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Il filtro UV rovina le immagini? Pare di sì.


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avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 13:26

da sempre, la prima cosa che faccio quando compro una obiettivo nuovo è mettergli davanti il suo bel vetrino, il solo pensiero a quella lente nuda là davanti esposta alla polvere mi fa venire i brividi.
non uso però gli UV, ma gli 1A.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 13:42

Un aggiornamento sulla 'saga' dei filtri CPL B+W-Giotto

ho fatto delle prove questa volta con un AFS 24-70 f2.8

Nell'ordine la qualità (o calo di qualità) che ho riscontrato -con ingrandimenti al 500%Eeeek!!!

- Senza filtro: nessun bordo nelle zone ad alto contrasto (per intenderci simile al fenomeno del purple fringing ma sul giallo)
- CPL B+W: nessun bordo, anzi... forse anche meglio rispetto alla foto senza filtro
- UV Kenko: tenue bordo appena visibile di 4-5 pixel
- CPL Giotto: forte bordo di color giallastro che affligge come aberrazione cromatica tutte le zone ad alto contrasto

cosa ne deduco:
sul CPL Giotto è una conferma della sua scarsa qualità
il CPL B+W è una sicurezza
L'UV Kenko è un filtro che ho pescato nel mio magazzino di vecchi filtri e ricordo che era abbastanza economico, ma quello che mi ha sorpreso è che causa un decadimento dell'immagine, che è minimo ma c'è... (al 500%).

Nella sostanza: per avere la sicurezza del meglio bisogna spendere più denaroTriste

Mi riservo di fare altre prove con altri filtri

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 13:51

Hama SKY C (XXV)

Se qualcuno per caso ne sa qualcosa di più, si faccia avanti! Sorriso Di questo filtro in giro si trovano solo alcune inserzioni nell'usato, senza ulteriori informazioni, e anche un vecchio libro pubblicato da Hama non dice nulla al riguardo.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 14:45

Sto eseguendo dei blind test confrontandolo con altri filtri UV che posseggo (in totale ne ho 6 del diametro 77)

Non vedo differenze cromatiche rispetto al B+W F PRO e nemmeno rispetto alle foto senza filtro.
Ma oggi qui è nuvoloso.

La qualità tra i due sembra equivalente, ci sono micro differenze (al 300%) ma sembrano più micro variazioni della messa a fuoco (in liveview)

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 15:41

Il filtro UV rovina le immagini?


Diciamo che sicuramente rovina gli occhi...

sto diventando strabico nel cercare le differenze tra un filtro e l'altro ed oltretutto ad ingrandimenti al 500%

Le prove e le deduzioni:
Nikon AFS 24-70 f2.8 chiuso a f5.6 su Nikon Z7 su cavalletto, messa a fuoco con liveview su uno specifico dettaglio ad elevato contrasto.

Ingrandendo al 500% la differenza tra senza filtro e filtri buoni (B+W) non c'è. Doveroso sottolineare che guardare le immagini a questi ingrandimenti non ha senso, perché entriamo nel campo delle micro variabili (come quelle che ho elencato nel mio post precedente) che si mischiano e si sommano, ed oltretutto sono 'variabili' e cioè: una volta ci sono e quella dopo no.
Penso che per riuscire a vedere le -possibili- differenze senza dubbio bisogna andare su lenti super risolventi e su sensori da 100 mpix.

Si percepisce appena qualcosa se andiamo su filtri di qualità inferiore (non considero il prezzo come un indicatore di qualità).
In assoluto, sembra che il filtro Kenko MC UV che posseggo sia di una qualità leggermente inferiore, tutti gli altri: B+W F pro, Hama SKY C, Hoya UV (0), sono equivalenti.

Vale la pena di 'cacciarsela': filtro sì o no?
Neanche un po'
Piuttosto bisogna avere la certezza della bontà del filtro che si va ad utilizzare e su questo penso che, ad ogni nuovo filtro, possa essere opportuno eseguire dei test sull'accoppiata con la lente/fotocamera.

Lo scrivo perché pur impiegano filtri di case conosciute, in passato qualche (macro) sorpresa l'ho avuta.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 15:43

In generale, con un buon filtro UV, dovremmo semplicemente notare un calo dell'esposizione di mezzo stop, circa.
********************************************

No
Un buon UV non provoca cali di luminosità, se si verificano vuol dire che il trattamento AR è scadente.

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 17:40

Certamente qualsiasi filtro poni davanti ad un obiettivo ridurrà la qualità dell'immagine finale ma il problema è: con filtri di ottima qualità questa riduzione è percettibile? Io sostengo di no e chiedo da anni a chi invece sostiene che il filtro degradi la foto di dimostrarlo ma ad oggi nessuno lo ha fatto. Credi di poterlo fare?


Come scritto da Alex nell'altro Topic c'è chi lo ha fatto e ha dimostrato che il filtro degrada l'immagine.

Qui il test

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 19:05

Diciamo che quel test è di 16 anni fa, sempre da prendere per buono e rappresentativo nel suo contesto, ma sarei curioso di vedere qualche test con i filtri moderni, quelli che dichiarano una tramittanza del 99,8% e un buon numero di strati su entrambi i lati del vetro.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 19:29

Come scritto da Alex nell'altro Topic c'è chi lo ha fatto e ha dimostrato che il filtro degrada l'immagine.


A me pare un test per controllare la trasmissione dei raggi UV accompagnato da piccole foto dalle quali parrebbe, il condizionale è d'obbligo considerato che sono formato francobollo e non ingrandibili, confermare quello che affermo da sempre: nelle situazioni normali la perdita di qualità non è percepibile senza strumentazione specifica mentre nei controluce con luce puntata in macchina il flare diventa percepibile.
A vedere i migliori del test si direbbe che neanche ci sia questa percettibilità o se c'è è trascurabile ma stiamo parlando di foto formato francobollo, non ingrandibili, in un test mirato ad altro.
In soldoni questo test non risponde assolutamente alla mia richiesta: dimostrare che la perdita di qualità è visibile nelle foto.
Ma è un ottimo test per quanto riguarda il controllo degli UV.

Quindi non hanno dimostrato affatto che il filtro degrada l'immagine.
Riprova con qualcosa di più attuale, che valuti gli attuali filtri, e irato al controllo della qualità e non al passaggio dei raggi UV magari, a scanso d'equivoci, sui filtri Protector ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 19:45

Questo è quanto afferma Leica:
Il filtro UVa II protegge gli elementi frontali dell'obiettivo da graffi, segni e sporco. Allo stesso tempo, il nuovo rivestimento multistrato e i parametri ottici notevolmente migliorati consentono di preservare la piena qualità dell'immagine, anche in condizioni di illuminazione sfavorevoli. Grazie a una filettatura aggiuntiva, il filtro UVa II può essere utilizzato anche in combinazione con altri filtri e funge anche da protezione permanente per il tuo prezioso obiettivo.

Questo quanto afferma Zeiss:
I filtri UV ZEISS con rivestimento antiriflesso T* offrono una protezione superiore per l'elemento frontale dell'obiettivo, mantenendo una qualità dell'immagine cristallina. Garantiscono brillantezza senza influire sulla resa dei colori o sul tempo di esposizione. Realizzati in vetro di alta qualità, questi filtri offrono un adattamento preciso per cambi rapidi e compatibilità con obiettivi ZEISS e non ZEISS. Migliora la tua fotografia con una protezione ottimale dell'obiettivo e una maggiore nitidezza.

Questo quanto afferma Nikon:
Il filtro UV (ultravioletto), seppur appare trasparente, aiuta a prevenire l'effetto negativo dei raggi ultravioletti, ed aiuta a migliorare il contrasto generale dell'immagine rendendo l'immagine più nitida.

Canon è più prudente:
Il filtro protettivo Canon 58 mm è un filtro trasparente che aiuta a proteggere l'elemento frontale dell'obiettivo da polvere e graffi. Progettato per essere utilizzato con obiettivi da 58 mm, potrai lasciarlo montato durante l'uso senza conseguenze sul bilanciamento del colore.

Questo è quanto afferma Fujifilm:
Il filtro di protezione aiuta a mantenere l'obiettivo protetto da polvere e sporco. Basta avvitarlo sulla parte anteriore dell'obiettivo e avrai una protezione istantanea! Non solo, il filtro presenta anche un avanzato rivestimento Super EBC (Electron Beam Coating) per aiutare a controllare ghosting e flare, mentre il design a cornice sottile può prevenire la vignettatura quando si utilizzano due filtri insieme.

Ora sarà anche vero che non si deve chiedere all'oste come è il vino ma...

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 19:48

Un Hoya preso a caso (?hoyafilter.com/product/ux_ii_uv/#specifications?) dichiara una trasmittanza del 98.8%, corrispondente a qualcosa meno di due centesimi di stop, e per altri filtri UV di qualità simile anche di altri marchi il dato non è spannometricamente molto diverso.
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Infatti il livello di trasmissione luminosa di un filtro Multistrato è quello, è compreso insomma fra 98,5 e 99%.
Poi ci sono alcune lodevoli eccezioni di filtri che superano il 99% e che culminano col 99,8 % del Marumi Exus Solid.

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2025 ore 21:43

Poi ci sono alcune lodevoli eccezioni di filtri che superano il 99% e che culminano col 99,8 % del Marumi Exus Solid.


Io ho acquistato per curiosità un filtro della WalkingWay da 67mm, pagato 19 euro su Amazon e dichiarato per una trasmittanza del 99,5%, indice di riflessione minore dello 0,27 e ben 32 strati. Montato sul Panasonic 85mm f1,8 e mai rimosso perchè funziona alla grande. Per questo dico che, siccome la tecnologia è proseguita a passo veloce, i test decennali potrebbero non essere più comparabili con quello che può fare oggi una fabbrica con strumentazione all'avanguardia e, a quanto sembrerebbe, anche a costi modesti, se non ci speculano sopra.

walkingwayfoto.com/products/unc-uv-lens-filter-super-slim?variant=4383


avatarjunior
inviato il 15 Ottobre 2025 ore 8:21

Ragazzi, è una banale questione fisica:
la luce attraversa il vetro e subisce attenuazione e modifiche, non ci sono santi.
Che questa attenuazione sia dello 0,0000 un k***o % o dell'80% il concetto in sé non cambia, si è verificata un'inevitabile attenuazione, misurabile, oltre ad altri effetti come la diffrazione.
Il problema è solo quello di capire se il degrado subito dalla luce è influente nelle foto oppure no, perché, tanto per cambiare, quasi mai è corretto ragionare in termini di 1 e 0, ma di gradi intermedi.
Ora, è abbastanza ovvio che i vetri moderni ed i trattamenti moderni siano migliori di quelli di un numero x di anni fa, sarebbe strano il contrario, perciò, con il miglioramento delle tecnologie possiamo approssimare sempre di più i filtri a vetri ideali, restringendo il campo dei casi nei quali dobbiamo preoccuparci della loro presenza.
Come dicevo prima, un solo filtro (buono) è pressocché ininfluente, per la nostra fotografia, mentre uno stack di filtri comincia ad essere problematico.
In altri ambiti, invece, bisogna essere puntigliosi, ad esempio il caso della fotografia scientifica.

Conclusione: il degrado esiste, ma nel caso della nostra fotografia, usare un solo filtro (buono) è assolutamente ininfluente, invisibile.

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2025 ore 8:56

Conclusione: il degrado esiste, ma nel caso della nostra fotografia, usare un solo filtro (buono) è assolutamente ininfluente, invisibile.
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Ovvio che esiste... deve esistere per forza.
All'atto pratico per esistere deve vedersi per cui: si vede? allora esiste; non si vede? allora non esiste!

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2025 ore 9:00

Per questo dico che, siccome la tecnologia è proseguita a passo veloce, i test decennali potrebbero non essere più comparabili con quello che può fare oggi una fabbrica con strumentazione all'avanguardia e, a quanto sembrerebbe, anche a costi modesti, se non ci speculano sopra.
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Verissimo.
Non dimentichiamoci però la solidità del vetro e, più ancora, la costituzione della montatura.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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