| inviato il 09 Luglio 2014 ore 13:55
Io ho posseduto per anni il 18-200 prima e il 18-135 poi...
Mi trovavo benissimo, però avevo i limiti che ho citato prima: primo fra tutti l'AF.
In secondo piano metto la luminosità, e in terzo la qualità.
Ovviamente parlo per quello che faccio io...
Facendo reportage soprattutto con luce scarsa l'AF fulmineo è fondamentale a mio avviso,e il 2.8 costante idem!
La qualità mi potrebbe tornare utile nel caso di crop, quando i 55mm non bastano!
Cmq sia sarei felicissimo se canon facesse un 55-150 2.8 IS USM per completare il corredo APS-C.
Il 70-200 2.8 IS è forse il miglior obiettivo esistente, però sono dell'idea che è un po troppo lungo (sia a 70 che a 200) per un' APS-C. |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 13:59
Quoto Alessiopanini su tutto!  |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 13:59
“ Sono dell'opinione che la fotocamera è uno strumento atto ad immortalare determinati attimi della nostra vita. Cogliere questi momenti, può divenire difficile se non impossibile se non si ha sul corpo-macchina la focale giusta. E' per questa ragione che negli ultimi anni gli zoom hanno avuto un successo notevole, dovuto alla loro praticità e versatilità. Ma avere uno zoom dall'escursione focale limitata, seppur scelto per la sue indubbie qualità, pone degli stop alle sue possibilità di ripresa. E' per tale motivo che zoom come i 18-105, 18-135, 18-200, 18-250, 18-270 e 18-300 hanno avuto un notevole successo di vendita, che non scema. Sì, la qualità di queste ottiche non è certo ai livelli di altri obbiettivi (fissi od a focale variabile che siano) più pregiati, ma permettono in un istante di impostare la focale giusta per poter riprendere la scena desiderata nel migliore dei modi. Infine, le foto ottenute possono esser migliorate in post-produzione, elevando sensibilmente la loro qualità. Ciao a tutti! :-P „
Questo discorso è condivisibile, ma è diverso dal sostenere che le reflex non siano in grado di sostenere un uso reale fatto di frequenti cambi di obiettivo. Sono progettate apposta, da case che sanno quali sono le conseguenze dell'uso e che spendono parecchi soldi per testare corpi e ottiche in tutto il mondo e in usi ben più gravosi di quelli che normalmente facciamo.
Se uno è soddisfatto di quello che tira fuori da un 18-200, fa benissimo a usarlo: è sacrosanto.
Quello che contesto è il punto in cui dici che la macchina rischia, si rovina, comporta frequenti giri in assistenza e spese. Io la uso per lavoro, e per via delle condizioni di luce spesso critiche sono costretto a usare zoom luminosi, o addirittura fissi, non per vezzo ma per l'impossibilità di ottenere risultati con un tuttofare. E la macchina sta benissimo.
Non voglio insegnare a nessuno che uso deve fare della sua macchina, ma solo chiarire che il cambio obiettivo non comporta rischi o problemi.
Gli inconvenienti capitano quando si usano prodotti per la pulizia sbagliati, ovvero non il liquido Eclipse con gli swab o i pec-pad |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 15:04
“ E' per tale motivo che zoom come i 18-105, 18-135, 18-200, 18-250, 18-270 e 18-300 hanno avuto un notevole successo di vendita, che non scema. Sì, la qualità di queste ottiche non è certo ai livelli di altri obbiettivi (fissi od a focale variabile che siano) più pregiati, ma permettono in un istante di impostare la focale giusta per poter riprendere la scena desiderata nel migliore dei modi. Infine, le foto ottenute possono esser migliorate in post-produzione, elevando sensibilmente la loro qualità. „
Ehm ....solitamente i zoom da te citati li ho trovati kit con la macchina o negli store generici (magari questi ultimi per evitare di spendere un capitale in obiettivi validi), quindi una vendita quasi imposta, quindi personalmente non credo abbiano tutto questo successo giacchè se giri in questo ed altri nel forum pienissimo di gente che abbandona zoom e super-zoom da kit per passare ad altri obiettivi o anche tuttofare ma di qualità senza dubbio migliore tipo il 17-55 o il 24-105 o il 24-70 o i vari 70-200 etc. per stare in casa Canon, altri e tanti per le altre case.
Personalmente, e ripeto personalmente , trovo il 90% delle focali a me utili nel 17-55 e per sport e cerimonie mi sto attrezzando all'acquisto di un buon 70-200 giacche il 55-250 da kit che ho inizia a starmi stretto sia per qualità che sopratutto per luminosità (con scarsa luce tipo teatro, in chiese buie e soggetti in movimento tipo sport secondo me con i superzoom da te citati difficilmente porti foto accettabili a casa, tranne se alzi gli ISO alle stelle o magari usando flash da abbaglio).
Parlando di qualità, ancora personalmente, dovessi accontentarmi di quella degli obiettivi da kit e di un unico obiettivo, sceglierei sicuramente una buona compatta (non dico mirrorless che già lì abbiamo qualità superiore e possibilità di cambio obiettivi). Non comprerei mai una reflex perchè fa più figo.
Altra considerazione personale è che la Post-produzione migliora ma non fà miracoli, se il microdettaglio e la risoluzione non c'è la PP non te lo inventa ........
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| inviato il 09 Luglio 2014 ore 17:31
Nando-t quoto tutto quello che dici, in particolare l'ultima frase, ma dissento su un dettaglio: da ex fruitore (molto soddisfatto, peraltro) di compatte e bridge, sono passato alla reflex in cerca di quello che secondo me mancava alle mie foto, e cioé il fuoco differenziale.
A me piacciono i ritratti, vado a caccia di volti e una ridotta profondità di campo aiuta tanto nella folla. Non ce n'è, con l'ultima reflex aps-c entry level e l'ultima ottica in bundle riesci comunque a fare cose in termini di sfocato e stacco dei piani che con una compatta o una bridge sarebbero impensabili, se non alla focale massima (ma con gli assurdi superzoom delle bridge la cosa diventa impraticabile). Mi è bastato provare due scatti con una 40D + 50 f/1.8... il giorno dopo erano miei tutti e due.
Poi si "cresce", si capiscono le cose e le esigenze cambiano. Ma la mia opinione rimane che il passaggio alla reflex ha comunque il suo bel perché (dimensioni del sensore, sensibilità ISO, mirino ottico, costruzione, qualità di immagine a prescindere migliore delle compatte), al di là della qualità delle ottiche. |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 17:58
@ Riccardomelzi
in qualche modo non hai fatto altro che confermare ciò che dicevo prima.
Hai cercato lo sfocato, hai usato il 50 f/1.8 = focale fissa, e ovviamente non ti sei curato di dover cambiare l'obiettivo perchè ciò che ti interessava (giustamente) era la qualità e la tecnica (sfocato) ......... e quindi ?
Se provi l'85 f/1.8 o il 135 f/2.8 magari ne rimani affascinato per la grazia dello sfocato lo stacco dei piani ed i colori, probabilmente lo userai con soddisfazione anche in chiesa con scarse luci al matrimonio di un parente o un amico, o per scattare al tuo bimbo che si muove sempre e la luminosità per congelare i movimenti diventa un'obbligo, e alla fine magari dirai di nuovo lo voglio, dimenticandoti ancora una volta del cambio obiettivo fra quella situazione ed un'altra.
Secondo te, chi continua ad usare un super-tele fisso invece cerca le stesse cose ?
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| inviato il 09 Luglio 2014 ore 18:28
@ Nando-t
secondo me... sì, nel senso che: ho hai qualcuno vicino che "ne sa" e ti ci mette davanti, oppure a certe cose ci arrivi per gradi, con l'esperienza, leggendo, facendo un corso di fotografia, frequentando i forum. Chi prende il 18-200 è uno che -come me- è all'inizio ed è spaventato dall'idea della fotocamera non più "all in one" ma con le ottiche intercambiabili... non sa bene, non capisce... poi ha paura di restare senza lo zoom (è un argomentone, non per niente i produttori mettono zoom assurdi e ingestibili sulle compatte... fanno vendere!). Io ho comprato la fotocamera col cinquantino, ma poi all'inizio non l'ho mica usato tanto (tra l'altro mi sono accorto che non ho postato neanche una foto fatta con quella lente lì) per i motivi di cui sopra. Insomma, è un percorso, ci arrivi un pò per volta. Almeno, per me è stato così!  Poi è vero che... perseverare è diabolico!  |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 19:03
Che ne dite del nuovissimo (e costoso) Tamron 16-300? Sono indeciso se prendere questo da usare fisso sulla 100D, oppure prendere un Tamron 70-300 VC USD, per poi andare in giro con la 100D col 15-85 e la 7D col 70-300.
E' per fare reportage a manifestazioni e sfilate storiche, attività che faccio quattro o cinque volte l'anno.
L'idea di andare a fare reportage con la 100D + 15-85 e 7D + Tamron 150-600 mi fa venire la pelle d'oca!
Giorgio B. |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 19:18
Ciao Giorgio,
mi auguro solo che queste sfilate siano di giorno alla luce .............
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| inviato il 09 Luglio 2014 ore 19:39
Ho usato il 17-85 sulla 40D per qualche anno. Obiettivo tuttofare assolutamente onesto. Mi ha dato soddisfazioni. Lo utilizzo ancora quando non ho voglia di portare con me la FF con relativo corredo. Usato si può comprare a prezzi davvero vantaggiosi.
In effetti è scarso nel controluce, per tutto il resto si difende bene.
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| inviato il 09 Luglio 2014 ore 20:58
Francamente tutto sto schifamento per il 17-85 proprio non lo capisco. Certo, se facciamo paragoni con il 17-55 non c'è storia (il mio ultimo obiettivo ef-s venduto 4 mesi fa per passaggio a FF).
Ma se la domanda iniziale riguarda un consiglio tra il 17-85 e il 18-135 (sbaglio?), a parte il guadagno in focale tele da parte di quest'ultimo, secondo la mia esperienza (li ho avuti tutti e due prima del 15-85 e del 17-55) il 17-85 è meglio del 18-135: migliore in nitidezza, migliore per precisione e velocità autofocus.
Fai un po' tu...
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| inviato il 09 Luglio 2014 ore 21:33
Saben,
se parliamo del 18-135 STM allora quest'ultimo é migliore del 17-85.
E' piu nitido e più veloce del predecessore (infatti é nato per il sistema Dual Pixel AF).
Ovviamente li ho provati entrambi (anzi, ho cambiato prima il 17-85 per il 15-85 e poi quest'ultimo per il 18-135 STM che uso ora con la Canon 70d).
:-) |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 23:06
“ Ciao Giorgio,
mi auguro solo che queste sfilate siano di giorno alla luce ............. „
Si, di giorno. Le sfilate di sera le fotografavo con il Tamron 17-50/2.8 ed il flash, oppure col 50/1.4 anche senza flash, ma in centri storici ben illuminati da lampioni.
Ora la notte dormo.
Giorgio B. |
| inviato il 09 Luglio 2014 ore 23:10
Saben, di 18-135 IS ne esistono due versioni, ma la differenza è più o meno quella che esiste tra l'altezza della collina di Superga e quella del Monviso.
Giorgio B. |
| inviato il 10 Luglio 2014 ore 1:46
Giobol, sul serio l'STM è così diverso dalla precedente versione?
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