo, mica me la prendo per ste cose.. ho ben altro a cui pensare |
user10190 | inviato il 12 Maggio 2012 ore 22:38
L'esigenza di vedere a monitor ha una lunga storia Concordo! Il professionista o colui che comunque deve avere il risultato per proseguire in un programma di lavoro, deve controllarne per tempo la qualità e qui non ci piove... Procedure come quelle consigliate da Forti o le mie uscite con fotocamere "arcaiche" riguardano la didattica o lo sfizio fine a se stesso. Le possibilità del digitale sono portentose e non credo gli si possano muovere critiche, che competono soltanto l'eventuale uso malaccorto del mezzo. |
| inviato il 12 Maggio 2012 ore 22:40
“ le foto sono belle o meno a prescindere dalla tecnologia che le ha generate.... „ toc toc.. si parlava di resa, serviva proprio specificarlo? “ i crop al 100% sono assolutamente insensati ed inutili, le foto si valutano in base al loro equilibrio globale hai mai visto stampe originali di chi sa fare fotografia? „ sì, tipo quella di McCurry a Milano, di Kubrick a Venezia, e parecchie altre. Ma i sostenitori della pellicola dicevano qualche post fa che la resa della grana non si può ottenere in digitale, e che (non concordo al 100%) non si può giudicare una foto ridimensionata per il web. Con un crop al 100%, mi sembra banale doverlo spiegare, la grana la vedi bene. E non sono così sicuro che con un buon post process non si possa ottenere un effetto molto convincente anche su immagini fatte con una DSRL. Sono sicuro, di contro, che su foto in BN a pellicola ti devi affidare a UN solo filtro colore, che ha la sua intensità che non puoi controllare (a meno che non giri con una quantità industriale di filtri di tutte le sfumature e riesci a capire, in fase di scatto, quale dover usare) Nei miei BN invece faccio lavori di fino, che non sono mai 100% rosso, 100% blu o 100% giallo o 100% verde.. fammi vedere come ottieni lo stesso risultato su pellicola, o con un sensore monocromatico limitato come quello della MM |
| inviato il 13 Maggio 2012 ore 0:05
Anext, non è come dici... Se (come dici correttamente) i verdi ed i blu non ci saranno proprio non è che ti trovi con un immagine che ha solo 1\4 dei pixel, il processo di debayerizzazione ottiene i pixel mancanti per interpolazione, come in effetti fa tutte le volte per stabilire il vero colore di ciascun punto, solo che questo processo, se "i verdi ed i blu non ci sono proprio" porta ad un netto crollo della qualità di immagine, provare per credere. Tra parentesi è proprio il caso descritto da uno dei link postati più sopra. Ciao Andrea |
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