| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:15
Se volete quei cieli ve li posso dare io... a dozzine. L'unico problema è che sono in diapositiva! |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:19
Scusate ma aumentare il contrasto o applicare maschere di contrasto in modo da drammatizzare (drasticamente) una scena, alterare la temperatura, fare correzioni zonali, come viene fatto da sempre da praticamente tutti i paesaggisti, e persino in fase di scatto… usare filtri… non è alterare la realtà? Non è dare una rappresentazione di qualcosa che non c'era. Qual'è il confine “etico” e perché? |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:29
Un conto è regolare l'immagine (lo si faceva anche in camera oscura), un altro è fare un collage... Mi sembrano due cose molto diverse! Bisognerebbe chiedersi se la fotografia oggi ha ancora lo stesso significato o si è trasformata in qualcosa di diverso. Se tutte queste manipolazioni sono "lecite", tra qualche anno i programmi di rendering e A.I. risolveranno il problema, permettendo a tutti di creare paesaggi più o meno verosimili in cui decidere luce e atmosfera. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:33
“ Qual'è il confine “etico” e perché? „ E' una domanda che ho spesso posto anch'io qui sul forum, ma nessuno mi ha mai risposto quando chiedevo se Ansel Adams (che peraltro ammiro) fosse da considerare un taroccatore. Quello che semmai mi pare importante, e lo ribadisco ad ogni 3d di questo tipo, è che l'autore abbia chiaro che a dare o togliere valore a quelle immagini sia unicamente e obbligatoriamente il tipo di contesto in cui le presenta. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:41
E' una domanda che ho spesso posto anch'io qui sul forum, ma nessuno mi ha mai risposto quando chiedevo se Ansel Adams (che peraltro ammiro) fosse da considerare un taroccatore. Che domanda Daniele... ma certo che Ansel Adams era un taroccatore, Ansel Adams era il Principe dei Taroccatori. Poi come taroccatore poteva essere anche più bravo di altri, ma sempre un taroccatore era! |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:46
Alterare una propria fotografia anche in maniera pesante e magari discutibile è un diritto. Prendere parti di propri scatti e comporre un immagine è anche quello un diritto a patto, per onestà nei confronti di chi osserva, di dichiararlo. Ma prendere anche solo una parte di ciò che non è farina del tuo sacco e spacciare il risultato come 100% tuo e naturale (anche il semplice non specificarlo lo giudico già malafede) non penso rientri nel diritto di nessuno. Prendere una fotografia altrui e dopo averla "violentata" spacciarle per propria è da galera a prescindere dal fatto che chi lo fa ne tragga un rientro di qualunque tipo o meno. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:46
“ Se tutte queste manipolazioni sono "lecite" „ Il problema sta nel fatto che ci sono condizioni che rendono lecite o illecite le medesime immagini. Anch'io ne ho realizzate alcune, una l'ho persino postata qui su juza nella galleria "Grafica e fotomontaggi" spiegando a quale scopo l'avevo realizzata con tanto di collage di più scatti e Drago sputafuoco realizzato con i frattali. Purtroppo sono queste condizioni che sempre più spesso non vengono rispettate. Un esempio cinematografico: film come Avatar o Il Signore degli Anelli sono leciti o illeciti a prescindere, o a renderli leciti sono gli elementi che li fanno immediatamente riconoscere come creazioni di fantasia, pur essendo graficamente verosimili? |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:48
...Bello, Skylab! Ma... si pone il problema di adeguata certificazione dei " cieli veri " |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:55
Se uno lo dichiara ci sta perché mostra la bravura nel taroccare una foto. Personalmente ritengo una foto finta anche la doppia esposizione perché finisce la bravura e l'arte di scattare una foto che come diceva qualcuno in questo post è la pazienza di aspettare le condizioni giuste, cioè la perseveranza. Se potessi abolirei l'uso delle doppie esposizioni se non dichiarato. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:56
Grazie Sauron |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 10:58
“ Poi come taroccatore poteva essere anche più bravo di altri, ma sempre un taroccatore era! „ Ma lui non nascondeva il proprio modus operandi, anzi, ne fece addirittura una scuola! Quindi l'osservatore sapeva benissimo cosa stava guardando e/o acquistando, ed era questo a rendere lecite le sue immagini. Intorno al 1980 realizzai alcune diapo del Carnevale di Venezia che, per il semplice fatto di aver usato un flash e il polarizzatore, erano si molto belle (qualcuna persino WOW), ma inverosimili rispetto a come quelle scene si presentavano agli occhi dei presenti. E' da lì che ho iniziato a rendermi conto che non esiste un tipo di fotografia "realistica" in assoluto e che a renderla lecita o illecita, da questo punto di vista, sono solo il contesto in cui un'immagine viene presentata e l'onestà intellettuale dell'autore. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 11:01
Mai utilizzato prima Ma ora che so che c'è a manetta in tutte le foto brutte |
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