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Vi capita mai di voler cambiar vita?


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avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 21:19

Pensa che Walden, neanche a farlo apposta, lo lessi quando mi ricoverarono in una clinica psichiatrica circa 10 anni fa.

Acc... non dei bellissimi ricordi, immagino...

Comunque si, il cervello sa esser davvero subdolo.

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 22:15

Henry David Thoreau scrive di questo suo esperimento nel romanzo "Walden ovvero vita nei boschi".


Ho un libro di Thoreau "camminare" da leggere. La lettura è un hobby che avevo cominciato 6/7 anni fa, prima non leggevo mai, poi ogni giorno. Da un paio d'anni ho notato che stò abbandonando i libri, purtroppo.
Diciamo che ho cambiato passioni e hobby negli anni. Cominciando dalle bare su 4 ruote da giovane, passato per la montagna in mountain-bike con relative spese e capottamenti giù per i sentieri. Ora solamente qualche camminata all'aria aperta e caccia fotografica. Tra qualche anno chissà quale altra passione mi salterà fuori...magari gli scacchi.

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 22:31

Non menzione ad alcuna compagnia. Da cosa nasce cosa. Mi sentirei di dirti di investire in quello, in qualcosa che puoi condividere.. Come sei messo a vita sociale? Nuove persone danno nuovi stimoli, nuovi esempi da seguire..

avatarjunior
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 22:41

La cognitivo comportamentale, però, di solito è più usata/indicata per disturbi patologici che vanno a gravare sulla normale quotidianità (ansia, attacchi di panico, fobia sociale ecc).
Non credo sia il caso di Gianluca :)


Si, non mi riferivo a Gianluca in particolare. Però non andrei mai da un analitico, prende troppo tempo ("per andare indietro con la storia di vita").

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 22:46

Ho un libro di Thoreau "camminare" da leggere. La lettura è un hobby che avevo cominciato 6/7 anni fa

Da quando ho cominciato la scuola ho sempre avuto qualcosa da leggere per le mani, fossero libri, fumetti o manuali di qualcosa. Solo per un momento, finite le superiori, ho smesso. Fortunatamente è stato un periodo di breve durata.
Tante passioni non le ho mai avute: la bici, sia mtb che gravel, le camminate, la lettura, l'astronomia, l'informatica, ma quest'ultima è scomparsa con il passare del tempo. Anch'io ho in lista quel libro di Thoreau. ;-)

non menzione ad alcuna compagnia.

Non c'avevo fatto caso, effettivamente. Alla mia età la compagnia è qualcosa di strano: tutti gli amici si son sposati, sistemati, con vari figli di conseguenza. Quando sei single in una compagnia di coppie con figlie, beh, ti sembra quasi di esser un lupo mannaro a new york! MrGreen Tutto cambia quando arrivano i figli, e probabilmente è giusto così. Però per te che sei rimasto, per così dire, al primo livello del gioco, boh, diventa difficile comunicare con gli amici di prima, che son cambiati più di te.

Anche adesso giro in bici in solitaria nel 99% dei casi. La libertà di movimento, di scelta, di gestione. Il fatto di non dover scendere a compromessi con gli altrui impegni, con orari dettati da altre esigenze, diventa qualcosa di veramente prezioso. Mi piacerebbe condividere i viaggi in bici, ma qui in zona le persone che ho conosciuto rabbrividiscono quando dico loro che parto al mattino e rientro a notte inoltrata. Non ti dico trovare una compagna! MrGreen
Solo una volta, girando verso Rovereto, ho fatto 2 chiacchiere con una tizia che vedeva la bici un po' come la vedo io. Purtroppo sono arrivato tardi!

Diversi amici, virtuali o quasi, in questo caso, conosciuti sui social e magari incontrati qualche volta dal vivo, praticano un ciclismo molto simile al mio, ma siamo lontani, e spesso loro partecipano ad eventi di gruppo, tipo gare sulla lunga distanza. Circuito interessante, potrebbe esser ideale per conoscere gente con la stessa mia passione. Sto lavorandoci su, cercando quelle manifestazioni dove non ti viene richiesto un certificato medico sportivo, difficile da ottenere, essendo io cardiopatico.
E dire che amo conoscere gente, durante i giri in bici... ci si affianca, e si comincia a parlare, così dal nulla, spesso finendo a discutere di cose tutt'altro che banali con perfetti sconosciuti.

Come sei messo a vita sociale?

Stendiamo un velo pietoso. Potrei dirti, dopo quanto scritto sopra, che la mia vita sociale tende a valori delle temperature invernali. È una cosa che mi ha dato molto da riflettere, parecchie crisi esistenziali, diversi attacchi di rabbia tanti anni fa, e con cui ho imparato a convivere. Tanto che, adesso come adesso, mi risulta si facile conoscere gente, discorrerci assieme, passarci del tempo, ma al tempo stesso riesco a stare in solitaria per parecchio tempo. L'ultima volta che c'ho pensato su, lo ammetto, è stata l'estate scorsa, una notte, mentre mangiavo qualcosa seduto davanti alla tenda, durante il mio primo viaggio in bici: stavo lì, seduto, a guardare le stelle, e per la prima volta dopo non so quanto tempo, ho avvertito il peso della solitudine. Non è stato triste, solo abbastanza malinconico.

Nuove persone danno nuovi stimoli

Verissimo.

Ps: una cosa mi ha fatto riflettere della tua domanda, e che son riuscito a connettere con una cosa che non sopporto più del mio lavoro: il fatto d'esser da solo, di non aver colleghi. Ho scoperto che il lavoro solitario rientra nelle categorie a rischio, tanto quanto il lavoro in luoghi poco sicuri.

user259808
avatar
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 22:58

Ecco, la mia sensazione è stata proprio quella: la piena consapevolezza che la vita è trascorsa, e tu nemmeno te ne sei accorto, impegnato a fare altro.


Beh, se è così direi che te la sei cavata bene, finora...
Non so se te ne sei accorto, ma dal momento stesso in cui nasciamo iniziamo già a morire, e una volta morto molto probabilmente svanisci nel nulla: non è che la tua "anima" se ne va da qualche parte con i bei (o brutti) ricordi della vita appena trascorsa (anche se molti, a sproposito, ti giurano che è proprio così). Quindi in definitiva ciò che hai fatto o non fatto alla fine non ha alcuna importanza: inutile crucciarsene. L'unica cosa importante è godersi il momento presente.

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 23:03

ma dal momento stesso in cui nasciamo iniziamo già a morire


Come disse qualcuno, la principale causa di morte è nascere. ;-)

L'unica cosa importante è godersi il momento presente.

Non è facile, ma ci sto provando.

avatarsenior
inviato il 15 Gennaio 2025 ore 23:19

Con i punti 8 e 10 mi hai fatto sorridere, grazie :-)

Andrea

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 1:35

Verissimo. Credo inoltre occorra imparare a vedere le cose sotto una giusta ottica, depurate da romanticismi e ideologie troppo eteree.

Beh sì, se vogliamo analizzare le cose in maniera il più possibile razionale è così. Anche se l'essere umano non è solo razionalità, ma anche emozioni e sensazioni: non siamo solo freddi robot.
Chiaro che nelle scelte importanti della vita bisogna anche informarsi bene ed analizzare bene le cose, le decisioni di pancia possono portare a grossi problemi.

Mi fai venire in mente una frase tratta da un vecchio film di Ligabue, "Radio Freccia":
"Credo che la voglia di scappare da un paese di ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx".
Certo, non è Jung o chissà chi, ma in questa frase c'è una certa dose di realtà. A volte è da noi stessi che vorremmo scappare, cercando un cambiamento che non è nelle nostre corde, solo che lo si giudica sempre da fuori, senza esserci dentro. Provare e tentare è giusto, ma occorre rendersi conto quando si oltrepassa il confine di quello che siamo, rischiando di trovarci in un territorio a noi non adatto.

Gran bel film, anche "Da zero a dieci". Sorriso
Lì analizzando la frase però viene da pensare che se uno non si trova bene in una realtà forse è perché quella realtà gli sta stretta e non gli permette di esprimersi come si è realmente. Dipende caso per caso, però ci sono persone che come mentalità si trovano bene in un paese, chi in una metropoli, chi in montagna, chi al mare...
Dipende anche com'è la mentalità delle persone nel posto in cui vivi.

Espatriare ti porta a resettare molto di quello che hai costruito, è vero, soprattutto diversi aspetti immobili da tempo. Ma vuoi che sia l'unica scelta possibile?

Dipende cosa si cerca, in fondo in passato (ma anche nel presente) tanti italiani sono espatriati.
Chi lo fa per il benessere, chi per i soldi, chi per amore (conosco almeno una persona che l'ha fatto), chi lo fa perché c'è meno burocrazia in alcuni Stati, chi perché apprezza altre mentalità... varie possono essere le ragioni.

I problemi sono dentro di noi, al nostro modo di essere, non stanno fuori di noi.

Dipende, a volte sono dentro di noi a volte sono gli altri a causarci problemi. Bisogna capire quali siano i problemi e se e come possiamo risolverli (ammesso che ciò sia possibile).

Passata l'euforia iniziale, ci si scontra inevitabilmente con se stessi, con il proprio io, con il proprio modo di essere, i propri condizionamenti ecc.
E alla fine si torna inevitabilmente scontenti e con il desiderio di cambiare nuovamente.

Non sempre, a volte i cambiamenti fanno bene e ci si trova in una nuova situazione in cui si è molto soddisfatti.

no.. il grano ti da' potere. Non liberta'. Porta con se uno stuolo di yesman e leccac uli. E quando sei circondato da quella risma di persone, tutto sei tranne che libero.

Il grano favorisce una maggiore possibilitò di scelta e quindi una maggiore libertà. Se sei una persona povera (parlando in generale) è chiaro che hai scelte più ridotte ed alcune possibilità ti sono proprio precluse.
Se una persona è povera (e non mi riferisco all'autore della discussione) è chiaro che non può ambire (salvo vincita di qualche premio) a vivere in un quartiere migliore, ad avere una macchina più efficiente, a permetterti qualche viaggio in più...anche assistere i genitori anziani con migliori cure e farsi assistere meglio quando si sarà vecchi.
I soldi non danno la felicità, ma cacchio se aiutano. ;-) Pensiamo anche solo, per fare un esempio, ad una persona che vive in un quartiere povero del terzo mondo che vive in mezzo al disagio e non ha possibilità di curarsi adeguatamente oltre che mangiare poco a fare una vita misera... se avesse molti più soldi sarebbe più libero di fare le scelte che vorrebbe.

"se fossi un genitore mi sentire uno schifo ad obbligare mio figlio a non poter scegliere della propria vita (anche in età adulta) perchè deve badare a me.... ?

Vero. Infatti me ne guarderei bene dal dirglielo. Diciamo che è una sorta di "do ut des", una forma di riconoscenza. Poi, oddio, bisogna pur sempre vedere se è una cosa fattibile.

Purtroppo la vita a volte non ci permette di poter scegliere. Pensate a chi soffre di Parkison, Alzaheimer o altre malattie degenerative. E' una grossa responsabilità fare i caregiver oltre che un grossissimo peso in termini di stress e cambiamento di vita, ma chi lo fa (e può permettersi di farlo, in alcuni casi non si hanno proprio le competenze), se lo vuole fare, lo fa per amore ed anche quella è una scelta.

“ Penso spesso a cosa vorrei un domani e cerco soluzioni per arrivarci, ma mi perdo il presente che è la cosa più importante, ma soprattutto non mi gusto il "viaggio" per raggiungere il traguardo prefissato. ?

Esatto. Sta cosa l'ho pensata oggi pomeriggio, mentre rientravo da veloce giretto in bici prima che facesse buio. Si pensa così tanto al domani da giocarci il presente. Ci roviniamo l'oggi per un domani che non è detto possa arrivare, e se mai dovesse farlo, beh, potrebbe esser diverso da come ce lo siamo immaginati.

Un conto è pensare solo al domani, un altro è pensare anche al domani ed essere previdenti. Ricordate la storia della cicala e della formica? Inevitabilmente si pensa anche al domani.

avatarjunior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 7:55

E mentre sui social tutti provano a dimostrare quanto sia fantastica la loro vita, quanto fighi siano, o quanto sia magnifica l'attrezzatura che hanno appena comprato, Gianluca scrive di solitudine, del mal di vivere.
Fantastico. Sei sulla buona strada.MrGreen
Sei pronto a spiccare in volo ma prima devi liberarti di qualche catena che ti sei attaccato al piede e di quel critico interiore un pó troppo severo.
Abbiamo tutta una vita davanti per farlo.

Neppure io ho figli, per scelta. ma ho una compagna che in momenti di sconforto allevia il dolore. Aiuta.
E sulla solitudine ci sarebbe da discutere.
La cosa piú orribile per me è sentirmi solo in compagnia.
Negli ultimi anni ho fatto tanta pulizia ma ho abbattuto anche diversi muri.
Il mio cuore ora riesce a riempirsi anche solo con una chiacchierata al supermercato.
Alle volte non c'è bisogno di stravolgere chi sa cosa per sentirsi vivi.
E il non avere figli ha anche molti aspetti positivi: maggiore libertà, meno responsabilità, che forse non stai sfruttando.
Mi viene in mente la scena di Troisi e Giovannino.


@ Rocco, e tu ci sei mai stato?
Bella zona comunque, paesaggi e paesini da favola.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 10:12

Io ho fatto una considerazione che forse non è stata considerata.

Leggo o sento spesso di persone che anche se fanno un mestiere che gli piace desiderano cambiare vita,pensando di cambiare totalmente lavoro. La cosa è legittima ma io penso che se continuassero a svolgere quel lavoro ma in un ambiente migliore le cose sarebbero diverse. E per ambiente intendo una nazione che sappia valorizzare e retribuire adeguatamente un lavoro,che ci sia un fermento culturale,che abbia un wellfare e dei servizi che portino a pagare volentieri le tasse.Cose che sappiamo molto bene che in italia non ci sono

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 14:51

Fantastico. Sei sulla buona strada

MrGreen

La cosa piú orribile per me è sentirmi solo in compagnia.

Mi è successa tante di quelle volte, sta cosa, che davvero: preferisco rimanere per i fatti miei, che non sentirmi un pesce fuor d'acqua.

Cose che sappiamo molto bene che in italia non ci sono

Senza voler dare una connotazione politica alla discussione, che sennò, da regolamento, il padrone di casa ci chiude il tutto, sarebbe interessante capire il motivo di questa deriva "sfruttatoria" in questo paese e non in altri.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 15:55

Rocco, e tu ci sei mai stato?
Bella zona comunque, paesaggi e paesini da favola.

Nel centro no sarei espulso dopo pochi minuti MrGreen

Si la campagna italiana in generale è fantastica passo spesso in bicicletta da quelle parti.

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 18:11




avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 18:30

Sembra Funari in versione metal--- MrGreen

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