| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 16:45
Non fatevi troppe seghe mentali sulle regole, uscite scattate, divertitevi, rilassatevi e godetevi la vostra passione, alla fine in giro c'è chi riesce a criticare anche il David di Michelangelo... |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 17:07
L'attrezzatura non paga mai, la si paga. :) |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 17:34
@Alessandro Callea & Durden...non posso dare che ragione ad entrambi Ho letto: ''il fotografo conosce le regole ma non le applica'' |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 17:38
Due cose 1 _ concordo con Frow, che ha lanciato il topic, sulla pochezza del catalogo "street" qui su Juza. Pur nella sua estrema varietà e articolazione il settore street ha un contenuto semplicemente abominevole, a maggior ragione se paragonato al contenuto delle altre categorie. Fotograficamente parlando, é nella categoria street che si trova il porno e non, come qualche pretino afferma, nella galleria del nudo. La questione potrebbe essere brillantemente risolta con un escamotage in punta di penna: cambiare il titolo da "street" in "foto che non rientrano nelle altre categorie". Io stesso sarei meno imbarazzato nel postare le mie foto-porcate. 2 - quello che dice Pollastrini, e il modo in cui lo dice, é certamente dirompente e certe reazioni veementi sono comprensibili. Tuttavia quanto affermato dovrebbe fare sviluppare pensieri e ragionamenti perché non è tutto sbagliato, anzi. |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 18:05
Quando assisto a un seminario sulla street dove si parla di uno o più autori, la prima cosa che viene fatta è inquadrare l'autore nella società che racconta.serve a capire perché abbia scattato in un modo piuttosto che in un altro. A vedere la street contemporanea vale la stessa regola e ci si rende conto facilmente della schizofrenia della società in cui viviamo. Si è persa perfino la contestualizzaziond, che era un evento primario della street, per privilegiare l'effetto wow e spesso l'inutile. Se tra cento anni chi si approcciasse a un autore di oggi non facesse considerazioni sul sociale di oggi, dovrebbe dire che ha di fronte uno che gioca a fare foto. In realtà racconta anche a suo modo la società che vede, anche se spesso la astrae da un contesto. Un po' come leggere opere della scapigliatura: lo si può fare senza considerare il movimento? Direi di no. Non farlo è superficiale. Ancge questo purtroppo la dice lunga su come siamo diventati |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 18:08
Assolutamente d'accordo sul fatto che nella street l'attrezzatura conta poco. Se non c'è contenuto, se non c'è particolarità, non saltano fuori per magia nemmeno con la top di gamma. Al contrario ci sono foto passate alla storia con macchine che non avevano nemmeno l'esposimetro. Edito per aggiungere che poi non serve il significato della vita o l'attimo irripetibile, anche un bel gioco di luci/ombre fatto bene in una scena quotidiana come il passante che fuma la sigaretta può essere street (per me) |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 18:20
La storia della Fotografia, rispetto a quella delle altre 'arti' figurative, è breve, ma, data la forte accelerazione e consumazione onnivora avvenuta in questi ultimi...(60 anni?) è lunga e densa. Si aggiunga il fatto che miliardi e miliardi di immagini ci tormentano ormai da anni, con la conseguenza che talvolta non si riesca a capirci niente. Quanto alla street ( preferisco chiamarla Fotografia umanista ) certamente non può ridursi alla pratica di scattare all'aperto, in ambito urbano, cogliendo scenette incomprensibili e/o tipi o prototipi da 'genere fotografico rubato', magari per testare lo stacco prodotto da ottiche superluminose con bokeh 'cremoso' che stacca figurine dall'album...ecc. ecc. come siamo abituati a vedere in certi casi, magari con l'aggiunta di un titolo che ci obbliga a vedere nella foto ciò che la foto, da sola, non direbbe. Quanto al colore, sono d'accordo con Pollastrini: il BN è ormai un cliché che si riferisce a un'epoca conclusa, salvo certi casi coerenti con una precisa intenzione. Faccio un esempio musicale: se Bach avesse avuto a disposizione il pianoforte, invece del clavicembalo, avrebbe scritto tutte le sue composizioni (per tastiera) destinate al pianoforte; prova ne sia che tutti i più grandi pianisti le eseguono e incidono al pianoforte ( il clavicembalo è preteso ormai solo dai puristi-passatisti ). Forse la domanda potrebbe essere, per un fotoamatore: se fotografo gente in strada ( all'aperto in senso lato ), che cosa aggiunge la mia foto alla conoscenza/comprensione dell'umanità oggi, al fissare il senso del mondo in cui vivo, a cogliere il valore o disvalore di ciò in cui l'uomo si imbatte oggi? Personalmente non sono all' altezza di perseguire questo obiettivo. Anzi, sono in una forte difficoltà che mi porta o a lasciare a casa la fotocamera, o a scattare a mio piacimento ciò che mi interessa, anche per giustificare la spesa fatta per avere un' attrezzatura: non ho niente da difendere, perché io e la Fotografia, ormai, forse non ci incontreremo mai. Ma vivo sereno. |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 18:41
“ Forse la domanda potrebbe essere, per un fotoamatore: se fotografo gente in strada ( all'aperto in senso lato ), che cosa aggiunge la mia foto alla conoscenza/comprensione dell'umanità oggi, al fissare il senso del mondo in cui vivo, a cogliere il valore o disvalore di ciò in cui l'uomo si imbatte oggi? „ Concordo. D'altronde i grandi fotografi del passato,inquadrabili come street photographer, spesso arrivavano dal reportage e la loro street era impregnata di quello. I mezzi di comunicazione erano pochissimi e le loro fotografie contribuivano a raccontare la società. Ora con tutte le immagini e video che circolano è molto difficile aggiungere qualcosa di nuovo e c'è inoltre l'aggravante della superficialità: ora un'immagine viene vista per quanti secondi e come? 3 secondi sullo schermo di uno smartphone se va bene. E c'è anche una superficialità nei contenuti,ora le persone sono attratte dalla scatola e non dal contenuto. Sono attratte dalle foto effetto "wow",piene di clichè e dalla scarsa sostanza |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 19:47
Farebbe le stesse foto con una compatta Casio degli anni 90. Tornando seri, oggi per passare inosservati e fare street si deve usare il cellulare. È normale. Se in un ristorante tiri fuori una fotocamera, che sia la 100v o la Leica di Cartier bresson, sei subito al centro dell'attenzione come qualcuno che sta rubando qualcosa |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 19:59
SEMPRE la differenza viene da ciò che poniamo prima dell'azione. Studiare, documentarsi, muoversi molto osservando (prima) il contesto e poi pensare ad uno scatto che racchiuda il tutto. Viceversa, fare un mosso contro una vetrina è "un mosso con una vetrina" e basta. @Luca Bugli, il problema è che street su Juza viene associata a fotogiornalismo MA le due cose sono diversissime. Io non ho una foto di street ma ricado sempre in quella categoria @Durden Qualsivoglia macchina con 28 mm e f/8 come base va benissimo, anche una FTB con 28 f/2.8 e hp5 Seguo |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 20:00
Seguo, perché di fotografia di strada non ne capisco molto, nel mio piccolo posso dire che non è affatto semplice portare a casa scatti significativi. |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 20:11
ragazzi ok avere opinioni diverse su chi ha fatto la storia del genere ed è attuale o obsoleto,su chi sceglie bn e chi colore,possiamo avere opinioni differenti su tutto ed è giusto così,però sul fatto che per essere STREET ci debba essere qualcosa di più profondo rispetto alla pure e semplice immagine credo che siamo tutti d'accordo da quanto ho letto fino adesso a me personalmente non interessa delle gallerie del forum però giusto che siamo in tema basterebbe una galleria LIFE dove vanno tutte le street non street “ Due cose 1 _ concordo con Frow, che ha lanciato il topic, sulla pochezza del catalogo "street" qui su Juza. Pur nella sua estrema varietà e articolazione il settore street ha un contenuto semplicemente abominevole, a maggior ragione se paragonato al contenuto delle altre categorie. Fotograficamente parlando, é nella categoria street che si trova il porno e non, come qualche pretino afferma, nella galleria del nudo. La questione potrebbe essere brillantemente risolta con un escamotage in punta di penna: cambiare il titolo da "street" in "foto che non rientrano nelle altre categorie". Io stesso sarei meno imbarazzato nel postare le mie foto-porcate. „ esattamente quello che intendevo |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 21:04
@Frow fare street, in teoria, è condensare una storia in uno scatto. Parlo per me, non ho questa caratteristica quanto quella della prolissità, purtroppo: lavoro per progetti. |
| inviato il 11 Dicembre 2022 ore 21:58
Quelle che vediamo oggi, le banalissime fotografie di cosiddetta "street", sono a tutti gli effetti la vera street photography, cioè fotografie che rappresentano la società di oggi, ma non perché le scene riprese siano interessanti e rappresentative, al contrario: il vero senso è che quelle foto "mostrano" la street "pur non facendola vedere esplicitamente". Sono impazzito, direte voi, e invece no (almeno non credo)! Quello che voglio dire è che rappresenta la società di oggi perché questa è pervasa di gente che si diletta di street photography (basta andare in giro per vederne in quantità, basta vedere le gallerie piene di tali fotografie, basta leggere i post di aspiranti "street photographer" che chiedono consigli) quindi la vera street va "vista" immaginando le scene in cui questi fotografi stanno fotografando gli altri (i soggetti ripresi);ecco la vera cosa interessante di queste inutili foto, che quindi, paradossalmente, più sono inutili (e più sono numerose) più diventano utili e rappresentative, per i motivi che ho descritto. Ecco... Io quando vedo quelle fotografie immagino il fotografo "mimetizzato" tra la gente che come un novello agente segreto, ritrae i passanti non si sa bene per quale motivo. Io trovo affascinante tale comportamento e penso che tra 50 anni sarà questo a dare la rappresentazione di ciò che è oggi la società e ciò che è oggi la fotografia. |
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