RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Linee Cadenti.







avatarsupporter
inviato il 08 Maggio 2016 ore 19:32

Scusa Roberto, posso capire i tuoi studi, ma questa cosa non si può vedere!


Scusa... ma hai letto bene quello che ho scritto? Qui per comodità lo ripeto: "ma prevedevo già l'esito e l'ho fatta proprio per mostrare le problematiche di operazioni di questo genere". Ovvero l'ho fatta per fornire UN ESEMPIO NEGATIVO, ovvero di quel che NON SI DEVE FARE.
Più sotto l'ho ribadito, e per comodità farò un altro copia-incolla:
"Nel tentativo di far entrare nell'inquadratura una costruzione così alta da un PdR così ravvicinato e con una prospettiva 'rettilinea accademica' è inevitabile che la deformazione marginale o anamorfica faccia sembrare la sommità del campanile a pianta rettangolare, mentre in realtà è quadrata.
Quindi abbiamo una contraddizione: uso questo tipo di prospettiva con finalità documentarie, per comunicare la reale configurazione dell'edificio, ma finisco per trasmettere un dato errato sulla pianta del campanile.
Io a questo punto non vedo altra alternativa che rinunciare all'idea di risolvere tutto in una sola foto."


Non capisco: se sei conscio che la prospettiva sferica è quella reale, perché continuare a forzare una prospettiva geometricamente errata, raddrizzando tra l'altro solo le linee verticali ??? Eeeek!!! ... intanto che ci sei, "spiattella" tutto, anche quelle orizzontali, e disegna una bella cartina geografica completamente anamorfica e bidimensionale ... si fa prima e si è anche più coerenti e congrui


ma quali finalità analitiche si hanno, raddrizzando solo le linee verticali ???
mi sembra che così si stia sostenendo solo l'insostenibile


Ne abbiamo già parlato nelle pagine precedenti. E' una convenzione, non è basata su nessuna Tavola della Legge scritta dal Padre Eterno, ma nelle foto di architettura noialtri architetti (ma in genere anche gli ingegneri civili, almeno quelli che ho conosciuto) utilizziamo questo tipo di rappresentazione, anche perché è basata sullo stesso tipo di geometria proiettiva e descrittiva che si usa nei disegni prospettici, perlomeno dal '400 in poi.
Avevo messo l'esempio delle tavole della "Città ideale" probabilmente della scuola di Piero della Francesca (o perlomeno da lui influenzate), costui è anche uno dei primi teorici della prospettiva e autore del "De prospectiva pingendi" edito alla fine del '400 (ci sarebbero prima il Brunelleschi, ma lui non ci ha lasciato un trattato, e l'Alberti con il suo "De Pictura"):






Ho commentato il fatto evidente che la consuetudine di raddrizzare a piombo le linee cadenti nelle rappresentazioni prospettiche è molto più antica dell'invenzione della fotografia.
Ho messo anche questo affresco della Villa dei Misteri di Pompei:



E qui ammetto di aver forzato un po' la mano, visto che gli antichi Romani non facevano riferimento a una prospettiva a punto di fuga centrale ma ad una a "spina di pesce" (peraltro usata anche nella pittura tardogotica)*.

Non solo nei disegni prospettici di architettura ma anche nelle opere pittoriche dei vedutisti settecenteschi (scelgo quelli perché li trovo significativi, ma ciò vale per tutta o quasi la pittura occidentale fino al 1900 circa) le verticali vengono raddrizzate:
Gaspar Van Vittel (italianizzato come Gaspare Vanvitelli):
www.google.it/search?q=Gaspar+Van+wittel&biw=2560&bih=1333&source=lnms
Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto:
www.google.it/search?q=Canaletto&biw=2560&bih=1333&source=lnms&tbm=isc
Bernardo Bellotto:
www.google.it/search?q=bellotto&biw=2560&bih=1333&source=lnms&tbm=isch
Questi vedutisti usavano in genere delle camere ottiche. Quella del canaletto è conservata al Museo Correr di Venezia (non è sicuro al 100% che sia la sua - vero che c'è su scritto A.Canal) e stando ad alcune voci l'avrebbe lasciata in eredità (all'epoca erano costose) a suo nipote Bernardo Bellotto. Quindi le immagini del secondo e terzo link che ho messo sarebbero tutte state fatte con la stessa camera ottica.
Chiaramente le ottiche dell'epoca non arrivavano all'angolo di campo di un grandangolare, penso che fossero più o meno l'equivalente dei normali; quindi gli ampi angoli di certi dipinti li ottenevano spostando gradualmente l'apparecchio (qualcosa di simile a quel che facciamo quando uniamo le foto in PP). Di conseguenza ottenevano una prospettiva di tipo cilindrico.
Ciò lo vedi chiaramente in questo Canaletto:




La prospettiva cilindrica, in presenza di ampi angoli, come in molti di questi dipinti, offre il vantaggio di evitare i problemi della deformazione marginale ai lati opposti.

Ritornando alla prospettiva rettilinea accademica, se dai un occhio (non è un'allusione al tuo nikname) a qualsiasi pubblicazione di architettura, libri o riviste che siano, vedrai che la stragrande maggioranza delle foto sono di quel tipo, e questo da quando tali pubblicazioni esistono. Sbagliano tutti seguendo ciecamente e ottusamente una consuetudine? Può anche darsi, ma io ci vedrei altre ragioni.
Chi ha fatto studi di geometria proiettiva e descrittiva è abituato a far uso dei questo tipo di rappresentazione nei disegni e magari, per questo motivo, gli va di ritrovarla anche nelle fotografie di tipo documentario, chiamala "deformazione professionale" se vuoi. L'altro è quello di cui abbiamo già parlato Daniere Ruggeri e io, che solo con le linee raddrizzate puoi capire se un muro (o un pilastro o un altro elemento) è diritto o inclinato, ed eventualmente di quanto è inclinato. La foto che ho postato una o due pagine fa, in cui si vede la Torre di Pisa senza capire quanto è inclinata penso sia eloquente.
Per contro la prospettiva rettilinea ha la controindicazione della deformazione marginale (che ne svela la natura astratta, di cui parla anche Feiniger), di questo ne ho già parlato e penso che l'unica sia tenerla sotto controllo evitando di esagerare con l'angolo di campo e con il decentramento (che poi è la stessa cosa, perché il decentramento non fa che allargare l'angolo in una direzione riducendolo nell'altra, se mi è concessa la forzatura)

Poi che io non sia un talebano della "rettilinea accademica" penso sia evidente dal fatto che a volte faccio anche foto come questa, con la "rettilinea reale" pur avendo l'attacco a terra nell'inquadratura:
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1611942
qui ho privilegiato il momento "emozionale" rispetto a quello "analitico".
In questa galleria ho fatto largo uso del fisheye e quindi della prospettiva sferica, magari alternando queste foto con altre dallo stesso PdR con grandangolo rettilineare, in modo da confrontare i diversi approcci:
www.juzaphoto.com/me.php?pg=103259&l=it
ma scorrendole vedo che ci sei già passato:
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1689192
Anche qui ho usato abbastanza il fish:
www.juzaphoto.com/me.php?pg=154589&l=it
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1611176

Qui invece ho unito tre scatti con una prospettiva cilindrica:
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1791205
prima, con Photomerge avevo provato l'opzione per la prospettiva rettilinea, ma l'effetto non mi è piaciuto: a causa della solita deformazione marginale la signora sulla panchina appariva visibilmente ingrassata e il pilastro della balaustra più a destra sembrava più largo di quello alla sua sinistra:
www.dropbox.com/s/g7lhrcdzj7zdb89/F0%20DSC00314-DSC00316%2016-9.jpg?dl


.. però ammiro e rispetto sempre la tua predisposizione alla condivisione della conoscenza


Anche io scambio sempre volentieri le mie opinioni con te, che si sia d'accordo o meno.

Buona serata.


* www.feltrinellieditore.it/opera/opera/la-prospettiva-come-forma-simbol
www.ibs.it/code/9788874480050/florenskij-pavel-a-/prospettiva-rovescia

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2016 ore 19:33

Grazie Roberto per le pagine di Feininger, ed anche per il tuo impegno. Ciao

avatarsupporter
inviato il 08 Maggio 2016 ore 19:50

Figurati... grazie a te.
Ciao

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2016 ore 21:47

Ragazzi ci andate giù pesanteMrGreen

molto interessante, appena ho un attimo di tempo leggo i nuovi interventi, intanto grazie a tutti...

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2016 ore 0:19

Li voglio leggere bene anch'io ..
Grazie Roberto! ;-)

avatarsupporter
inviato il 09 Maggio 2016 ore 0:24

Non c'è di che...
Buona notte Gabriele e Daniele

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2016 ore 0:37

Ecco sono riuscito a legger bene tutto!

Non preoccuparti Roberto, chi ha orecchi da udire ode, per chi non vuol sentire non puoi farci nulla, non c'è più sordo di chi non vuol udire.
Tu sei stato chiarissimo! ;-)

Buonanotte anche a te

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2016 ore 3:16

Daniele....anche se magari con toni un po' allegri, mi pare che sia una bella discussione....per una volta che non si finisce nel solito letamaio canon vs nikon vs tuttiglialtri ma si parla di Fotografia!!.......anche se c'è qualche "punto di vista" (MrGreenMrGreenMrGreen) un po' diverso, è una cosa che ci può stare ;-)Sorriso

avatarsupporter
inviato il 09 Maggio 2016 ore 3:28

Si, è una bella discussione...
Tra l'altro io e "Occhio" ci conosciamo da circa un paio d'anni su questo forum e discutiamo spesso dei temi più disparati riguardo alla fotografia. A volte siamo d'accordo, a volte no (e meno male, sai che p...le un forum dove tutti la pensano allo stesso modo e si danno ragione a vicenda) ma i nostri rapporti sono sempre stati della massima cordialità.

user46920
avatar
inviato il 09 Maggio 2016 ore 9:46

Roberto, rispondo a te, ma sai che è un "parlare a tutti" ;-)

Ho commentato il fatto evidente che la consuetudine di raddrizzare a piombo le linee cadenti nelle rappresentazioni prospettiche è molto più antica dell'invenzione della fotografia.

su questo non ci sono dubbi, ma appunto si parla di disegni, di pitture e di rappresentazioni molto probabilmente ignare della prospettiva sferica, oppure "obbligate" da covenzioni dettate dai poteri forti dell'epoca, tant'è che solo a fine del diciottesimo secolo, si inizierà ad accettare che la terra su cui viviamo è una palla e non una tavola (ad esempio), quando molti studiosi secoli prima lo avevano già stabilito (almeno nella nostra cultura - in altre, molto prima).

Poi, questa rappresentazione mi porta a qualche metro dal terreno (diciamo a 4 o 5 metri ipotetici)



che è appunto un PdR ideale per mantenere il più possibile perpendicolari le linee cadenti dei palazzi ... per certi versi è più coerente questo disegno, di una miriade quasi infinita di foto, sia raddrizzate che esageratamente "storte" (con "coerente", intendo: come osservato ad occhio nudo).

Quindi,
noialtri architetti (ma in genere anche gli ingegneri civili, almeno quelli che ho conosciuto) utilizziamo questo tipo di rappresentazione, anche perché è basata sullo stesso tipo di geometria proiettiva e descrittiva che si usa nei disegni prospettici, perlomeno dal '400 in poi.

è proprio per questo che sto dicendo quello che dico ... a parte il fatto che la geometria proiettiva si basa sulla prospettiva sferica e fa riferimento all'osservazione oculare umana, evitando giustamente quella astratta o "rettilineare accademica", c'è da dire che in Ingegneria, per descrivere gli oggetti si usa la proiezione ortogonale e la prospettiva 3D, dove la descrizione deve avere una coerenza col reale. Oggi una qualsiasi produzione di oggetti, viene risolta dagli Ingegneri per ciò che riguarda la struttura, e il disegno tecnico usa strumentazioni sempre più sofisticate che ricreano la prospettiva più realistica possibile e questo sta succedendo ormai da anni anche nelle animazioni Grafiche 3D, dove la geometria proiettiva e quindi la visione umana, diventano la base di partenza e di arrivo per la compliazione di questi programmi.

I disegni Egizi e le prospettive sproporzionate, in fotografia non hanno senso o almeno nessun senso descrittivo realistico documentale (vanno bene per l'arte astratta).

L'unica misura verosimile che si può adottare in fotografia, è quella di utilizzare un obiettivo di focale Normale , il quale è l'unico a poter restituire in qualsiasi modo lo si utilizzi, lo si direzioni e lo si inclini rispetto ad altri piani, sempre la stessa visione che si avrebbe ad occhio nudo dallo stesso PdR e con le stesse proporzioni tridimensionali della rappresentazione bidimensionale.

Questo è quello che si dovrebbe sapere, prima di tutto il resto !!!

... allora poi, tutti gli altri nodi verranno al pettine ;-)


Un esempio:
La Camera Oscura è una forma naturale di fotocamera e la conoscevano anche gli Egizi, gli Arabi e chissà quanti altri, poi Aristotele, Leonardo, Caravaggio, ecc ...



... quindi, con gli obiettivi stenopeici è sempre stato possibile ricreare rappresentazioni di focali sia Grandangolari, che Normali o anche "Tele" !!

anche questa è una informazione che sarebbe bene conoscere !!

Chiaramente le ottiche dell'epoca non arrivavano all'angolo di campo di un grandangolare, penso che fossero più o meno l'equivalente dei normali; quindi gli ampi angoli di certi dipinti li ottenevano spostando gradualmente l'apparecchio (qualcosa di simile a quel che facciamo quando uniamo le foto in PP). Di conseguenza ottenevano una prospettiva di tipo cilindrico.
Ciò lo vedi chiaramente in questo Canaletto:

Il Canaletto è solo un esempio tra i vari anche non documentati, mentre l'azzardare invece i come e i perché delle varie realizzazioni pittoriche, se non specificatamente dichiarati dall'autore, è già un lavoro molto più difficile e rimane solo un'ipotesi stabilire in questo caso l'uso di "prospettive cilindriche", ecc.
Stabilire a priori che
Chiaramente le ottiche dell'epoca non arrivavano all'angolo di campo di un grandangolare
... capisci che diventa una informazione fuorviante !!! (?)

Secondo me non è bene appoggiarsi troppo pesantemente a certe convinzioni o convenzioni, solo per far leva nel tentativo di accreditare una procedura che con la fotografia a poco a ché fare (raddrizzare a piombo le linee cadenti verticali) ... poi è solo un mio pensiero, ma senza voler essere scortese contro nessuno, certe idee bisognerebbe chiarirle ragionandole, partendo da una base solida e reale.

...chi ha orecchi da udire ode, per chi non vuol sentire...


MrGreen ... pare proprio che possa valere per chiunque ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2016 ore 11:44

Mi sento in dovere di ringraziare la cortesia e l'impegno di numerosi partecipanti per il buon risultato di questa discussione. Finalmente il thread ha preso una piega seria e di stampo culturale. All'inizio ero un tantino preoccupato, poi piano piano, grazie alla disponibilità di tutti si è tornati a discutere serenamente. In modo particolare vorrei segnalare la competenza e la disponibilità di L'occhiodelcigno e Roberto P.

avatarsupporter
inviato il 09 Maggio 2016 ore 13:07

tant'è che solo a fine del diciottesimo secolo, si inizierà ad accettare che la terra su cui viviamo è una palla e non una tavola (ad esempio), quando molti studiosi secoli prima lo avevano già stabilito (almeno nella nostra cultura - in altre, molto prima).


Do per scontato, vista la tua preparazione scientifica, che già saprai che il buon vecchio Eratostene nel III sec. A.C. calcolò con notevole precisione (considerati i mezzi di cui disponeva) il diametro della terra confrontando le ombre degli obelischi ad Alessandria (dove lavorava presso la Biblioteca) e in una località più a sud (mi sembra Luxor)*.
Del resto già Aristotele nel "Peri ouranou" (De caelo) aveva dedotto la sfericità della terra dalla forma dell'ombra che proietta sulla luna durante le eclissi e dalle testimonianze di viaggiatori che raccontavano di aver visto a sud delle costellazioni che in Grecia non si vedono. Alcune fonti attribuiscono questa conoscenza anche a Pitagora e ad altri pensatori presocratici.
Anche in uno dei Dialoghi Delfici di Plutarco (non ricordo quale) i partecipanti avanzano varie ipotesi sulla configurazione del cosmo, in cui la sfericità della terra è data per scontata.
La rappresentazione della terra in Dante è superfluo ricordarla.
Ovviamente abbiamo tirato in ballo dei tipetti che erano tra le persone in assoluto più colte della propria epoca.
Si, è molto probabile che ancora nel diciottesimo secolo la maggior parte dei contadini che a loro volta rappresentavano la stragrande maggioranza della popolazione fosse convinta che la terra fosse piatta.
Anche nel secolo successivo c'era ancora chi coltivava questa convinzione. Nel resoconto da parte di Joshua Slocum
it.wikipedia.org/wiki/Joshua_Slocum
della prima circumnavigazione in solitario, racconta che quando approdò in Sudafrica alcuni membri di una comunità religiosa boera rifiutarono di credere a quanto raccontava, dal momento che essendo la terra piatta era impossibile circumnavigarla.
Scusate l'ot, ma questo è un argomento che mi intriga sempre...

* P.S.: Non era Luxor ma Siene, l'attuale Assuan, e non era l'ombra degli obelischi ma l'angolo con cui i raggi del sole entravano nei pozzi il solstizio d'estate. La memoria mi ha ingannato.


c'è da dire che in Ingegneria, per descrivere gli oggetti si usa la proiezione ortogonale e la prospettiva 3D, dove la descrizione deve avere una coerenza col reale.


Quando mi è capitato di vedere una rappresentazione 3D di ingegneria meccanica o aeronautica era, se ben mi ricordo, in assonometria isometrica o monometrica. L'assonometria è un importante strumento di rappresentazione ai fini analitici anche per la progettazione edilizia.
E' comunque una rappresentazione ancora più astratta della prospettiva rettilinea.


L'unica misura verosimile che si può adottare in fotografia, è quella di utilizzare un obiettivo di focale Normale , il quale è l'unico a poter restituire in qualsiasi modo lo si utilizzi, lo si direzioni e lo si inclini rispetto ad altri piani, sempre la stessa visione che si avrebbe ad occhio nudo dallo stesso PdR e con le stesse proporzioni tridimensionali della rappresentazione bidimensionale.


Sempre Feiniger, non ricordo se nell'"Occhio del fotografo" o in "Principi di composizione" consigliava per la foto di architettura di allontanarsi se possibile dal soggetto della foto per utilizzare focali che si avvicinassero il più possible al "normale", che definiva come obiettivo la cui focale equivale alla diagonale del fotogramma (scriveva ai tempi della pellicola, ma col sensore sarebbe la stessa cosa). Che il normale sia l'obiettivo più obiettivo non ci piove.
Il guaio è che non sempre è possible allontanarsi abbastanza dall'edificio da fotografare.
Ecco, la Villa Capra della La Rotonda, opera di Andrea della Gondola detto il Palladio, si presterebbe bene ad essere fotografata con un normale. E' da un po' di tempo che ho in mente, la prima volta mi fermo a Vicenza vado a prendere i quattro prospetti oltre a vari PdR di spigolo con il mio Sigma 30/2.8 (su Aps-C produce un angolo di campo equivalente a un 45mm, quindi un "normale" quasi perfetto).
Ma per la maggior parte dei casi in ambito urbano non c'è abbastanza spazio. Non parliamo poi degli interni.
Io per primo ho affermato più volte, anche in queste pagine, che piuttosto che usare focali esageratamente corte è meglio fare una sequenza con obiettivi più moderati. Ma ho paura che con i normali, per molti interni, verrebbe troppo lunga. Occorrerebbe un numero spropositato di foto e temo che per il fruitore delle medesime sarebbe arduo ricostruire l'articolazione degli spazi rappresentati, in un certo senso sarebbe come comporre un puzzle.


La Camera Oscura è una forma naturale di fotocamera e la conoscevano anche gli Egizi, gli Arabi e chissà quanti altri, poi Aristotele, Leonardo, Caravaggio, ecc ...


In proposito mi sento di consigliare: Italo Zannier: "Storia e tecnica della fotografia", Bari, Laterza, 1982, pp. 1-25.


Il Canaletto è solo un esempio tra i vari anche non documentati, mentre l'azzardare invece i come e i perché delle varie realizzazioni pittoriche, se non specificatamente dichiarati dall'autore, è già un lavoro molto più difficile e rimane solo un'ipotesi stabilire in questo caso l'uso di "prospettive cilindriche", ecc.
Stabilire a priori che " Chiaramente le ottiche dell'epoca non arrivavano all'angolo di campo di un grandangolare" ... capisci che diventa una informazione fuorviante !!! (?)


La camera ottica con su scritto "A. Canal" l'ho vista al Museo Correr ma non ci ho guardato dentro.
www.cultorweb.com/ottica2/Canaletto.html
A vederla dall'esterno mi sembra difficile che quell'ottica riesca a coprire l'angolo di campo che troviamo in diversi quadri del Canaletto. Dal che ho dedotto che avrebbe realizzato queste vedute spostando gradualmente la camera secondo un procedimento che parrebbe anticipare l'unione di foto in PP (ma si faceva qualcosa del genere anche con l'analogico).
Del resto se si osserva l'andamento dell'angolo che fanno con il terreno le grondaie di coronamento di questo Canaletto che qui per comodità ri-posto:



Incrociando questo dato con la disposizione dei palazzi che si puo verificare con Google Earth (sono ancora quelli, a parte il "Danielino" che ho sostituito le casupole a destra delle Nuove Prigioni) a me pare evidente che siamo di fronte a un prospettiva cilindrica.
Altro grande vedutista del '700 è stato Giovanni Paolo Pannini:
www.google.it/search?q=giovanni+paolo+pannini&biw=2560&bih=1281&source
Forse è solo un mia impressione, ma anche questa rappresentazione prtrebbe essere ascritta alla "prospettiva cilindrica":



user46920
avatar
inviato il 09 Maggio 2016 ore 13:49

La camera ottica forse con su scritto "A. Canal" l'ho vista al Museo Correr ma non ci ho guardato dentro.
">www.cultorweb.com/ottica2/Canaletto.html
A giudicar dalle proprozioni della camera, sembrerebbe un'ottica più lunga del normale ... magari anche il doppio



infatti anche dai disegni si vede e chi li studiò lo conferma

qui si possono trovare altre info sulla camera oscura
www.cultorweb.com/ottica2/O0.html
e su chi la utilizzava
www.cultorweb.com/ottica2/Pittori.html


per incollare immagini e creare panoramiche



Proviamo a dare a questa immagine una "giusta" proporzione di convergenza?

al momento non ho un pogramma per deformare le immagini, però sarei curioso di vedere il risultato a cui si può arrivare da questo esempio di Michele


www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1465516&l=it


avatarsupporter
inviato il 09 Maggio 2016 ore 14:34

Mi piacerebbe guardarci dentro a quella camera. Settimana prossima dovrei andare a Venezia, vediamo se riesco a contattare qulcuno che conosce qualcun'altro che è cugggino del cognato di quella che fa le pulizie nella casa della direttrice del Museo Correr...

Non so se all'epoca riuscivano ad ottenere qulcosa di simile a un grandangolo. Ricordo un articolo di Pierpaolo Ghisetti che narrava di come, in pieno Novecento la Zeiss avesse per prima realizzato dei grandangoli con focali ridotte per il 24x36 (lanciato dai concorrenti della Leitz nel '20).
Questa camera è del '700... Verò è che le problematiche per ottenere un grandangolo per 24x36 sono ben differenti che per una camera per pittori.

Quella foto ho paura che si presta male ad essere convertita in "rettilinea accademica". L'edificio mi sembra troppo alto e troppo vicino.
Ho verificato con google:
www.google.it/search?q=basilica+di+superga&rlz=1C9BKJA_enIT590IT590&hl
Non so se sia un caso che le sole vedute della Basilica con rettilinea accademica sono prese con PdR differenti.
Qui:
renzomiglio.files.wordpress.com/2012/02/torino-la-basilica-di-superga-
si vede chiaramente che c'è poco spazio davanti al pronao.

user46920
avatar
inviato il 09 Maggio 2016 ore 15:38

Non so se all'epoca riuscivano ad ottenere qulcosa di simile a un grandangolo.

certo che era possibile: con l'obiettivo stenopeico si decide la lunghezza focale che si vuole, quindi una concezione di geometria ottica e di grandangolare, volendo, era già presente anche prima del Canaletto (senza parlare di tutte quelle architetture costruite prima e dopo l'epoca Romanica che si basavano su geometrie e proiezioni luminose, oltre che acustiche), ma in effetti, visto come siamo messi nel 2016, sembra proprio che la storia si ripete e molto probabilmente certe informazioni erano in mano a chi le custodiva gelosamente, come si fà anche oggi.


Quella foto ho paura che si presta male ad essere convertita in "rettilinea accademica".

Lo farei io, ma non ho un programma di grafica sul PC.
questa è un po' troppo rettilinea ;-) www.marianodallago.it/wp-content/uploads/2012/09/frontale-serale2.jpg MrGreen
... nessuno vuole provare a raddrizzarla un po', soltanto per darle una parvenza almeno più naturale ??

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me