| inviato il 02 Luglio 2025 ore 17:40
Dire tizio è un ladro, se è stato provato che ha rubato con condanna passata in giudicato, non è diffamazione, anche se tizio può comunque far causa perché si tratta di una querela di parte. Viene da sé che la causa la perde. Comunque ci sta che Juza cerchi di evitare guai ed essere chiamato in causa insieme naturalmente a chi ha scritto sul forum delle cose "imprudenti", che poi è questo il succo di parte della discussione. |
| inviato il 02 Luglio 2025 ore 18:09
Ci rinuncio. Ho messo un link che lo spiega e anche bene ma se uno non ha voglia di leggerlo c'è poco da fare. |
| inviato il 02 Luglio 2025 ore 21:31
“ Guarda, se per quello in Italia se dai del t*fatore al t*fatore (pure se condannato dal tribunale in tutti i gradi di giudizio) è comunque diffamazione. „ non ho capito se è un commento al mio post o al titolo del thread |
| inviato il 02 Luglio 2025 ore 21:33
Era una risposta al messaggio che ho quotato che non mi pare fosse il tuo... |
| inviato il 02 Luglio 2025 ore 21:52
ho citato un post di Lcsec, non tuo EDIT: ah no, è lui che ha citato senza usare la quote, non avevo visto/capito che fosse un tuo commento Veniva dopo il mio post e non capivo se si riferisse a quello come non detto |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 7:45
Rcris“ Nell'articolo linkato è spiegato bene perché non a tutti è chiara questa cosa „ Purtroppo il link è "censurato" così bisogna mettere le lettere mancanti al posto dell'asterisco. Provo così: tinyurl.com/3nuynb6b Riporto qui la frase principale, col concetto che pare non riesca ad arrivare a tutti: " Attenzione a non fare confusione: una cosa è dire che una persona è un ladro, un'altra è dire che «è stata condannata per furto». Nel primo caso stiamo usando un aggettivo che qualifica il soggetto, gli appioppa un giudizio personale (anche se confermato da una sentenza) che si ripercuote inevitabilmente sulla sua morale e sull'opinione che la gente ha di lui; nel secondo caso invece stiamo descrivendo un fatto obiettivo, per il quale nessuno ci potrà contestare nulla. Quello che la legge vieta è quindi fornire giudizi sulle persone anche se questi giudizi dovessero poggiare su elementi certi. " Oltretutto una persona potrebbe anche essere stata condannata per furto ma non in via definitiva, potrebbe continuare a proclamarsi innocente e pure esserlo davvero. Quindi dire "ladro" è un insulto, una specie di marchio perenne, come se quello fosse un mestiere. Riportare una sentenza di condanna è invece un fatto che non può essere negato. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 7:53
“ Ci rinuncio. Ho messo un link che lo spiega e anche bene ma se uno non ha voglia di leggerlo c'è poco da fare. „ Continui a ribattere come se avere l'ultima parola significasse avere ragione. Se hai voglia di leggere anche gli interventi di altre persone, ti accorgi che stai rispondendo a chi più o meno dice le stesse cose che dici tu. Boh?! |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 8:52
“ Continui a ribattere come se avere l'ultima parola significasse avere ragione. Se hai voglia di leggere anche gli interventi di altre persone, ti accorgi che stai rispondendo a chi più o meno dice le stesse cose che dici tu. Boh?! „ Continuo a ribattere perché non mi pare proprio che "più o meno stiamo dicendo le stesse cose": tu vuoi far passare concetti errati (e poi per fortuna che sono io quello che vuole avere ragione a tutti i costi) piuttosto che perdere un attimo a documentarti e poi ammettere di aver sbagliato. Quando scrivi "dire tizio è un ladro, se è stato provato che ha rubato con condanna passata in giudicato, non è diffamazione, anche se tizio può comunque far causa perché si tratta di una querela di parte. Viene da sé che la causa la perde" è errato. Come nel passo riportato da Trystero questa affermazione è sbagliata: dare dal ladro al ladro è diffamazione. Se non altro Trystero ha perso 5 minuti per fare click sul link, accorgersi che non andava per via della censura della parola t*fa, sistemarlo e dare la possibilità di accedere agli altri (per inciso ho cambiato il link nel mio messaggio con quello funzionante, grazie): visto che nessun altro lo ha segnalato, immagino nessuno abbia cliccato sul link e, come al solito, la gente ha risposto a sentimento e convinzioni proprie. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 9:21
Allora, se dico che tizio è un ladro, lui mi può denunciare per diffamazione. Se dico che tizio è stato condannato per furto e questo è accaduto, non mi può denunciare per diffamazione, o meglio se lo fa perderà inesorabilmente perché ho solo riportato un fatto accaduto, senza dare giudizi. Se dico che tizio, condannato per furto con condanna passata in giudicato, quindi definitiva, è un ladro, può comunque denunciarmi per diffamazione, ma è altamente probabile che il querelante perda la causa perché la dichiarazione si basa su una sentenza di condanna, quindi un elemento accertato. Certo dipende anche da cosa ha scritto o detto il querelato, se ha messo in atto una vera e propria persecuzione, se fa riferimento ad un fatto veniale avvenuto molti anni prima, ecc ... Poi, siccome la diffamazione avviene per querela di parte, chiunque può provare a farla, anche se non ci sono i presupposti ragionevoli, come è spesso accaduto nel caso di potenti che hanno cercato di intimidire per esempio dei giornalisti. Come sempre avviene nel caso della legge, non esistono processi con la sentenza già scritta prima che questi si celebrino. Comunque il link l'ho letto, non è che ora tutti quelli che lo hanno letto ti debbano fornire regolare ricevuta. Magari la chiudiamo qui, che è meglio. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 9:32
A posto così, ognuno che legge ha tutti gli elementi per farsi la propria idea. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 9:38
ok |
| inviato il 04 Luglio 2025 ore 0:11
La logica mi fa dare ragione a Rcris: se tu sei stato condannato per furto io non posso andare in giro a dire che sei un ladro, perché questo potrebbe non corrispondere più al vero; posso dire che sei stato in galera per furto, e va bene, ma non che sei un ladro perché tu, nel frattempo, potresti aver deciso di cambiare vita. Hai pagato o stai pagando il tuo debito con la giustizia e hai intenzione di rigare dritto. |
| inviato il 04 Luglio 2025 ore 8:07
@N.enrico “ Certo dipende anche da cosa ha scritto o detto il querelato, se ha messo in atto una vera e propria persecuzione, se fa riferimento ad un fatto veniale avvenuto molti anni prima, ecc ... „ comunque non mi sembra il caso di riaprire la questione, che comunque non è il motivo per cui è stato aperto il thread. |
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