| inviato il 11 Settembre 2015 ore 0:33
Echo: credimi che se la "storia" è buona, a mettere ordine alla grammatica e ai difetti di tecnica narrativa ci pensa l'editor. Se un romanzo è scritto in forma perfetta, ma racconta la solita storia di riscatto post adolescenziale o il giallo in cui il poliziotto italiano si chiama frank (cit) finisce direttamente nel cestino. |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 0:37
Tra l'altro, di narrativa mi intendo poco, ma in fotografia l'errore, spesso dovuto a imperizia (non sempre, ovviamente) può diventare caratteristica. L'errore fotografico di Cheroux fa una bella sintesi dell'argomento |
user46920 | inviato il 11 Settembre 2015 ore 3:50
Riferimenti sessuali a parte “ "La potenza e nulla senza controllo" „ questo è un sunto di quello che è scontato, esposto nei miei interventi ... ... però, ormai sembra che il ragionamento abbia preso una direzione diversa da quella del tema: ma la tecnica serve davvero? in: serve davvero la tecnica per fare buone fotografie? perché è l'idea che conta, è il concetto, è il progetto, ecc ... Inizialmente bisogna decifrare o fare intendere chiaramente cosa sia la buona fotografia , perché alcune hanno bisogno di una buona tecnica e secondariamente bisognerebbe anche cambiare il titolo del tema. Perché, se la vertenza è quella di stabilire che le fondamenta sono l'idea , il concetto , il progetto , ecc ... allora siamo d'accordo, ma non serve nemmeno farne una discussione di confronto con la tecnica , in quanto la tecnica non ti serve a niente: “ La gente normale prende l'elicottero perchè ha necessità di andare da qualche parte. „ se pagano un pilota che ce li porta, sicuramente !!! e lo stesso discorso vale per l'automobile: non so usare la macchina, quindi non ce l'ho e non ho nemmeno la patente, ma voglio andare al mare !!! beh, ccheccivuole ... prendo il taxi, o la corriera, o il treno, o ... Si, ma peccato che lo guida qualcun altro, il mezzo tecnico !!! è come fare il Regista: non scrivi la storia, non scrivi la sceneggiatura, non costruisci la scenografia, non dirigi la fotografia, non usi la macchina da presa, non monti e non regoli le luci, non registri i dialoghi, non suoni le musiche, non fai l'attore, non fai il montaggio, non produci il film, non lo distribuisci, ecc ... fai il regista !!! bravo se sono io il fotografo, le foto le faccio io, non le faccio fare agli altri e per fare le foto (come dico io) devo prima saper farla funzionare 'sta cacchio di macchina fotografica !!! ... o no ????? La tecnica serve davvero, altro che balle !!! “ Non dovrebbe essere necessario approfondire la tecnica quando ci rendiamo conto che non è più sufficiente a raggiungere lo scopo prefissato, e non il contrario? „ approfondire, però vuol dire innalzare il livello tecnico che si ha già, tipo: so usare la macchina (livello tecnico 1), però voglio imparare a sgommare (livello tecnico 2) e quindi imparo questa nuova tecnica, mi evolvo ... “ In quanti fanno foto solo per mettere in pratica tecniche nuove apprese e basta? „ Stanno imparando, si stanno evolvendo, fanno esperienze, ecc ... è normale in un processo di crescita o comunque di cambiamento, di evoluzione. “ Del resto, per imparare a scrivere un romanzo, è più importante eccellere nell'uso di word oppure conoscere il contesto, la grammatica, avere qualcosa da dire? „ entrambe, entrambe !!! .... diciamo pure che puoi scrivere tutti i romanzi che vuoi, solo se conosci la tecnica (word, grammatica, sintassi, ecc), anche se non hai niente da scrivere o se hai idee inutili, ecc ... (quindi scrivi tanto per scrivere, o per mettere i tuoi pensieri nero su bianco). Ma se non sai scrivere, puoi avere tutte le idee di questo mondo, però il tuo libro lo dovrà scrivere un'altra persona o non vedrà mai la luce ... che poi per un libro potrebbe pure starci, tanto non si saprà mai chi l'ha veramente scritto, ma se voglio te a fare le foto al mio matrimonio, tu non puoi mica mandare un altro !!! |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 10:35
Scusate...mi intrometto e dico la mia...la macchina fotografica è solo uno strumento per realizzare qualche cosa: immagini di un momento reale. Poi sta a te capire come lo vuoi usare e per quale finalità. Se vuoi fare foto semplicemente per avere un ricordo tuo di un determinato momento, compra una compatta più automatica possibile, se vuoi, con ciò che ritrai con la tua macchina, riuscire a comunicare qualche cosa a qualcuno (magari che non conosci) allora studia, studia, studia...il manuale della macchina è solo l'inizio e metti in conto anche che probabilmente, non riuscirai nel tuo intento nemmeno in tutta la tua vita di studi, però almeno hai arricchito te stesso... Comunque il tuo post mi sembra volutamente provocatorio... |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 12:08
Mi intrometto anch'io. La tecnica serve, ma deve diventare un automatismo quasi inconscio. Funzionale a ciò che si vuole ottenere, non il contrario. Io non credo che Steve McCurry abbia pensato anche solo un secondo a qualsiasi cosa di "tecnico" quando ha scattato questa foto:
E, sempre parlando di McCurry, potremmo analizzare altre mille foto in cui la tecnica c'è ed è enorme. La luce, i colori, i contrasti, la scelta di "coppie" di colori, che funzionano in un modo piuttosto che in un altro insieme... Ma potremmo parlare anche di HCB, estrapolando una parte da un articolo che ho appena linkato in un altro thread: www.adammarelliphoto.com/2012/05/henri-cartier-bresson-vs-ferdinando-s “ How does Cartier-Bresson learn how to see arcs in a figure? Simple?he had a good figure drawing teacher. In drawing classes artist are taught to make abreviated sketches. They may have 10-30 seconds to draw an entire pose. Initally it looks like they are scribbling, but over time the artist learns to capture just the basic gestures which define a motion. In a few strokes of a pencil, we can get the sense that the model is leaning, sitting, standing, or lifting an object. When you look at the figure over and over again (the 10,000 hour Rule comes into play here) you become capable of spotting a pose in a split second. „ E' TECNICA anche questa. Doppia! In un istante ha visto la composizione e scattato. Comeespongo-lamaf-ildof-gliiso-stic@##i sono durati meno del tempo di scatto. |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 12:38
Curiosa la foto. Bravo steve. |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 13:18
La tecnica serve, ma deve diventare un automatismo quasi inconscio. Funzionale a ciò che si vuole ottenere, non il contrario. Esatto :) Mi sembra che spesso sia proprio il contrario, per questo mi pongo certe domande. Maxillo: si, è provocatorio, ma con un buon fine :) |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 13:34
“ La tecnica serve, ma deve diventare un automatismo quasi inconscio. Funzionale a ciò che si vuole ottenere, non il contrario. „ ri-quoto il solito concetto che è stato espresso da me e altri |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 14:08
“ La tecnica serve, ma deve diventare un automatismo quasi inconscio. Funzionale a ciò che si vuole ottenere, non il contrario. „ Concordo, facendo l'allenatore è quello che insegno, la tecnica quando raggiunge livelli di eccellenza è "automatismo", il campione è quello che riesce ad aggiungere alla tecnica la genialità, ma la seconda o ce l'hai o non ce l'hai la prima si può e deve essere migliorata con l'esercizio! |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 16:26
Se uno dice di scattare in priorità di diaframmi, nessun lettore inorridisce. Ma se uno si diverte a chiedere perché non scattare proprio in Auto, si scatena la reazione. Eppure, per uno che non si è messo in testa esposizioni creative (tipo foto high-key/ low-key) o scene che richiedano un'accurata esposizione a destra, l'errore di esposizione è spesso trascurabile/recuperabile. E' ovvio che ciò che puoi eventualmente perdere dipende dalla foto. Bryan Peterson si divertiva a classificare le foto in 3 gruppi, a seconda del diaframma da usare: 1. Foto narrative ("storytelling") sono quelle in cui vuoi fare vedere bene tutto il percorso dal primo piano allo sfondo, e quindi usi diaframmi chiusi; 2. Foto a soggetto ("Singular-theme"), in cui vuoi isolare la parte importante (persona, fiore, o altro), e usi diaframmi aperti. 3. Foto 'e chissene....' ("who-cares-apertures") in cui hai soggetti alla stessa distanza, lo sfondo non dà problemi, e ti andrebbe bene un'apertura qualsiasi (quindi tanto vale scegliersi f/8, o l'apertura a cui la lente rende meglio). Di immagini da diaframma "ecchissene" ce ne sono tante, pure belle. Se quelle che vuoi fare sono tutte così, e se ti limiti a postarle a bassa risoluzione, non ti cambia molto usando full auto invece di Av, e correggendo l'esposizione dopo. Possono essere tante anche le foto degli altri tipi, in cui vuoi staccare il soggetto dallo sfondo o congelare l'azione, oppure rendere il movimento evidente con il mosso o avere tutti i piani nitidi: ma la macchina non ha modo di saperlo e sceglie a caso. Ma quelle basta non farle, e sei a posto. |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 16:36
Più che limitarmi a postarle, mi limito a stamparle :) però capisco il discorso, che è corretto e condivisibile, ma la mia provocazione era tuttavia riferita ad altro, o meglio ad un diverso piano di lettura. |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 16:36
(quindi tanto vale scegliersi f/8, o l'apertura a cui la lente rende meglio). Che oggi come oggi è vero a metà, anzi anche meno della metà, se uso F/8 e poi devo scattare a 3200 iso, supponendo che con il tempo sono già al limite, magari preferisco F/4 e scattare ad 800... certe affermazioni lasciano veramente il tempo che trovano mah! però mi confermano sempre che la tecnica conta, studiare conta, leggere il manuale anche ... chi ha fatto queste 3 cose certe affermazioni non le fa!!! ovviamente mi riferisco al fotografo! |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 16:44
“ Più che limitarmi a postarle, mi limito a stamparle :) però capisco il discorso, che è corretto e condivisibile, ma la mia provocazione era tuttavia riferita ad altro, o meglio ad un diverso piano di lettura. „ Se era un modo provocatorio per dire che luce, composizione e postproduzione contano molto più di altri (e molto dibattuti) fattori, hai tutta la mia simpatia |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 16:47
Blade, credo fosse solo un esempio ;) Anche perché cavoli, non è detto che uno cerchi per forza sempre la maggior qualità possibile eh... Esistono anche questi matti al mondo. |
| inviato il 11 Settembre 2015 ore 16:56
lo spero... io sinceramente lavorando esclusivamente in M o M autoiso, cerco sempre la combinazione, tempo, diaframma, iso migliore, che poi migliore lo è solo in alcune circostanze, spesso è un compromesso.... |
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