| inviato il 30 Gennaio 2024 ore 10:42
Se è cambiato il T* stai certo che l'hanno migliorato. |
| inviato il 30 Gennaio 2024 ore 11:12
Che io ricordi l'unico dato certo è che c'è stato un lieve ricalcolo, ma inezie, su alcuni obiettivi nel passaggio germany/japan. Per il resto come dice l'amico Paolo nessuna differenza riscontrabile. Tanto che l'85/2.8 si trova sia nella prima versione germany che quella successivamente riproposta dopo anni in MMJ, senza alcuna prevalenza di uno sull'altro tangibile. per il 180/2.8 il prima dopo è anche "certificato" (ma si trova anche per il 300/4)
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| inviato il 30 Gennaio 2024 ore 11:57
Ho fatto un veloce test casalingo. Prima considerazione, una differenza minima di messa a fuoco può veramente pregiudicare la resa di un ottica: dico questo perchè il Nikkor 180 f 2,8 ED AIS non perfettamente messo a fuoco era il peggiore rifatta la messa a fuoco è migliorato. Devo provare su cavalletto ma con una A7R fotografando un oggetto a circa 50 metri a mano libera i test non sono affidabili. La prima impressione è che il Leica, il Nikon e il Canon EF siano abbastanza allineati, anche se il Leica riproduce dei cespugli prima dell'oggetto nell'area fuori fuoco in modo bizzarro e non definito, sul Contax non mi sembra di aver focheggiato correttamente, il Karl Zeiss AUS Jena tra tutti mi sembra quello meno valido perchè le immagini presentano nelle zone bianche una certa "fluorescenza" (CA ?) che rende il tutto meno definito ed un po' Flou. Con 1/500 il micromosso dovrebbe essere stato evitato. Riproverò con il cavalletto ma sono dell'idea che fare test artigianali come si trovano spesso in rete non sia affatto facile con ottiche MF. |
| inviato il 30 Gennaio 2024 ore 12:22
Si ma le ottiche non si provano a 50 metri. Al limite a 50 volte la focale toh... 100 volte... ma proprio a esagerare! |
| inviato il 30 Gennaio 2024 ore 12:24
Ascolta il mio consiglio, rifai le prove a distanze congrue. |
| inviato il 30 Gennaio 2024 ore 12:36
“ Riproverò con il cavalletto ma sono dell'idea che fare test artigianali come si trovano spesso in rete non sia affatto facile con ottiche MF. „ Perchè? Secondo me la messa a fuoco manuale ingrandendo al massimo la visualizzazione, se sei su un cavalletto, è il massimo della precisione che si possa ottenere. Una cosa che bisognerebbe fare è rimettere a fuoco per ogni diaframma testato, almeno fino ad f/5.6. Più che sulla distanza in sé, secondo me è sempre preferibile fare i test all'interno, con luce costante ed assenza di turbolenze d'aria. |
| inviato il 30 Gennaio 2024 ore 12:52
@Paolo io i tele li uso prevalentemente per paesaggi su soggetti che sono a 50 metri come minimo il mio interesse era vedere il comportamento sulle lunghe distanze difficilmente scendo sotto i 10 metri @Rolubich ho usato una A/R la messa a fuoco anche con il massimo ingrandimento non è mai così precisa, almeno io non riesco ad essere precisissimo: ho fatto una volta una prova, focheggiare scattare, mettere alla minima distanza e focheggiare e scattare, ripetendo 4 o 5 volte il risultato non era costante su tutti gli scatti. Forse con un mirino più moderno come quello della S5 (che poi non è neppure il top sarebbe meglio una S1) migliorerei. Nelle prove veloci non avevo i cavalletto anche perchè tutti i tele a parte il Canon non hanno la staffa e solo un anello AI - Nex ha l'attacco per il trepiede e onestamente il Cark Zeiss Jena pesa abbasanza per attaccarlo alla A7R o A7RII e metterele sul trepiede. L'unico diaframma che poi ho provato è f 2,8 di vedere come vanno a F 5,6 non mi interessa poi molto. l'unica nota positiva è che il leica 180 f 2,8 confrontato con tutti gli altri è veramente molto piccolo. |
| inviato il 30 Gennaio 2024 ore 13:30
“ @Rolubich ho usato una A/R la messa a fuoco anche con il massimo ingrandimento non è mai così precisa, almeno io non riesco ad essere precisissimo: ho fatto una volta una prova, focheggiare scattare, mettere alla minima distanza e focheggiare e scattare, ripetendo 4 o 5 volte il risultato non era costante su tutti gli scatti. Forse con un mirino più moderno come quello della S5 (che poi non è neppure il top sarebbe meglio una S1) migliorerei. Nelle prove veloci non avevo i cavalletto anche perchè tutti i tele a parte il Canon non hanno la staffa e solo un anello AI - Nex ha l'attacco per il trepiede e onestamente il Cark Zeiss Jena pesa abbasanza per attaccarlo alla A7R o A7RII e metterele sul trepiede. „ Io ho la A7RIII ed uso sempre il cavalletto, ho il supporto della Novoflex che si può accoppiare a tutti gli adattatori Novoflex (io ho Nikon F, M42 e Leica M), molto comodo e stabile ed il tutto è bilanciato molto meglio rispetto al supporto sulla fotocamera. Ho fatto un test di costanza di risultati ed ho verificato che non mi serve fare più scatti per eventuali errori di messa a fuoco. Ho notato che anche solo il movimento dell'otturatore a tendina penalizza leggermente la nitidezza, specie con focali lunghe, meglio usare lo scatto elettronico. |
| inviato il 30 Gennaio 2024 ore 14:18
Ho usato una A7R macchina che "dedico" alle ottiche MF ed è priva dell'otturatore elettronico presente su A/ invece. I miei adattatori sono Cheap. |
| inviato il 31 Gennaio 2024 ore 8:50
Concordo con l'amico Paolo; e tuttavia anche a infinito qualche conclusione qualitativa (non quantitativa) si può trarre: un esempio al volo in cui si vede come i dettagli siano percepiti in modo migliore nell'immagine sotto, nonostante la turbolenza atmosferica. Ed anche il colore è più 'muted' sopra. Sopra è un obiettivo era digitale, sotto pellicola.
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| inviato il 31 Gennaio 2024 ore 9:00
“ un esempio al volo in cui si vede come i dettagli siano percepiti in modo migliore nell'immagine sotto, nonostante la turbolenza atmosferica. Ed anche il colore è più 'muted' sopra. „ Sopra restituisce meno dettagli ma più contrasto e da l'impressione di essere più tridimensionale. In ogni caso è più piacevole per i miei gusti,non sempre maggiori dettagli=meglio Per i colori "muted" non capisco cosa intendi,quella sopra è più satura e calda |
| inviato il 31 Gennaio 2024 ore 9:04
“ Sopra è un obiettivo era digitale, sotto pellicola. „ Quindi l'obiettivo per pellicola è più nitido di quello più recente? Di che obiettivi si tratta? |
| inviato il 31 Gennaio 2024 ore 9:35
A me onestamente l'obiettivo più moderno sembra risolvere meglio punto. Non riesco a trovare ne piacevole ne brutta nessuna delle immagini anche perché sono foto puramente didattiche, forse solo la foro in basso a destra trovo migliore di quella in alto a destra perchè gli alberi in primo piano sono più definiti come fogliame mentre nella foto sopra sembra più "gelatina verde" ma potrebbe essere dovuto non all'obiettivo ma ad un fattore esterno quale un alito di vento. Con che diaframma siano stati scattate le foto di cui sopra. |
| inviato il 31 Gennaio 2024 ore 9:45
Sopra restituisce meno dettagli ma più contrasto e da l'impressione di essere più tridimensionale. In ogni caso è più piacevole per i miei gusti,non sempre maggiori dettagli=meglio Per i colori "muted" non capisco cosa intendi,quella sopra è più satura e calda ************************** Non so Stylo, però per l'impressione della tridimensionalità beh... te la devi proprio andare a cercare, per non dire che te la devi inventare, perché a quella distanza (anche osservando a occhio nudo e quindi con l'ausilio della visione binoculare, peraltro preclusa all'obiettivo che "vede" con un "occhio" solo), è impossibile avere la chiara percezione della terza dimensione. Inoltre poi osservando il fogliame è evidente come l'obiettivo di sotto "legga" assai meglio le ombre. |
| inviato il 31 Gennaio 2024 ore 9:47
“ In ogni caso è più piacevole per i miei gusti,non sempre maggiori dettagli=meglio „ concordo. Però... Infatti premesso che colore, tonalità e altre questioni sono, come giusto, di natura personale e non universale, si percepisce comunque che il "maggior contrasto" ha penalizzato la gradazione di colori, soprattutto nel verde. A livello di dettagli in questo caso l'obiettivo era pellicola ha restituito un risultato lievemente migliore, non è così eclatante, soprattutto nelle immagini ridotte per il web; e siamo in differenze nei margini dell'accettabilità anche per stampe di grandi dimensioni. Aprendo le immagini e cercando i dettagli si notano alcune cose più agevolmente, ma almeno in questa prova (ripetuta più volte su treppiede e fuoco live view) il 'vintage' ha superato il 'moderno'. Ovviamente un'ottica top di oggi farà ancora meglio del vintage. I diaframmi delle immagini sono pari e quelli ottimali per entrambi. |
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