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Sony A7, Fuji X-Pro, Canon, Cartier Bresson e...blasfemie


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avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2014 ore 18:43

La tecnologia permette semplicemente a chi non può dedicare un eternità ad un argomento, di poter creare ugualmente.
Un tempo ,da fotografo assolutamente occasionale ,scattavo senza autofocus e litigando con esposizioni e stampa e avendo meno tempo a disposizione ( e capacità ) di un professionista, ottenevo risultati nettamente inferiori.
Oggi la tecnologia ha assottigliato le differenze ,tanto da poter tranquillamente vedere scatti fenomenali da fotografi non professionisti.
Lo stesso accade nel campo della musica con la home recording
In questo caso, quindi, la tecnologia si dimostra essere democratica nei confronti dell'arte.


avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2014 ore 23:23

Secondo me le fotocamere moderne hanno aperto un sacco di nuove possibilità sul piano dell'applicazione, tuttavia si è anche un pò perso l'approccio più meditativo delle macchine di una volta e può essere sicuramente un esperimento interessante riscoprirlo (chiaramente nelle situazioni che lo consentono).

avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2014 ore 23:41

Ma no.. è un sillogismo; le moderne fotocamere hanno immesso nel circuito tanta paccottiglia e tanta gente scatta senza pensare; questo è vero, ma la fotografia non si è dissolta, anzi.
Al netto di tutto c'è stato un guadagno, per tutti, amatori e grandi artisti.
Con in più il non trascurabile merito che la tecnologia odierna magari fa approcciare alla fotografia dei grandi artisti; che magari iniziano con una modesta compattina da cento euro. Talenti che forse non sarebbero mai stati scoperti se questa arte avesse conservato una soglia di ingresso più ostica, sia nella tecnica che nel lato economico.

La tecnologia è democratica, ha ragione Stefano67.
Personalmente mi fa piacere che un ragazzo può prendersi una fotocamera economica e iniziare a scattare; forse conosce HCB e altri grandi maestri, forse no; ma chi può sapere se riuscirà a fare un capolavoro?

Io no, lo so già che non diventerò mai un fotografo, ne grande ne piccolo; sono un asino con al collo una fotocamera che neanche mi merito. Tuttavia penso sia sbagliato ragionare pensando ai fotografi del passato rilegandoli in un olimpo inaccessibile; la nostra tecnologia non li offende.

avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2014 ore 23:52

E' anche vero però che oggi una fotocamera diventa obsoleta molto più in fretta di una volta.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2014 ore 0:27

Certo, significa anche che le nuove sono migliori.

avatarjunior
inviato il 08 Marzo 2014 ore 11:07

diventano obsolete ma non per queste vanno cambiate :)


tutto dipende da che tipo di fotografia si fa...

reportage e street (se si hanno le idee ed occhio) può bastare anche una "compatta evoluta" per tirare fuori un "signor lavoro"

cosa diversa se si vuole fare foto sportive o di animali....


la tecnologia in fotografia (come anche in altri campi) ha reso l'accesso a tutti in modo più facile ma non per questo tutti quelli che fotografano sanno quello che fanno!!!


avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2014 ore 14:09

Per obsoleta intendevo anche che si svaluta facilmente.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 13:09

Ripesco questo interessantissimo thread per raccontare quel che ho sentito ormai un anno fa a Milano alla triennale in occasione delle Lectio Magistralis, tenute da alcuni tra i più grandi fotografi italiani attualmente in circolazione.

Ferdinando Scianna (e qui credo che ci sia nulla di cui discutere) parlando del suo amico Berengo Gardin (seduto in prima fila ad ascoltarlo), disse che anche Berengo Gardin si era convertito al digitale grazie alla Monochrom gentilmente regalatagli da Leica....

Raccontava poi della sua magra esperienza con la Leica che gli aveva regalato Cartier Bresson e con cui lui era all'inizio certo di fare capolavori (d'altronde quella era la macchina che avava usato il Maestro), per poi scontrasri con la mediocrità di quegli scatti.


Oltre a questo, centinaia di altri aneddoti, riflessioni, e lezioni di vita, specie sugli annosi problemi tipo la PP è il male o no ecc ecc. e per questo consiglio a chiunque di andarsi a cercare il filmato disponibile su youtube e di regalarsi un'ora di piacere.


avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 13:24

Se posso dire la mia è vero che, almeno per me, cerco di sopperire a carenze artistiche con la tecnologia pensando che ciò possa farmi fare foto migliori, ma sono conscio che non è cosi.

Però mi chiedo, perchè solo quando si parla di fotografia si pensa a grandi artisti del passato e le loro attrezzature?

Perchè non si fanno li stessi paragoni nel cinema?, Fellini girava con macchine da presa che adesso farebbero ridere eppure ha fatto capolavori, ma C.Nolan (Batman Inception) ha fatto film pazzeschi usando tecnologie all'avanguardia, o lo stesso Sorrentino non penso che abbia usato le cineprese di una volta ma si è avvalso del meglio che il mercato offre.

La mera corsa alla tecnologia non fa un grande fotografo, ma oggi per un grande fotografo è impensabile usare il meglio che il mercato offre.

un saluto

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 14:18

Banalizzando (e anche di molto), non è Word che fa lo scrittore, nè la bici in carbonio a fare il ciclista.
Ma è da stupidi non utilizzare il meglio che offre la tecnologia del momento per una sola questione "di principio".

Ciò implica comunque che sia una miglioria, uno strumento che rende più semplice qualcosa, non insegna l'arte.

Una foto mal composta con una Hasselblad H5D sarà sempre più inutile di una foto ben composta fatta con un iphone.
E quindi a meno che il punto non sia eccitarsi sessualmente con grafici e specifiche tecniche, l'importante è solo il risultato, e ben venga se oggi Scianna usa una curva di photoshop dal salotto di casa sua invece che sviluppare su carta mascherando e bruciando. Il suo effetto finale è altrettanto epico, l'ha solo ottenuto in meno tempo e con meno fatica.

avatarjunior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 14:34

Non so per quale motivo, ma è piuttosto evidente che c'è qualcuno che vive il progresso tecnologico come nemico dell'arte fotografica.

Per come la vedo io, la tecnologia ha una piccola influenza su quella che è la fotografia..e quella piccola influenza non può che essere positiva.
Resta il fatto che la fotografia è arte, comunicazione, narrazione, etc etc etc...e la tecnologia è un'utile alleata per portare a casa risultati migliori o più risultati, aprendoci porte in passato chiuse.

user44968
avatar
inviato il 13 Maggio 2014 ore 14:58

quando ero piccolo sapevo a memoria tutte le tabelline, oggi dopo decenni di calcolatrici...sono diventato un asino....

certa tecnologia impigrisce il cervello. è fisiologico.

chi oggi fotograferebbe la F1 senza un AF supersonico? eppure c'è chi lo ha fatto per anni con fotocamere completamente manuali (leva di ricarica compresa)

user44968
avatar
inviato il 13 Maggio 2014 ore 15:13

quello anche io! ma le tabelline le ho dimenticate per fare spazio a siti porno...

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 16:22

la tecnologia ci da maggiore libertà di una volta (esempio banale: oggi se vogliamo possiamo fotografare in modo nitido e non mosso una persona che si muove in un interno poco illuminato: a 1600-3200 iso ho stampato in a2 foto di una pulizia strabiliante; 20 anni fa, con la pellicola le foto che ho fatto un mese fa non avrei potuto farle (avrei scattato comunque... qualcosa a casa avrei portato, ma a parte qualche mosso creativo non avrei ottenuto le immagini che volevo).

Poi la libertà ognuno la usa come può, vuole e riesce :)

user44968
avatar
inviato il 14 Maggio 2014 ore 9:42

non sono completamente d'accordo. io sono nato in tempi in cui la novità era il motore di avanzamento, gli zoom erano visti come la peste, e l'autofocus era una chimera.

io ancora oggi non uso gli zoom, non perchè nostalgico, ma perchè molte e troppe volte il fatto di disporre della possibilità di isolare determinati dettagli dalla foto senza muoversi rende la fotografia sicuramente più comoda e semplice, ma non migliore, perchè le foto sembrano tutte uguali, il fatto di non avere gli zoom mi costringe ad impegnarmi a trovare l'inquadratura giusta e le possibilità che le mie foto siano meno banali rispetto al piattume dello zoom. poi esistono degli zoom, come il 28-80 che non hanno motivo di esistere, perchè un conto è il 70-200 che è un tele a tutte le focali, ma uno zoom che parte dal grandangolo e arriva al tele, sarà si comodo, ma nelle mani di chi sa usarlo, quanti prima di scattare una foto e pensarla mettono l'occhio nel mirino e poi smanettano con lo zoom sperando che gli appaia qualcosa, a patto che non gli muoia obama davanti dubito che questi facciano foto migliori delle mie.

per me la tecnologia è come il vino. un bicchierino ogni tanto fa bene, ma se si esagera non fa bene di sicuro.

io ad esempio rispetto a molti non adoro il mirino ottico, del sistema leica M ad esempio l'ho provato e non riesco ad apprezzarlo nemmeno sotto tortura, e adoro mirini elettronici e display orientabili (che mi ricordano nell'uso il mirino a pozzetto delle hasselblad V).

per me non è che tutto quello che è tecnologia è bene.

c'è una tecnologia che può essere di aiuto, ma c'è molta tecnologia che invade "l'autonomia" del fotografo, che poi a furia di usarla impigrisce il cervello.
pensate agli smartphone, è una gran figata fin quando la si utilizza per comunicare a distanza e abbattere le distanze, ma se esci la sera acena in un locale e su un tavolo di 5 persone, si mettono tutti smartphone alla mano... quello è il lato oscuro della tecnologia.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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