| inviato il 10 Aprile 2025 ore 17:42
Ho l'impressione che, da questo momento nessuno dico nessuno, esprimerà alcun pensiero, e forse sarà la cosa più saggia. Un saluto, mi sia concesso in via eccezionale. |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 8:21
Poi mi chiedo, in mezzo a tutta questa spazzatura digitale è sempre più difficile capire cosa sia realtà, finzione, immaginazione. Che rischi corrono questi ragazzi che si confrontano quotidianamente con un mondo completamente diverso e, per molti aspetti, irreali? Quelli della mia generazione hanno subito qualcosa di simile con la televisione e l'avvento delle emittenti private. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Perché non abbiamo solo posto le basi per questo presente, ma lo abbiamo proprio costruito e voluto così. Ci siamo lasciati inebetire e non abbiamo reagito impedendo che questa condizione si propagasse alle generazioni successive, anzi, alla fine lo abbiamo proprio voluto. |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 10:29
Secondo me inebetiti son solo i vecchi (che non riescono a maneggiare gli strumenti). I giovani nativi digitali utilizzano il media in modo piu' efficace. Naturalmente siamo in un'epoca di transizione. La generazione passata non e' stata in grado di INSEGNARE l'uso della rete (perche' non l'ha capita e l'ha subita), quindi le nuove generazioni son venute su senza controllo. Una parte e' riuscita ad apprendere delle regole di utilizzo.. La maggior parte si e' fermata ai buongiornissimo e alle frasi fatte, copiate incessantemente sui muri. Vedo giovani che non abusano ma usano la rete per aumentare la realta'. Ma anche giovani e,sopratutto vecchi, che vengono abusati dalla rete. E' ancora far west. Questione di una generazione, al massimo due e poi sara' chiaro a tutti chi e come si usa. |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 12:48
State descrivendo Matrix da dentro. Ci sono solo dubbiosi o inseriti. I dubbiosi rimangono fuori con moltissimi dubbi e critiche, e cercano risposte ovunque. Gli inseriti subiscono le realtà artificiali a diversi livelli. Si credono migliori a seconda di quanto attingono e da quanto conoscono il sistema. In realtà come Mister Smith, ne dipendono. |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 17:12
@ Incinoveritas @ Salt @ Juanluca Secondo me, tutti e tre " i tre dell'avemaria ". Dovreste aprire uno studio di strizzacervelli, con la seguente insegna, " InSaJuan ", nome esotico, avreste una miriade di matti da analizzare. Un saluto. |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 18:47
Potremmo sforzarci con te ma temo sarebbe come voler cavar sangue da una rapa |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 18:56
@ In. Parli solo per te, oppure hai già contattato i tuoi colleghi e ti hanno dato il benestare a riguardo e quindi si sforzerebbero anche loro, in tal caso attenzione nello sforzarvi perché potreste farvi addosso. Un saluto, senza sforzo. |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 19:39
“ Gli inseriti subiscono le realtà artificiali a diversi livelli. Si credono migliori a seconda di quanto attingono e da quanto conoscono il sistema. In realtà come Mister Smith, ne dipendono. „ mah, sono strumenti e mezzi di comunicazione. Non sono piu' pervasivi di un GPS o di un teodolite digitale. Permettono di cercare, acquisire ed utilizzare l'informazione. In sostanza sono un mezzo di civilta', oltre che un indice di progresso. Ovviamente, come per la radio o la televisione, se li utilizzi per impieghi stupidi e banali ne otterrai in cambio solo delusione e fallimenti. Passa la stessa differenza che intercorre tra una fotografia d'autore e un fotoromanzo per servette e sciampiste. La prima puo' migliorare la tua cultura e la tua vita, nel secondo caso ti si spegne il cervello. |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 20:42
Salt il fatto che a tutti i livelli manageriali nelle maggiori società IT ci siano dei dissidenti con problemi di coscienza, mi porta verso una sola direzione. Non mi risulta che da governi o situazioni culturali non pervasivi si verifichino le stesse dinamiche. Se chi ha inventato e organizzato ci vede un conflitto con l'integrità dei propri figli, allora, mi dovrei fidare ? |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 22:42
Il fatto che lo zucchero raffinato,se preso in dosi eccessive, sia nocivo per la salute non significa che sia una sostanza da abolire. Significa soltanto che se ne abusi avrai problemi di salute. Ma in piccole dosi e' un nutrimento necessario. Otto litri di acqua ingeriti in mezz'ora sono probabilmente letali per chiunque. Ma l' acqua e' indispensabile per la sopravvivenza. Su queste nuove tecnologie la disinformazione e' molta Dicono anche che se sali su una Mercedes e schiacci l' acceleratore al massimo senza saper guidare, dopo qualche centinaio di metri ti schianti. Usare un social media senza saperlo controllare e filtrare e' esattamente come salire su una potente auto e schiacciare. Solo che fa meno male nell' immediato. Sul lungo periodo però ti schianta il cervello a forza di buongiornissimo e di cazzate orgoniche. Se sei ignorante credi pure che basti collegare un alternatore ad un motore elettrico per ottenere il moto perpetuo., ma che non cielodiconoh. E poi muori. |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 22:47
A tutti i livelli manageriali i manager sono VECCHI attaccati alla poltrona. Non li prenderei a metro di giudizio della questione. Seguo l' elettronica da oltre 50 anni. La vita migliora se usi le tecnologie. Il punto e' che deve andare in pensione la generazione di vecchi che colonizza ogni livello della società. |
| inviato il 11 Aprile 2025 ore 22:55
Ottimi esempi da cui sembri escludere un piccolo dettaglio iniziale. Non c'è una scelta se chi decide si accorda per escludere ogni altra alternativa. lo zucchero è un cartello organizzato e lo ritrovi secondo fonti citati anche dal Corriere della Sera nel 80% dei prodotti venduti in USA. Stai confondendo una possibilità con la realtà. In un mondo ideale le informazioni sono asseverate da un ente scientifico superiore, in questo nemmeno le cifre riportate sui pannelli fotovoltaici cinesi in materia di impatto ambientale lo sono. |
| inviato il 13 Aprile 2025 ore 9:58
“ Perché non abbiamo solo posto le basi per questo presente, ma lo abbiamo proprio costruito e voluto così. Ci siamo lasciati inebetire e non abbiamo reagito impedendo che questa condizione si propagasse alle generazioni successive, anzi, alla fine lo abbiamo proprio voluto. „ milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_aprile_13/lame-nel-borsello-e-ra il maranza è un ×, porta fastidio e minacce, ha una sorta di fisiologica necessità di ancorarsi a una comitiva per sentirsi protetto, al sicuro, libero di agire con comportamenti illegali che forse, fosse in solitaria, eviterebbe. Abbiamo interpellato fra Milano, Como, Varese e la stessa Monza, dirigenti di commissariati, marescialli di pattuglia, comandanti, ispettori, vicequestori. Per capire, certo in linea di massima e nell'ovvio relativismo delle nostre esistenze e del nostro mondo, il comportamento dei genitori convocati per conoscere le idiozie e i reati compiuti dai figli. Ebbene, la tendenza degli adulti è quella d'accusare gli altri. Subito all'inizio. Per levare ogni responsabilità all'erede. Se ha agito come ha agito, ecco, allora sarà stato provocato, doveva difendersi, è stato costretto, non aveva alternative, l'hanno minacciato di ritorsioni in caso di «disobbedienza», l'hanno bullizzato, oppure è colpa degli insegnanti, colpa dell'allenatore, colpa del prete della parrocchia, colpa del meteo impazzito, colpa della pandemia, colpa dei terrapiattisti, colpa degli svalvolati che affollano i mezzi di trasporto, le strade, le piazze; magari magari, colpa pure dei social network, di chi ha inventato i cellulari. |
| inviato il 13 Aprile 2025 ore 16:15
@ Frengod. Nel riquadro, tu od altri non ho capito chi, ma comunque non mi va di entrare nel merito, ed in riferimento alla seconda riga leggo testuali parole, ci siamo lasciati inebetire e.......... personalmente non mi ha fatto inebetire nessuno, a te o voi non so regolatevi. Un saluto. |
| inviato il 24 Aprile 2025 ore 17:56
@ Frengod. Senz'altro è colpa di tutti voi, non certo mia, ne sono fermamente convinto. Comunque, io userei le maniere forti, e cioè questo metodo, a modo mio. Un saluto. |
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