user14408 | inviato il 18 Settembre 2021 ore 16:41
@ blve aimè purtroppo osservo che gli altezzosi sono spesso, qui dentro, quelli che siccome sono dei "professionisti" ( altro non significa che ci campano di questo ) pensano di sentenziare con commenti tranchant su tutto. come quella che se hai una macchina moderna ( quanti poi?) da 40 mega devi stampare lenzuola altrimenti non vedi differenza ( di cosa?) e mi sorprende che nessuno abbia notato il passaggio. ma sicuramente ho male capito o comunque non comprendo non essendo un professionista. sono assolutamente certo invece che entrambi sapremo farcene una ragione e continueremo serenamente ognuno per la sua. ;-) PS io mai esordirei in un post dicendo " avete detto un mare di scemenze..." a prescindere da tutto. |
| inviato il 18 Settembre 2021 ore 18:03
Che bella discussione. Comunque per un monitor, soprattutto Eizo che ha toni scuri molto bassi meglio un colorometro tristimoli come i1 pro, che uno spettrofotometro 45/0 base di xrite. Hanno una sensibilità migliore bon la retroilluminazione a bassa sensibilità. @Blve usi il 45/0 come mai non hai preso un combinato con il densitometro o uno a sfera ? Per la questione grande formato e pigmenti. Si trovano ottime macchine usate, a pochi spicci con testina in ordine o non troppo costosa da cambiare. L'importante è aver voglia di prendere un furgoncino, metterli in modalità trasporto e portarseli via. Un esempio puo essere la vecchia Epson serie stylus pro x800. ( Solo con il numero ottocento). Ci sono i 7800 9800 che si trovano a 300 euro, con pompa nuova, testina in ordine ( la testina è quasi immortale in questa serie, se si seguono le manutenzioni e non si spengono) e anche gli inchiostri. A volte appaiono dei plotter canon con solo la testina andata a poco di più, e con 400 euro si prende la testina più pannolone. Ovvio le taniche costano, ma c'era chi si prendeva gli ingranditori, e non era poi economico l'acquisto dei materiali per usarlo. |
| inviato il 18 Settembre 2021 ore 18:42
ho un densitometro Techkon SpectroDens ... Le calibrazioni dei monitor le facciamo col i1pro II Photo ... Se per questo si trovano in giro delle ottime Epson 3880 che hanno lavorato poco è vanno bene ... Per Maceric, poi mi asterrò dal rispondere ad altro, credo che il sarcasmo, quando si tenta di dare risposte a qualche utente, sia fuori luogo, probabilmente conta sia l'età (la mia) che la non conoscenza (degli altri), approfondita, della materia. Credo anche che se un professionista inteveniene in una discussione ove è evidente che vengono trattate questioni in cui i partecipanti hanno poca esperienza e non sanno distinguere uno spettrofotmetro da un colorimetro, sia doveroso, con il linguaggio più semplice possibile, fargli comprendere che gli acquisti sbagliati, in questo specifico settore, sono fonte di sprechi che vanno oltre la preoccupazione del consumo di inchiostro, problema che si potrà affrontare quando l'esperienza matura e fà comprendere i limiti reali delle attrezzature che possediamo. Per quanto riguarda la stampa di lenzuoli il problema è proprio l'opposto, una D800 è una macchina da 36 megapixel, l'utente vuole stampare degli A3, e gli viene consigliato una stampante dye ecotank ? per risparmiare sull'inchiostro ? Penso che il consiglio "sensato" sia di informarlo su cosa possa offrire il mercato per raggiungere un compromesso tra qualità e costi che gli consenta di crescere nella sua esperienza di stampa senza ritrovarsi nel giro di pochi mesi insoddisfatto. E' una mia idea, maturata in tanti anni di formazione base e avanzata nella stampa. Se un utente inizia a pensare a intraprendere questo percorso è molto probabile che lo farà per iniziare una strada che dovrebbe portarlo a migliorarsi. Ritengo che un approccio disfattistico ove si propongono come soluzioni quelle personali e soggettive sia un punto di vista sbagliato, le valutazioni dovrebbero essere oggettive a prescindere che i nostri percorsi siano personalizzati e ci accontentiamo del risultato. Avrei potuto proporgli di stampargli io il suo materiale dopo le prime delusioni, diversi utenti di questo forum mi conoscono di persona e mi sono venuti a trovare in laboratorio ma ho un altra filosofia, che dovrebbe essere più interessante per i principianti cioè : io con l'investimento in macchine e software che ho non ho interesse a stampare degli A4 ma anche degli A3 perchè il costo di gestione non mi rende competitivo per una stampa (accendere un plotter, cicli di pulizia tutti i giorni, taratura macchine e carte, controllo qualità della materia prima, post produzione per adattare le foto alle stampe etc ... ) Spingo quindi gli appassionati a intraprendere un percorso personale di stampa e rivolgersi a un professionista quando hanno necessità di lavori più grandi ... Poi, stampa su quello che vuoi, come vuoi, se sei contento io sono felice,l'importante e non fuorviare chi si approccia alla stampa con scemenze ... A proposito ... quali sono gli autori che fanno mostre in 18x24 ? Se esistessero avremmo già chiuso, pensa che il formato fiaf standard è il 30x40 ... un caro saluto a tutti ... per me il thread è chiuso |
| inviato il 18 Settembre 2021 ore 19:23
“ Ciò premesso le ecotank non sono attrezzature semiprofessionali ma amatoriali care, le attrezzature professionali e semiprofessionali hanno altri standard che sono al di fuori degli inchiostri day. „ Questa però non è del tutto vero, intanto gli inchiostri Ecotank di Epson non sono tutti uguali, la cara Epson ha questo "difetto" di cambiare nome a inchiostri simili. Ad esempio gli Ecotank 106 sono al 99% dei Claria e gli Ultrachrome DS6 sono al 99% dei Claria. Gli Ultrachrome DS6 sono utilizzati nei minilab per stampe professionali da "banco". |
| inviato il 18 Settembre 2021 ore 19:44
Io ho una Epson XP15000. Mi trovo bene. Nella prosdima vita da milionario, prendo una stampante professionale a colori e una in bianco e nero, A0. Compro anche una villa liberty da adibire a galleria delle mie stampe. La fregatura è che, magari, in quella vita non so fotografare... |
| inviato il 22 Settembre 2021 ore 10:42
Questa mattina ho aperto un mio file da stampare con una delle carte che ho profilato e dopo aver fatto le regolazioni sulla foto ho attivato la prova colore di photoshop. Ebbene non ho riscontrato differenze sostanziali applicando il profilo colore ottenuto dall'i1Studio con quello ottenuto con l'obsoleto Datacolor. C'è un modo obiettivo per poter comprendere ed apprezzare i miglioramenti apportati da uno strumento e dall'altro? Teoricamente e penso obiettivamente uno spettrofotometro è più raffinato di uno spettrocolorimetro ma nel mio sistema questo non si evidenzia, oppure sono limitato visivamente io. |
| inviato il 22 Settembre 2021 ore 12:22
@Nessunego che carte usi con la xp-15000? |
| inviato il 22 Settembre 2021 ore 14:41
“ uesta mattina ho aperto un mio file da stampare con una delle carte che ho profilato e dopo aver fatto le regolazioni sulla foto ho attivato la prova colore di photoshop. Ebbene non ho riscontrato differenze sostanziali applicando il profilo colore ottenuto dall'i1Studio con quello ottenuto con l'obsoleto Datacolor. C'è un modo obiettivo per poter comprendere ed apprezzare i miglioramenti apportati da uno strumento e dall'altro? Teoricamente e penso obiettivamente uno spettrofotometro è più raffinato di uno spettrocolorimetro ma nel mio sistema questo non si evidenzia, oppure sono limitato visivamente io. „ purtroppo il problema è nel software dell'Xrite, troppe poche patch, al ColorMunky hanno solo cambiato nome purtroppo. In molti test online il Datacolor è risultato più preciso. |
| inviato il 22 Settembre 2021 ore 16:41
I1studio, come ho scritto ha un problema a basse luminosità sui toni scuri per minore sensibilità. Se da un lato é piú preciso, dando valori spettrali, il suo range di funzionamento é piú limitato. Alla fine é in primis un 45/0 fatto per essere usato sulla carta ed é uno strumento economico. Il colorimetro a tristimolo, con il giusto profilo di correzione, ha un intervallo di sensibilità maggiore. Considerando che poi in softproof lo standard per un display é 80cd/mq in d50. Per chi usa Displaycal, su alcuni modelli di monitor trovate profili di correzione per vari tipi di pannello. Evitate quelli spettrali fatti con spettrofotometri economici, in genere lo strumento é specificato. Sono un ottimo esercizio per chi li crea ma non possono essere il massimo per chi vuole piú accuratezza. Per quanto riguarda l'accuratezza strumentale, direi che la differenza é inesistente, da nuovi. |
| inviato il 22 Settembre 2021 ore 17:51
Quindi Makmatti per un uso amatoriale potrebbe essere sufficiente un colorimetro datacolor considerato che i profili ottenutì sarebbero comparabili con quelli ottenuti con uno spettrofotometro economico come il i1Studio? Per ottenere una maggiore accuratezza su qualte strumento bisognerebbe puntare? Uno X-Rite i1 Pro2 (ovviamente usato ad un costo contenuto) sarebbe utile? |
| inviato il 22 Settembre 2021 ore 18:53
Il pro 2 è sicuramente più sensibile, ma sinceramente, ma quel che hai è più che sufficiente. Quando si ha un 45/0 per la stampa e un tristimolo per il monitor è grasso che cola ! Le 600/700€ per lo strumento più accurato meglio. I profili di correzione nel software di x-rite per i vari schermi son fatti con uno spettroradiometro Konica Minolta, solo per informazione. Per il monitor usa lo strumento che possiedi che ti rende più veloce e semplice fare il profilo e spendi su altro. Tanto le differenze sono così ridotte che è inutile spendere oltre. Se vedi ti piace stampare potrebbe venirti voglia di passare a una stampante a pigmenti, magari a2 o superiore, e li di soldi ce ne vanno, e gli strumenti che possiedi sono già ottimi per stamparci più che bene. |
user14408 | inviato il 22 Settembre 2021 ore 19:43
@makmatti Grazie per il tuo equlilibratissimo, pacato e utilissimo intervento.ne prendo nota essendo anche io in procinto di dotarmi di strumenti per profilare e stampante economoca A3+ |
| inviato il 22 Settembre 2021 ore 22:35
Io mi sto divertendo stampando su carte fotografiche, fine art e tela. Ovviamente ho profilato le carte sia con il Datacolor che con il i1Studio. Come ho già scritto non ho la competenza e la sensibilità di uno stampatore ma le foto in formato A4, A3 e A3+ che sto appendendo sulle pareti di casa non mi sembrano male. Confermo inoltre che che foto stampate su carta lucida con la mia Epson ET-8550 mi sembrano molto belle e nitide con colori vividi, saturi. Del resto sono tutte mie foto e le sto incorniciando con cornici in legno che sto costruendo io!!! Peccato non poter condividere queste esperienze dal vivo. Forse mi deciderò a contattare qualche circolo fotografico. A bari mi sembra che ce ne sia qualcuno. |
| inviato il 23 Settembre 2021 ore 7:24
Dalle unità tristimolo fino agli spettroradiometri con lenti spettrali Il colorimetro (con metodo di acquisizione dati tristimolo rgb) è un apparecchio che permette di “misurare” un colore, cioè in che percentuale compaiono in esso le tre tinte fondamentali, (giallo, rosso e blu) che, unendosi in varia maniera, creano tutta la gamma possibile delle sfumature. Il colorimetro confronta l'intensità luminosa del campione con una scala prestabilita. Lo spettrofotometro è un apparecchio che permette di analizzare la composizione chimica di una sostanza partendo dalla luce che essa emette quando è illuminata. La luce, infatti, è composta da radiazioni di lunghezza d'onda diverse. Ogni sostanza, a seconda della sua struttura, assorbe alcune di queste radiazioni e ne emette altre, producendo così uno “spettro” di radiazioni sempre diverso e inconfondibile. Gli spettroradiometri sono apparecchiature che operano in modo molto simile agli spettrofotometri per la regione delle radiazioni visibili e sono designati a misurare le distribuzioni della potenza spettrale di dispositivi ed impianti di illuminazione. Quindi il Tristimolo RGB è un colorimetro come il Datacolor Lo spettrofotometro è 'X-Rite I1 Studio Nessuno dei due è uno spettroradiometro … Le misurazioni per un monitor sono più precise con un colorimetro di qualità, mentre le misurazioni su una superficie riflettente sono più precise con uno spettrofotometro. Il fatto che non si notino differenze tra un Datacolor e un X-rite non sono dovute alla qualità dello strumento o alla sua tecnologia, probabilmente non si noterebbero differenze neppure facendo confronti con un Barbieri Spectro LFP Series 3. Il limite in un ambiente non professionale è in primis, la luce di controllo, ovvero i risultati dovrebbero essere controllati con una luce di controllo specifica per applicazioni grafiche (neon Philips MASTER TL-D 90 Graphica), poi i profili andrebbero raffrontati con un inspector per vedere le differenze, e infine le stampe di test eseguite stampando chart con immagini che contengano tutte le informazioni colore possibili per quel dato spazio colore che vogliamo utilizzare. Se faccio un profilo colore per stampare poi un'immagine piatta (con poca dinamica di luce), con pochi colori e contenuti in uno spazio sRGB e in piccolo formato non vedrò differenze tangibili. Per questo, a livello non professionale, l'X-Rite i1 Studio è il miglior compromesso possibile. Il suo problema non sono le poche patch che sono più che sufficienti per correggere dominanti sia nel colore che nel bn ad uso non professionale; infatti, seppure le patch sono poche il sistema di calcolo delle misurazioni si basa sull'interpolazione di due misurazioni differenti dove la seconda misurazione nasce da un ricalcolo della prima misurazione per ottimizzarla, è un sistema, ovviamente ad altri livelli, usato da rip ben più costosi come CGA Oris color tuner. Quando si entra nel mondo della profilazione, inoltre, sarebbe opportuno fare valutazioni oggettive, cioè confrontando i risultati di stampa ottenuti con terze persone (buona idea quella del circolo o associazioni varie se al loro interno ci sono persone competenti) … |
| inviato il 27 Settembre 2021 ore 23:29
Ciao Blve mi stanno proponendo un X-Rite i1 eye-one Pro (aperto e mai usato) a 550 euro. Che bestia è questo e in che rapporto è con il x-rite i1 Studio che tu stai vendendo? Sto provando a fare ricerche su questo spettrofotometro ma la X-Rite ha creato una confusione galattica con i suoi prodotti che hanno nomi molto simili. |
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