| inviato il 23 Marzo 2023 ore 13:00
Ciao Teo Non mi interessano libri (in questo momento) Solo cerco un riferimento che tutti hanno in casa per fare paragoni Come dicevo solo per valutazioni dal punto di vista grafico/stampa a volte avvicino le mie stampe con quelle che trovi nei libri di fotografia Per esempio Salgado ma anche altri Voi che foto di riferimento guardate ? | 
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 13:23
“ @Carlmon Voi che foto di riferimento guardate ? „ Quelle che mi son riuscite meglio valutandole, e facendole valutare, nel loro complesso. | 
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:23
“ Quelle che mi son riuscite meglio valutandole, e facendole valutare, nel loro complesso. „ meglio rispetto a cosa?  è proprio il meglio rispetto a cosa la mia domanda, non so se si era capito... | 
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:25
“ @Carlmon meglio rispetto a cosa? „ Alle precedenti! | 
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 15:29
“ Alle precedenti!:-P „ a vabbè   | 
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 17:54
Sia ben chiaro, non sono un difensore od estimatore sfegatato di Adams. Beh Teo Ansel Adams è un gigante della fotografia, e non mi riferisco solo a quella di paesaggio, ovviamente. Personalmente, da irriducibile diapositivista quale sono, non condivido affatto l'intento iper-perfezionistico della sua ricerca fotografica, perché la trovo anche troppo simile alle esagerazioni della PostProduzione digitale, ma riconosco che è stato prima uno stampatore, poi un fotografo e infine anche un ricercatore, di primissima grandezza. | 
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 19:56
Io in passato tendevo a (far) stampare abbastanza grande: 30x30, 30x40, 50x50 fino a un massimo di 50x70, poi nel tempo ho iniziato ad apprezzare anche stampe di medie dimensioni (immagine di 28x28cm effettivi su carta 30x40). Ultimamente ho realizzato delle composizioni a parete con un mix di stampe medie (30x40), medio piccole (20x20 e 24x30) e piccole (13x18) oltre ai passe-partout; devo dire che l'effetto è molto gradevole e ho apprezzato anche le immagini piccole. In questi giorni ho in stampa dei 50x50 (in realtà sono 48x48 perché la carta è 50,8x61cm) per una coppia che conosco; già a queste dimensioni, nonostante si tratti di fotogrammi 6x6 cominciano ad esserci difficoltà nel caso il fotogramma non sia più che perfetto; pelucchi e granelli di polvere, anche minuscoli, diventano visibili (soprattutto nel caso di stampe minimal o con ampi spazi vuoti e ricchi di sfumature, che è il mio genere); il mio stampatore lo faccio dannare, sicurmente partire da fotogrammi ancora più grandi aiuterebbe non poco (oppure questo è uno dei casi in cui fare la scansione consente di eliminare ogni più piccolo difetto). Quindi ritengo che un fotogramma non vada tirato a 20x o 40x come dice Paolo ma molto meglio "sotto-sfruttare" un fotogramma grande (oltre al fatto che la differenza tra una stampa da formato 35mm e da 6x6 io la vedo anche in un 20x30, soprattutto nei passaggi tonali). | 
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 21:27
Ognuno fruisce delle proprie immagini come più gli aggrada. Per me se non sono almeno 30X servono a nulla, e pertanto MAI e poi MAI sprecherei un 6x6 per delle stampe piccole. Poi si sa che particelle di polvere e pelucchi fanno parte del gioco tant'è che ieri, riordinando la dissolvenza che presenterò domani agli amici del circolo, 55X manco a dirlo, ho perso quasi un'ora prima di riuscire a eliminare qualsiasi elemento di disturbo dalla superficie delle mie diapositive. E meno male che le mie dissolvenze restano sempre pronte nei caricatori da 80, ben chiusi e ancor meglio riposti, altrimenti per una pulizia accurata occorrerebbero diversi giorni. Ma questo fa parte del gioco perché, come si dice: non c'è rosa senza spine! | 
| inviato il 23 Marzo 2023 ore 21:57
Chi acquista una stampa grande , che non costa poco, non credo apprezzi la presenza di polvere e pelucchi, e anche chi non l'acquista ma la riceve in regalo, oppure chi la fa per se. In una dia-proiezione, in cui le immagini si alternano e si fondono, ogni immagine viene fruita per un tempo molto limitato, pertanto qualche impurità può essere tollerabile, ma in una stampa grande appesa al muro lo è molto meno. | 
| inviato il 24 Marzo 2023 ore 6:59
“ Come al solito! La Fotografia ha due bellezze: una Emotiva e l'altra Visiva... „ che bella frase, descrive cio che si prova a guardare una fotografia in poche ma efficaci parole Paolo se é tua complimenti | 
| inviato il 24 Marzo 2023 ore 14:23
Paolo se é tua complimenti Si Lomo, è mia. | 
| inviato il 24 Marzo 2023 ore 14:30
In una dia-proiezione, in cui le immagini si alternano e si fondono, ogni immagine viene fruita per un tempo molto limitato, pertanto qualche impurità può essere tollerabile, Nelle mie dissolvenze, in genere, il tempo di stazionamento è venti secondi, più che sufficienti per analizzare bene sia la scena che la fotografia, e un elemento di disturbo si nota subito... un pelucchio poi, quando lo proietti, diventa una trave. E comunque le mie diapositive, quando le proietto, NON DEVONO AVERE elementi di disturbo perché, al di là degli osservatori, danno fastidio a me! Mi irritano, letteralmente. | 
| inviato il 24 Marzo 2023 ore 16:13
Ok Paolo, quindi tu terresti appesa in salotto una foto grande in cui sono chiaramente visibili 24 ore su 24 polvere e pelucchi? Io n di sicuro! | 
| inviato il 24 Marzo 2023 ore 16:51
Ho mai detto il contrario Diego? Non mi pare! Ho anzi detto: "e comunque le mie diapositive, quando le proietto, NON DEVONO AVERE elementi di disturbo perché, al di là degli osservatori, danno fastidio a me! Mi irritano, letteralmente." Secondo te queste sono le parole di uno che potrebbe mai tollerare una stampa piena di pelucchi et similia? |
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