| inviato il 10 Ottobre 2024 ore 14:17
Se ti serve una combinata ho una zinken che non uso più. Ha il rullo porta coltelli da sostituire .. ma per il resto è perfetta. |
| inviato il 10 Ottobre 2024 ore 14:30
“ @Salt Se ti serve una combinata ho una zinken che non uso più. Ha il rullo porta coltelli da sostituire .. ma per il resto è perfetta. „ Di che modello si tratta? Potrei avere qualche immagine dell'articolo? Per varie et eventuali ci si sente in MP. |
| inviato il 08 Gennaio 2025 ore 11:49
“ @Perazzetta Ettore Ultimamente desidero la K1-ii (sono fermo alla K10 d del 2006), però mi serve anche una piccola combinata per lavorare il legno. Fatti i dovuti paragoni credo che la seconda ipotesi offra maggiori ritorni in termini di utilità pur lasciando spazio al "piacere della creatività". Potrei inventarmi utilità "altre" per giustficare l'acquisto della fotocamera ma, sotto sotto, so che mentirei a me stesso. „ “ @Salt Se ti serve una combinata ho una zinken che non uso più. Ha il rullo porta coltelli da sostituire .. ma per il resto è perfetta. „ Non ricevendo informazioni riguardo alla Zinken ho acquistato la Pentax e son corso a confessarmi. |
| inviato il 09 Gennaio 2025 ore 18:50
Macchina stratosferica. |
| inviato il 09 Gennaio 2025 ore 19:04
“ @N.enrico Macchina stratosferica. „ Riferito alla Zinken o alla Pentax K1ii ? |
| inviato il 09 Gennaio 2025 ore 21:39
Pentax |
| inviato il 09 Gennaio 2025 ore 22:08
Il sacro Zinken. |
| inviato il 10 Gennaio 2025 ore 8:10
ops, ho visto adesso il 3d me l'ero perso..scusa.. |
| inviato il 14 Marzo 2025 ore 12:13
Fotografare - al pari di pagare le tasse - è bellissimo. |
| inviato il 14 Marzo 2025 ore 12:14
Fotografare - al pari di non pagare le tasse - è evasione. |
| inviato il 14 Marzo 2025 ore 12:44
Torno un po' indietro: qualcuno scrisse che la facilità del digitale lo demotivava un po' e gli toglieva il divertimento, per cui meglio tornare alla pellicola. Ma nessuno ha invece messo in risalto il fatto che per molte cose invece è la pellicola ad essere facile e il digitale difficile. Il digitale offre enormi possibilità di elaborazione, il che significa anche enormi possibilità di fare vaccate, e penso soprattutto alla resa dei colori e allo sharpening, mentre con la pellicola queste questioni sono già state affrontate e risolte con un certo successo dai produttori di pellicole e di obiettivi: usando una certa ottica e un certo film in pratica ti compri una buona resa cromatica "già fatta", idem per il dettaglio. Allora forse tornare alla pellicola non è scegliere la strada più difficile e soddisfacente, ma solo sfuggire ad alcune difficoltà, non tanto tecniche quanto mentali. Una fuga dalla libertà. |
| inviato il 14 Marzo 2025 ore 13:06
D'accordo con Mioparistica: il digitale è complesso. Le macchine fotografiche per poterle "dominare" e per poterne utilizzare tutte le potenzialità devono essere studiate a lungo. Altrimenti, si mette un Jpeg, si imposta tutto in automatico e si scatta se non si ha voglia di studiarsela. Le reflex meccaniche di un tempo 5 minuti e sapevi dove stavano quei 3 comandi necessari a far tutto. Ma non credo che scatti tutto in automatico nessuno dei fotoamatori presenti qui su Juza; credo che si parli qui con gente evoluta. La postproduzione non è semplice da imparare. Ci si può rivolgere alle diapositive dove, a parte una attenzione alla esposizione ( e che ca.cchio un fotoamatore con in po' di esperienza manco questo sa fare? Non la contrabbandiamo come roba da maestri della fotografia!). Poi si riavvolge il rullino ( molto difficile!) lo si porta al laboratorio che fa tutto lui e, infine, con grande difficoltà infila il telaietti nel proiettore. Tutta roba complicatissima! O siamo tutti fotografi di avifauna in cui l'AF aggancia l'animale? Non ci sono fotografi di paesaggi? Non usiamo, ieri come oggi, cavalletto, niente AF, scatto in manuale, ISO più bassi possibili controllo attento della profondità di campo? E le street? E le foto architettoniche? E il ritratto in studio? E la macro? Il difficile, al solito, è produrre qualcosa di originale, di nuovo, di accattivante e che dica qualcosa...ieri come oggi. Con la pellicola come col digitale.. Non confondiamo le infinite possibilità della post con la facilità: sono cose diverse. E poi, chi può dire di essere un asso nella postoroduziine? |
| inviato il 14 Marzo 2025 ore 13:34
La noia io la trovo, invece, nell'essere inondati da miliardi di immagini con la conseguente consapevolezza di essere sicuri di non riuscire a scattare foto originali, che nessuno ha prodotto prima. Trovo anche che si sia perso il piacere dell'artigianalita della fotografia: una volta i migliori tra noi trovavavo piacere e soddisfazioni nell'imparare a sviluppare bene a stampare con ingranditore, a sviluppare le diapositive,intelaiarle. Stare in camera oscura ci distingueva dagli altri, e ci appagava anche solo essere dei bravi artigiani, consultare formule. E si era in pochi. Non si producevano opere d'arte, ma ci si sentiva bravi nel mostrare una stampa agli amici fatta per bene. Infine, in terzo luogo, credo che parlare troppo sui social, recriminare lamentarsi, insomma parlare di fotografia in genere e non di foto specifiche, tolga voglia allo scattare. |
| inviato il 14 Marzo 2025 ore 13:55
“ Torno un po' indietro: qualcuno scrisse che la facilità del digitale lo demotivava un po' e gli toglieva il divertimento, per cui meglio tornare alla pellicola. Ma nessuno ha invece messo in risalto il fatto che per molte cose invece è la pellicola ad essere facile e il digitale difficile. Il digitale offre enormi possibilità di elaborazione, il che significa anche enormi possibilità di fare vaccate, e penso soprattutto alla resa dei colori e allo sharpening, mentre con la pellicola queste questioni sono già state affrontate e risolte con un certo successo dai produttori di pellicole e di obiettivi: usando una certa ottica e un certo film in pratica ti compri una buona resa cromatica "già fatta", idem per il dettaglio. Allora forse tornare alla pellicola non è scegliere la strada più difficile e soddisfacente, ma solo sfuggire ad alcune difficoltà, non tanto tecniche quanto mentali. Una fuga dalla libertà. „ “ D'accordo con Mioparistica: il digitale è complesso. Le macchine fotografiche per poterle "dominare" e per poterne utilizzare tutte le potenzialità devono essere studiate a lungo. Altrimenti, si mette un Jpeg, si imposta tutto in automatico e si scatta se non si ha voglia di studiarsela. Le reflex meccaniche di un tempo 5 minuti e sapevi dove stavano quei 3 comandi necessari a far tutto. Ma non credo che scatti tutto in automatico nessuno dei fotoamatori presenti qui su Juza; credo che si parli qui con gente evoluta. La postproduzione non è semplice da imparare. Ci si può rivolgere alle diapositive dove, a parte una attenzione alla esposizione ( e che ca.cchio un fotoamatore con in po' di esperienza manco questo sa fare?SorryNon la contrabbandiamo come roba da maestri della fotografia!). Poi si riavvolge il rullino ( molto difficile!) lo si porta al laboratorio che fa tutto lui e, infine, con grande difficoltà infila il telaietti nel proiettore. Tutta roba complicatissima! „ beh, però state paragonando il fotografo evoluto digitale con quello medio basso analogico. Nel BN un pellicolaro può scegliere tra diverse pellicole, diversi rivelatori e il modo in cui trattarli, e diverse carte. Leggendo i grafici delle curve può esporre e sviluppare in modo da ottenere l'effetto desiderato. Non mi sembra comparabile a scegliere tra qualche preset jpg.. Insomma tutto il lavoro di post del digitale per arrivare ad un risultato alto, si faceva anche con la pellicola, magari più pre che post, e di cose da da sapere (volendo) ce n'erano.. |
| inviato il 14 Marzo 2025 ore 13:59
La diapositiva, l'ho detto già altre volte, è il supporto di gran lunga più semplice col quale fotografare. Una volta che hai trovato la pellicola che fa per te il risultato è assicurato. Il risultato migliore che quella emulsione può assicurarti invece è un pochino più difficile da ottenere... ma nulla di che anche in questo caso. |
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