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fotografia analogica: da dove iniziare?


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avatarjunior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 13:19

Ecco: FORSE è la parola giusta, perché se non si stampa grande, anzi GRANDE, il medio formato è una spesa inutile. E lo stesso vale ancor più nella proiezione!

Nella mia esperienza con B/N, anche se stampi piccolo, tra una medio formato e una 35mm c'è una differenza notevole quantomeno di gamma dei grigi.

Pellicola e digitale danno risultati diversi, definire se migliori o peggiori è totalmente aleatorio se non si definiscono parametri oggettivi di valutazione

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 17:36

Pellicola e digitale danno risultati diversi, definire se migliori o peggiori è totalmente aleatorio se non si definiscono parametri oggettivi di valutazione

concordissimo, e direi che meglio o peggio dipende anche dai gusti.
Il bianco e nero digitale mi piace molto, ma se dovessi scegliere fra pellicola e digitale preferisco la pellicola, neanche il profilo across delle Fuji mi convince/piace

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 17:56

Premesso che i due sistemi possono convivere, nessuno penso sia cosi talebano di affermare o bianco o nero, bisogna anche avere una certa visione larga.

Io mi diverto con le pellicole come con la digitale, la prima se devo dire una volta stampata mi soddisfa molto, fortunatamente faccio tutto il processo da solo. Per quanto riguarda i prezzi si possono abbattere in molti modi e il loro continuo crescere e dovuto ad una semplice legge di mercato: é aumentata la domanda.

Io l'across, una delle più care in BN, la uso solo per le foto in notturna, per evitare il difetto di non reciprocità o effetto Schwarzschild. Dopo che una volta sono stato in posa T 32 minuti.......

user250784
avatar
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 21:14

Il BN da pellicola - se fatto bene - è decisamente più bello ed affascinante del desaturato digitale.

Il colore di Velvia - se fatto bene - è decisamente più bello ed affascinante del colore digitale.

Velvia, poi, è Regina nella proiezione .

user250784
avatar
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 21:36

Dimenticavo:

la pellicola è come una strada piena di ondulazioni e di magiche imperfezioni che si tramutano in una potente tridimensionalità...a patto di impressionare la pellicola - soprattutto Velvia - con obbiettivi manuali a focale fissa e di elevatissima qualità.
L'ottica AF con Velvia - soprattutto - non funziona bene; i professionisti ed i fotoamatori più evoluti che usavano ottiche AF su DIA Kodak o Fuji varie, erano costretti a sistemare la MAF manualmente per riuscire ad ottenere il fuoco sul soggetto principale.
Particolarmnte ostico per la MAF era il Kodachrome PKM25 il quale richiedeva una MAF dalla precisione micrometrica. - spessore più elevato rispetto alle normali DIA per via dei 3 strati di emulsione e con un RSM 11 e con circa 300l/mm (il valore più elevato tra le DIA e quasi simile alla Technical Pan da 400l/mm -
Un vero e proprio impegno di superconcentrazione che però regalava fotografie strepitose; nessun'altra pellicola diapositiva a colori è mai riuscita a dare colori così belli e saturi, con una grana invisibile e con un potere risolvente sensazionale!

Il sensore, invece, è come un biliardo perfettamente piano e, "in virtù di ciò" possono essere utilizzati zoom AF anche di modesta qualità...per la serie "Tutto fa brodo"...MrGreen

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 21:50

ho notato che anche nel digitale le ottiche di pregio (fissi), si fanno notare rispetto all' ottica zoom (di pregio).
Diciamo che le ottiche zoom di oggi sono NOTEVOLMENTE superiori alle stesse del periodo della pellicola, di conseguenza il divario si vede meno

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2023 ore 21:51

l BN da pellicola - se fatto bene - è decisamente più bello ed affascinante del desaturato digitale.
su questo, secondo i miei gusti, sono accordo specialmente se scatti dal medio formato a salire.

Leggevo su un sito che un 6x9 corrisponde come resa a 50mpx.


Le dia se scattate e sviluppate bene erano superiori al digitale come colori e sfumature.

I pro non scattavano in AF che fino alla F1 erano piuttosto inaffidabili.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 8:27

Leggevo su un sito che un 6x9 corrisponde come resa a 50mpx.
**********************

Dipende dalla pellicola.
Comunque per mostrare l'equivalente di soli 50 mega deve essere in primis una pellicola scadente... e in secundis deve essere usata molto male visto che ha una superficie oltre sei volte quella del 135 Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 8:32

Le dia se scattate e sviluppate bene erano superiori al digitale come colori e sfumature.
*******************

Anche il negativo... se trattato bene.

avatarjunior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 8:36

senza leggere, ma già immagino:
-Macchina ideale (economica) per principianti:
minima spesa: una che possa usare le lenti che già hai per il digitale, se possibile (nikon AF, canon eos, altre marche su cui non sono ferrato). Si trovano le plasticone fine anni 90 a 15-50 euro e vai bello come il sole. Altrimenti puoi prendere la strada del meccanico-assolutamente-tutto-ferro-noelettronica adatto per l'apocalisse nucleare, ma le economicissime (pentax k1000, canon ae1, ecc) iniziano a costare un centello minimo perché sono sempre consigliate per iniziare. Con le prime hai il vantaggio di non spendere davvero nulla e poter comunque scattare in manuale volendo (quasi sempre), le seconde sono più fighe e hai anche la messa a fuoco manuale. Boh, vedi tu.
(evita le zenit russe. se funzionano funzionano, ma più spesso non lo fanno. Se vuoi, per carità, secondo me non vale troppo lo sbattimento)

-Altri suggerimenti ed indicazioni per iniziar:
se fai bianco nero investi cento euro in una tank e due chimici, i laboratori ti fanno spendere uno sfacelo di soldi ma lo sviluppo del bianco nero è tutto fuorché standard. Se fai colore allora usa il lab.

Ultimo: non ti fare nessuna pippa su risoluzione, gamma tonale, altre storie. Scatta, scatta, scatta. Al resto poi ci penserai.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 11:41

+1 Tykos

Le dia se scattate e sviluppate bene erano superiori al digitale come colori e sfumature.

Ho delle dia scattate alla fine degli anni 80 che però nonostante siano state conservate al buio ed in ambiente controllato (temperatura ed umidità costanti), hanno subito un degrado dei colori (dominanti varie.....Triste), e per quanto poco io usi ancora la pellicola, mi rendo conto che non vale la pena di impressionare un rullino di velvia per fare un confronto con le resa colore vs digitale, anche perchè il diaproiettore non so neanche se funziona.....
Faccio qualche domanda a chi usa ancora la velvia:
i colori velvia sono realistici?
e se la temperatura colore della luce varia?
o è solo una questione di dettaglio e bellezza dell' immagine proiettata il quid della pellicola?
e la GD?

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 14:27

Ho delle dia scattate alla fine degli anni 80 che però nonostante siano state conservate al buio ed in ambiente controllato (temperatura ed umidità costanti), hanno subito un degrado dei colori (dominanti varie.....Triste), e per quanto poco io usi ancora la pellicola, mi rendo conto che non vale la pena di impressionare un rullino di velvia per fare un confronto con le resa colore vs digitale, anche perchè il diaproiettore non so neanche se funziona.....
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In effetti i degrado del colore è un bel problema!
Ovviamente non tutte le diapositive a colori resistono nel tempo allo stesso modo: se adoperavi pellicole come le Ilfochrome, la ScotchChrome (o 3M Chrome che dir si voglia) il degrado è CERTO già solo dopo una decina d'anni.
Con le Perutz(Chrome), che il realtà sono della AgfaChrome, hai una probabilità in più in fatto di stabilità nel tempo, tuttavia non credo riescano a superare indenni un ventennio, qualcosa in più forse la Agfa, ma non ci posso giurare.
In teoria le Kodachrome sono eterne, esistono lastre delle origini, parliamo quindi della metà degli anni '30, ancora intonse, sempre se ben conservate: quindi bassa umidità e riposo all'oscuro, il problema però che tutte queste precauzioni valgono poco se quelle dia le adoperi per fare il loro mestiere, ossia essere proiettate, perché in questo caso il degrado è molto veloce dal momento che sono diapositive con poca saturazione cromatica.
Pensavo che da questo punto di vista le Ektachrome fossero migliori, ovverosia pensavo che pur NON durando nel tempo come le Kodachrome resistessero comunque meglio alla proiezione... mi sono accorto che mi sbagliavo osservando per l'ennesima volta una dissolvenza incrociata in cui, oltre alle solite Velvia, erano inseriti alcuni fotogrammi di Kodak E 100 VS che mostravano i colori alterati.
Ricontrollando la numerazione ho ritrovato le altre diapositive riprese con quegli stessi rullini, non avevano subito alcun degrado cromatico... MA ERANO STATE PROIETTATE SOLO UNA VOLTA!
Questa cosa mi ha lasciato profondamente deluso.
Insomma finora le uniche pellicole che non mi hanno dato problemi, neppure dopo SVARIATI minuti di proiezione, sono le Fujichrome e fra queste, in modo particolare, la Velvia.




Faccio qualche domanda a chi usa ancora la velvia:
i colori velvia sono realistici?
e se la temperatura colore della luce varia?

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Domande molto interessanti.
Si, i colori Velvia sono realistici, anche molto realistici nonostante la vulgata comune dica ben altro, ma devi essere accurato ALL'ESTREMO con l'esposizione.
Mi spiego meglio: se sovraesponi 1/3 di diaframma perdi quasi nulla, se non un briciolo in fatto di saturazione cromatica, e se per esigenze particolari (parliamo di leggibilità delle ombre) devi aprire 1/2 o 2/3 di stop la situazione resta sotto controllo, di più però, ALMENO PER ME, non si deve andare.
Se sottoesponi devi limitarti a 1/3 di stop, ma sempre valutando bene i pro e i contro, e soprattutto le "capacità" del tuo proiettore.
Oltre non mi ci avventuro: la saturazione diventa esageratamente alta e i colori ne risentono troppo, almeno per i miei gusti.
Per la temperatura colore invece, ma questo vale per TUTTE le diapositive colore, è meglio restare nell'ambito dei 5400° K ponendo però sempre una particolare attenzione alle ombre scoperte, dove la dominante fredda è molto evidente.




o è solo una questione di dettaglio e bellezza dell' immagine proiettata il quid della pellicola?
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Qui non ho capito cosa intendi... la forza della Velvia è l'ottimo MIX fra dettaglio, finezza di grana, accuratezza della resa del colore e alta saturazione cromatica, inoltre devi considerare che la ultime due caratteristiche vanno a braccetto e che anche volendo qualcosa di diverso la scelta è poca, dal momento che oltre alla Provia 100F non c'è altro visto che la Astia 100F non è più in produzione e la Velvia 100 è afflita da una evidente dominante rossa.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 14:55

Per quanto riguarda i prezzi si possono abbattere in molti modi e il loro continuo crescere e dovuto ad una semplice legge di mercato: é aumentata la domanda.
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Veramente la legge di mercato dice che se aumenta la domanda cala il costo di produzione, e di conseguenza anche il prezzo finale è più basso.

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 15:03

Nella mia esperienza con B/N, anche se stampi piccolo, tra una medio formato e una 35mm c'è una differenza notevole quantomeno di gamma dei grigi.
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A parità di pellicola l'ingrandimento ottimale non varia.
Ovviamente se l'igrandimento ottimale è, faccio un esempio, 20X, col 24x36 arriverai a 48x72 cm; col 6x6 arriverai a 112x112 cm; con l'8x10" arriverai a 400x500 cm.
Altrettanto ovviamente NON SI POSSONO PARAGONARE due ingrandimenti di pari dimensioni FINITE ma ottenuti da due formati di pellicola diversi... perché sarebbe come mettere sullo stesso ring di Pugilato un Peso Piuma e un Peso Massimo pretendendo per giunta di spacciare il match, chiaramente IMPARI, come un incontro EQUILIBRATO!

avatarsenior
inviato il 11 Dicembre 2023 ore 16:09

Grazie Paolo, ;-)

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