| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 11:34
“ per dare un minimo di significato al proprio lavoro come fotografo però bisognerebbe cercare un minimo di originalità, un pizzico di interpretazione personale, un istante di emancipazione dallo scatto già visto e rivisto mille volte. „ Si ma poi il risultato è sempre manieristico, strambo e senza capo nè coda. A questo punto ritengo che foto di still life siano il vero banco di prova e opere d'arte per alcuni fotografi, se noi ci soffermiamo a osservarle e chiederci: " ma come ha fatto a fare questa foto?" |
| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 13:02
Un tipo,tempo addietro ,disse che la fotografia copia quello che hanno fatto i pittori con anni di ritardo. A me non frega.Mi diverte lo stesso.Buon divertimento pure a voi. Un saluto.walter |
| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 13:23
Una foto pallosa potrebbe anche essere lo screenshot di queste pagine, restando in tema “contenuti”. |
| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 13:34
“ converrebbe invece elencare i pochi soggetti rimasti "ammissibili" „ le fototessera per il passaporto ecc... |
| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 14:06
Gsabbio Nemmeno… trito e ritrito e poi non hanno il bokeh giusto :) |
user225138 | inviato il 08 Ottobre 2021 ore 14:16
Condivido in pieno la posizione di Matteo. Per me personalmente la fotografia è divertimento (nel senso di divertissement ), ma apprezzo e invidio chi sa farne uno strumento di espressione. Credo anche che conti molto l'allenamento: tutti abbiamo qualcosa da dire, una visione personale del mondo; esprimerla attraverso la fotografia richiede esercizio, a volte andando a tentoni, e un misto di passione e pazienza. A margine, è vero che un artista viene riconosciuto tale da quello che Arthur Danto chiama artworld . Ma questa è un fenomeno ineliminabile: che io ritenga Picasso un imbattatele o un genio dell'arte è del tutto ininfluente. |
| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 14:40
@Matteo il fatto è che non è che io non riconosca il valore di certe fotografie...so benissimo che un fotografo/artista potrebbe diventare famoso grazie ad un particolare velore artistico vero. Quello che però non accetto è che, una volta entrati "in quel giro", quasi automaticamente tutte le opere "d'arte" di quell'autore diventino immediatamente e automaticamente opere d'arte. Se guardi il portfolio di quello stesso fotografo, sono tutte uguali e, alla fine, hanno la stessa perfezione che si critica a certe fotografie (es. aviofauna). Invece che essere perfette nalla AF, ad esempio, sono perfettamente imperfette, ma tutte uguali. Va bene la prima, ma poi vista una viste tutte. E' un po' come i tagli di Fontana: il primo ha rappresentato il superamento del concetto di tela ecc ecc ecc...grandissima intuizione, merita un posto nella storia dell'arte ecc ecc.. Ma i successivi, sono solo tagli in una tela tali quali quelli che può fare un bambino, che valgono soldi solamente perchè c'è la firma di un personaggio importante. Idem questi fotografi famosi: magari hanno avviato uno stile particolare, hanno effettivamente scattato foto particolarmente riuscite (quanto per bravura, quanto per fortuna non discuto), ma non è che poi qualsiasi cosa scattino abbia lo stesso livello...specialmente nel caso in cui stiano palesemente ricalcando loro stessi. @Flyer: dipende dal tipo di fotografia e da quanto si conosca di esso: un appassionato delle dolomiti, ad esempio, ti dirà che ha 1000 foto della stessa cima, tutte differenti. Idem un appassionato di foto sportive: per te sono tutte auto, per lui anche solo la stessa auto di due gare differenti sono foto differenti Idem aviofauna, subacquea, tramonti (io, ad esempio, avrò fatto almeno 50 foto di tramonti, nello stesso posto) Non c'è molta differenza tra diffuso e copia di copia |
| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 14:46
Sarebbe un topic interessante da aprire sviscerando meglio il discorso. Fare una serie di esempi e una discussione sulla differenza tra stile e ripetitività e se il concetto di stile in alcuni casi possa diventare un limite Cosa nè pensate? |
| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 14:47
Come dice Wolf, se a qualcuno qualcosa piace (e a noi no) pazienza. Resta il fatto che dovrebbe esserci risparmiata qualsiasi ulteriore foto (ma per fortuna è da molto che non ne vedo) di germano reale con testa sott'acqua e culetto in alto corredata dall'angoscioso titolo "ma dove l'ho messo!". |
user225138 | inviato il 08 Ottobre 2021 ore 14:56
“ sono solo tagli in una tela tali quali quelli che può fare un bambino „ Per quelli come te ci vorrebbe una lista di proscrizione, con divieto assoluto di entrare in qualsiasi museo del globo. |
| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 15:45
in realtà anche a quelli, come te, che passando 2 ore a contemplare un secchio in mezzo ad una stanza vuota, impediscono all'addetto alle pulizie di completare il proprio lavoro. magari poi invece sei in grado di distinguere, appunto, tra due tagli del "maestro" e quelli fatti aprendo il pacco delle tele, però ne dubito fortemente tolto il primo, spiegami quale valore avrebbero i successivi...ma con parole tue, se ci riesci |
user225138 | inviato il 08 Ottobre 2021 ore 16:19
“ spiegami quale valore avrebbero i successivi „ Ma tu credi davvero che le opere di Fontana siano tutte uguali ? Ne hai mai viste due dal vero? E soprattutto, sei sicuro che sapresti riprodurle nello stesso modo? Se fosse così facile, non saremmo pieni di falsi Fontana? |
| inviato il 08 Ottobre 2021 ore 17:06
@Matteo aspetta, io non sto criticando queste opere...ovvero, magari le opere si, non l'artista. se un fotografo trae piacere dal fare un certo tipo di foto, ritrarre un certo tipo di soggetti, non c'è alcuna critica in questo. Se poi hanno anche in testa un progetto, un'idea...meglio ancora, si crea appunto una serie di opere con un certo filo logico. Ma, ad esempio, nel caso dei coniugi Becher che non conoscevo, non vanno a nascondersi dietro interpretazioni astruse e sostanzialmente autoreferenziali. Il messaggio e l'intento si apprezza anche senza leggerlo da qualche parte. La ripetizione stessa del soggetto diventa, in questo caso, proprio lo scopo dell'intera serie. Ma in generale, vale per pittori, fotografi, scultori, si assiste sempre a questo fenomeno: l'artista di turno sperimenta vari stili o soluzioni, ma una volta trovato quello "premiante" parte lo sfruttamento commerciale. Da li partono le copie, prive di qualsiasi valore artistico...vedi appunto i tagli di fontana: trovata l'idea (e qui gli riconosco l'ispirazione di averla avuta), viene ripetita. O appunto gli stucchevoli "portofino" di Cascella. O le sculture di rabarama @Fotografo: non esistono "imitazioni" o falsi fontana semplicemente perchè una tela tagliata senza la sua firma non vale nulla. E infatti, come spesso accade quando "ritrovano" delle opere di artisti non più in vita, prima di esprimere pareri sul valore artistico aspettano sempre di sapere se l'opera è originale o no. Se no, diventa un pezzo di tela qualsiasi...se si, partono fiumi e fiumi di parole che descrivono quanto bella, preziosa e chiaramente importante sia l'opera. E io ti ripeto: tu sapresi riconoscere una tela tagliata da un addetto all'imballaggio da quella di fontana solo a vederle? Sono dei tagli fatti col taglierino, cosa dovrebbe distinguerli? Veramente questa "roba" rappresenta o ti porta a pensare a "Concetto spaziale, Attese"?
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