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Postproduzione, fotomontaggi, taroccamenti


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avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 7:40

@Ramon N. ma infatti Andy Warhol si considera un grandissimo grafico non un fotografo.
Io non credo che sia una questione di infilare qualcosa per forza in una categoria, ma penso che ogni opera a prescindere dal risultato finale debba essere giudicata con parametri diversi in base a come sia stata realizzata.
Per giudizio non intendo che una abbia di più valore dell'altra o che debba essere giudicata bene o male, ma diversamente.
Mettiamo per semplificare tre immagini identiche ma proprio identiche:
1) ripresa fotograficamente
2) creata con un collage di fotografie
3) fatta interamente in computer grafica e renderizzata.

Le tre immagini sono identiche ma il metro di giudizio sarà completamente diverso. A prescindere dal banale, bello e brutto che è pure soggettivo, nella prima si giudicheranno i parametri in cui è stata scattata, la luce, l'abilità tecnica del fotografo, l'occhio del fotografo, la composizione, la difficoltà per raggiungere o cogliere la scene ecc, sulla seconda si giudicheranno le abilità tecniche nel mettere assieme gli elementi, di trovarli (o scattarli), la coerenza delle luci che su un collage è molto più complessa che su un render ecc, sulla terza invece si giudicheranno le capacità di disegno 3d, di illuminazione dinamica, di disegno o scelta delle texture e possono andare avanti all'infinito.

Essendo grafico, ex scannerista, restauratore fotografico digitale, lavorando e spesso post producendo foto di altri fotografi e saltuarimente fotografando per lavoro ma principalmente fotografo amatorialmente, vedo e do un peso molto diverso di un immagine in base al modus operandi.

Sono d'accordo con Cos quando dice che la luce può cambiare la veridicità di un opera, ma non credo sia quello il nocciolo della situazione. Cos, suppongo che anche saresti daccordo nell'usare un metro di giudizio diverso di uno still life se fatto in studio controllando le luci piuttosto che interamente renderizzato al computer.

E con ciò, ripeto non intendo che una cosa ha più valore di un altra, poi magari per ognuno di noi può averlo ma è anche un metro personale. Il concetto è che è una cosa diversa.

Fare una serie di lavori con lo stesso cielo con la scritta cocacola sulle nuvole, per me è anche un'ottima idea e se ben fatta, se racconta qualcosa, magari accostando un "marchio consumistico e globale a situazioni misere ecc" tanto per dirne una più banale, magari alterando anche alcuni colori chiave delle singole foto, alterandoli sempre alla stessa maniera rendendoli più chimici, come ad esempio l'acqua per dirne una per enfatizzare il concetto potrebbe portare ad un opera stupenda… ma è grafica. Possono non piacere le etichette o i generi ecc, ma ciò non toglie che sia un ottimo lavoro di grafica.
A quel punto anche il metro di giudizio sarà giustamente e deve essere impostato sul livello grafico.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 7:54

Taipan sembra ignorare la mia domanda.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 7:55

Il liquido nel bicchiere è vino o veleno?
Il pomodoro è un vero pomodoro o un mockup viola?


Lo prerodattilo?
Magari era un drone camuffato... Oppure era un aquila che si credeva un pollo e a cui qualcuno gli ha fatto un po' di proestetica


Come detto prima, a volere a tutti i costi "filosofeggiare" in questo modo si finisce per perdere il punto del discorso ma va bene così, io queste tirate di giacchetta le vedo come auto assoluzioni (e parlo in generale) nel 99% dei casi poi oh filosofeggiate pure.

Quante foto hai fatto nella tua vita a camere d'albergo?
Lavori nel settore?


E con questa, sinceramente, chiudo quì.
Perchè se devo darti il mio esame del sangue per sapere se i miei occhi ed il mio bagaglio culturale (anche in campo fotografico, perchè so cose, cosa ho letto cosa ho studiato quante mostre ho visitato cosa ho fatto, da dove e chi e perchè e cosa ho imparato ecc..) vale a sufficienza per poter discutere di un argomento lascio proprio perdere.
Se "lavorare nel settore" è una discriminante per poter parlare allora buona continuazione tra te e i tuoi "colleghi" (veri o presunti, eh, perchè qua su sto sito sembrano tutti superPRO a parole) la discussione non mi interessa.

Mi sembra di avere argomentato e spiegato i miei punti a sufficienza.

P.S.
Cos'è in quel caso di così diverso ad esempio dal mio food che 99 su 100 se lo mangi ti spunta la coda?


Tornando per un secondo alle camere d'albergo, delle quali non dovrei parlare perchè "non lavoro nel settore" (ma mi è successo decine di volte di provare con mano ciò di cui parlavo, ma quello non vale immagino), anche per il food a me viene in mente che sotto alle foto di McDonald's, sulle scatole di cibo confezionato (torte pizze e quanto altro) c'è scritto chiaramente che "questa foto è una baggianata, non pensare nemmeno per un secondo che quello che trovi nella scatola o che ti stiamo per servire assomigli anche solo lontanamente a quella roba lì".

Evidentemente quelle scritte me le sono sognate, oppure le ha aggiunte qualche reazionario ignorante circa la storia della Fotografia e che non lo fa per lavoro quindi non dovrebbe parlare.

P.S.2:
il tuo sito l'ho girato in lungo ed in largo, come quello della tua compagna se è per quello. Altissima tecnica, qualità e preparazione sono evidenti ed anche suggellate dla congruo numero di premi internazionali (mondiali? non ricordo) che hai vinto ma questo non cambia NULLA di quanto ho cercato di argomentare fino ad ora.
E di certo non mangio niente di quello che fotografi, preferisco cucinare da me perchè mi diverto e mi viene bene.

Ciao.


avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 8:03

Le tre immagini sono identiche ma il metro di giudizio sarà completamente diverso. A prescindere dal banale, bello e brutto che è pure soggettivo, nella prima si giudicheranno i parametri in cui è stata scattata, la luce, l'abilità tecnica del fotografo, l'occhio del fotografo, la composizione, la difficoltà per raggiungere o cogliere la scene ecc, sulla seconda si giudicheranno le abilità tecniche nel mettere assieme gli elementi, di trovarli (o scattarli), la coerenza delle luci che su un collage è molto più complessa che su un render ecc, sulla terza invece si giudicheranno le capacità di disegno 3d, di illuminazione dinamica, di disegno o scelta delle texture e possono andare avanti all'infinito.

Onestamente non credo, quello che tu dici in genere lo fanno i tecnici pippaioli da forum che, davanti al capolavoro di un fotografo, si domandano con che obiettivo abbia scattato; curiosità anche legittima ma che non dovrebbe distogliere dalla prima ed unica questione importante ovverosia il risultato , è solo questo che dovrebbe contare, il risultato con quel che sottende, cioè la forma, la coerenza, l'idea, la comunicazione, l'emozione che l'opera fa passare, se parliamo di foto d'autore. Se parliamo di foto 'tecnica' o 'commerciale' il risultato vale ancor di più a prescindere perché è quello che il cliente vuole. Chiaramente in una foto di reportage il risultato comprende la rappresentazione veridica dei fatti ché è questo che, normalmente, dovrebbero volere i clienti di una foto di reportage.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 8:51

Ma sul serio guardi con lo stesso metro di giudizio (e per metro non intendo meglio o peggio ma solo diversamente) una Foto, un quadro od un Render? Madonna! Persino nel cinema il metro di giudizio cambia se si tratta di un film o di un corto! E questo succede in qualsiasi forma "d'arte".
Se il tuo metro è solo "Però bello" oppure "non mi piace" allora di cosa stiamo parlando. E non bisogna essere dei tecnici. Uno può non capire nulla di fotografia ne di pittura o di sculutra, ma vedere una Foto, un quadro o una statua non può essere la stessa cosa dai, un po' di approfondimento di giudizio oltre al "mi piace" o al "like" o al "pollice in su", senza pippe tecniche anche non sapendo nulla di tale tecnica artistica qualunque essa sia!

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 9:08

C'è poco da articolare Maceric... le hai viste le fotografie di Ansel Adams?
Certamente si... figurati... anzi da come parli sei uno di quelli che il suo tarocco ha anche cercato di riprodurlo, con scarsi risultati chiaramente!

Bene... con i tuoi occhi hai mai potuto osservare e ovviamente accuraramente analizzare, il quella maniera così perfetta poi, delle scene caratterizzate da contrasti di sei, sette, otto (se non anche di più) stop di differenza fra luci e ombre?

Ovviamente no... quindi, perdonami, anzi no, non devi perdonarmi dal momento che non ho niente da farmi perdonare visto che ho ragione da vendere ;-), di che vai cianciando?

user28347
avatar
inviato il 15 Settembre 2021 ore 9:30

secondo voi è realistico uno scatto con la lucertola a fuoco vicino 3 metri e la collina lontana un km e con lo stesso fuoco?anche se è fatta con uno scatto unico?

user225138
avatar
inviato il 15 Settembre 2021 ore 9:31

Naturalmente non mi riferisco a nessuno degli intervenuti in particolare e non è un attacco tout-court ad altri punti di vista, che rispetto senza fatica, ma non condivido proprio nell'essenza.


Temo che l'ironia del mio ultimo intervento non sia stata colta.

A mio avviso rimane una questione strettamente personale: se una persona si sente a suo agio cambiando il cielo delle sue foto, foss'anche appiccicando un cielo caraibico sulle tre cime di Lavaredo, non vedo perché biasimarlo. Io non l'ho mai fatto se non per prova, ma d'altronde ho passato ore ad eliminare elementi che non gradivo in una foto, con un risultato che sicuramente si allontanava parecchio dalla realtà.

Ovviamente, ciascuno giudicherà il risultato in base alla propria sensibilità.

Se si tratta di un lavoro davvero ben fatto, che quindi dimostra un'adeguata competenza ed esperienza in materia di interpretazione e gestione della luce, per me vale come se quel cielo fosse vero.

user28347
avatar
inviato il 15 Settembre 2021 ore 9:33

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3260532 sinceramente come è?

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 9:40

Un idea molto simpatica che poteva essere fatta meglio.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 9:40

Vi fate troppe domande... si fa come si vuole
Poi si vi sono cose fatte bene e cose fatte male.... questa è l'unica verità
Parlo di scopi fotografico/pseudo artististici.

Naturalmente sono contro se ciò viene fatto per alterare la verità di fatti di cronaca e per motivi di interesse commerciali.

user28347
avatar
inviato il 15 Settembre 2021 ore 9:42

grazie nesky

user1856
avatar
inviato il 15 Settembre 2021 ore 10:09

Cos, suppongo che anche saresti daccordo nell'usare un metro di giudizio diverso di uno still life se fatto in studio controllando le luci piuttosto che interamente renderizzato al computer.


Ehm no.
Ho preparato una postazione per Blender in studio per integrare anche la cgi, come già fanno tantissimi colleghi.
Allo stato dell'arte la cgi è scarsa su certi soggetti. Vedi cibo.
Per i props e l'ambientazione permette, la cgi, soltanto di poter realizzare grandi cose a budget ridotti. (Il fulcro è questo)
Viceversa posso dirti ad esempio che per un progetto attuale ho modellato cose, stampate in 3d, posprodotte (leggi cartavetrate, verniciate,etc) per poi inserirle nella scena e scattato.
Lavorato al modo di un tempo.
POI il cliente, sul set, mi ha chiesto di "rimpicciolire" alcuni di queste oggetti perché aveva cambiato idea sulle proporzioni.
Quindi ho dovuto riscattare i singoli contributi e fare un compositing.
Non doveva andare così.
Eppure...
Diciamo che usare la cgi, tanto i props erano "nati" modellati, era più economico e veloce.

Come detto prima, a volere a tutti i costi "filosofeggiare"


Vedi, per me non è filosofeggiare.
È parte integrante, e più importante e pratica, del mio lavoro quotidiano.
Evidentemente non ha lo stesso peso.

Detto ciò, ho visto alcuni tuoi scatti di architettura.
Alcuni hanno il cielo come la notte ma scattate di giorno.
Non ho ancora ben compreso perché questo stravolgimento, che ha finalità solo estetiche, sia accettabile mentre aggiungere, toh, un piccione, non lo è.

Se "lavorare nel settore" è una discriminante per poter parlare


Non, non è una discriminante.
Ma almeno avere idea di cosa si parla sarebbe auspicabile.
O almeno avere qualche idea di che problematiche e richieste ci sono.
Altrimenti è come se ti parlo, chessò, dell'annata di calcio dell'ultima stagione quando non conosco nulla di cosa sia successo.
Tutto qui.

Anzi no, so che Ronaldo ha cambiato squadra (ma non so quale)...

ma mi è successo decine di volte di provare con mano ciò di cui parlavo, ma quello non vale immagino


Ma certo che ti è successo!
Mica dico di no.
Se sei l'operatore però e il cliente (l'hotel) ti dice a chiare lettere che "devo vendere camere", tu devi semplicemente fare spiccare le camere su booking rispetto alla concorrenza.
Altrimenti, l'hotel, va da chi realizza ciò che chiede.
Viene denunciato?
Pro e contro si mettono in bilancia e da lì si capisce come procedere...

Quest'anno, questa frase virgolettata era imperante nelle località turistiche.

PS un po' come avere un bel trucco (si chiama proprio trucco per un motivo), fai colpo, ma acqua e sapone i risultati sarebbero magari diversi...
La camera grande e con ottimo stage è un po' come un rossetto, acconciatura e toh, il silicone...

Evidentemente quelle scritte me le sono sognate, oppure le ha aggiunte qualche reazionario ignorante circa la storia della Fotografia e che non lo fa per lavoro quindi non dovrebbe parlare.


Ho sottomano un catalogo food.
C'è pure scritto in qualche pagina piccino piccino il solito disclaimer.
Che sia letto da tutti e che sia chiaro, è decisamente opinabile.
Prendo una rivista di cucina.
Idem.
Vado in un centro commerciale e vedo il display con le foto dei cibi. O un menù.
Mhm... Quante volte quando devi mangiare e leggi quelle scrittine piccole piccole e spesso ruotate a novanta gradi? Confuso
A leggere cosa scrivono a riguardo tanti consumatori sui social direi proprio non tutti...

E di certo non mangio niente di quello che fotografi,


Quindi non hai mai mangiato chessò prosciutto crudo o prodotti di cioccolata o gelati anche artigianali? Eeeek!!!
Uhm, notevole!
Io invece sono golosissimo e mangio anche quelli! MrGreen MrGreen

secondo voi è realistico uno scatto con la lucertola a fuoco vicino 3 metri e la collina lontana un km e con lo stesso fuoco?anche se è fatta con uno scatto unico?


Si, basta avere un obiettivo che tilti.
Lo si fa tranquillamente a pellicola con un banco ottico.

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 10:19

Conta solo il risultato, infatti andare a vedere una mostra di Canova oppure le stesse sculture fatte da un macchinario è uguale, anzi quelle fatte a macchina sono anche più precise.
Santo Signu Confuso

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2021 ore 10:26

Cos, forse non riesco a spiegarmi. Lavorativamente parlando si fa tutto ma proprio tutto per accontentare il cliente, ed il risultato deve fare "solo" quello e su questo siamo d'accordo.

Ma io sto parlando d'altro, e probabilmente sono io che non riesco a spiegarmi.
Mettiamo da parte il lavoro ed il committente, parliamo solo di opera fine a se stessa. Uno ti presenta tre still life, uno interamente fatto in CGI, uno fotografato ed un terzo dipinto, non mi importa se siano simili o diversi, e ti chiede che ne pensi. Il metro di giudizio è il medesimo? Uno sfrutta luci reali, superifci degli oggetti ecc… l'altro si è disegnato ogni texture ha realizzato ogni modello ecc, l'ultimo ha utilizzato tecniche pittoriche tipi di pennelli pennellate, colori prospettive forme ecc… come possono essere giudicati con gli stessi identici criteri? E continuo a sottolineare che non intendo che uno sia superiore all'altro, ma semplicemente diverso, con un diverso approccio con diverse difficoltà ecc.

Poi che vi devo dire, magari sono solo io ad essere strano e che forse tutto quello che bisogna fare vedendo un prodotto finito è mettere un pollicione su o giù MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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