| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 11:29
“ Se trovassi sul banco del rivenditore di fiducia la stessa focale, con lo stesso progetto, stessi materiali... prezzo identico, Solo che uno ha il marchio sigma e l'altro il bollino rosso... QUALE COMPRI?. „ questa è una ipotesi che non ha riscontro con la realtà, quelli con il bollino rosso le paghi ben di più. “ Prova a vendere uno zeiss o un leica usato e un sigma... Quale mantiene meglio il prezzo? Prova a vendere un serie L canon ed un sigma.. „ non credere..... io, passando da Nikon (dsrl) a Sony E, ho venduto molto velocemente i miei 24mm e 50mm ART a prezzi molto validi, infatti non ho avuto convenienza a farli modificare da Mtrading a cui avevo chiesto un preventivo (con sconto mi chiedevano 230 euro/cad). In soldoni mi si sono svalutati grossomodo di soli 150 euro caduno e li ho ricomprati nuovi. Vendendo i Nikkor AFSG ci ho rimesso sicuramente di più, perchè di partenza erano più cari e un'ottica che costa nuova oltre i 1000 euro è ben difficile che si rivenda rimettendoci solo 150 euro, qualsiasi sia il marchio (Nikon, Canon, Zeiss, Leitz, ecc.), banalmente per così poco in % uno se lo compra nuovo ed è più tranquillo. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 11:50
“ questa è una ipotesi che non ha riscontro con la realtà, quelli con il bollino rosso le paghi ben di più. „ e questo conferma la mia tesi.. Sigma deve costare meno per essere appetibile. A pari prezzo con un leica non venderebbe neppure un solo pezzo. “ In soldoni mi si sono svalutati grossomodo di soli 150 euro caduno e li ho ricomprati nuovi. „ Ulteriore conferma di cio' che sostengo. Al netto di Mode e acquirenti influenzati da pubblicita', ti si svalutano meno in valore assoluto perche' in origine li hai pagati meno. Se li avessi pagati allo stesso prezzo, la perdita sarebbe stata maggiore. Ma, scusate, siete davvero convinti che SIGTAMETC manterrebbero i prezzi piu' bassi SE POTESSERO alzarli mantenendo intatto il numero di vendite?. Il prezzo di un qualsiasi oggetto venduto e' frutto di una attenta analisi del mercato. Le case si studiano tra loro a fondo e cercano spazi in cui piazzare i loro prodotti. Allo stesso modo individuano un prezzo che sia il piu' alto possibile, ma non troppo alto da incoraggiare un concorrente ad entrare in competizione. E' una torta che viene spartita. Pensare che esista una soluzione piu' conveniente a priori e' una fesseria. Oppure un lavoro di promozione attraverso i fan boy In definitiva, secondo me, non esiste una casa piu' conveniente in assoluto. Ogni oggetto prodotto e venduto e' posizionato esattamente nella fascia di mercato ottimale per garantire il massimo ritorno. Sia che compri Leica, sia l'ultimo dei cinesi scalzacani.. stai trasferendo denaro dalle tue tasche a quelle di un banchiere che i suoi conti li sa fare. Se ti basta la qualita' di un ciccioformaggio da 100 euro fai benissimo a prendere quello. Le tue fotografie saranno buone esattamente come quelle fatte con il Leica. Se, per ragioni diverse, magari perche' sei ambassador del marchio, ti serve avere Leica, E' altrettanto una buona scelta. Da un punto di vista tecnico.. eliminando i casi eccezionali, se spendi 100 ottieni cento... se spendi mille ottieni mille. Il prezzo commerciale al cliente finale e' il risultato di analisi durate mesi e cambia in continuazione. Pensare di valutarlo in modo rigido e definitivo (come fa per esempio Pollastrini) e' un'utopia. O uno slogan, a seconda dei casi. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 13:55
A me sembra che qui, ora, i fan-boys attivi siano di tutt'altra marca... ********** ********** Oddio si, ogni casa ha i suoi fan-boys e qui su Juza sono rappresentati tutti, io mi riferisco a quelli di Canon solo perché adopero Canon, anche da molto prima di loro, detto per inciso, e quindi noto quelli, gli altri li noto pure ma francamente non mi interessano! |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 14:16
@Salt secondo me la scala prezzo valore non è limeare ma logaritmica se spendo 100 ho un oggetto di valore x ma se spendo 200 non ho un oggetto di valore 2x. Poi le situazioni fotografiche sono veramente molte e non esiste un ottica che sia perfetta per cui potrei avere un ottica che a 2 metri è meglio di quella che costa 100 volte di più ma all'infinito non riesce neppure a mettere a fuoco. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 14:30
Non credo che i "non originali" non siano in grado di costruire lenti di qualità pari alle originali. Il solo "problema" oggettivo è il dialogo tra camera e obbiettivo non originale che molto semplicemente non sarà lo stesso che c'è tra due oggetti creati e pensati per dialogare fra loro. Al "vertice" in questo campo direi esserci Canon che non divulga i protocolli di comunicazione. Per quanto riguarda atri marchi non mi stupirei se, come in tanti altri casi di elettronica, ci fosse un qualcosa che riconosce l'obbiettivo e decide se fornire il 100% delle prestazioni oppure no! Non per penalizzare il "non originale" ovviamente, ma solo per garantire sicurezza al consumatore :) |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 15:02
“ Al "vertice" in questo campo direi esserci Canon che non divulga i protocolli di comunicazione. „ anche Nikon credo lo facesse quando uscì con le ML ed ottiche Z, quantomeno così si ipotizzava, invece ora mi pare abbia cessato quella politica. Io comunque, visto che per nostra fortuna possiamo scegliere tra più marchi di fotocamere, cerco di orientarmi verso chi mi offre la massima compatibilità e possibilità di scelta riguardo le ottiche. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 15:10
“ Sia che compri Leica, sia l'ultimo dei cinesi scalzacani.. stai trasferendo denaro dalle tue tasche a quelle di un banchiere che i suoi conti li sa fare. „ Certo, nel mondo ideale. Invece è frequentissimo che chi fa scelte sul prezzo a cui piazzare una lente/corpo sbagli totalmente. Sbagli scelte strategiche. Negli ultimi 5 anni si è visto cosa è successo. È palese che qualcuno abbia sbagliato valutazioni. Più di uno. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 15:12
Gli obiettivi compatibili, spesso non lo sono al 100%. Spesso ad esempio quelli che possano andare bene per fuji, non hanno il diaframma , e questo elimina una buona percentuale dei compatibili. Spesso poi sono fatti diversamente, con barilotti in plastica e non in metallo. Qualitativamente, poi è tutto da vedere. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 16:33
“ Non vado oltre perché non è un discorso che richiederebbe neanche tante argomentazioni per l'evidenza. „ ecco non andiamo oltre perchè nemmeno tu mi pari un fine filologo. Quello che tu ritieni una debolezza ("accrocchio" di 3 lingue diverse) è in realtà una ricchezza, come ogni cosa umana che ne contenga svariate altre. Comunque basta che vai in rete a cercarti commenti sul tema, per capire che questa della superiorità dell'italiano è un falso mito che ci raccontiamo perché siamo "la lingua più bella del mondo" La divina commedia usò 12.831 lemmi, Shakespeare nella sua opera circa 20.000 un esempio: in italiano quante volte l'aggettivo possessivo "suo" non sai sei riferito ad un lui o una lei (tipo: Marco ha studiato molto con Anna a casa sua - sua di chi?), mentre nell'inglese sarebbe declinato? E' una lingua che lascia molto meno adito ad ambiguità e questo si riflette benissimo nel Diritto, dove da noi le interpretazioni fioccano, con le conseguenze che sappiamo, mentre in inglese le parole hanno significati più precisi. Non per niente noi siamo degli azzeccagarbugli che si perdono in discussioni infinite ad ogni livello, dalla politica, alla giustizia, ai forum, e loro sono molto più pragmatici di noi Dipende anche da come parlano (e quindi da come pensano) comunque sofisticata non ti andava bene? Bè nemmeno "non articolata" è corretto. mettiamola così fine OT e ho finito di ammorbare il thread |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 16:53
Boh, per quel che ci ho capito io: il numero di lemmi delle due lingue non lo conosco, ma certamente l'italiano è una vera lingua parlata da tutti solo da poco più di un secolo: prima la maggior parte delle persone parlavano il loro dialetto: l'italiano si studiava a scuola, ma non è che ci andassero tutti, anzi, e si è cominciato a usarlo diffusamente nel corso della prima guerra mondiale, perchè soldati di regioni diverse potessero capirsi tra loro. Perciò, visto il tempo più breve nel qual è stato parlato da un'intera popolazione ci sta che abbia un lessico meno ricco. Resta il fatto che la grammatica (parlo della sola grammatica, attenzione) dell'inglese che si parla nel mondo (non quello di Shakespeare) in quindici giorni te la impari, mentre la corretta grammatica dell'italiano richiede un tempo decisamente superiore per essere padroneggiata. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 16:54
“ in quindici giorni te la impari „ si buonanotte |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 17:06
Cismax: leggi bene. Ho scritto: "la grammatica (parlo della sola grammatica, attenzione) dell'inglese che si parla nel mondo (non quello di Shakespeare)" . Il che vuol dire che in quindici giorni sarai in grado di farti capire nelle situazioni più semplici senza fare troppi errori di grammatica, usando quel tipo di inglese che ormai viene usato come lingua franca in tutto il mondo, cosa che col tedesco te la puoi solo sognare, e anche con l'italiano e il francese. Non sto parlando di tenere un corso universitario sui poeti elisabettiani, ovviamente. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 17:11
“ Comunque basta che vai in rete a cercarti commenti sul tema, per capire che questa della superiorità dell'italiano è un falso mito che ci raccontiamo perché siamo "la lingua più bella del mondo" La divina commedia usò 12.831 lemmi, Shakespeare nella sua opera circa 20.000 „ il fatto che tu ancora usi questo parametro è abbastanza indicativo che non sappia di che cosa parli. Il diritto anglosassone è invece così interpretabile che si basa sulle sentenze passate. Un principio allucinante. oltretutto "il suo" in italiano è chiarissimo nella frase in cui è inserito, perché si riferisce al soggetto, sempre e solo quello. Il fatto è che se non si conosce la grammatica italiana, che è il triplo di quella inglese, si usa male la lingua e ci si fanno idee sbagliate. |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 17:34
Vabbè black, mi pare chiaro che conoscerai l'italiano, ma non l'inglese Il diritto italiano invece di allucinante non ha proprio nulla ahahahah lo vediamo ogni giorno la regola a cui ti riferisci non va confusa con la consuetudine di seguire i precedenti. E' strettamente connesso con il principio di uguaglianza, proprio di tutta la tradizione giuridica occidentale, secondo cui casi analoghi dovrebbero essere decisi in modo analogo. ed il fatto che ti aggrappi alla complessità della grammatica per dimostrare una presunta superiorità dell'italiano, ha lo stesso valore del numero di lemmi cui mi riferisco io comunque piantiamola qui |
| inviato il 02 Febbraio 2025 ore 19:16
Saggia decisione! |
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