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AI è pericolosa?


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avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2023 ore 11:19

E sinceramente sarebbe pure una buona cosa, siamo davvero troppi

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2023 ore 12:34

Poi la creazione di Dio, quello vero, che farà di noi quello che in quel momento vorrà fare


E sinceramente sarebbe pure una buona cosa, siamo davvero troppi

Questa discussione sta assumendo toni sempre più apocalittici

a titolo statistico, età media partecipanti ? Siamo tra i 50 e i 60? Io sono in mezzo.
È utile anche per capire l'approccio al tema delle nuove generazioni

Grazie

avatarsupporter
inviato il 06 Maggio 2023 ore 13:08

se vuoi i pareri dei ragazxini devi andare su tiktok, magari tra un balletto e una smorfia riescono a dire pure qualcosa di sensato

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2023 ore 13:25

Michelangelo io ne ho 31, dico semplicemente che siamo troppi e la sovrappopolazione è un problema reale e riconosciuto, risolverla senza guerre e carestie è l'obiettivo che dobbiamo porci.

avatarjunior
inviato il 06 Maggio 2023 ore 14:22

Su quale base dici che siamo troppi?
Non dimenticare che 3/4 della popolazione mondiale non consuma praticamente nulla, ti Consiglio di cercare le statistiche di consumo di Europa e Stati Uniti contro Resto del mondo.

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2023 ore 15:59

Siamo troppi.




avatarsupporter
inviato il 06 Maggio 2023 ore 16:36

restando in tema, il problema non é l'AI ma l'uso che ne fara chi possiede quello strumento

per ora le AI sono controllate da chi ha principi etici, ma molti scienziati hanno ben altre finalità (basta vedere i commenti sopra MrGreen) non possono usarle perche le AI hanno dei blocchi, quindi staranno cercando di sviluppare AI in proprio, ci vogliono molti capitali e competenze ma se ci riescono son caxxi, perche l'AI può trovare strade alternative o mai pensate per raggiungere lo scopo

per capire il potenziale di una AI faccio l'esempio degli scacchi, qualche anno fa il programma campione del mondo di scacchi Stockfish, che ha un funzionamento classico, un enorme database con milioni di partite, un mostro impossibile da battere per qualsiasi umano, lo fecero scontrare con Alpha Zero una AI appositamente addestrata a giocare a scacchi

ora l'AI non sapeva giocare a scacchi, in 4 ore (non é uno scherzo 4 ore) giocando solo contro se stessa e raggiunse un livello che...
straccio Stockfish con 14 vittorie su 15 e 1 patta

questo avvenne perche il software classico veniva spiazzato, andava in pallone, le possibile combinazioni negli scacchi sono miliardi, e quella manciata di milioni di partite non potevano nulla contro una AI che inventava continuamente nuove mosse e strategie

avatarjunior
inviato il 06 Maggio 2023 ore 16:42

Si si siamo troppi
Lo dice Gigi Marzullo quindi e vero

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2023 ore 16:55

Nel mio precedente intervento facevo una battuta su due AI che si impegolano in un battibecco del tipo Nikon vs Canon, con una terza AI che si gode la rissa.
In realtà non era solamente una battuta, ma una provocazione sul fatto che il concetto stesso di intelligenza presuppone una coscienza di sé che giunga a sfociare nell'affermazione di sé, anche e soprattutto nei confronti dei propri simili.
Pur con tutto il divario nel livello raggiunto tra le diverse specie viventi rispetto a questa coscienza, mi pare che da questo punto di vista ci sia un abisso, al momento incolmabile "concettualmente" prima ancora che tecnicamente, tra il "comportamento" di una AI, pur se dovesse sfuggire alla vigilanza dei suoi programmatori e agisse incontrollata, e l'autocoscienza di un verme o un'ameba.
Questa incolmabilità credo sia dovuta al fatto che a noi stessi (quindi anche a chi ha messo in piedi le AI) sfugge ancora qualche elemento importante nella comprensione di cosa sia esattamente l'autocoscienza e di come sia nata.



Per cominciare un “articoletto” su una rivistuola italiana che di diletta di economia:
“ Il padre del microprocessore Faggin: «La coscienza non è un algoritmo ma creatività»
L'inventore del microprocessore racconta come dalle ricerche sull'intelligenza artificiale è arrivato alla riflessione sulla coscienza umana, cuore del suo ultimo libro, «Irriducibile», alle frontiere tra scienza e spiritualità”
www.ilsole24ore.com/art/il-padre-microprocessore-faggin-la-coscienza-n


Consiglio poi questo “libretto” scritto da uno che ne sa poco di tecnologie MrGreen
“ Irriducibile. La coscienza, la vita. i computer e la nostra natura”
https://www.amazon.it/Titolo-definire-Federico-Faggin/dp/8804739037/re
“ Federico Faggin è il padre del microprocessore e di altre invenzioni che hanno rivoluzionato la tecnologia e il mondo in cui viviamo. Con questo libro stravolge ancora una volta il nostro modo di vedere i computer, la vita e noi stessi. Dopo anni di studi e ricerche avanzate ha concluso che c'è qualcosa di irriducibile nell'essere umano, qualcosa per cui nessuna macchina potrà mai sostituirci completamente. "Per anni ho inutilmente cercato di capire come la coscienza potesse sorgere da segnali elettrici o biochimici, e ho constatato che, invariabilmente, i segnali elettrici possono solo produrre altri segnali elettrici o altre conseguenze fisiche come forza o movimento, ma mai sensazioni e sentimenti, che sono qualitativamente diversi… È la coscienza che capisce la situazione e che fa la differenza tra un robot e un essere umano… In una macchina non c'è nessuna 'pausa di riflessione' tra i simboli e l'azione, perché il significato dei simboli, il dubbio, e il libero arbitrio esistono solo nella coscienza di un sé, ma non in un meccanismo." Il pioniere della rivoluzione informatica arriva così a mettere radicalmente in discussione la teoria che ci descrive come macchine biologiche analoghe ai computer e che tralascia di considerare tutti quegli aspetti che non rispettano i paradigmi meccanicisti e riduzionisti: " Se ci lasciamo convincere da chi ci dice che siamo soltanto il nostro corpo mortale, finiremo col pensare che tutto ciò che esiste abbia origine solo nel mondo fisico. Che senso avrebbero il sapore del vino, il profumo di una rosa e il colore arancione?". Finiremmo col pensare che i computer, e chi li governa, valgano più di noi. "Irriducibile" è un saggio capace di tenere assieme rigore scientifico, visionarietà tecnologica e afflato spirituale, che suggerisce una irrinunciabile e inedita fisica del mondo interiore. Cristallino nelle sue parti divulgative (meccanica quantistica, coscienza, teoria dell'informazione…), illuminante nelle nuove connessioni che propone e, infine, esaltante nell'idea che promuove di come essere davvero, profondamente, umani”



user198779
avatar
inviato il 06 Maggio 2023 ore 17:47

Ilcentaurorosso Cool



avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2023 ore 17:55

Quindi state tranquilli nulla potrà sostituire il coso che sta dietro alla macchina. Mai.

io non temo l'AI in quanto assuma coscenza per poi distruggerci,

Tranquillo anche tu, ci distruggeremo da soli senza l'eventuale “aiuto” dell'AI. Siamo già a buon punto…

avatarsupporter
inviato il 06 Maggio 2023 ore 18:32

tranquillo anche tu, non ci distruggeremo per nulla, il mondo continuerà tranquillamente anche senza di noi

le mie sono ipotesi, e se anche ci fosse lo scienziato pazzo che realizza il suo sogno, il genere umano può continuare anche con l'1%

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2023 ore 18:48

Continuerà tranquillamente senza il genere umano.
Troppo catastrofico oggi? MrGreen

user198779
avatar
inviato il 06 Maggio 2023 ore 18:55

Be il pianeta non ha sicuramente bisogno di noi il contrario lo vedo un po' difficile MrGreen

avatarsupporter
inviato il 06 Maggio 2023 ore 18:56

"Troppo catastrofico oggi? MrGreen"

decisamente si
ho come l'impressione che spesso questo catastrofismo sia più un auspicio, del genere, se non ci sarò più mi auguro che il mondo bruci

lo capisco, è difficile accettare che il mondo continuerà indifferente anche senza di noi



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