| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 11:42
Claudio, io di scansioni fatte con uno scanner economico ne ho messe diverse (anche qui) E se le vai a vedere (pagina 1) ti rendi conto che i risultati non sono solo per chi è di bocca buona. Ma ci ho messo diverso tempo a capire cosa fare e come farlo. Questa è la mia esperienza in merito e vuole essere un incoraggiamento per il nostro amico. E contesto vivamente l'assunto di Paolo... i negativi vanno benissimo... non per lui, ma per la maggior parte dei fotoamatori sì. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 11:53
Le andrò a guardare, certo, e mi interessa sapere il parere di chi ha fatto certe cose. Non parlo di essere di bocca buona, però per quanto mi riguarda, il mio intento era SEMPRE di stampare le mie foto spessissimo in formato A3+: e le scansioni non reggevano il confronto con una foto nata digitale. I risultati migliori a me venivano con: 1- medioformato 2- negativi bianconero e diapositive colore e NON ottenevo buoni risultati con negativi colore. Forse mi puoi dire cosa facevi tu di specifico, che programmi ecc. A me con i metodi indicati e con lo scanner piano di punta della Epson venivano cose buone ma inferiori a uno scatto nato digitale . Sempre però stampando e mettendo a confronto. Ecco perchè, ad un certo punto, abbandonai la cosa e vendetti la Mamiya 7 temendo che perdesse valore, dato che, all'epoca, usata e con un obbiettivo valeva circa 2000 euro. Credo, però, che nella foto inviata da chi ha aperto il post ci dovevano essere diversi errori |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 11:57
nella mia esperienza pero'.. il 35 mm in scannerizzazione necessita di uno scanner di molto buonissimo... A differenza del 6x6 che tiri su con qualsiasi rottame. Ovviamente tirare su un BN o una dia e' piu facile che tirare su una negativa colore. Ma alla fine non e' che sia poi cosi' impossibile. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 12:15
cioe' per dire.. prendendo a caso dall'archivio.. una pellicola negativa 35 tirata su con scanner
 Ed una tirata su da negativo 6x6
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| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 12:32
Esatto! Poi che io per il colore preferisca le diapositive (salvo rare eccezioni come ho detto sopra, tipo scene ad altissimo contrasto) è un'altra questione; comunque raccomando le dia anche perché puoi vedere facilmente il risultato senza dover necessariamente passare per la scansione. In ogni caso secondo me la foto postata dal nostro amico che ha aperto la discussione non è certo rappresentativa di ciò che normalmente restituisce un negativo a colori. Anche un negativo scaduto viene facilmente corretto nei colori e contrasti con un semplice click su un comando di autocorrezione, e di solito già questo passaggio dà risultati perfetti al 99%. Ho negativi di 30 anni fa che nel tempo si sono rovinati (forse trattamento scadente) e alla scansione presentano forti dominanti gialle, eppure in un click le foto tornano perfette. Quindi tenderei a escludere, almeno come problema principale, uno sviluppo scadente, invece ritengo molto più probabile una scansione o una stampa scadenti (o entrambe, visto che le due cose sono strettamente collegate). |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 13:49
“ Quindi tenderei a escludere, almeno come problema principale, uno sviluppo scadente, invece ritengo molto più probabile una scansione o una stampa scadenti (o entrambe, visto che le due cose sono strettamente collegate). „ . . . molto probabilmente entrambe . . Che si scatti in analogico o in digitale bisogna rispettare delle precise condizioni che tutti conosciamo e che riconducono alla qualità, ma chi ha appena iniziato deve leggersi un po di teoria della previsualizzazione, della fotocamera, dello sviluppo e di un po di fotografia digitale, bisogna lasciargli il tempo per fare esperienza . . . ci vuole tempo e buona volontà. La mia opinione è che oggi l'analogico su formato 135 si sposa bene con pellicole B&N dove è facile gestire lo sviluppo del negativo in proprio, sul colore starei su diapositiva. altro discorso è il medio formato 6x6 dove una scansione da scanner piano rende veramente giustizia del contenuto di un negativo di tali dimensioni, per scansioni da pellicole 135 meglio adottare un Plustek opticfilm 8200i o similari. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4126043&l=it www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3481809 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3477107 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3466951 nel mio caso utilizzo solo Epson V800 Photo ma sul 135 prima o poi mi piacerebbe provare un Plustek tanto per fare una comparazione. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 14:00
Parecchi anni fa feci una mostra su edifici dell'architettura organica e sul'architettura di Alvar Aalto, feci un casino di km per andare sul posto dove vi scattai diversi rullini in B&N affidando lo sviluppo ad un laboratorio della mia zona, morale della storia mi hanno rovinato l'80% dei fotogrammi apponendo scuse e incertezze, ero talmente arrabbiato che non feci più sviluppare da terzi rulli in B&N , dovetti tornare sul posto rifare il lavoro fotografico sia in digitale che analogico, mi sviluppai da solo i mie negativi: perfetti. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 14:32
Diebu: d'accordo con te, come sai. Nel caso postato sicuramente il negativo è stato strapazzato. Un po' meno d'accordo con "con un click diventano perfette" Eh eh, forse di click ce ne vogliono diversi. Poi Salt e Cirillo Donelli, d'accordo che lo scanner debba essere di discreta qualità. Il mio era il 4990 che era il migliore della Epson poi sostituito dai vari V750, V800. Infine noto che che gli esempi riportati sono spesso legati a foto di persone (Cirillo, molto bella quella del bimbo col cane) in cui non è necessaria una grande nitidezza. Nei paesaggi, la mia eserienza è diversa: con la D800 avevo stampe migliori e più facilmente, ma non è detto che quelle ottenute da scansione fosero da buttare via come questa www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=648482 Oppure questa: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=724298 Ma partivo da una DIA 6X7 Nei paesaggi, ho sempre trovato più semplice usare una buona digitale. Cirillo nel tuo ultimo esempio di una foto in Bretagna manca nitidezza e , ovviamente secondo il mio metro di giudizio, non è stampabile. Anche la foto delle vecchie macchine fotografia è carina, ma non hai nitidezza tagliente per mostrare i piccoli particolari che a me piacerebbe vedere. Ovviamente ad altri piace un simile risultato, ma io non lo amerei così come è |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 14:34
“ Stiamo parlando di una Asahi Pentax e non di una cosa trovata sul banco di un mercatino! Un marchio, all'epoca, blasonatissimo e di punta „ L'Asahi Pentax ha fatto splendide macchine ma anche macchine fotografiche mirate alla foto familiare al "premete il pulsante noi pensiamo al resto" fotocamere per non pensare, basti pensare non solo alla ME ma anche alla MG, alla MV e alla serie autofocus, una strada suicida non è un caso che ora una delle macchine citate si trovi a pochi spicci, viaggiano sui 30 euro solo corpo e a volte le regalano con l'obiettivo (pagai un 28 2,8 Pentax M 30€ e in omaggio c'era la MV1 tanto per capirci). Sono fotocamere in cui l'intervento del fotografo è ridotto al minimo e studiate per dare discreti negati anche ai padri di famiglia del tutto ignari della fotografia ma che volevano qualcosa di meglio della Kodak instamatic o delle varie Agfa, e spesso vivevano con solo il 50mm 1,7 (o il 50 f2) per tutta la loro vita. Per il resto sono d'accordo con te |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 14:43
Attenzione.. tirando su con lo scanner decidi tu quanto molle deve essere l'immagine. Nel caso delle foto che ho postato la morbidezza e' cercata. Ora cerco un po' di scannerizzazioni in cui ho cercato il dettaglio e il tagliente. Devo solo trovarle.. poi le posto. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 14:49
Non sono assolutamente d'accordo. Quella dl voi premete e noi pensiamo al resto non era una pubblicità riferita e riferibile a quella reflex: ho preso una AE1 per 60 euro. Ho cquistato una Canon A1 per 150 euro; sembrerebbe questa cifra dare ragione a te, am era una macchina ambita da un certo tipo di piccoli collezionisti e poi testata e rigenerata con feltrini nuovi e tarature, peerfetta, indistinguibile da nuovo, con scatola, imballaggi e garanzia eera stato anche sostituito l'otturatore da Canon (Prora all'epoca) per il famoso squeek.Altro discorso sul fatto che certe reflex oggi si trovino a poco: il mercato premia quelle che risultano più ambite per tanti motivi che non sempre corrispondono a come all'epoca facessero le fotografie. Comunque era un reflex decente e non faceva assolutamente foto come quella postata come esempio della discussione, foto che è tutta sbagliata, probabilmente in vari punti della catena che porta dallo scatto alla scansione. Foto che è totalmente fuori fuoco: la ME faceva foto di famiglia fuori fuoco? Nel 1977 costava 260.000 lire. Le altre considerazioni come quella che vivesse solo con il 50 mm è assolutamente campata in aria e risibile. Ma da dove ti vengono certe idee??? |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 14:53
Non conosco la macchina in questione ma dagli interventi che mi hanno preceduto mi sembra che sia una macchina dipoco superiore ad una punta e scatta. Il senso del mio intervento non era quello di snobbare la macchina ma di avere una catena analogica che non abbia l'anello debole o un limite proprio nella macchina fotografica, vista la comparazione fra i costi della fotografia analogica ed i costi attuali di una macchina fotografica semiprofessionale. Proprio in questi giorni ho acquistato in Giappone una Nikon F4s a 250€ compreso i costi di spedizone e doganali, praticamente nuova, con cui divertirmi di nuovo con la pellicola. Se poi parliamo di Nikon 801 o 601, siamo ancora a costi notevolmente inferiori per macchine che nell'analogico possono ancora dire tranquillamente la loro. Inoltre mi sembra che chi ha aperto il post utilizzi una D800, non proprio una macchina di prima fascia nel digitale per cui il mio approccio penso che ci possa stare. La qualità dello scatto, le condizioni di luce, la tecnica usata solo assolutamente importanti ma se parto con una macchina che non mi fa neanche selezionare i tempi di scatto faccio poca strada. |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 14:55
In giro trovi Nikkormat a a 40/50 euro. Se vai sul sito di una persona seria come Mario Muraro ci trovi una Nikkormat EL, spedita, a 80 euro, con la sua garanzia di macchina funzionante e a un prezzo inevitabilmente legato a un commerciante serio che qualcosa in più te la chiede. E la paghi volentieri perchè sai che avrai un prodotto ottimo. Anche la Nikkormat è una punta e scatta? |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 15:11
“ In giro trovi Nikkormat a a 40/50 euro. Se vai sul sito di una persona seria come Mario Muraro ci trovi una Nikkormat EL, spedita, a 80 euro, con la sua garanzia di macchina funzionante e a un prezzo inevitabilmente legato a un commerciante serio che qualcosa in più te la chiede. E la paghi volentieri perchè sai che avrai un prodotto ottimo. Anche la Nikkormat è una punta e scatta? „ No, difatti è completamente diversa dalle ME; MG; MV... amo molto Pentax, considero la MX un'ottima fotocamera e la LX una delle migliori dell'epoca ma, da amante del marchio, non posso non considerare che a fianco di ottimi prodotti ne esistono altri quantomeno "commerciali" Immagino t comprenda la differenza fra 80€ e 0€; i paragoni di prezzo vano fatti fra macchine coeve e dalle caratteristiche simili. la Nikon EM, del tutto simile alla ME ha un prezzo altrettanto simile. La FM ha un prezzo simile alla MX, la nikkormat ha un prezzo simile alla Pentax K. “ Comunque era un reflex decente „ Esattamente quello che ho detto io, una fotocamera decente, nulla di più, io sono stato addirittura più generoso, ho scritto che se la conosci bene e la sai usare può dare ottime foto. “ Le altre considerazioni come quella che vivesse solo con il 50 mm è assolutamente campata in aria e risibile. Ma da dove ti vengono certe idee??? „ Da dove mi vengono? La conosco, ne conosco l'uso che ne è stato fatto. Piuttosto mi chiedo da dove vengano le tue incredibili e buffe valutazioni su questa fotocamera... era la tipica fotocamera di famiglia e tu stesso l'hai definita "decente" più di così! Comunque per me è finita qui, sembra di discutere con il presidente del Pentax ME fan club, è inutile non sei obiettivo |
| inviato il 31 Dicembre 2021 ore 15:20
Adriano, si trovano occasioni a cifre ridicole. Il prezzo come sa chiunque acquisti oggetti del passato, non è relativo al valore intrinseco, quanto alla richiesta del mercato, alla moda, al fascino del prodotto. La F4S è ancora ambita perchè era fortemente innovativa, un must del passato, disegnata da Giugiaro, piena di funzioni, con il motore (la S ) che raggiungeva i 10 fotogrammi al secondo, sistema sofisticato di misura esposimetrica. E poi, proprio eprchè disegnata da Giugiaro, un oggetto molto bello da vedersi e possedere: insomma, di gran moda ancora oggi e la paghi in più. 250 euro sono veramente ben spesi, am si trovano anche a cifre inferiori e magari garantite. Le 801 e 601, mi dispiace per loro, pur essendo ottime, non suscitano lo stesso interesse e il costo da pagare non è minimamente paragonabile. Ma, ripeto, aprlare di uan Asahi Pentax di quegli anni come di una "punta e scatta" o poco più significa proprio non avere la minima idea di cosa potesse valere, la macchina che nel '78 fu designata la più compatta al mondo e un miracolo di ingegneria compreso l'esposimetro GAASP , al fosfoarseniuro di gallio, come la nuova Nikon FM, molto sofisticato e poi abbandonato anche perchè costoso invece del più economico silicio. |
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