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Il problema è che i fotoni e le altre "particelle" (per il fotone è improprio persino utilizzare il termine particella) subatomiche hanno un comportamento che per certi versi ricorda quello delle "micelle", aggregati di materia così piccoli che riescono ad avere comportamenti sia da "molecole" che da "granelli di sabbia" (è un discorso che ai miei tempi, 1969-70, era "roba da seconda o terza media", ma credo sia troppo ostico da capire per Taralluccievino). Tuttavia, così come un granello di sabbia è già troppo grande per avere anche comportamenti da molecola, la molecola stessa (e anche il singolo atomo) è probabilmente così grande che non potrà mai comportarsi come un elettrone, figurarsi poi come un fotone! In altre parole, per ordini di grandezza ("ordini di grandezza", non 2 cm anziché 1, ma anche questo è probabilmente un ragionamento ostico per qualcuno) differenti, cambiano i comportamenti della materia senza che per questo debbano cambiare le Leggi della fisica; il ché significa che, con tutta probabilità, non sarà mai possibile far tornare indietro nel tempo nemmeno un semplice granello di sabbia, figuriamoci un uomo. Se però un fotone ci riesce, perché stupirsi? Il tempo è pur sempre una "dimensione", perché non dovrebbe esistere qualcosa che possa percorrerlo in entrambi i versi come per qualunque altra dimensione?
D'altra parte, il ragionamento di Taralluccievino è il medesimo per cui si è creduto, per secoli, che non si sarebbe mai potuto produrre sostanze organiche sintetizzandole da altre sostanze inorganiche; poi si è visto com'è andata a finire: che, oltre a sostanze organiche già esistenti, si è riusciti persino a produrne di nuove.
“ Con qualche deviazione nella speculazione fantascientifica „
Esattamente come quando la scienza ammetteva la possibilità che, prima o poi, sarebbe stato possibile realizzare in laboratorio la sintesi di sostanze organiche a partire da quelle inorganiche.
Comunque, tornando alla possibilità di percorrere il tempo al contrario, sembra che in realtà questa ipotesi sia nata da un esperimento con un'antenna, appesa ad un pallone aerostatico al di sopra del Polo Sud, che doveva rilevare le onde elettromagnetiche derivanti dall'interazione dei neutrini con il ghiaccio. Siccome i neutrini si formerebbero all'interno delle stelle, ci si aspetta che provengano dallo spazio esterno ricadendo sulla Terra; invece la sonda avrebbe rilevato un comportamento particolare, come se almeno una parte di quei neutrini provenisse dalla Terra e si dirigesse verso lo spazio: da qui l'ipotesi, tutta mediatica (ovvero giornalistica, non uscita dalla bocca degli scienziati), che questi percorressero il tempo al contrario, ovvero tornando verso il proprio luogo d'origine. Tuttavia " I neutrini sono particelle prive di carica elettrica e con una massa estremamente piccola (che non si è ancora riusciti a misurare). I neutrini interagiscono molto raramente con la materia; possono infatti attraversare praticamente indisturbati enormi spessori di materia ", come riportato anche da siti un tantino più credibili di quelli giornalistici, tipo questo www.lngs.infn.it/it/neutrini quindi non mi meraviglierei se quel comportamento apparentemente anomalo rilevato dall'antenna al Polo Sud rivelasse unicamente il fatto che quei neutrini avessero semplicemente "attraversato" la Terra provenienti dalla regione di spazio agli antipodi, ovvero da qualche stella che sovrasta l'altro Polo, quello a Nord.
Ma se il tempo non esiste, non esiste nemmeno tutto quello che crediamo di fare in questo momento; perché allora nessuno di quelli che predicano queste cose smette di mangiare e di respirare: tanto, se il tempo non esiste, mica muore!?!
sono dell'opinione che il video youtube postato da Bergat su quella dissertazione scientifica di carattere filosofico, costituisca una traccia per un'interessante romanzo di fantascienza ma nulla di più.
tuttavia... più che dell'esistenza di universi paralleli con infiniti 'me stesso' sono ben più concretamente consapevole che il 'caso' non esista.
Gli episodi che avete raccontato ne sono un esempio.
Personalmente, anche a me è successo qualcosa di simile e viene realmente da chiedersi "a chi non è mai successo?"
Ci si accorge di questo quando ci si avvicina di molto alla nostra 'possibile' morte.
Ricordo il 30 novembre 2019 in Resegone (montagna sopra Lecco)
Aveva fatto gelicidio (strato di ghiaccio vetrato sopra la neve). Appena uscito del bosco dove la neve era ancora bella, vedo delle macchie di sangue sulla neve e poco dopo una ragazza mi dice che 'uno' è scivolato dentro un canale Il suo amico più in alto sta già chiamando il soccorso ma che fine avesse fatto il malcapitato non lo sapevamo Con cautela, infilati i ramponi uno di noi riesce a spostarsi più in basso e lo vede: incolume, fermato nella sua caduta da un cespuglio di nocciolo in mezzo al canale. Ma a quel punto ecco la sorpresa, il nostro compagno che lo aveva raggiunto ci urla: "Lui sta bene ma sotto, più in basso c'è uno che sta molto male" Andando sul bordo dello strapiombo si vedeva uno skyrunner che era scivolato sul ghiaccio ed era in gravi condizioni e del quale nessuno sapeva nulla. Il secondo, quello finito nel canale, quando si era fermato sul nocciolo aveva sentito un rantolo proveniente dal basso e lo aveva visto.
l'elicottero del soccorso arrivò 40 minuti dopo, uno dei soccorritori ci disse che 'non sarebbe arrivato a sera' perché era troppo grave.
Ma le circostanze assolutamente casuali e fortunate, che avevano portato al suo ritrovamento, ci fecero pensare che 'il tutto non era successo per caso' e che forse 'stava scritto che non sarebbe morto'.
Lo skyrunner infortunato uscì dal coma la vigilia di Natale. Per chi ci crede: fu un miracolo, per chi non ci crede: sono concretamente convinto che il tutto non fu un caso.
Il punto dolente del video postato da Bergat sta nel fatto che fa il classico miscuglio fantascientifico tra "altre dimensioni" e "altri universi" come copie del nostro che però si sono diramate e hanno avuto sviluppi differenti. Le due cose non coincidono: 1 -nel primo caso avremmo necessariamente universi con Leggi della Fisica differenti dalle nostre. Questo avrebbe il pregio di spiegare come mai non riusciamo ad averne prove "tangibili", ma avrebbe lo svantaggio che non potremmo ricavarne alcuna informazione utile per la vita nel nostro Universo, proprio perché, data la diversa Fisica tra i due Universi, quelle informazioni non funzionerebbero, o non allo stesso modo, nel nostro, con risultati potenzialmente disastrosi.
2 - nel secondo caso avverrebbe il contrario: eventuali informazioni sarebbero utilizzabili nel nostro Universo, ma non si spiegherebbe l'impossibilità di "vedere" e "sentire" materialmente lo sdoppiamento tra le varie diramazioni quando questo avviene, dato che, avendo questi Universi necessariamente le medesime Leggi della Fisica, non potrebbero divergere nascostamente uno dall'altro, dovrebbe esserci necessariamente una fase di "disturbo" reciproco, del tipo che vedresti un altro te stesso uscire dal tuo corpo e la stanza sdoppiarsi.
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