| inviato il 09 Dicembre 2024 ore 13:07
questo posso dirti io: la luce degli scanner è forte quindi un negativo o una dia da scannerizzare dovrebbero essere sviluppati con un po' di contrasto in meno altrimenti dai negativi hai neri troppo informi e dalle dia delle luci bruciate. soprattutto per le dia a 100 iso e sotto, che hanno una latitudine di posa bassa - bassa dinamica diremmo oggi - il problema può essere più rilevante. @_Alex_ bella spiegazione, grazie |
| inviato il 09 Dicembre 2024 ore 13:22
“ E' chiaro comunque che nel file ci saranno meno "informazioni" rispetto al negativo ma piu' di quelle che potranno esserci sulla carta fotografica. Poi nel successivo passaggio di stampa da file queste informazioni di nuovo si perderanno comunque, ma con in piu' il vantaggio di poter passare dalla "camera chiara", con maggiori margini di elaborazione rispetto alla CO. „ Concordo . E' uno dei ""vantaggi"" dell'ibridazione, che darà, se ben fatta, risultati leggermente diversi che quella da ingranditore. Mantenendo cmq molto bene un'aspetto analogico della stampa. Chiaro che tutto deve essere fatto da persone qualificate. .... è sempre e cmq una questione di aspettative. (tutto imho naturalmente) Parlo dei neg b/n che conosco abbastanza bene. Poco dei neg colore e quasi niente delle dia. |
| inviato il 09 Dicembre 2024 ore 14:00
Il problema è trovare laboratori vicini che effettuino scansioni di buon livello con costi relativi. Altrimenti, purtroppo, si fa solo un esercizio teorico. I veri scanner a tamburo sono quasi introvabili ( il più vicino che conosco è a Firenze= 3 ore di treno da casa mia. Avere un colloquio costante un po' difficile). Altrimenti, ci sono quelli a tamburo virtuale tipo Imacon/Hasselblad che @ Diebu in tante discussioni ha illustrato perché li conosce bene. Utili perché avrebbero ( da quanto ho capito) un processo automatizzato sicuro e possono produrre un file con caratteristiche tipo Raw e, quindi, molto malleabile. Nella mia città uno l'ho trovato ( grazie sempre alla gentilezza di @Diebu) ma non mi ha dato una grande impressione positiva, un po' per il personale un po' per il file che non offriva caratteristiche convincenti per la postproduzione, in parte per i costi.. Poi, nemmeno troppo comodo da raggiungere da casa mia ( zona imparcheggiabile). In passato ho avuto esperienza diretta con la scansione di B/N e di diapositive colore fatte da me con il migliore scanner piano Epson. Si, certo,era uno scanner piano, ma salvavo il TIFF ( già interessante ma certo non un RAW di una macchina digitale) e digitalizzavo pellicola 6x7. Insomma, risultati buoni ( col 35 mm invece mediocri) ma mai superiori a foto simili fatte direttamente con la mia digitale. In condizioni di luce buona senza contrasti marcati non era male, ma troppo lungo il processo per poi arrivare sempre ad un file digitale che comunque stampavo da me. Come "timbro" poi era di fatto un file digitale solo un po' inferiore. Con le diapositive, stampando in A3+ dovevo anche stare attento a qualche residuo chimico che lasciava qualche puntino in stampa. Insomma, tenere in vita alcune migliaia di euro per Mamiya 7 e obbiettivi ( molto costosi) non mi sembrò il caso e ho rivenduto tutto. Però ho parecchie reflex 35 mm, ma tutta la trafila mi fa perdere tempo e non mi diverte. Mi resta la curiosità di vedere una scansione fatta a dovere, magari una stampa con ingranditore digitale da personale qualificato. Ma quanto costerebbe? Il piacere quando facevo scansioni, era quello di avere un negativo o una diapositiva in archivio, evitando l'ansia di avere solo una copia immateriale digitale. Mi piacerebbe conoscere esperienze dirette di una trafila fatta ad alti livelli. Parlo di esperienze fatte e consolidate in proprio, perché di teorie e di cose riportate da manuali o internet ( pure importanti) non mi interessa più di tanto. Vorrei conoscere esperienze concrete, personali,possibilmente tradotte in stampe magari A3. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 8:47
Per gli ultimi due risciacqui utilizzo acqua distillata. Ed è davvero distillata, perché è acqua di condensa. Lo faccio solo per evitare residui di calcare sulle strisce negative. In estate devo mettere un deumidificatore in cantina e raccolgo l'acqua che produce in taniche. Prima utilizzavo l'acqua di condensa dell'asciugatrice, ma dovevo filtrarla perché conteneva pelucchi. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 9:57
“ @Pizza Diavolo In estate devo mettere un deumidificatore in cantina e raccolgo l'acqua che produce in taniche. „ Buona idea, non ci avevo mai pensato. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 10:12
“ Il problema è trovare laboratori vicini che effettuino scansioni di buon livello con costi relativi. Altrimenti, purtroppo, si fa solo un esercizio teorico. I veri scanner a tamburo sono quasi introvabili ( il più vicino che conosco è a Firenze= 3 ore di treno da casa mia. Avere un colloquio costante un po' difficile). „ Ecco perchè nelle varie discussioni sui lab, consiglio sempre Ghisa Film Lab ... Straordinari.
 www.ghisafilmlab.club/scanning/ |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 14:36
Quindi inviano anche file tramite wetranfer? Non c'è bisogno di andare da loro? E i 15 euro per il 35mm si intendono per fotogramma suppongo..o per pellicola? ( forse chiedo troppo) Comunque sicuramente una proposta seria con un vero scanner a tamburo da quel che leggo. Grazie |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 14:47
@PizzDiavolo ottima idea. Comunque ecco un altro "pazzo" che fa l'ultimo bagno in acqua distillata. chi glielo va a dire a quei minus habens - si deve usare il singolare - dell'altro forum? ma no lasciamoli nella loro bolla disadattata. È un peccato che non ci sia una sezione permanente per la foto analogica. Avrei un sacco di piccole cose da chiedere e condividere ma temo ci sarebbe poca utenza. Si potrebbe fare un sondaggio. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 14:48
chiamali ed il loro titolare ti dirà tutto . Non sono bravi, sono super bravi (per me). Professionali, veloci il giusto, competenti. Al top. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 14:54
“ E i 15 euro per il 35mm si intendono per fotogramma suppongo..o per pellicola? ( forse chiedo troppo) „ Sviluppo + scansione Sviluppo C41 e BW + scansione Colore, BW, ECN2 ed E6 con cross process, push e pull Per i dettagli riguardo lo sviluppo consulta questa pagina www.ghisafilmlab.club/developing/ Rullini 35mm, 120 e formati speciali I prezzi sono intesi a rullino, sono comprensivi di sviluppo e scansione e includono l'IVA. www.ghisafilmlab.club/prices/ |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 16:28
“ Comunque ecco un altro "pazzo" che fa l'ultimo bagno in acqua distillata. chi glielo va a dire a quei minus habens - si deve usare il singolare - dell'altro forum? ma no lasciamoli nella loro bolla disadattata. „ ...non serve, basta usare bene l'imbibente. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 16:50
tu scrivi su Analogica dillo pure "non serve" non ha senso. tu non hai il campione di tutte le acque che escono dai lavandini di tutta Italia. PUO' essere superfluo ma può invece servire. l'imbibente è solo un ausilio ma non è onnipotente. Se rimuovi già il problema calcare usando acqua distillata, l'imbibente aiuta comunque a farla colare e fare andare via il poco residuo che si era eventualmente attaccato dal lavaggio precedente. Quindi non puoi dare come affermazione generale "non serve" perché non è vera. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 16:53
Ho installato un decalcificatore poi un filtro, uso l'imbibente, e l'acqua demineralizzata per il risciacquo. Cosa ho vinto? |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 16:57
“ Ho installato un decalcificatore poi un filtro, uso l'imbibente, e l'acqua demineralizzata per il risciacquo. Cosa ho vinto? „ un negativo pulito |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 16:57
“ tu scrivi su Analogica dillo pure „ ci scrivo e ho conosciuto alcuni di loro che ci insegnano a sviluppare e stampare, detto questo NON SERVE e basta io a Roma ho l'acqua piena di calcare e zero problemi. Forse sbagli qualcosa. I rilevatori sopportano le acque con calcare. |
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