| inviato il 13 Agosto 2021 ore 22:10
Da vecchio "pellicolaro" mi è rimasta in mente la regola del circa "3 su 36", che poi approssimato significa che, in media, per me vale la pena tenere il 10% degli scatti. Quando scatto avifauna il n. di scatti è abbastanza alto, e lo è anche quello delle foto che butto (posizione delle ali poco piacevole, sfondo migliorabile, ...). Quindi in quel caso la % di scarti è ancora maggiore. Di solito al rientro da una sessione butto via immediatamente le foto decisamente venute male, poi ritorno con più calma nei gg successivi ad analizzare cosa ho combinato, e la mannaia colpisce ancora. Ma si, in media, pur differendo dal tipo di sessione che faccio (paesaggio è differente da street o naturalistica) direi che personalmente tengo meno del 10% degli scatti. Quelli che tengo, però, li tengo con cura (doppia copia su supporti di memoria separati anche come location, supporti controllati periodicamente e sostituiti sia se danno cenni di malfunzionamento che per semplice vecchiaia, per non rischiare) |
| inviato il 13 Agosto 2021 ore 22:59
Cancello circa il 40% degli scatti. |
| inviato il 14 Agosto 2021 ore 16:06
Buona una su venti Molto buona una su duemila |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 11:45
Recupero un po' questo post...ci stavo proprio pensando in questi giorni risistemando il mio archivio...devo dire che ora sono da un lato più coscienzioso nello scatto, meno ansioso di buttare e soprattutto più critico, quindi le foto che conservo sono molte meno rispetto al passato. Però ora divido anche chi tenere e chi buttare in maniera molto diversa. Butto quelle foto che proprio non dicono niente, ne da sole, ne in compagnia. Scatti proprio sbagliati insomma. Poi conservo da un lato quegli scatti magari della vacanza, soprattutto famiglia, visite a luoghi e faccio alla fine del viaggio un libro (fatto proprio bene, con bella carta, etc) e una volta l'anno faccio una selezione di 50/60 foto della famiglia da tenere. Poi dall'altro lato conservo proprio lo "scatto" bello e in 4 anni di digitale (con macchina e non con iPhone), credo di averne un 100 che ne è valsa la pena stampare. Insomma cerco di dividere il lato ricordo (viaggio/famiglia) e il lato prettamente artistico (nel quale a volte ci scappa pure la famiglia). Quindi direi che 50% è lo scarto, e del 50% rimanente soltanto il 10 percento posso dire, "Che bella foto"... |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 11:50
Anche io su 100 foto forse ne salvo 4 o 5, il resto butto via. |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 12:26
Ogni fotogramma che impressiono costa 1,15 €... e chiaramente non ne scarto alcuno. Non perché sia bravo beninteso, ma solo perché se non sono sicuro almeno al 108% di riavere il risultato che voglio non pigio sul pulsante di scatto. Ciononostante però ogni 4 o 5 rullini un prezioso fotogramma di Velvia capita di doverlo gettare! |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 12:30
Più del 90% lo elimino. |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 12:41
Dipende da tanti fattori, in particolare dal tempo a disposizione e dalla possibilità o meno di tornarci. Se ho un progetto fotografico e ho a disposizione una sola sessione e anche breve scatterò molto e da angolazioni diverse sperando di poter selezionare un numero sufficiente di foto. Se invece posso andare con calma e con possibilità di ritorno faccio meno scatti, tutti potenzialmente utilizzabili. Ovviamente non parlo di scarti per motivi tecnici (percentuale vicino allo zero) ma di scarti relativi al progetto di tipo portfolio, dove mediamente per la scelta di 10-30 foto può capitare di lavorare su una selezione di 300-1000 scatti. Comunque non cestino quasi nulla, riservandomi una possibile futura costruzione differente |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 12:47
60-70% |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 13:17
Scatto in digitale per cui non risparmio su varianti di esposizione, inquadratura, e qualsiasi altro esperimento mi venga in mente di fare, e poi butto via senza paura. Su 100 scatti ne tengo forse una ventina. Tra questi venti mi metto a fare post forse su due o tre. A meno di non avere una grandissima esperienza (che non ho) mi pare un modo sensato di procedere: fai foto e nel frattempo impari anche dagli errori (e se non hai paura di farne impari anche di più). Per me fare una foto NON E' fare uno scatto. Per me fare una foto è fare quella ventina di scatti o più che mi servono per capire meglio quel che sto facendo. Certo che ogni tanto mi viene voglia di fare delle dia 6X6 o addirittura 6X9. In quel caso ovviamente si ragiona diversamente. Credo che a quel punto mi porterei oltre alla fotocamera analogica anche una digitale per poter fare degli scatti di prova e capire qualcosa di più a proposito di come gira la luce su un certo soggetto, un po' come facevano i professionisti che scattavano con le 6X6 coi dorsi polaroid... |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 13:34
Dipende dalla tipologia di scatto. Esempio sui panorami, la percentuale di scarto è del 60-70%, mentre su avifauna in movimento lo scarto è del 90-95%. Ovviamente rispetto a parametri personali. Secondo altri probabilmente dovrei scartarle tutte se non addirittura vendere la fotocamera. |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 19:01
Dipende. Alle volte ne scarto 400 per ottenerne una valida e altre volte me le tengo praticamente tutte, su 3800 scattate. E non dipende dalle tipologie di scatto o dall'argomento fotografico. Nemmeno dalle mie funzionalità psicofisiche del momento (se non in parte). Ma come si fa a rispondere con numeri secchi? Tipo: 90%, 40, 32... Sono tanti i fattori in causa, tra cui l'entusiasmo o l'ispirazione di "quel giorno", che certe giornate sarebbero da cestinare dal calendario, completamente o quasi, mentre delle altre invece si rivelano essere inaspettatamente illuminati e stimolanti, mentre le si credeva avverse o parche. |
| inviato il 04 Agosto 2023 ore 21:10
Tra occhi chiusi, espressioni 'tossiche' ed altre cose che non mi soddisfano, la percentuale in questa prima fase è molto alta |
| inviato il 05 Agosto 2023 ore 9:26
nell'era dei rullini, essendo squattrinato e non poco, ogni scatto era ponderato, pensato, misurato e su 36 foto il fatto di doverne scartare già due o tre mi provocava conflitti interiori questo "imprinting" mi è rimasto anche ora col digitale |
| inviato il 05 Agosto 2023 ore 12:50
Quella del risparmio è una questione concettuale, che non necessariamente attiene al risparmio formale od economico. Questo per dire che anch'io cerco di fare meno foto possibili, sebbene le schede di memoria abbiamo una capienza pressoché gratuita. Ed io non provengo dall'analoGGico |
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