| inviato il 02 Marzo 2023 ore 10:28
@skylab59 No no, non mi riferivo alle pellicole. Quelle anche col mio vanno giusto bene per provinare (un po' meglio col 6x6 rispetto al 35 mm), ma alla scansione delle stampe. Non mi è mai riuscito di rifotografarle meglio di quanto facesse lo scanner, certo non ho un'attrezzatura specifica e ho sempre usato metodi arrangiati. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 10:53
“ @skylab59 @Rustyman „ Stampo sul 30x40 e lo scanner attuale è A4 quindi devo eseguire 2 sansioni ed effettuare il/la/una/un merge. Il programmino di unione a volte aggiunge del suo e manda a p.tt..e il lavoro fatto prima. Alla lunga è noioso, meglio cercare soluzioni "altre". |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 10:54
Ehhhhh, l'elettronica non fa sempre miracoli! |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 11:38
@Rustyman La mia attrezzatura specifica per rifotografare le stampe è: cavalletto, fotocamera A7r (va benissimo qualunque altra), Zuiko OM 50mm macro f/3.5, tavolo da pranzo illuminato con luce diffusa indiretta (in modo da evitare riflessi, ombre, ecc). ISO più bassi possibili, diaframma abbastanza chiuso per avere il fuoco perfetto fino ai bordi, scatto temporizzato a 2 secondi per non muovere l'accrocchio premendo il pulsante. Tutto ciò se voglio un buon risultato, altrimenti vado di cellulare e via... |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 11:50
Eh, ecco l'anello debole della mia catena. Non ho un'ottica macro (e i tentativi con un 50 mm su tubi non sono stati soddisfacenti). Anche sulla luce avrei dei problemi |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 12:06
@Rustyman Per la luce ti dirò che non uso nessuna lampada particolare, poiché mi dà riflessi o illumina più un lato che l'altro. Se riesci, meglio la luce naturale che entra dalla finestra, se è uniforme su tutta la foto. Tutto ciò per non spendere, sennò si acquista di tutto e di più, e il risultato è assicurato. Poi bisogna in ogni caso smanettare un po' in PP per sistemare le cose in modo che a monitor si abbia la stessa cosa (o anche meglio!) che sulla stampa. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 12:52
L'assenza dello schermo tiltabile penso mi darebbe qualche problema in più, comunque mi hai dato qualcosa su cui ragionare un attimo, grazie! Proprio ieri ho riesumato lo scanner per digitalizzare delle stampe con un centinaio di anni ottenendo un risultato discreto, però...quasi quasi potrei provare l'acquisizione con i miei due digifotosauri. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 15:34
“ @Rustyman Ho paura che abbiamo fatto scappare Francesca, comunque... „ Il fatto è che si fa presto a dir "pellicola". I piccoli inghippi arrivano dopo ed è meglio esser preparati a risolverli, “ fotogafo avvisato, mezzo salvato. „ |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 15:57
Una decina di anni fa (mi pare) era uscito uno speciale, credo di progresso fotografico, sul BN che comprendeva una piccola e semplice, ma ben fatta, guida che andava dallo sviluppo della pellicola alla stampa in camera oscura. Era una cosa molto pratica, penso molto adatta per un neofita level 0. Prima di cercare ingranditori, timer e vaschette una lettura di qualcosa del genere aiuterebbe a chiarirsi un poco le idee. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 17:19
Mah, non vorrei risultare eretico, ma per spendere poco si potrebbe iniziare con una tecnica ibrida, però è meglio farlo con il 6x6 o meglio ancora 6x9. Per esempio (come ho già proposto) una vecchia folding. Si trovano per poco, oppure una biottica non troppo blasonata. Si sviluppa il rullino, si rifotografa la negativa o si digitalizza con uno scanner piano, e per finire si stampa con una getto d'inchiostro. In A4 viene bene di sicuro, e forse anche in A3. Tutto ciò va bene se si hanno già a disposizione stampante e scanner. Bisogna solo procurarsi la folding, la sviluppatrice e un termometro. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 17:49
Va bene che la cosiddetta "tecnica mista" (che poi non è altro che un maldestro tentativo per cercare di tenere un piede in due staffe) oggi è assai di moda, ma a mio modesto avviso l'usanza di adoperare un prezioso fotogramma 6x6, quando non addirittura 6x9, per un esperimento dal quale difficilmente uscità qualcosa di buono beh... non la trovo una gran bella idea. Anzi diciamocela tutta: lo trovo uno spreco bello e buono. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 18:04
Il fatto è che la parte "goduriosa" del bianco e nero argentico è proprio la stampa...è lei che fa il "miracolo"... Almeno per me. |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 18:08
Beh... avete ragione |
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 20:01
ma non e' vero che non ne esce qualcosa di buono.. Se digitalizzi bene vengono fuori lavori decenti... Bisogna partire da una buona diapositiva (o da un ottimo negativo) e digitalizzarlo bene. Con il 6x6 non e' neppure cosi' difficile... |
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