| inviato il 05 Aprile 2022 ore 12:40
“ una vistosa e fastidiosa dominante Magenta „ Confermo. |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 13:37
Grazie delle info Paolo, molto interessante. Da ignorante, non ci ho mai dato troppo peso a questa caratteristica della Elite. E sbagliavo, perché è dannatamente evidente. |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 14:04
“ ...Perdonami, ma io vedo molti artefatti, soprattutto nei blu, ma non solo. Non so se siano problemi di sviluppo (lo fai da te o lo fai fare ad un lab?) o di scansione? Non credo sia sporco sulle lenti, almeno non mi pare. Per il resto, come è stato già scritto, la Velvia nasce per la proiezione e quindi i colori vanno gustati in quella modalità. La visione a schermo con quelle saturazioni così spinte non rende ragione ad una pellicola così valida. Mia opinione. „ Anche la mia. |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 16:53
LORENZO1910: si è quello che sottintendevo; è possibile che invece della scansione Noctilux abbia rifotografato in digitale le dia e siano comparse macchie dovute al sensore sporco.E, in più, nei cieli una granulosità forse attribuibile ad un po' di maschera di contrasto che la digitale applica di suo, magari aumentata se le foto sono state fotografate in jpeg. Edobette, comunque la dominante magenta si può notevolmente diminuire in post, no? |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 18:26
Amatoriale ma piacevole... belle foto, mi piacciono! |
| inviato il 05 Aprile 2022 ore 21:24
La mia dia preferita... a colori scattavo praticamente solo con quella. Spettacolare e inarrivabile...poi, se sottoesposta di 1/2 stop, nei paesaggi era esplosiva |
user77830 | inviato il 05 Aprile 2022 ore 22:48
Velvia digitalizzata perde gran parte del proprio fascino; per rendere la duplicazione più simile all'originale ho agito su PS e , quando decido di stamparne qualcuna, mi impegno maggiormente per eliminare eventuali difetti che su carta svaniscono totalmente. Il file è di 103MB perfettamente stampabile a dimensioni di 50X75. Per quanto concerne l'accartocciamento della decorazione dell'interno della cupola del Duomo di Siena, segnalato da Scrut, andare a verificare su internet...la mia foto è uguale all'opera. Ghino_23 molto belle le scansioni delle tue Velvia. |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 0:16
Quindi la duplicazione di Noctilux è sta effettuata con scansione o fotografando la dia in digitale? Se rifotografata, un file da 103 MB sembrerebbe scattato in TIFF, cosa che mi parrebbe strana. Se fatta da scansione, mi sembrano strane le macchie da polvere sul sensore. Così, per curiosità... |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 8:11
La mia dia preferita... a colori scattavo praticamente solo con quella. Spettacolare e inarrivabile... poi, se sottoesposta di 1/2 stop, nei paesaggi era esplosiva Sostanzialmente dipende dall'esposimetro della macchina in uso. Con gli esposimetri Nikon, notoriamente abbondanti con l'esposizione per favorire la lettura delle ombre, forse si poteva pure azzardare una procedura del genere, con gli esposimetri Canon invece, rigorosamente tarati per offrire una risposta ottimale proprio prevedendone l'uso con le diapositive, in altre parole: piuttosto parchi nel responso esposimetrico, una cosa del genere era, e ovviamente è, caldamente sconsigliata. |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 10:05
Io esponevo con Minolta e a -1/2 ev era (ed è) una bomba |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 10:30
Probabilmente, anzi quasi certamente perché da questo punto di vista era Canon a fare eccezione, anche Minolta adotta(va) una lettura esposimetrica che favorisce le ombre |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 11:39
Si, Paolo, di Nikon si è sempre detto che privileggiasse leggermente le ombre; non so se sinceramente ci fosse anche un " pizzico" di leggenda. Comunque chiaramente ognuno impara man mano a conoscere a fondo la propria reflex regolando e personalizzando la lettura esposimetrica e credo che più di una persona abbia appena appena sottoesposto in alcune occasioni per avere maggiore saturazione dei colori, magari sopportando o preferendo anche in proiezione una leggera sottoesposizione e un po' di ombre più chiuse pur di arrivare ai colori desiderati. Sono giochini che ognuno di noi faceva e fa ancora per arrivare al risultato che considera ottimale per i propri gusti |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 11:54
“ Minolta adotta(va) una lettura esposimetrica che favorisce le ombre „ Il famoso "CLC", se non erro... ovvero il primo, rudimentale esposimetro interno che divideva in due zone il fotogramma, con minore sensibilità nella parte superiore, in genere più luminosa (a meno di fotografare a testa in giù ) |
| inviato il 06 Aprile 2022 ore 12:22
CLC, Contrast ligh compensator, il primo tentativo di Minolta di creare una sorta di Matrix con due cellule al CdS. E pensare che ad adottarla fu la Minolta SRt 101 del 1966 |
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