| inviato il 02 Agosto 2022 ore 6:55
Una decina d'anni fa Michael Christopher Brown è entrato alla Magnum e utilizza solo il cellulare, ha pubblicato le sue foto sul National Geographic. pinna-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/07/15 Stefano De Luigi, pluripremiato al World Press Photo, utilizza anche lui il cellulare per lavoro www.art-vibes.com/photography/stefano-de-luigi-idissey/ Efrem Raimondi non si è mai fatto scrupoli ad affiancare il cellulare a strumenti ben più complessi, i suoi ritratti li scattava con qualunque strumento avesse a disposizione. Per certi generi il cellulare è uno strumento potente e versatile, è un'ottima scuola di fotografia, ci si può concentrare su composizione e narrazione senza dover per forza conoscere le funzioni di una macchina fotografica che per un principiante possono diventare un ostacolo. Se una foto è potente, la qualità passa in secondo piano. Prima del covid tenevo dei corsi di fotografia, la prima domanda di solito era "che macchina fotografica mi consigli di comprare?" A forza di sentirmelo chiedere ho inserito una serata in cui parlo solo del telefono, in molti casi basta e avanza. Per le foto di famiglia e vacanze uso da anni solo il telefono, girando con mia figlia non sempre ho le mani libere nè ho voglia di portarmi dietro l'attrezzatura, che è solo peso in più. Le volte che succede utilizzo la macchina per lo più in priorità di diaframmi, la uso in manuale solo per lavoro perché ho necessità di portare a casa un certo tipo di risultato. Poi, una cosa che mi piace del telefono, è che di solito quando si parla di fotografia si parla sempre e solo di strumenti: "ah fai il fotografo? Anche io ho una reflex!" E mai che si dica: "ah fai il fotografo? Anche io sto portando avanti un mio progetto personale" Per me la fotografia è un linguaggio, una ricerca, un modo di vivere e di prestare attenzione. L'attrezzatura è in funzione di questo. Invece di solito, prima si compra la macchina fotografica e poi la si punta più o meno a caso, e non penso sia l'iter corretto. Quando guardo un bel progetto sono curioso di conoscere con che attrezzatura è stato portato avanti perché mi interessa l'approccio che ha avuto il fotografo con il suo soggetto, ma finisce lì. |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 9:31
“ Ma un professionista affermato che fa foto con lo smartphone non lo concepisco per una questione di praticità e comodità. Penso di non dire cose strane con questa mia affermazione „ dipende, è chiaro che se parliamo di foto pubblicitarie, matrimoni ecc.. quasi mai il cellulare è uno strumento utile o usato dal professionista. Però ci sono sempre più lavori personali anche di professionisti che lo sfruttano. Avevo letto un articolo dove dei reportagisti lo hanno usato in zone di guerra perchè erano diventati bersaglio se avevano la macchina fotografica. L'ho visto usato nella street, avevo visto un bel lavoro fatto nella metro di Londra in cui per particolari momenti di luce o vestiario dei passeggeri questi ricordavano come stile quadri del 600 E' un mezzo con parecchi limiti, ma con alcune qualità e sinceramente ora vedo molti più investimenti fatti sul telefono che sulle macchine fotografiche. Questo non significa che penso di fare il confronto reflex telefono e dire che il telefono è meglio perchè sappiamo tutti che è una minchiata, ma va conisderata l'evoluzine che sta facendo |
user231747 | inviato il 02 Agosto 2022 ore 9:49
Iniziare con lo smartphone? Perché no!..tanto ci sono spesso anche le impostazioni manuali o in alternativa (come già detto) si possono installare altre app. Addirittura alcune app permettono di scattare in RAW quindi si può proprio parlare di fotografia dallo scatto allo sviluppo ( nei limiti). L'unico problema ( se così vogliamo chiamarlo) è che poi, magari, abituandosi al feeling con lo smartphone viene quasi paura passare nel tempo ad una macchina fotografica "vera", ma vabbè...ognuno sarà pur libero di fotografare con quello che vuole! |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 11:44
Checco79 La tua disamina come altre sono valide, la lista di fotografi affermati che hanno prodotto cose valide di allunga continuamente. Che tu, Matteo o altri che hanno risposo varie volte al topic sono sicuro che qualcosa di convincente lo fate con il cellulare. Ma stiamo parlando di persone che si avvicinano alla fotografia e come tu hai ben detto fai una lezione sul cellulare non basi il corso sul cellulare. Le altre 9 o quello che è parli d'altro. Con questa tua affermazione hai risposto pienamente al mio quesito. |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 12:45
Non ho detto due cose importanti: Quando sponsorizzo il corso metto bene in chiaro che non è necessario avere una reflex, basta il cellulare Non è finalizzato a fare foto migliori ma serve a imparare un linguaggio Le prime due lezioni sono tecniche sugli strumenti: modalità di lettura esposimetrica, differenze tra jpg e raw, gamma dinamica, latitudine di posa, il concetto di stop, temperatura colore, rumore. Poi la lunghezza focale e il diaframma, come cambia la profondità di campo cambiando le distanze fotografo-soggetto-sfondo anche in relazione a lunghezza focale e diaframma. Le altre tre sono su luce, composizione, e editing. Per come vanno oggi i cellulari bastano e avanzano per l'utenza più smaliziata, poi ci sono quelli innamorati della ritualità del gesto fotografico: impostare i tempi e diaframmi, guardare nel mirino, sentire il peso di uno strumento alla fine del braccio... personalmente me ne frega poco, mi basta portare a casa la foto che ho in testa. |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 12:56
Per quelli come me che hanno iniziato con le fotocamere 50 anni fa più che la ritualità del gesto conta l'abitudine. E per me personalmente avere un mirino nel quale guardare, mi trovo male a inquadrare in un display, specialmente quando sono in controluce. E a me piace stare in controluce. E poi mi manca il tele. E a me il tele piace. A proposito di abitudine: trovo delizioso che la gx9 abbia la levetta di accensione che si aziona col pollice quasi nello stesso modo in cui si azionava la leva di avanzamento della pellicola nelle 35mm analogiche (che già mi piaceva di suo per la somiglianza col movimento col quale si vedeva caricare il colpo in canna nei western a chi sparava col winchester) credo che i progettisti l'abbiano fatto apposta. Ma capisco benissimo che per chi è nato nel nuovo millenio le cose siano molto diverse (tele a parte, gli amanti dei teleobiettivi non digeriranno comunque gli smartphone, per ovvi motivi). Comunque io ho iniziato a fotografare con una compatta analogica, obiettivo fisso, ed era anche più limitante del telefono... quindi secondo me ce n'è tanta di roba che si può fare col telefono. L'idea di andarmene a spasso solo col telefono e vedere cosa riesco a cavarci però è un po' che mi frulla per la testa, magari per fare foto in qualche paesino dove non sono mai stato e vedere come butta... |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 13:55
Il bello delle abitudini è che possono nascerne di nuove a seconda del bisogno. L'inverno passato ho fatto un lavoro nelle scuole in cui era obbligatoria la mascherina ffp2: non sono mai riuscito a fotografare utilizzando il monitor, avevo necessità di quella cornice nera che mi manteneva concentrato solo su quello che stavo fotografando ma ogni volta che avvicinavo l'occhio al mirino si appannava e non c'era verso di fotografare. Adesso scatto indipendentemente con mirino o display. Con reflex scattavo sempre one shot e punto singolo, passando a mirrorless scatto quasi sempre in servo e eye-af. Fin all'anno scorso usavo solo i fissi, da dicembre alterno tranquillamente fissi e zoom. Fino a quest'anno scattavo sempre in manuale, ultimamente passo in priorità dei diaframmi a seconda della situazione. Se dovessi dare una definizione alla vecchiaia, direi che è quel periodo della vita in cui ci si cristallizza sul "ho sempre fatto così, perché devo cambiare?" Non è un giudizio, è solo un consiglio: date più chances alle novità e sforzatevi di cambiate abitudini. Il cellulare è uno strumento con dei limiti, accettati i quali è veramente potente; ed è l'unico settore in cui vedo un grosso margine di evoluzione grazie alla fotografia computazionale. |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 14:20
“ Se dovessi dare una definizione alla vecchiaia, direi che è quel periodo della vita in cui ci si cristallizza sul "ho sempre fatto così, perché devo cambiare?" „ E' anche quel periodo della vita in cui ci si dice: per fare questa cosa in modo decente ho impiegato parecchi anni, se metto troppi cambiamenti in ballo e me ne serviranno altrettanti?... chissà se li avrò?" Ciò permesso è vero, da quando uso la gx9 ho cominciato a smanettare un po' coi sistemi di messa a fuoco diversi da quello che usavo di solito (punto centrale e ricomporre), e anche l'odiato mirino elettronico vedo che, una volta capito quel che fa, può essere parecchio comodo. Però, vista l'età, il mio punto di vista è che se una novità non mi porta vantaggi in tempo ragionevolmente breve lascio perdere: il tempo mia a disposizione non so quanto sarà, e potrebbe anche essere pochino pochino... |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 15:19
“ si è iniziato con un po' di teoria, un po' di storia, un corso parallelo di solfeggio, qualche sessione di ascolto, un po' di tecnica „ quello ha senso in una disciplina in cui serve tanta tecnica, diversamente si chiama "gatekeeping". Per la fotografia puoi fare grandi cose ma soprattutto puoi divertirti senza sapere nulla, alla tecnica ci si penserà quando le cose staranno strette. Altrimenti ci ritroviamo (come in effetti già succede) con milioni di persone che "NON HAI SEGUITO I TERZI ANATEMA" oppure quelli che fanno il giro e "cioè sai che io le regole non le seguo perchè mi piace infrangerle per seguire l'attimo come cartier bresson" "sì ma la foto fa cagare lo stesso" "tu vuoi ricondurre tutto a uno schema fisso e immutabile, io sono oltre le vecchie vostre convenzioni" "sì, ma fa cagare, terzi o meno". Più foto meno pippe. |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 15:24
Mnardell il "problema" della fotografia è che è l'unica arte in cui non è necessario avere delle basi tecniche: strimpello la chitarra e per farlo ho dovuto imparare gli accordi e qualche scala, con la fotografia schiacci un pulsante e ottieni la foto. E una foto singola può bastare a se stessa. Se smanazzi a caso sulla tastiera del pianoforte ottieni dei suoni con cui non ci fai nulla. Sono solo note a casaccio, non è una canzone. Il bagaglio tecnico serve sicuramente, e ho litigato con improvvisati che accettavano lavori senza sapere la differenza tra un 50 f1,8 e un 24-70 f2,8. Ma per me è importante conoscere la tecnica quel tanto che basta per dire ciò che si vuole dire. Se ascolti una canzone e vuoi riprodurla devi studiare sodo. Se guardi una foto e vuoi farne una simile, fai molto prima. Motivo per cui se vuoi fare il musicista c'è il conservatorio, se vuoi fare il fotografo puoi anche non aver frequentato nessuna scuola. Ho partita iva da 10 anni e sono perito elettrotecnico... |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 15:39
Pubblico poco perché non ho tempo per i social, ma uso Instagram e Facebook Utilizzo una post che pialla i files e diventa abbastanza difficile capire con cosa ho scattato, così sono libero di scattare con quello che ho sotto mano. E anche perchè "la qualità ci ha rotto i c*glioni" (cit. Boris) www.instagram.com/francescozenoboni/ |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 16:11
“ alla mia prima lezione di pianoforte il maestro non mi ha invitato a dare sfogo a chissa' quale estro artistico col vento nei capelli perchè fossi stato anche un poteziale Mozart ero di fatto troppo acerbo in gusto e tecnica .. si è iniziato con un po' di teoria, un po' di storia, un corso parallelo di solfeggio, qualche sessione di ascolto, un po' di tecnica, piccoli pezzi facili e soprattutto un pianoforte verticale; non un coda da concerto ovviamente ma sicuramente non una pianola da scuola media .. „ Sì, se uno va a lezione di pianoforte ovviamente troverà un maestro che gli insegnerà a suonare il pianoforte, mi sembra logico. Quanto all'idea di cominciare con un po' di teoria e un po' di storia e con il solfeggio beh, ci sono idee migliori e gente che ci lavora su da almeno una cinquantina d'anni e fa anche dei risultati mica da ridere, ma non è questo il punto. Ma comunque se il nostro ipotetico studente non fosse partito con l'idea di studiare il pianoforte ma semplicemente con quella di fare musica i percorsi possibili non avrebbero per forza dovuto includere il pianoforte, o perlomeno non nel momento iniziale. Tradotto in fotografese: se voglio imparare a usare una reflex (o un mirrorless o un banco ottico o quel che volete) cercherò un corso dove mi insegnino quelle cose lì. Ma se voglio semplicemente imparare a realizzare delle immagini ci sono, secondo me, moltissime cose che si possono fare anche con una compattina usandola solo in automatico o con la fotocamera dello smartphone. Attenzione: ho scritto "moltissime cose" e non "tutto"... |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 16:20
“ Quasi nessuno però fa l'ovvia osservazione: beh, una fotocamera ce l'hai già in tasca, lo smartphone. Inizia con quello... „ totalmente d'accordo per me va benissimo iniziare con lo smartphone. anzi la realtà ormai è che tutti di fatto iniziano con quello ora secondo me però il primo scalino da fare per imparare a fare foto, è proprio quello di NON far post produzione, ovvero comporre ed esporre con il telefono già in maniera più precisa possibile. la post produzione dovrebbe essere solo una messa a punto "fine" leggerissimo raddrizzamento, piccolissima ritocco colori e minimo su esposizione credo fermamente che chi sa fare belle foto, le fa bene con qualunque mezzo jpeg da iphone 12
 sempre iphone 12
 sicuramente si può dire che non hanno il dettaglio fine di un sensore più grande, ma io le trovo belle e la secondo è anche ben stampabile almeno fino ad a4. non andrei troppo oltre... |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 16:22
Il ponticello in bn l'ho scattato col cell in raw, poi le ho editate con Lr sempre col cell. E' stato un esperimento. Onestamente ho poco interesse a pubblicare qui sul forum perché di like e commenti me ne faccio poco, mentre i social mi servono da portfolio e strumento di marketing. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |