| inviato il 26 Novembre 2023 ore 10:12
Un argomento da approfondire... "Il produttore norvegese di fertilizzanti Yara International ha firmato un contratto con Equinor e la join venture Northern Lights di Shell e TotalEnergies per trasportare in Norvegia, a partire dal 2025, parte della CO2 prodotta in un impianto olandese, con l'obiettivo di stoccarla nei fondali marini. Si tratta di un progetto che portera' al "primo trasporto e stoccaggio transfrontaliero di CO2", come comunicato da Yara in una nota. La tecnologia di cattura e stoccaggio della CO2 prevede la cattura delle emissioni di anidride carbonica dalle ciminiere delle fabbriche e, dopo la liquefazione, il sequestro del carbonio in serbatoi geologici. Nel caso di Yara, la CO2 proverra' dall'impianto di ammoniaca di Sluiskil, nel sud-ovest dei Paesi Bassi, che gia' cattura gran parte del carbonio per scopi industriali. Sara' trasportata via nave a Oygarden, il sito in costruzione per la joint venture Northern Lights sulla costa norvegese, quindi iniettata e sequestrata a circa 2.600 metri sotto il fondale del Mare del Nord. "Si tratta di una pietra miliare per la decarbonizzazione di industrie difficilmente decarbonizzabili in Europa", ha sottolineato l'amministratore delegato di Yara, Svein Tore Holsether. Annunciato gia' nell'agosto dell'anno scorso, ma firmato solo oggi, il contratto entrera' in vigore nel 2025 e dal 2026 consentira' di stoccare ogni anno fino a 800 mila tonnellate di CO2 prodotte dall'impianto di Sluiskil. Northern Lights, che dovrebbe entrare in funzione l'anno prossimo, avra' una capacita' di stoccaggio annuale di 1,5 milioni di tonnellate di CO2, che alla fine sara' aumentata a 5 milioni di tonnellate. Oltre a Yara, la societa' energetica danese Orsted e la tedesca Heidelberg dovrebbero inviare a Northern Lights la CO2 generata nelle centrali a biomassa, nel caso della prima, e in un cementificio norvegese, nel caso della seconda, a partire dal 2025 o 2026." Procedura interessante che prevede lo stoccaggio nel sottosuolo dove prima c'erano giacimenti di gas e petrolio. Da valutare i pro e contro di questa tecnologia. |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 13:41
Max_anton: Oceani e Foreste sono da quello che so le più grandi riserve di CO2. Hanno anche la più grande produzione e assorbimento. Comunque quest'ultimo anno, rispetto a quanto scritto nel titolo, non mi pare sia stato particolarmente caldo. Ok le mie sono sensazioni e riferite a dove abito. Quest'estate è stata piuttosto mite rispetto ai ultimi anni e adesso nevica già da una settimana. |
user198779 | inviato il 28 Novembre 2023 ore 14:04
Svizzera vero, purtroppo il pianeta non è la Svizzera |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 14:19
Assolutamente. Non ho nemmeno registrato le temperature, parlavo di pure sensazioni |
user198779 | inviato il 28 Novembre 2023 ore 14:37
Si anche da me in Romagna mi è sembrato che l'estate sia stata meno torrida dell'estate del 2022 anche se è durata fino alla fine di ottobre La climatologia riguarda l'andamento di tutto il globo. |
| inviato il 28 Novembre 2023 ore 17:23
Bernalor, riporto un articolo preso su Focus che reputo abbastanza affidabile. "Gli oceani catturano circa il 30% della CO2 prodotta dalle attività umane (30 miliardi di tonnellate l'anno secondo l'ONU) e la nascondono nelle loro profondità. Questo sequestro naturale dell'anidride carbonica contribuisce a contenere il surriscaldamento globale del pianeta e i suoi effetti. Lo stoccaggio oceanico della CO2 non è però permanente: secondo gli studi ha una durata compresa tra i 400 e i 1300 anni, al termine dei quali viene di nuovo rilasciata nell'atmosfera. Ma qualcosa in questo meccanismo sembra essersi inceppato: il progressivo aumento delle temperature avrebbe infatti velocizzato il processo e gli oceani avrebbero cominciato a rilasciare le loro scorte di CO2 dopo soli 2 secoli, aumentando così la quantità totale di gas serra nell'atmosfera" Quindi una parte dell'anidride carbonica viene dal normale ciclo della Terra, ma molta viene prodotta dall'attività umana, in particolare quella industriale ed agricola. La Co2 è quella catturata dall'atmosfera che poi come una fotosintesi viene trasformata in ossigeno. Gli oceani sono ecosistemi come lo sono le foreste ed entrambi possono produrre Co2 ma resta di fatto che sono i due polmoni del pianeta. Anche il solo respirare produce Co2. Gli alberi producono ossigeno ma ad esempio quando perdono le foglie o quando muoiono rilasciano CO2 che viene catturata da altri alberi.... è la natura. Per quanto riguarda la siccità, lo scorso anno è stato particolarmente povero di precipitazioni mentre quest'anno è andata un po' meglio, ma dai rilevamenti, le falde non sono ancora tornate a livello normale in alcune zone. L'aumento delle temperature viene calcolato sulla temperatura media globale. Poi molti credono che se vengono brevi e forti nubifragi non c'è ne caldo né secco. Un temporale breve e improvviso non serve a niente perché i terreni non assorbono l'acqua che va direttamente dai fiumi al mare. Studiosi e scienziati avevano messo in guardia sul rischio eventi meteorologici estremi e tropicalizzazione di diverse aree del pianeta. Credo che stia già succedendo, è il ciclo naturale del pianeta solo che inquinamento e attività umane stanno accelerando questo cambiamento. |
user198779 | inviato il 28 Novembre 2023 ore 18:55
Se le cose stanno così siamo fritti |
| inviato il 29 Novembre 2023 ore 9:55
Max_anton, In realtà con il riscaldamento gli oceani rilasciano un'enorme quantità di gas come anche la CO2, insieme ad altri gas ad effetto serra (il più importante è il vapore acqueo). Il suo influsso sulla CO2 nell'atmosfera è enorme, tanto che i picchi di CO2 nella storia sono avvenuti circa 800 anni dopo che le temperature hanno il loro picco massimo (I oceani hanno 800 anni di ritardo nel riscaldarsi rispetto all'aria). Per far capire quanta aria sia intrappolata in un solo litro d'acqua, provate a mettere 1 litro d'acqua e portarlo a ebollizione. Prima che incominci a bollire si formeranno delle piccole bolle d'aria che non scompaiono istantaneamente come quando invece a 100°C si formano quelle di vapore acqueo (quelle di vapore acqueo fanno anche rumore dato che si formano e scompaiono provocando vibrazioni). Si parla di CO2, O2 e altri gas intrappolati nell'acqua. Queste bolle d'aria che si formano sono solo una parte dell'aria che esce. Riguardo le foreste: con meno ce ne sono con più CO2 c'è in natura. È piuttosto logico, in quanto le piante sono un'enorme riserva naturale di C. A produrre CO2 nelle foreste, in realtà, sono i batteri. Credo che i batteri sono i maggiori produttori di CO2 in natura, la quale, però, serve a "nutrire" le piante. “ Poi molti credono che se vengono brevi e forti nubifragi non c'è ne caldo né secco. Un temporale breve e improvviso non serve a niente perché i terreni non assorbono l'acqua che va direttamente dai fiumi al mare. „ Assolutamente d'accordo, la terra forma come una polvere che la rende impermeabile all'acqua e rende difficile la penetrazione nel terreno “ Studiosi e scienziati avevano messo in guardia sul rischio eventi meteorologici estremi e tropicalizzazione di diverse aree del pianeta. Credo che stia già succedendo, è il ciclo naturale del pianeta solo che inquinamento e attività umane stanno accelerando questo cambiamento. „ Breve excursus storico: Il periodo più secco su cui si hanno testimonianze, in Europa, è stato nel 16' secolo (non ho più in mente la data esatta, scusate). In Germania è stata descritta molto bene. L'anno scorso è ancora lontana dalla situazione del 16' secolo. È stato scritto che quasi la totalità dei fiumi erano completamente secchi, e solo nei fiumi più grossi scorreva un po' d'acqua (si parla di quantità veramente minima). È facile capire quanto furono estremi certi eventi anche perché era abitudine in molte città marcare (con la data ) i livelli raggiunti dai fiumi in eventi estremi (quando i fiumi straripavano, nel periodo di siccità ci sono solo manoscritti che raccontano la situazione). |
user198121 | inviato il 29 Novembre 2023 ore 14:33
Scusate non ho letto tutta la discussione...ma una domanda credo sia spontanea... Ma come caxxo fanno a stabilire la temperatura di migliaia di anni fa? Per favore non venite a parlarmi dei carotaggi fatti in Antartide...cmq noi comuni mortali non abbiamo gli strumenti per poter analizzare certi dati che ci vengono dati in pasto... Quindi...grande paraculata ecologista... |
user198779 | inviato il 29 Novembre 2023 ore 15:00
Quindi se non sai perché intervieni |
| inviato il 29 Novembre 2023 ore 15:10
Il ritratto del complottista moderno, ignorante come una pigna però si permette di dire che quello che i dati che nemmeno capisce come siano stati misurati sono sbagliati. |
user198779 | inviato il 29 Novembre 2023 ore 15:32
Bubu 93 l'ho escluso dal topic inutile sprecare tempo con certi soggetti. |
| inviato il 29 Novembre 2023 ore 17:07
“ Ma come caxxo fanno a stabilire la temperatura di migliaia di anni fa? „ Di preciso non lo so. Però so che ci sono alcuni elementi per cui si può stabilire alcune cose: - L'avanzamento dei ghiacciai. È possibile stabilire fino a che livello sono arrivati i ghiacciai attraverso le abrasione della roccia e del materiale che hanno trasportato. Ci sono massi di diverse tonnellate che si trovano a 100km dalla posizione originale nelle alpi per colpa della ghiacciazione di 12000 anni fa. Si può ricostruire anche quando avvenne (non so spiegare esattamente come però). - Racconti storici . Nel periodo dove gli umani hanno vissuto ci sono scritti giunti fino ad oggi dove si testimonia sui vari avvenimenti climatici. Oppure rovine di civiltà dove oggi sarebbe impossibile o molto difficile vivere con i mezzi del passato - Carotaggi e stratificazione del suolo So che si può stimare la temperatura attraverso il terreno, ma non so spiegare come. - Carotaggi nei ghiacciai attraverso l'analisi dell'aria intrappolata nelle bolle d'aria nel ghiaccio si può sapere quanta CO2 è presente e quindi fare una stima delle temperature Con più si va indietro comunque, con più le stime diventano imprecise, molto imprecise. Direi che una buona valutazione ce l'abbiamo solo per i ultimi 10'000 anni. Infatti abbiamo anche mappato la crescita (larghezza dei anelli) dei abeti dei ultimi 10'000 anni. È anche il miglior sistema per datare un legno antico con estrema precisione. Prima di 10'000 anni c'era solo ghiaccio qui in Europa e quindi non si può avere una mappa precedente a questa data in Europa . Non so il resto del mondo. Questo è quello che so. |
| inviato il 29 Novembre 2023 ore 17:13
Giffan Si chiama paleoclimatologia, ovvero studi e ricostruzioni sul clima e ambiente del passato. Si va dallo studio di roccia e sedimenti, ai carotaggi sul ghiaccio, agli anelli negli alberi. |
user198779 | inviato il 29 Novembre 2023 ore 18:03
Grazie Max . |
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