| inviato il 04 Agosto 2021 ore 13:17
avatarCarlovigo73 04 Agosto 2021 ore 13:16 Qui concordo con Nesky. Se ci si dovesse spingere a questi livelli di purismo allora gli stessi file JPEG creati dalla fotocamera in qualche modo sarebbero manipolati dal software del brand Ma infatti è cosi .. |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 13:21
hahahaha poche volte ho sentito un idiozia più grande. Quindi vuoi dirmi che se scatto con 100 mpx faccio una foto più reale un 6 mpx perché quella da 6mpx avendo meno dettagli ha meno realtà? Oppure che se scatto con una R5 è più reale che scattando con una macchina a pellicola perché i colori la luce e le ombre sono più reali? o meglio, se scatto con una Nikon, con una Canon, con un Fuji o con una Sony, vista la differenza di resa dei sensori quale di quelle foto sarà quella reale? Oppure, se faccio tre foto una leggermente sotto esposta o una corretta ed una legermente sovresposta l'unico scatto vero e originale è quella normale perché le altre due hanno tonalità che nella realtà non ci sono? e la resa degli obiettivi dove la mettiamo? Ci sarà un obiettivo che mostra la realtà? Un grandangolo vediamo troppo angolo di campo rispetto ai nostri occhi quindi la foto non è originale e non è abbastanza reale? Dai su smettiamo di fare i troll e parliamo seriamente. |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 13:26
idiozie lo dici a un altro ...chiudo qui continuate pure... |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 13:38
L'ultima, poi giuro che smetto ma è troppo divertente. Visto che non si può modificare l'esposizione in post per non toccare nulla della realtà fotografica vuoi dirmi che: A) Scatto perfettamente esposto ho fatto una foto vera B) Faccio lo stesso scatto con uno stop in meno e poi lo alzo in post rendendola uguale alla foto A, ed è come avessi aggiunto una luna o una via lattea?  |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 13:48
Mi piace questa discussione... anche se mi ricorda post simili sulla post produzione che si ripetono periodicamente. Dichiarare qual'è il trucco è una forma di libera scelta. Chi vuole lo può dichiarare e chi non vuole non lo fa.... tanto sappiamo tutti che non esistono fotografie "reali". Ogni immagine fotografica è una rappresentazione delle realtà, di parte di essa o una sua interpretazione soggettiva. (... la pellicola in bianco e nero, un passaggio veloce in LR o uno pesante in PS). È da "stolti" credere il contrario. L'illusionista ha bisogno di dichiarare il trucco? Forse quando il trucco non fa più scalpore ma è la sua spiegazione ad attira ancora il pubblico. Tutti "i non stolti" sanno che il trucco c'è, però prima si stupiscono quando assistono alla sua esecuzione e poi si scervellano per sapere come. Oggi esistono i Digital Creator che, tra i loro strumenti, usano la fotocamera e che producono immagini che ci stupiscono per scopi diversi. Pensare che una campagna marketing non usi trucchi è da stolti. Che i cellulari non siano dotati di AI è da stolti...non pariamo dei social. Quindi ha senso dover dichiarare se il trucco c'e'? SI.... perchè gli stolti esistono ed è il segreto di pulcinella. |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 14:19
Il limite ragionevole però esiste. Basta vedere i concorsi internazionali. Fusione di scatti no. Timbro clone no. Maschera nitidezza si. Contrasto si. Ci sarà ben un perché se dove si deve giudicare valore od originalità di un'opera questi limiti sono normalmente imposti |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 14:21
Corretto infatti |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 14:51
“ Ci sarà ben un perché se dove si deve giudicare valore od originalità di un'opera questi limiti sono normalmente imposti ;-) „ dipende molto anche qui, se parliamo di valore di un opera potremmo prendere un esempio tipo questo:
 Dove c'è la fusione di innumerevoli scatti, è stampata per essere vista su light box, ma come molti lavori dell'autore ha un certo valore sia concettuale che economico. Non sarei assolutista in merito |
user33434 | inviato il 04 Agosto 2021 ore 14:52
Quella di Sil-m sembra un'idiozia ma non lo è, tanto è vero che nei concorsi i parametri non sono sempre gli stessi. Rischio di ripetermi ma il principio credo vada ribadito, in arte è praticamente tutto lecito, in documentazione no. Potremmo mettere da un lato il fotomontaggio spinto e all'altro estremo la fotografia forense, in mezzo ci sono infinite sfumature. Se uno acchiappa un milione di like su un social con un fotomontaggio fatto alla carlona come in alcuni esempi austriaci qui riportati sinceramente non me ne sbatte un piffero. Un EP con un cielo sostituito con Luminar uguale a quello di un altro milione di foto mi va benissimo, ne possiamo discutere ma è solo un EP! Se la stessa foto però va in catalogo Magnum (guarda caso non succede) il problema è poi della Magnum e del fotografo che l'ha proposta. Credo possa essere utile in queste situazioni contestualizzare e usare il buon senso. |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 15:59
C'è una piccola deviazione dal tema originale che non è cosa sia una manipolazione o meno ma... quanto una manipolazione deve essere dichiarata quando presenta un risultato diverso da quello reale (aggiunta o cancellazioni di fulmini, lune, sole, nuvole o, peggio rane fotografate in un retillario spacciato per foresta amazzone o insetti da allevamento piazzati in posizioni strategiche). |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 16:11
Ormai il confine tra fotografia, illustrazioni e tutte le altre attività grafiche è diventato molto sottile oltre che difficile da definire, semplicemente perchè la tecnologia attuale lo permette . Se un montaggio è ben fatto, tanto di cappello sia per la capacità tecnica sia per la fantasia; servirebbe più fantasia a pensare un monte a forma di lupo che punta una luna che non un volto di donna accanto ad un fiore anche se poi tra i pensieri dei grandi: "Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato." Allora diventa anche riconoscibile il logo di un software audio nella fotografia del monte fatta a forma di lupo. I fotomontaggi non mi fanno porre troppe domande se fatti bene, riconoscibili, in qualche modo espressivi ... il contrario lo trovo un po' sciocchi. |
user33434 | inviato il 04 Agosto 2021 ore 16:22
In tal caso credo che la risposta sia semplice, una manipolazione va specificata quando viene richiesto. Ricordo un fotografo qualche anno fa che si lamentava di essere stato escluso da un concorso della national geographic a suo avviso ingiustamente per una bellissima foto di due damigelle riprese con un focus stacking. La sua scusa era che altrimenti la foto sarebbe stata impossibile (non è vero), fatto sta che il regolamento prevedeva uno scatto singolo e quello non lo era, che il focus stacking sia una manipolazione largamente accettata è completamente irrilevante, quel contesto prevedeva alcune regole e il fotografo aveva fatto il furbo, fine della storia. |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 16:26
“ I fotomontaggi non mi fanno porre troppe domande se fatti bene, riconoscibili, in qualche modo espressivi ... „ assolutamente condivisibile ... ci sono fotomontaggi che sono autentiche opera d'arte, ricche di fantasia e creatività, così come alcune immagini puramente digitali ... ma non sono le immagini di cui stiamo discutendo. Il fiore con un ritratto è stata una semplice soluzione tecnica per mostrare come sia facile unire due scatti, senza alcuna pretesa né artistica né di qualità fotografica ma solo per avviare la discussione. @ Mauro Credo sia lo stesso fotografo a cui è stato ritirato un premio di fotografia naturalistica per aver fotografato una mantide cingalese in un'area geografica dove non poteva essere, se non portata dal fotografo stesso e che ne ha vinto un altro con una rana fotografata nel pieno della foresta tropicale, mentre un suo collega sostiene che era stata scattata in un rettilario del Costa Rica ..... |
| inviato il 04 Agosto 2021 ore 16:35
“ il fotografo aveva fatto il furbo, fine della storia. „ vero, poi anche quel concorso ha ammesso quella tecnica, ricordo che in un anno successivo una delle premiate utilizzava la stessa metodologia. Però chiaramente un regolamento è tale e va rispettato, poi è mutabile nel tempo, ma se si partecipa a un concorso si accettano implicitamente le sue regole |
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