user15364 | inviato il 05 Novembre 2020 ore 19:27
Leggenda metropolitana e cmq, anche e facessi 200 conversioni non ti accorgeresti di nulla. In più, quando mi servono delle maschere di livello ad hoc, io spazio molto tra rgb Lab e cmyk e spessissimo trovo quello che mi serve. Alla fine, poi, ognuno adatta la post, in base alle sue esigenze e a quello che ritiene "giusto" per se, senza ovviamente scadere nel cattivo gusto. Uso molto Lab per crearmi una maschera di livello sul canale L oppure per eliminare dominanti, utilizzando il campionatore colore ed il pannello info, oppure altri comandi come il color boost o il MMM, che trovi sul pannello, ma puoi farteli anche da solo col pannello curve...ecc ecc. |
| inviato il 05 Novembre 2020 ore 19:48
esatto e lavorare sui colori in modo da non toccare la luminosità. Le mie foto sono diventate più luminose, per capirsi un passo verso la Diapositiva. E le sfumature dei colori molto migliorate |
| inviato il 05 Novembre 2020 ore 20:28
Io ho fatto i corsi della MOMOS di Patrizia Sharrer uno dei quali è appunto sul metodo LAB. Economico e direi ben fatto. Alla fine i concetti di Margulis e Olivotto sono quelli. |
| inviato il 05 Novembre 2020 ore 21:39
Letto tutto il thread grazie alla riapertura di Paolo Iacopini: interessantissimo e pieno di spunti di studio. Mai praticata la conversione in LAB ma credo che comincerò da subito vista la possibilità importantissima di separare intensità e saturazione dei colori. Grazie Paolo per aver riportato in vita la discussione. |
| inviato il 05 Novembre 2020 ore 22:09
Concordo con Luca, non per fare pubblicità', ma il corso di Patrizia Sharrer su Momonsonline, è fatto molto bene anche per un neofita come me, otevoli e semplicissimi da seguire gli esempi illustrati al fine di un utilizzo di base del LAB ti si apre un mondo di colori. |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 6:27
Con la premessa che in Fotografia conta solo ed esclusivamente quello che si vede in immagine finita, ed il come ci si arriva non conta assolutamente nulla, l'uso della modalità LAB per mettere a punto immagini finite, a mio avviso, è un retaggio del passato, anche abbastanza remoto, ed oggi è superato, come flessibilità operativa e come qualità dei risultati ottenibili, da altri strumenti che operrano su immagini RGB, con tutti i vantaggi del fotoritocco di operare su immagini RGB (tanti strumenti e filtri di Photoshop come pure tanti Plug In importanti di Photoshop non operano il LAB). Un tempo remoto, primi anni 2000, si usava ad esempio il LAB anche per dare lo sharpening, ma oggi ci sono strumenti di sharpening di Photoshop e Plug In importanti di sharpening, tipo Topaz Sharpen AI , che lavorano in RGB, e lavorano molto, estremamente meglio degli strumenti antichi di sharpening di Photoshop. Detta in una parola, siamo passati dall'ascia di pietra al tagliatore a laser con la precisione del micron, la differenza è quella tra lo sharpening dato in LAB o con strumenti moderni in RGB. Idem per l'esaltazione cromatica, usare il LAB oggi per fare un Color Granding, come citato qui, è sempre un retaggio del passato remoto, pari pari come usarlo per lo sharpening, perchè ormai è superato da strumenti molto più potenti, più flessibili e più precisi che operano in RGB: basta saper usare, ad esempio, il Color Mixer di Adobe Camera RAW (che un tempo non esisteva) e si acquisisce una capacità operativa ed una qualità superiore (opera anche sulla Tonalità) rispetto a quella del LAB usato per fare le stesse cose. L'aggiunta ultimamente del Color Granding, sempre a Adobe Camera RAW, ha messo poi la ciliegina sul dolce e......... non si abbandona mai la modalità RGB, con tutti i vantaggi del caso. Tutte la varie AI che oggi stanno dilagando nei programmi di fotoritocco, tipo tutti i vari Topaz AI, Luminar, ed ultimamente anche quelle di Adobe per la sostituzione del cielo ed altro, non operano in LAB, operano esclusivamente in RGB. Andare oggi a fare una conversione in LAB per fare delle operazione che si fanno sicuramente meglio in RGB con gli strumenti moderni che operano in RGB oggi disponibili, e che non c'erano quando era comune l'uso del LAB, e poi il dover rifare un'altra conversione in RGB, io lo vedo del tutto anacronistico. Comunque, ripeto, contano solo i risultati, ed il fatto di essere contenti del proprio lavoro. |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 7:52
Io ho fatto un corso con la Santoni qualche anno fa e mi si è aperto un mondo, una volta capito bene lavorare le proprie foto diventerà molto più facile e veloce, soprattutto non avrete più problemi di dominanti, oltre a tante altre cose. Il corso inoltre viene eseguito con schermo in bianco e nero proprio per imparare a saper riconoscere i coolori solo leggendo i numeri. Se ne avete la possibilità un bel corso lo consiglio. |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 10:35
Alessandro, le mie scarse conoscenze non mi permettono di discutere con te o con chi mastica tutti i giorni la post, ma qualcosa non mi torna : 1) dopo aver lavorato le 3 curve del LAB torno in RGB e continuo con Nik etc quindi la tua osservazione che certe cose non si possano fare in LAB non la capisco 2) quello che da il LAB che non danno altri sistemi e poter tenere separata la luminosità dai colori e questo non mi sembra poco. Sicuramente io sono alle medie con PS e parlo con professori di Università ma le mie foto sono molto migliorate. Sto sviluppando 7/800 foto del Selvaggio Blu e molte le provo nei 2 sistemi e il risultato è evidente. Ovviamente mi si potrà obiettare che io non spremo a sufficienza l'RGB , sicuramente è così ma sono felice dei miei progressi |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 11:44
“ Andare oggi a fare una conversione in LAB per fare delle operazione che si fanno sicuramente meglio in RGB „ Ma non c'è da convertire nulla, si cambia solamente il metodo. Inoltre i programmini che fanno tutto da soli si sono un ottima soluzione, quando non si sa usare bene il sotfware ma che siano meglio non ne sono proprio sicuro, in alcuni casi quei bei programmi tuttofare creano vaccate enormi. E li uso anche io ma in certi casi la flessibilità di ps non la batti. |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 12:16
immagine/metodo/rgb sono 3 click |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 12:40
“ immagine/metodo/rgb sono 3 click „ il problema non sono i tre click. Il fatto è che si passa da un metodo di rappresentazione lineare (RGB) and un metodo di rappresentazione non lineare (lab), applicando una correzione di gamma e poi si fa il procedimento inverso. Ogni passaggio "avanti e indietro" comporta delle modifiche (percettibili o meno) nella rappresentazione della scena ripresa. Il fatto che molti plug-in e funzioni di Photoshop non lavorino in lab e che nessun raw converter lavori in Lab, mi sembra abbastanza indicativo che un workflow in lab non sia "il santo graal della postproduzione" ma un semplice strumento in più per ottenere alcuni risultati in PP. Ma, come per tutti gli strumenti, vanno ovviamente conosciute le potenzialità ma soprattutto i limiti e le modalità di utilizzo. Questo è un articolo che spiega in maniera chiara e semplice le problematiche nel lavorare in L-a-b con gli odierni strumenti hardware (i raw delle macchine più moderne) e software: pixls.us/articles/darktable-3-rgb-or-lab-which-modules-help/ |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 12:51
Alessandro Pollastrini ... ti quoto alla grande, esattamente conta il risultato finale ! poi ci arrivi passando dal lab o per altre strade poco importa, mentre agli inizi degli anni 2000 lavoravamo molto in lab oggi, più per abitudine, lo usiamo solo per le conversioni b/n dei file digitali, ma con gli strumenti odierni si può fare diversamente ... Per quanto riguarda i corsi, ne ho fatti tanti e visti tanti, e spesso vengono usate catene di elaborazione molto complesse e non necessarie, per impressionare gli astanti ... in realtà ci siamo inventati un metodo di neutralizzazzione delle dominanti molto efficiente per zone, per gestire i flussi di luce mista ... |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 12:52
1) "dopo aver lavorato le 3 curve del LAB torno in RGB e continuo con Nik etc quindi la tua osservazione che certe cose non si possano fare in LAB non la capisco" 1) Ti sei risposto da solo quando dici "torno in RGB"- I filtri Nik, come tanti altri filtri di PP e Plug In di terze parti, non gestiscono immagini in modalità LAB, non ti aprono una immagine se sei in modalità LAB, in PP te li ritrovi grigi e non accettano il comando di aprire na immagine LAB: sei in origine in RGB, poi converti in LAB, manipoli l'immagine in LAB, ma poi la riconverti in RGB e dunque gliela dai in RGB, e quella te la aprono. Occhio poi che a fare avanti ed indietro da RGB passando per LAB, qualche sforbiciatella, anche se non certo forte, alla qualità dell'immagine, gliela rifili comunque. 2) ") quello che da il LAB che non danno altri sistemi e poter tenere separata la luminosità dai colori e questo non mi sembra poco." Con Mixer Colori di Adove Camera RAW puoi fare pari pari il lavoro che fai tu con LAB, ma ce lo fai molto meglio perché: - operi sul RAW, e dunque i colori restano più vivaci (perchè usi i dati originali del RAW) - puoi cambiare luminosità, saturazione e tonalità di tutto in immagine, mentre in LAB la tonalità non la gestisci direttamente, addirittura corri il rischio di cambiarla in modo non voluto. Comunque, ripeto, l'importante è essere contenti di quello che si fa, se a te soddisfa il lavorare in modalità LAB, usala, che ci trovi soddisfazione sai bene come si fa, senza stare a imparare cose nuove, sempre ostiche ed a rischio. |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 13:04
Tranquillo, continua così, va bene così! |
| inviato il 06 Novembre 2020 ore 13:04
Va bene facendo 1 (uno) passaggio da LAB a RGB perderò qualcosina ? Forse ma il risultato finale è nettamente migliore e come mi insegni quello conta. Aspetto che qualcuno faccia prove e mi dica il suo parere |
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