| inviato il 02 Aprile 2022 ore 10:31
“ Prova a variare la distanza sui medesimi dati magari 10 metri „ D800 focale=60mm f/4.0 dist=1000cm PdC=744.4cm D300 focale=40mm f/2.8 dist=1000cm PdC=804.0cm Se si potesse impostare un diaframma a piacimento e si mantenesse il rapporto fra i diaframmi esattamente 1.5, le PdC sarebbero identiche. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 10:43
“ Magari viceversa. „ Yes, hai ragione, la matematica non è un opinione. C'è un refuso nella frase precedente, usato dimezzare f invece di raddoppiare f, trascinato poi nell'esempio. Ma non cambia il resto. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 10:56
“ Se si potesse impostare un diaframma a piacimento e si mantenesse il rapporto fra i diaframmi esattamente 1.5, le PdC sarebbero identiche. „ Non si può mettere 1,5 perchè non sempre è quello il rapporto tra le dimensioni dei sensori e conseguentemente è diverso anche il circolo di confusione. Se prendi altri brand noterai che tra FF e apsc il rapporto cambia e la differenza rimane e si accentua. Guarda anche l'iperfocale quanto sposta. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 10:58
Allarga quella con il 35mm fino a che il gatto occupa lo stesso spazio dello schermo rispetto all'altra foto (quindi riproduci due foto uguali) e guarda cosa succede alla pdc ... |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 10:59
“ Guarda la tabella dell'iperfocale per avere una idea della variazione.. „ Vale anche per l'iperfocale la stessa cosa, puoi sempre verificarlo dal sito. E d'altra parte è facile verificare la cosa direttamente dalla formula della distanza iperfocale: I = (F * F) / (f * C) F=focale (poniamole 60mm per FX e 40mm per DX come l'esempio sopra) f=apertura (assumiamo f/4 per FX e f/2.6667 per DX per mantenere il rapporto esatto di 1.5) C=circolo di confusione (0.03 per FX e 0.02 DX, come impostato automaticamente dal programma che hai linkato) Se sostituisci trovi che l'iperfocale è identica, cioè 3000cm. Nella formula della PdC, che vi risparmio, i parametri sono gli stessi ed il risultato è lo stesso: a parità di distanza del soggetto, con due accoppiate focale/sensore che eguagliano l'angolo di campo (quindi per esempio FX con 60mm e DX con 40mm), per avere la stessa PdC, l'apertura dell'obiettivo montato sul sensore più piccolo deve essere più aperta dello stesso fattore di crop (se il fattore di crop è 1.5 e su FX si imposta f/1.5 su DX bisogna impostare f/1.0). |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 11:09
“ Vale anche per l'iperfocale la stessa cosa, puoi sempre verificarlo dal sito. „ No, infatti varia e non di poco. Puoi verificarlo anche te, o controllare questa tabella che fai prima. www.reflex-mania.com/wp-content/uploads/2020/12/tabella-distanza-iperf “ C=circolo di confusione (0.03 per FX e 0.02 DX, come impostato automaticamente dal programma che hai linkato) „ Se cambi brand, come ti ho già detto varia. Canon per esempio apsc ha 0,019. Nelle formule che hai messo se guardi i parametri ti accorgi pertanto che la variazione non è lineare. Se poi vogliamo spostare la discussione dal campo teorico a quello pratico e cosa comporti nella sostanza forse è meglio, altrimenti rischiamo di invorticarci nel nulla. Spero però che almeno questa parte teorica sia servita a chiarire qualche concetto. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 11:27
“ Una cosa meno nota, invece, è che anche il diaframma si moltiplica, in termini di profondità di campo „ Scusate, ma nella formula di calcolo della profondità di campo (reperibile ovunque) il formato del sensore non è tra le variabili che entrano nel calcolo. E' ininfluente. Quello che viene preso in considerazione è il Circolo di Confusione accettabile (CoC). Questo sì cambia di valore a seconda del formato del supporto sensibile (pellicola o sensore) per via del diverso fattore di ingrandimento che si deve applicare per ottenere un certo formato di stampa. Ma solo se si stampa... |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 11:31
“ No, infatti varia e non di poco. Puoi verificarlo anche te, o controllare questa tabella che fai prima. „ Se fai bene i conti quella tabella dice la stessa cosa, l'iperfocale è la stessa. Il rapporto fra i CoC usati è 1.73333 (0.026/0.015), quindi i confronti si fanno con due focali ed aperture con lo stesso rapporto. Quindi per esempio per FF focale 60mm ed apertura f/11, e per APS-C focale 35mm (60mm/1.7333) ed apertura f6.3 (11/1.7333). Se guardi la tabella vedi che l'iperfocale è 12.96m per APS-C e 12.59 per FF. Scusa ma che altre evidenze vuoi di più? Calcolatore on line, formule e tabelle dicono la stessa cosa. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 11:32
“ Scusate, ma nella formula di calcolo della profondità di campo (reperibile ovunque) il formato del sensore non è tra le variabili che entrano nel calcolo. E' ininfluente. „ E' quello che cerco di dire da un po.. auguri. “ Quello che viene preso in considerazione è il Circolo di Confusione accettabile (CoC). Questo sì cambia di valore a seconda del formato del supporto sensibile (pellicola o sensore) per via del diverso fattore di ingrandimento che si deve applicare per ottenere un certo formato di stampa „ Idem.. “ Ma solo se si stampa... „ Ecco non complichiamo ulteriormente la cosa.. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 11:32
“ Scusate, ma nella formula di calcolo della profondità di campo (reperibile ovunque) il formato del sensore non è tra le variabili che entrano nel calcolo. E' ininfluente. „ E' quello che cerco di dire da un po.. auguri. “ Quello che viene preso in considerazione è il Circolo di Confusione accettabile (CoC). Questo sì cambia di valore a seconda del formato del supporto sensibile (pellicola o sensore) per via del diverso fattore di ingrandimento che si deve applicare per ottenere un certo formato di stampa „ Idem.. “ Ma solo se si stampa... „ Ecco non complichiamo ulteriormente la cosa.. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 11:32
OK.... |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 11:36
“ Ma solo se si stampa... „ Vero, ed anche se si guarda l'immagine nella sua interezza sullo stesso monitor. Ma in questi casi il CoC è direttamente correlato alle dimensioni del sensore. Se si considera la PdC come risulta guardando al 100% a monitor cambia tutto, dipende dalla densità di pixel e non dal formato. Ma direi che ne abbiamo abbastanza del caso di confronto alla stessa visualizzazione. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 12:30
“ Scusa ma che altre evidenze vuoi di più? Calcolatore on line, formule e tabelle dicono la stessa cosa. „ Credo che stia argomentando 'per amor di tesi' |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 12:36
“ Se guardi la tabella vedi che l'iperfocale è 12.96m per APS-C e 12.59 per FF. „ Scusa leggo solo ora. Io vedo che la misura non è la stessa Se prendi un 200 apsc a f 8 sono 333 metri. Un 300 ff a f 11 sono 314 metri. 19 metri Possono essere pochi o tanti ma non è la stessa. |
| inviato il 02 Aprile 2022 ore 13:05
Come già dicevo nel mio post precedente, di un problema SEMPLICE si sta facendo un po' di confusione. La PdC dipende da 4 variabili: apertura del diaframma, focale, distanza del soggetto e dimensione del sensore al quale è legato il circolo di confusione. Ci sono tante App che confermano ciò. L'esposizione, a parità d'impostazione Iso, dipende dall'illuminazione del soggetto dalla quale scaturiscono le varie equivalenti coppie: apertura (diaframma) e tempo di esposizione, che uno sceglie come meglio crede in base alle proprie esigenze. Queste sono cose vecchie e mi meraviglio ci siano ancora dubbi. IL TIPO DI SENSORE IN TUTTO QUESTO NON C'ENTRA perché, ripeto, lo stesso ragionamento si può fare con la pellicola. La questione dell'equivalenza tra FF e APS-C non c'entra niente con l'esposizione. Posso fotografare lo stesso soggetto con una FF o una APS-C e, a parità di Iso impostato, usare una delle COPPIE EQUIVALENTI, apertura e tempo di esposizione, che scaturiscono dall'illuminazione del soggetto. È chiaro che se uso la stessa focale e lo stesso diaframma, per il ragionamento del fattore di crop, mi cambierà la PdC. Per avere la stessa PdC a parità di focale, sulla APS-C devo chiudere di circa uno stop, a secondo del brand, e chiaramente aumentare il tempo di esposizione. Quindi mettiamoci l'anima in pace e stabiliamo una volta per tutte che qualsiasi sensore si usi, impostando lo stesso diaframma, l'intensità luminosa (non mi fate sentire più densità luminosa) che arriva sul sensore (a parità di soggetto) è la stessa e di conseguenza si determina il tempo di esposizione, che sarà identico nei due formati se l'Iso impostato è lo stesso. |
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