| inviato il 30 Aprile 2022 ore 9:38
Seguo interessato. Posso solo dire che un conto è esporre in contesti statici un altro in quelli dinamici. @D4n1x Tenga conto che Lei ha visto delle stampe. Ansel Adams è l'ideatore di un processo realizzativo che termina con la stampa e la camera oscura. Nella stampa vedrà quindi il risultato di tutti i passaggi, non solo quelli adottati in fase di scatto. Come misuro-media ponderata al centro o spot: in modalità TAV (in Pentax) compongo, regolo la compensazione (se serve), AElock e scatto. Altrimenti M per i soggetti statici. Per quelli dinamici è un altro discorso |
| inviato il 30 Aprile 2022 ore 10:06
“ Quello che voglio capire principalmente non è come esporre, il titolo è un pò clickbait, ma vorrei capire come misurate voi l'esposizione, è ovvio che in base al risultato che si vuole ottenere si va a regolare l'esposizione. Ma il punto è, come misuriamo ? esistono varie modalità esposimetriche, io personalmente uso per il 99% dei casi la modalità matrix, poi in base a cosa voglio ottenere vado a giocare con l'esposizione starandola rispetto a quello che consiglia la macchina. Ma è corretto? ad esempio se voglio ottenere una silhouette non sarebbe meglio usare la modalità spot, misurando le alte luci ? e ancora, anche in altri casi, considerando che anche la matrix dà una certa importanza al centro, non sarebbe il caso di valutare in maniera più oculata in quale punto della scena calcolare l'esposizione e poi ricomporre ? sono tutti dubbi a cui cerco una risposta” Esattamente come quasi tutti immagino, oggi con le ML, si approfitta per compensare avendo in tempo reale il feedback da EVF. Non deve essere una cosa precisissima, è appunto il metodo che coniuga velocità e risultato, poi nel caso, qualcosa si completa in post. Ovvio che se hai tempo, foto in studio, panorami, still life, etc. ti puoi mettere la' con lo spillino e fare i tuoi check in spot e decidere in maniera ponderata quello che esattamente vuoi privilegiare. Poi al solito, conoscendo il tuo sensore se sai che hai margine da poter recuperare i sul raw, vai un pelino oltre, se non ricordo male il video iniziale parlava di un terzo di stop ma dovrei rivederlo, comunque la cosa non cambia, il concetto, e comunque che dipende dalla propria attrezzatura. Quindi anche qui c'è una parte un po' basata sulla profonda esperienza dei risultati. Ma andiamo sul fino. E non so quanto ne valga la pena. |
| inviato il 30 Aprile 2022 ore 10:24
"Ma il punto è, come misuriamo ?" Bisogna prima conoscere, e benissimo, le modalità di esposizione della fotocamera, che opera in luce riflessa e degli esposimetri esterni, che possono operare anche in luce incidente. Sapendo bene che cosa misura l'esposimetro, bisogna, prima di scattare, usare il cervello. Detta in due parole, si espone bene per la zona della scena che ci interessa, e facendo, se necessario, se ci interessa anche un controllo sul resto dell'immagine, a occhio, se si conosce bene il sensore della propria fotocamera, o con lo spot della fotocamera o dell'esposimetro esterno. Bisogna fare degli esempi, altrimenti restano tutte chiacchiere vuote
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Esposizione per il cielo, usato spot medio tra gli alberi, era pieno giorno, circa le 12, c'era molto contrasto
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Usata l'esposizione Nikon Matrix, era sera e non molta luce, la D4 sopportava quella differenza di luminosità
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! E' una doppia esposizione, con la prima esposizione in prevalenza centrale nominale e la seconda a -3 stop. Scatti fatti a mano libera effettuati in raffica veloce, e poi uniti in HDR in Adobe Camera RAW (gli scatti li allinea ottimamente Camera RAW!), file HDR con estensione DNG, elaborato in Adobe Camera RAW poi convertito in Tiff a 16 bits a colori, spazio colore ProPhoto RGB, e risoluzione lineare di 360 PPI.
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Prevalenza centrale
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Nikon Matrix
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Matrix Nikon e verifica con Sekonic L 308 X a luce incidente
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Esposimetro esterno, Sekonic L308 X a luce incidente (se uno usa la fotocamera, che opera in luce riflessa, è bene sovraesporre almeno 1 stop)
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Esposimetro esterno, Sekonic L308 X a luce incidente RAW
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Immagine finita
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Non mi ero portato il Sekonic: esposizioone a prevalenza centrale, con ulteriore verifica in spot piccolo su luce ed ombre: con le professionali Nikon, si cambia la modalità di esposione dell'esposimetro e si fa la verifica spot in pochissimi secondi, non sono dieci secondi, senza perdere l'inquadratura, non si stacca la fotocamera dall'occhio. Uno conosce il sensore, con la verifica sa se ce la fa o meno a registrare la differernza robusta di luminosità, e decide se scattare o meno: in quel caso la D4 io sapevo che ce la faceva.
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Prevalenza centrale
 CLICCARE SULL'IMMAGINE PER VEDERLA GRANDE! Prevalenza centrale Io tendenzialmente sovraespongo un po' praticamente sempre rispetto alle indicazioni dell'esposimetro, perchè quando posso cerco di fare delle ETTR. Spesso passo anche a scatto in bracketing, in raffica veloce: prima di fare le inquadrature, imposto con calma il braketing a 2 scatti, con il secondo a + 1 stop risapetto al primo, e senza staccare l'occhio dalla fotocamera, attivo e disattivo il bracketing, a seconda della scena, con le Nikon si fa in un lampo senza staccare la fotocamera dall'occhio e senza perdere l'inquadratura, Detta in una parola, bisogna conoscere bene il trabiccolo che abbiamo in mano ed usare il cervello. Occhio che la "giusta" esposizione è importantissima in Fotografia, se si parte da una foto esposta malem la fotografia veramente bene non viene mai. |
| inviato il 30 Aprile 2022 ore 10:28
“ E non so quanto ne valga la pena. „ Infatti, i sistemi valutativi hanno raggiunto performace tali da far stare tranquilli il 99 % delle volte e concentrarsi sugli altri parametri dello scatto. Molti casi sembrano particolari ma spesso esporre bene è più scontato di quanto sembri, un esempio per tutti i tramonti e le siluette. I casi veramente difficili si risolvono spesso illuminando, ovvero agendo sulla gamma delle brillanze. Il tanto bistrattato EVF a differenza del Mirino Ottico permette di fare un ottima stima del risultato finale e di apportare le correzioni del caso. Una certa differenza operativa viene in funzione del fatto che si scatti in JPG o RAW o in altre parole che si pensi o meno di considerare la post produzione come parte del processo espositivo. La mia esperienza mi porta ad essere ondivago tra scatto RAW e JPG ultimamente salvo JPG+RAW ma l'esposizione Valutativa mi basta lasciandomi tutto lo spazio di manovra che desidero Non vi arrabbiate, ma confermo che gli Smartphone abbiano ad oggi le migliori prestazioni in quanto coniugano scatto ed elaborazione, spesso, in modo ottimale |
| inviato il 30 Aprile 2022 ore 10:36
“ Io tendenzialmente sovraespongo un po' praticamente sempre rispetto alle indicazioni dell'esposimetro, perchè quando posso cerco di fare delle ETTR” esatto “ Infatti, i sistemi valutativi hanno raggiunto performace tali da far stare tranquilli il 99 % delle volte e concentrarsi sugli altri parametri dello scatto” Una scelta va fatta soprattutto nelle scene ad alto contrasto in cui lo sappiamo che non c'è tecnologia attuale che tenga; poi va fatto nelle scene in cui il particolare e' piccolo e ci interessa più del resto e non si può dare colpa agli automatismi se non ne tengono conto. Insomma aiuti col cervello sempre acceso. As usual… |
| inviato il 30 Aprile 2022 ore 10:36
Gli smatphone usano la Fotografia Computazionale, ossia fanno un trentina o più di scatti, quando uno scatta una fotografia, poi integrano la trentina di scatti e tirano fuori l'immagine finita. Così fanno un culo come l'O di Giotto a tutte le fotocamere digitali di oggi che non usano fotografia computazionale. E' solo questione di tempo perché quella tecnologia sia introdotta nelle normali fotocamere: tutto quello che usiamo oggi di fotocamere, reflex ed ML, sarà di colpo un rottame da buttar via. |
| inviato il 30 Aprile 2022 ore 10:51
Molti oggi non immaginano come vada bene questo:
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| inviato il 30 Aprile 2022 ore 11:35
“ mentre la lineare effettivamente riporta la foto in una modalità "flat" ed ho notato che riesco a recuperare molto meglio un pò tutto. „ D4n1x, se vogliamo scendere sulle (importanti) strategie pratiche, un profilo lineare ti aiuta a utilizzare meglio tutti i dati sul tuo RAW. E' vero: recuperi meglio luci e ombre. Poi si tratta di ripristinare il contrasto generale con una curva adatta a quella particolare fotografia. Se ragioniamo in termini di esposizione del singolo scatto, non di bracketing, il passo precedente (quindi in fase di ripresa) è quello di sfruttare tutto lo spazio che hai sul RAW in termini numerici. In questo senso l'ETTR a ISO base (come è stato già detto) è un'ottima strategia. Questa potrebbe essere la "definizione operativa" di "corretta esposizione". Se poi la dinamica luminosa della scena eccede ampiamente quella del sensore, allora (finalmente!) entra in campo il cervello del fotografo e la "corretta esposizione" diventa una scelta (estetica, non più tecnica). |
| inviato il 30 Aprile 2022 ore 15:11
Infatti quando ho voglia, butto dentro un profilo repro di raamiel. Materia grezza, poi tutto da fare. EDIT “ Nel digitale Bayer la priorità è ottimizzare SNR perché se la PP parte da file RAW rumorosi introduce artefatti indesiderati. Nel digitale l'esposizione corretta è quella che garantisce un buon rapporto segnale su rumore (SNR, SignalNoiseRatio). Finito. „ |
| inviato il 30 Aprile 2022 ore 15:28
“ Molti oggi non immaginano come vada bene questo: „ Più che altro oggi per molti sarebbe già un problema comperare il rullino, poi usarlo ti saluto. |
| inviato il 30 Aprile 2022 ore 15:53
esposizione corretta, tutto si potrebbe riassumere in, scatta per le luci e poi in pp apri le ombre se necessario, quanto dipende dal gusto estetico di ognuno ettr io lo reputo inutilmente rischioso, pure se stai mezzo stop sotto alla fine non cambia nulla, e nessuno qui vedrebbe differenze tra due foto da 1/2 stop di esposizione differente |
| inviato il 01 Maggio 2022 ore 10:36
Val, non sono ingegnere e quindi forse non sono abbastanza competente per aprir bocca. La legenda è chiara. A sx. meno luce sul sensore = peggior SNR. OK. Più luce sul sensore è lo slogan del fotografo digitale. A dx. a parità di luce sul sensore, alti ISO hanno miglior SNR. Questa è una sovraesposizione. Non capisco però perché questo avvenga nelle zone più scure. Perché la composizione del rumore (diversi tipi di r.) cambia con poca/molta luce? E poi, dato tutto ciò, devo capire come sia meglio comportarsi con poca luce. Alzare gli ISO ma anche sovraesporre un po' (poco per non saturare i pixel)? |
| inviato il 01 Maggio 2022 ore 10:39
@Jacopo Maffei Concordo pienamente che guardare una stampa non è la stessa cosa che guardare un immagine a monitor, proprio per questo sto facendo questo "percorso" di ristudio dalla A alla Z, per vedere cosa migliorare nel mio processo ed arrivare ad una stampa dignitosa. @Alessandro Pollastrini Ti ringrazio per il tuo post veramente ben fatto, me lo sono già riletto tutto un paio di volte per vedere ben benino come valuti le varie scene. Una domanda, quando usi il Sekonic nei paesaggi come effettui la valutazione ? probabilmente errando ho sempre valutato l'esposimetro esterno per i paesaggi "inutile". @Ilcentaurorosso Al momento ho una Canon EOS 80D, quindi niente EVF, anche se stò valutando un passaggio a Fuji visto che in casa abbiamo già un corpo macchina di questo brand. Quindi, alla fine della fiera, le domande che mi sto ponendo non sono poi tanto sbagliate, ovviamente non si può avere una ricetta pronta ad ogni caso. Ad ogni scatto bisogna valutare dove esporre, capire cosa si vuole tenere e cosa no, e valutare quale modalità dell'esposimetro usare. @Ale Z e @Valgrassi Alla fine della fiera, bisogna capire come esporre anche in base al processo che si intende praticare a casa. Se voglio fare PP, è meglio che segua i dettami della fisica, quindi ok valutare l'esposizione correttamente stando attento a dove la calcolo e a non bruciare le luci, ma poi bisogna ricordarsi anche di far arrivare più dati possibili al sensore. Mentre ad esempio la mia compagna, che non vuole fare PP, dovrebbe cercare di lavorare molto di più sull'esposizione in base al risultato che vuole sul JPG. Alla fine scattare in JPG è molto più complesso che post prodursi l'immagine da solo, anche se come dice @Valgrassi un margine di ritocco c'è. Io sinceramente non concordo sullo scatto solo in JPG, poiché a mio parere la PP fa parte del processo creativo e non mi piace che sia delegato all'ing di turno che ha realizzato i profili della mia macchina. Per la PP non avevo mai considerato tantissimo la questione, sicuramente tornerò ad usare la curva lineare cu CO in determinati casi. @Valgrassi sinceramente ho sempre trovato i tuoi post molto interessanti, non solo in questo thread. Li ho sempre lletti anche più di una volta, e mi hanno sempre dato modo di andare a fare ulteriori ricerche. Poi sarà che ho una indole da informatico, quindi trovo sempre interessante capire come funziona a livello fisico/ingegneristico un prodotto Praticamente nell'immagine a sinistra dice che anche aggiustando il tempo di esposizione, all'aumentare degli ISO registra meno elettroni e quindi il rapporto segnale rumore è più basso. Mentre a destra dice che lascia il tempo costante, ma aumenta solo il valore ISO. Mi sembra logico a parità di illuminazione del soggetto, se aumento gli ISO, e diminuisco il tempo faccio sicuramente diminuire il numero di elettroni che arrivano al sensore e vado brutalmente ad usare l'amplificatore. Risultato, i dati che non ha non se li può inventare, e quelli che ha amplificandoli sicuramente avranno una perdita data anche dal fattore che amplifichi anche il rumore. Inoltre è ovvio, come fare ETTR usando gli ISO sia errato, che poi se lo fai a mio parere non hai capito nulla di come lavorano gli ISO in digitale Una grossa differenza tra iso invariant e i iso variant, l'ho notata ad esempio tra la mia 80D e la x-t200 della mia compagna. C'è uno stop sano di differenza sulla tenuta, io stò già stirato al limite a 1600 ISO, lei ottiene lo stesso rapporto a 3200 ISO. |
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