user207727 | inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:08
Eppure la creatività è uno degli aspetti più belli dell'uomo. Quando vedi fare cose, in ogni campo, nuove a cui né tu né altri hai mai pensato e non lo avresti mai fatto, non rimani di stucco? Se vedessi piantare un chiodo con un cucchiaio con disinvoltura rimarrei veramente colpito. Hai mai pensato di aprire una bottiglia di vino con una scarpa? Bè c'è chi lo fa, certo esistono i cavatappi ma vederli usare non commuove. |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:12
Ci sono le parole di Susan Sontag riguardo allo stile in fotografia che sono piuttosto esplicative. |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:12
Ma chi se ne frega, Ettore? Santiddio, siamo sommersi da foto indistinguibili ogni giorno, e stiamo a fare i distinguo terminologici tra fotografia e manipolazione digitale? Ma non vi rompete mai i coglioni di questo perpetuo déjà-vu visivo? |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:17
“ @Slow_Foto Eppure la creatività è uno degli aspetti più belli dell'uomo. Quando vedi fare cose, in ogni campo, nuove a cui né tu né altri hai mai pensato e non lo avresti mai fatto, non rimani di stucco? Se vedessi piantare un chiodo con un cucchiaio con disinvoltura rimarrei veramente colpito. Hai mai pensato di aprire una bottiglia di vino con una scarpa? Bè c'è chi lo fa, certo esistono i cavatappi ma vederli usare non commuove. „ Leggo spesso che conta il risultato, non come lo si raggiunge. Per uno steccato non importa se si è usato il martello o il cucchiaio, purchè sia fatto, se strano, meglio. |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:18
“ Ma mi pare chiaro che, quelli che scattano per fare belle foto e quelli che scattano per espressione personale, giocano campionati totalmente diversi (per modo di dire...non è che ci sia da gareggiare...) „ Anche questo è vero... se fotografassi, poniamo, Scarlett Johansson (molto improbabile ma tanto sognare è gratis) si potrebbero dare diverse situazioni: 1) Avendo in mente un mio progetto grafico potrei chiedere a Scarlett di prestarsi come modella, e starei fotografando soprattutto i miei pensieri e la mia immaginazione: le foto parlerebbero soprattutto di me. 2) Potrei invece cercare di sapere tutto il possibile su Scarlett Johansson, cercare di conoscerla e cercare di esprimere quel che mi parrebbe di aver capito attraverso delle foto. 3) Oppure potrei cercare di costruire un progetto fotografico assieme a Scarlett Johansson, e sono sicuro che lei, con la sua grande sensibilità ed abilità di attrice, mi farebbe arrivare a fare foto differenti e migliori da quelle che avrei mai potuto fare limitandomi a dirigerla. Naturalmente la cosa potrebbe funzionare solo a patto che io sia abbastanza capace e sensibile come fotografo e come co-autore del progetto. Ovviamente sono tre scenari molto differenti. A me il primo non interesserebbe, anche se con questo non voglio dire che non abbia una sua legittimità e un suo perchè, mentre gli altri due li trovo invece molto ma molto più interessanti. Ma lo stesso ragionamento si potrebbe fare a proposito di foto di paesaggio in Normandia: posso andare a cercare gli scorci che mi piacciono oppure posso cercare di capire come sia per davvero la Normandia e fotografare di conseguenza. Oppure a proposito di qualsiasi altro tipo di foto. Insomma si danno situazioni differenti, tutte potenzialmente proficue. Una cosa però mi è perfettamente chiara: meno sarò interessato a far vedere quanto sono bravo e meglio verranno le foto. |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:40
Ad ogni modo penso che stiamo divagando, sia che vuoi fare una foto da perfezionista, sia che tu la voglia fare da artista, con o senza una propria interpretazione, fatto sta che si DEVE comunque metterci dentro in un modo o nell'altro il proprio marchio, che sia con lo stile, con la color o con un oggetto onnipresente, ecc.ecc,...IMHO |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:44
“ fatto sta che si DEVE comunque metterci dentro in un modo o nell'altro il proprio marchio „ Però, poi, a vedere le foto non è quasi mai così. Al massimo c'è il marchio della macchina LOL |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:54
O la scritta PH lollissimoooo scherzi a parte, ognuno il proprio marchio se lo crea, ad esempio D. Bhawl in tutte le sue scene da studio c'è sempre uno schizzo di vernice sul fondale, per Fontana è stata la scelta della color, per me ( non sono famoso e non sono un grande ma appunto per fare capire che tutti possono inserire il proprio marchio) è stata la color con delle dominanti scelte per un motivo, il tipo di ombre e il modo di sviluppare il RAW. Per altri grandi fotografi è il continuo usare il taglio delle quinte facendolo diventare il proprio tratto distintivo. |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:58
Se parliamo di perfezione...tutto è relativo, basti entrare nel Wabi Sabi fotografico dove l'imperfezione viene vista come....perfezione. |
user207727 | inviato il 08 Luglio 2024 ore 17:59
“ O la scritta PHMrGreenlollissimooooSorriso scherzi a parte, ognuno il proprio marchio se lo crea, ad esempio D. Bhawl in tutte le sue scene da studio c'è sempre uno schizzo di vernice sul fondale „ mah, direi che il marchio qui va ben oltre lo schizzo sul fondale. |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 18:04
Beh oddio...se bastasse lasciare una "firma" per distinguere un fotografo o uno stile, saremmo tutti a posto: faccio foto di cacca e ci appongo un qualunque oggetto (fisico o in pp) per testimoniare che è roba mia |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 18:07
Comunque, pensando ai paragoni musicali di Miopia, mi viene in mente che, questa sorta di talebanismo del mezzo, richiama un po' il classicismo radicatissimo di certi ambienti accademici o, meglio, della tipologia di pubblico che vuole sentire le esecuzioni tradizionali dei soliti dinosauri secolarizzati, storcendo il naso quando ci si infila l'elemento elettronico (che è ormai abbastanza inglobato nelle composizioni moderne) o i "rumori" di strumenti atipici perché risultano troppo "contemporanei" e vanno ad insozzare la maestosità della tradizione degli strumenti acustici |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 18:12
“ mah, direi che il marchio qui va ben oltre lo schizzo sul fondale. „ Assolutamente, le sue opere sono super riconoscibili, ma era tanto per dire che il proprio marchio può anche essere uno schizzo sempre presente, che poi appunto, la riconducibilità all'autore è ben altro. |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 18:16
“ Beh oddio...se bastasse lasciare una "firma" per distinguere un fotografo o uno stile „ Bè direi che lo stile basta e avanza per identificare un fotografo perchè l'ha fatto suo. Lasciare una "firma" è un di più |
| inviato il 08 Luglio 2024 ore 18:35
Io non credo che il fine "espressivo" giustifichi i mezzi. Credo che la fotografia sia per pigri, diversamente dalla scultura, e che per questo abbia bisogno di un campo o territorio o confine dentro cui si possa giocare. Cioè si vuole ricreative un evento alla LaChapelle col diluvio? Bene, lo si metta in scena, lo si rappresenti e poi fotografi. Questo perché espressivamente esiste una tradizione nel "ritrarre" l'esistente. E ci sono ancora milioni di rappresentazioni veritiere da scovare e portare alla luce. E lo si vede ogni momento, con gli occhi giusti. Se poi, si vuole artisticamente dire che l'arte moderna si fa' con ogni cosa, è verissimo e sacrosanto. Ma è altrettanto vero che la tradizione non è esaurita, che la purezza e la semplicità nemmeno. |
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