RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Cinesi, qualcuno li conosce ?


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » Cinesi, qualcuno li conosce ?





avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2024 ore 7:12

@Valgrassi:
ho grande considerazione nei tuoi confronti. Sei una persona colta, per me qualità delle qualità, hai una grande esperienza di vita, hai anche modi garbati di rapportarti con le persone.
Poi, ai miei occhi cosa forse ancora più importante delle precedenti, sei uno dei pochi forumisti juza di una certa età ad avere una mente aperta e non ostile a priori verso il cambiamento.
Ciò detto, la cosa che hai scritto sulla cucina italiana non si può sentire. Cool
Con stima immutata

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2024 ore 10:19

Avrei meno difficoltà a definire i giapponesi, popoli del sud est asiatico, iraniani ecc. ma quello cinese ha forti contrasti.

In effetti, vista anche la vastità del territorio, dire "Cinesi" è un po' come dire "Europei". Già se diciamo "Italiani"... la mia famiglia ha sempre vissuto non troppo lontana dal confine svizzero. Tra me e un calabrese c'è una bella differenza. Non dico in meglio o in peggio, ma siamo senzadubbiamente diversi come mentalità, modo di fare, tradizioni ecc.

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2024 ore 10:58

definire un popolo in particolare quello cinese che è variegato è un'impresa difficile.
******* ***
@SOwhat grazie del passaggio
Senz'altro un aspetto basilare che ho imparato da questo topic

@Miopiartistica
Non ho trovato ancora un titolo decente, avevo pensato a qualcosa tipo "sulla via della seta", ma insomma non mi convince...
Comunque...si accettano suggerimenti


avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2024 ore 11:31

Come insegnante ho conosciuto bene solo un ragazzino cinese: bravissimo non tanto per indole ma perchè molto ben seguito dalla famiglia. I suoi avevano un ristorante e lui era tenuto a dare una mano, ma senza trascurare i compiti di scuola. Ricordo che se faceva un po' il lazzarone minacciavo di mettergli sette come voto perchè se la mamma vedeva meno di otto erano dolori. Sempre in ordine, puntuale ed educato. Fossero così tutti i ragazzini italiani avrei migliori speranze per il futuro di questo paese. Ma purtroppo non è così.

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2024 ore 12:01

Grazie Miopia, indubbiamente quello dell'insegnante e' un punto di osservazione privilegiato.
Professione impegnativa, oggi poi, qualcuno dice, in modo particolare

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2024 ore 12:55

@Illecit che la cucina cinese sia la madre di tutte le cucine del mondo lo dicono gli esperti, non è una mia idea.
Anche in India ho mangiato noodles molto simili alle tagliatelle nostre. Per quello che ho provato io, la cucina cinese è più ad ampio spettro di quella indiana. Ma di certo non sono uno chef o un esperto culinario...
I cinesi nel '500 erano più avanti del resto del mondo. Hanno dormito sugli allori. Non si sono agganciati alla rivoluzione scientifica per tempo e ne hanno pagato le conseguenze amaramente.
Cmq la rimonta degli ultimi decenni è stupefacente. C'è stato un tempo che su ventotto membri del governo la metà erano ing. Continuano a produrre un milione di ing all'anno.
In Italia noi manteniamo un deputato laureato breve in biotecnologie che parlava di scie chimiche.
Gli ho scritto una email del tipo "Ti rendi conto che sei un mangiapane a tradimento?" Sono ancora in attesa di una risposta, intanto lui viene pagato di più di un dirigente medio.

avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2024 ore 13:05

"Ti rendi conto che sei un mangiapane a tradimento?"

Laureato in biotecnologie, scie chimiche??? Non è solo un mangiapane a tradimento… ma qualcuno l'avrà pur votato, ahimè. Scriverei una bella (si fa per dire) mail anche a quelli. Meglio che mi taccioConfuso

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2024 ore 10:35

@Illecit che la cucina cinese sia la madre di tutte le cucine del mondo lo dicono gli esperti, non è una mia idea.

Confesso di essere un ignorantone in cultura del cibo, perdipiù ho viaggiato e vissuto poco all'estero, quasi esclusivamente in nord Europa, di gran lunga la mia zona preferita del mondo (anche se Canada e Cina mi attirano molto, dico la verità).
Però sono sposato da molto tempo con un'antropologa culturale che si occupa di storia e cultura del cibo e ha anche scritto diversi libri sull'argomento (non si è mai occupata di Cina, però). Nel corso degli anni qualche concetto fondamentale l'ho assorbito "per osmosi".

Non mi risulta che esista una cucina, cinese o altra, che si possa ritenere la madre di tutte le cucine del mondo.
Anche perchè la storia e la diffusione dei grandi cereali "di fondazione" ha accompagnato la civiltà umana in modo nettamente differenziato nella storia: il riso in Asia, il frumento in Europa, il mais nelle Americhe. Così, ad esempio, il pane e i suoi assimilati - così connaturati con la nostra cultura - hanno a mia conoscenza un ruolo nella cucina cinese limitato alle regioni del nord, poco adatte alla coltivazione ddel riso per questioni climatiche. Per non parlare poi degli altri prodotti identitari dell'area del Mediterraneo, come la vite e l'ulivo.

Pero' non insisto e me ne sto, anche per non inquinare questo topic estremamente interessante.

avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2024 ore 18:07

@Illecitnom
Grazie, benvenute e interessanti le digressioni sul cibo che arricchiscono la discussione. Topic che peraltro, come si evince fin dalle prime battute, e' improvvisato.
Unico limite e grande contenitore la Cina e i suoi cittadini.
Anche se mi vien quasi il dubbio, visti alcuni interventi, che la Cina non esista...
...un modo iperbolico per sottolineare le grandi differenze all'interno di un paese cosi' vasto e variegato.
Motore economico, dove la "rimonta" cinese e' partita prima, senza dubbio Shanghai. La sua popolazione come ordine di grandezza e' paragonabile all'intera Italia. Nel 2010 venne visitata da un altro grande fotografo nostrano, Gabriele Basilico



Da alcune sue inquadrature il destino delle case tradizionali, fatte in mattoni, appare segnato. All'orizzonte si avvicinano enormi grattacieli









avatarsenior
inviato il 26 Dicembre 2024 ore 19:08

@Illecit vatti a vedere "Parthenope" in cui la protagonista alla fine va in cattedra a Trento (antropologia), tu ce l'hai già in famiglia!MrGreen
In N. America pensano che chop suey e chow mein siano cinesi. I cinesi sono stati schiavizzati sia in US che Canada nei primi del '900. Quelli che sono riusciti ad aprire ristoranti si sono adeguati ai gusti locali e hanno cucinato come piaceva ai non-cinesi d'America. Un ristorante si apre per fare soldi, non per diffondere buona cucina. In America metà dei non-Italiani sono convinti che la pizza l'hanno inventata loro sul posto. In effetti Pizza Hut faceva la pizza in padella...
Hai ragione che "madre di ogni cucina" è una definizione troppo imprecisa.
Però se solo vai in Provenza dopo due settimane ti mancano primo e secondo (nei ristoranti) e pasta e pizza fatte bene. Non parliamo dell'UK dove o sei molto ricco o vai da indiani e messicani. In Germania alla sera mangiano affettati e formaggi, neanche una pastina.
In cima ad una collina in Brianza c'era una volta un ristorante "goto", servivano portate in cui non c'era tutto quello che abbiamo importato dall'America.
A Pechino mi hanno servito in un Centro di Ricerca scorpioni fritti, apparentemente il massimo, come da noi caviale e tartufi. Avevano anche enormi formiche rosse ricoperte di cioccolato come dessert. Era una mensa per ricercatori, non un ristorante, gli scorpioni li avevano cucinati in mio onore. Difatti ho mangiato anche quelli che il mio collega inglese aveva accantonato sdegnato!
Spero di avere dato un'idea di cosa intenda (erroneamente!) per "madre di ogni cucina". Semplicemente che sopravviverei tranquillamente in Cina col cibo cinese (provato anche quello cinese-musulmano incentrato sulla carne di agnello).MrGreen

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2024 ore 11:57

Complimenti per gli scorpioni fritti e le formiche rosse ricoperte di cioccolato Cool
Io avrei avuto qualche problema, ma poi li avrei mangiati per rispetto verso le persone e l'isitituto ospitanti.
Avrei avuto grande curiosità invece per il ristorante "goto" in Brianza e per la loro proposta culinaria: se elimini tutti i prodotti dello scambio colombiano tagli molti prodotti di base della cucina italiana, primo tra tutti il pomodoro. Ma anche patate, mais, peperoni, molte varietà di fagioli, peperoncino, zucche, zucchini, ananas, avocado. Via anche cacao (e quindi il cioccolato) e, tra gli animali, il tacchino.
Mia moglie mi ha raccontato che durante il suo colloquio di ammissione al dottorato quando ha ricordato che il fico d'India è di origine messicana e non mediterranea ha suscitato la sorpresa dei commissari e c'era uno di loro che l'ha guardata con sospetto per tutta la durata dell'esame.
Uno slogan ricorrente tra chi si occupa di storia dell'alimentazione è che le piante non smettono mai di viaggiare.
E' stato osservato che se un grande viaggiatore dell'antichità, mettiamo un Erodoto, potesse rivivere ai giorni nostri non riconoscerebbe le nostre campagne e penserebbe forse di trovarsi sulla luna, per la presenza di un grande numero di piante (non solo alimentari) per lui sconosciute.
Ora ho capito cosa intendevi a proposito della cucina cinese ;-)


avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2024 ore 12:34

Ottimo thread, Simone, grazie di averlo aperto.
Ho purtroppo esperienze limitate di lavoro con i cinesi, molto meno di quello che avrei voluto.
Nel parco scientifico dove lavoro stava per partire una joint venture con una grande azienza cinese e alcuni giovani ricercatori erano cominciati ad arrivare: mi sembravano molto curiosi e allo stesso prudenti ed era davvero interessante parlare con loro. Durante il primo incontro avevamo avuto un impasse divertente quando sia io che loro pronunciavamo il nome Huawei senza capirci (le pronunce erano leggermente diverse Cool).
Poi c'è stao prima l'affaire Huawei e poi il Covid e l'iniziativa, purtroppo, è morta lì.

Oggi lavoro molto con un gruppo editoriale cinese attivo nella pubblicazione di riviste scientifiche. C'è un gentleman agreement per cui io faccio a loro diversi referaggi gratuitamente e loro mi offrono la possibilità di pubblicare a costo zero sulle loro riviste (seguendo anch'io le normali procedure di referaggio, ovviamente). Ti danno 10 giorni per il referaggio e dopo 5 cominciano a fare mail bombing per chiederti se per caso hai finito prima il tuo lavoro e puoi inviarlo. Dal punto di vista qualitativo arriva un po' di tutto: dai paper di valore a quelli di bassissimo livello. Uno degli ultimi aveva un sacco di bibliografia solo in cinese e per giunta su siti Web non raggiungibili dal mio IP italiano.

Sto leggendo un libro molto interessante di A. Aresu, al di là del titolo che intimorisce un po' (ne parlerò nel thread sull'AI).
E' molto interessante il ritratto che fa di alcuni cino-americani di grandissimo successo: da Jensen Huang, il fondatore di Nvidia, con la sua famosa massima riferita agli anni della sua giovinezza in cui era ancora povero e sconosciuto ("Nessuno puliva i bagni bene come facevo io"), a Morris Chang, il deus ex machina di TSMC (la fonderia taiwanese che produce ormai più della metà dei chip del pianeta), a Fei-Fei Li, una delle guru dell'intelligenza artificiale che ai miei occhi è l'equivalente di un Cristiano Ronaldo per un tifoso di calcio.

In questi miei ragionamenti sto assimilando Taiwan alla Cina, e non so se sia del tutto corretto. E' però interessante vedere la diversa percezione dell'etica del lavoro tra "noi" e "loro". Ad esempio TSMC, dopo fortissime pressioni del governo USA, ha accettato di aprire un afabbrica in Arizona, che sarebbe pronta per partire ma non può ancora farlo. Il motivo? Le maestranze americane non sono pronte a lavorare secondo l'approccio taiwanese. Per dirla con un aneddoto, se si guasta qualcosa nella catena di produzione all'una di notte, a Taiwan alle 2 c'è qualcuno che lavora per sistemare il problema, negli USA se ne parla il giorno dopo. Uno dei segreti del successo di TSMC è che ingegneri e tecnici lavorano là dal lunedi' al venerdi' pomeriggio, dormendo in spazi dedicati e muovendosi da/per casa una volta la settimana grazie ad una rete efficientissima di treni superveloci. Poi, non ci sono sindacati in fabbrica.

Modello replicabile da noi? La vedo dura, non saprei neanche dire se sia un modello a cui ispirarsi. Però anche il nostro modello "occidentale" attuale, dove il lavoro viene visto spesso come una fastidiosa incombenza di cui sbarazzarsi nel modo più veloce e indolore possibile, mi lascia forti persplessità. Servirà trovare un terreno comune di confronto, e non sarà facile

avatarsenior
inviato il 27 Dicembre 2024 ore 21:58

In Cina negli anni piu' recenti non sono mancati multimiliardari, innovatori e magnati. L'interesse del popolo, che e' o dovrebbe essere perseguito dallo Stato, sebbene non pluralista, rimane al di sopra dell'interesse individualistico. Chiedere a Jack Ma, fondatore di Alibaba, che per un breve periodo era anche scomparso dalle scene.
Dall'altra parte Musk, membro del futuro governo senza alcuna rinuncia, puo' anche dire ai tedeschi chi dovrebbero votare o quali giudici dovremmo mandare a casa noi italiani.


avatarsenior
inviato il 28 Dicembre 2024 ore 11:59

Un altro famoso autore che, interessato all'impatto dell'aumento dei consumi sullo sfruttamento delle risorse naturali, ha fotografato il fenomeno Cina nel momento della sua esplosione industriale.
Si tratta di E. Burtynsky

www.edwardburtynsky.com/projects/photographs/china

www.placartphoto.com/book/5006/china-edward_burtynsky_#:~:text=Edward%

avatarsenior
inviato il 29 Dicembre 2024 ore 21:48

Una semplificazione: la situazione fotografata sopra e' quella di una fase ormai superata. Quoto da chi e' intervenuto:
<<Continuano a produrre un milione di ing all'anno.>>
<<Oggi lavoro molto con un gruppo editoriale cinese attivo nella pubblicazione di riviste scientifiche>>
Un articolo tra i tanti che si possono trovare in rete:
www.rivistailmulino.it/a/la-scienza-cinese-ha-sopravanzato-quella-occi
Sintetizzando al massimo si potrebbe dire che la Cina sta passando dalla quantita' (esportazioni di prodotti a basso costo) alla qualita' (settori ad alto livello tecnologico).
Crescono i consumi interni, ma non so quanto questo possa far ben sperare i nostri imprenditori: a soddisfarli questi consumi ci pensano loro. Cresce la classe media, per ora e' stimata solo attorno al 30%..calcolando che la base e' di 1.4 miliardi...
Si stanno avviando a diventare un paese sviluppato paragonabile a Nord America ed Europa.
Con 2 elementi non da poco:
1) E' grande quasi il doppio dei 2 messi assieme, come popolazione
2) Puo' essere autarchica (autonoma sia da materie prime che da tecnologia)


Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me