| inviato il 12 Aprile 2025 ore 11:15
Siamo davvero convinti che la riproduzione debba essere sterile e chirurgica? Voglio dire. Cercare la riproduzione perfetta e' un po' come cercare il Graal. Si sa che e' impossibile trovare il luogo in cui e' nascosto. Ci si può avvicinare. Ma da lontano. |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 12:30
Dato che la riproduzione perfetta è, senza dubbio, impossibile da ottenere, una palesemente artefatta è preferibile, se si perché? Io quando ascolto una riproduzione di un brano musicale, voglio che sia il più possibile vicino all'originale, il "suono caldo" dei tubi elettronici, gli strepitii del vinile, il soffio dei nastri magnetici, sono difetti o pregi? Per me sono difetti, ma sono pronto a rivedere il mio parere in caso di chiare dimostrazioni del contrario. |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 14:02
Ti vedo in forma. Sono stracontento.... |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 14:05
Grazie Luigi, tu e Daniele siete i soli che meritate d'esser presi in considerazione, Juan Luca invece andrebbe castrato durante un coito, tanto per render la cosa più divertente |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 14:22
Mi sono perso qualcosa |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 14:35
In Giappone e' un rituale ritenuto l' esperienza totale ed ultima del sesso.... Dicono che si possa arrivare vicini alla morte. Ma anche all' estasi. Poi ti ci vogliono sei mesi di cure per tornare umano. Ma dicono ne valga la pena. Bentornata Julia. Son contento di vederti pirotecnica come al solito. |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 15:38
“ Mi sono perso qualcosa „ Secondo qualcuno pare che ti sia perso il sellino..... |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 15:59
“ In Giappone e' un rituale ritenuto l' esperienza totale ed ultima del sesso.... „ Sull'esperienza totale dissento, ma sull'ultima sono concorde, poi solo rimembranze, come nel caso tuo e dell'altro rimbambito “ Son contento di vederti pirotecnica come al solito. „ Pirotecnica un pene giapponese reciso, ma è inutile che vi dica il mio vero stato di salute, pensereste sempre che sia una gattona... così vi auguro, tranne che a Luigi e Daniele, di esser pirotecnici come me... ma con un petardo nel culo Rocco, a te niente petardi, basta il tubo portasellino |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 16:20
Direi che è tornata in forma Mai pensato a te come gattona, piuttosto come diavolo della Tasmania. |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 17:00
Bentornata Juliana, felice di vederti mentalmente agile come un tempo, non mi pronuncio sulle condizioni fisiche. Felicissimo di non essere "svizzero", di non andare in bici senza sellino, di non maneggiare ampli pur essendo un collega e, soprattutto, di non avere alcun interesse per le pratiche giapponesi |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 18:43
Bentornata Juliana. In tutto il processo energetico dal lettore dati ai nostri sensi, escludendo ciò che c'è prima nella realizzazione del supporto di memoria, c'è sia conversione che trasformazione con scalatura dei livelli nel dominio elettrico, 2 conversioni nel campo di pressione/segnale elettrico ed un ambiente di ascolto in mezzo con 'adattamento di impedenze' nemmeno tanto buono, soprattutto i dispositivi che si interfacciano con il mezzo aria; se l'amplificatore è ben fatto, qualsiasi persona ragionevole comprende che esso non è certo l'anello più debole. E non lo sono nemmeno i cavi . Detto questo il senso del mio ultimo intervento dovrebbe esser, spero più comprensibile. I dispositivi nell'ultimo stadio, buffer di corrente (ultimi schemi postati), sono darlington e mosfet e sono lì per eliminare uno stadio driver, non hanno come ovvio nulla a che vedere col suono 'caldo' a simulare valvole, visto che sono preceduti da un bel numero di transistor nel percorso del segnale. L'idea è fare con meno componenti ed in una serie conta e non poco. Passare da 0.05% ad 0,1% di distorsione THD siamo sicuri che il nostro orecchio in tutta quella catena sia in grado di distinguere? Io ritengo sia meglio ottimizzare se possibile un diffusore, poi tutto quello che c'è in mezzo, ad esempio controllare escursioni e transitori che determinano la distorsione del medesimo che può arrivare anche a qualche ordine di grandezza rispetto a quella di un ampli. L'ultimo schema è lo stato dell'arte di un amplificatore di precisione . L'analogia la potete recuperare col marantz visto negli episodi precedenti; sono le HDAM marantz, altri nomi per altri marchi prestigiosi (accuphase....) Chi interessato può anche cercare l'AN in rete e leggerla per avere un'idea e comprendere i vantaggi non meramente teorici di alcune complicazioni circuitali, spiegate decisamente meglio di quanto possa fare io. spero di aver chiarito meglio, rimane comunque un campo in cui verità assolute a mio avviso non esistono, essendo la nostra percezione esattamente soggettiva. Esistono solo realizzazioni ben fatte con un numero di compromessi più o meno grandi/numerosi e dipendenti dai vincoli imposti a chi progetta. P.s. Enrico diceva più o meno questo:
 i 3 stadi. Ciascuno stadio può esser separatamente realizzato in innumerevoli modi; concatenarli non è a costo zero, ci sono set di parametri e vincoli, adattamenti di impedenze, che occorre rispettare e da cui dipendono le caratteristiche finali. |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 19:40
Andrea tranquillo, per te ho un posto speciale, ...il congelatore @ tecnico, non cercar scuse, hai ringraziato il vecchiaccio per aver demolito la mia creatura ed avermi definita gatta commediante, per questo sarai costretto a ... rivedere il crossover, che il rimba, tenendo fede al suo titolo, ha progettato per dei tweeter sbagliati. Riguardo la riproduzione musicale, io ritengo che il fattore più importante sia la cultura dell'ascolto, se ascoltiamo mentre facciamo altre cose, è inutile qualsiasi complicazione, vanno bene anche un paio di cuffie da pochi €, l'impianto deve esser adeguato alle nostre necessità. Se è possibile avere a disposizione spazio, e tempo, per l'ascolto, di qualsiasi genere musicale, un buon impianto è consigliabile, anche se spendere decine di migliaia di € è pura follia. Senza voler difendere Enrico, che non ho bloccato, ma in molte cose penso abbia ragione, la riproduzione musicale dev'esser il più fedele possibile all'originale, e vale sempre, anche quando l'originale è, come sovente avviene, pesantemente manipolato. Ha ragione anche quando afferma che alcuni aggettivi, associati alla riproduzione, siano solo tentativi per mascherare dei difetti. Juan Luca, quello del tuo avatar è un uccello, vero? Un paio di forbici e ... smette di volare |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 20:20
tutto giusto... ampli lineare di precisione.. etc... ma questa e' una concezione superata da almeno due decenni. Intendiamoci... realizzare un sistema FEDELE e' difficile e bisogna prestare attenzione ad innumerevoli parametri per ottenere un risultato discreto. MA POI...... Arriva uno che ti implementa un potente algoritmo di correzione, tipo il room perfect Lyngdorf e tutta la teoria sulla linearita' frana in meno di due secondi di ascolto. C'e' poco da fare.. e' un approccio di tipo diverso. Piu' efficace. In definitiva migliore. Concordo pero' con la felina sul fatto che possano bastare un paio di cuffie di qualita' media per ascoltare musica distrattamente mentre si fa altro. Spesso mi capita di ascoltare musica da emittenti che trasmettono in AM in decametrica, con fading e perdita di segnale continuo. Trasmettono dall'altra parte del globo.. e restano comunque interessanti. |
| inviato il 12 Aprile 2025 ore 20:24
No non è un uccello. |
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