| inviato il 13 Maggio 2021 ore 22:02
“ Sinceramente se la mia prole butterà le mie fotografie... Li capirò Sorriso Parliamo di una passione, ricordi, quando sarò cenere ... Fottesega ;-) „ Concordo ... ho realizzato un libro (vero che è stato in vendita su vari e-Commerce non un fotolibro) e quello forse rimarrà, un secondo libro è in cerca di editore e forse rimarrà anche questo ... ma per il resto il mio archivio andrà perso comunque indipendentemente dal mio sistema di scatto |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 22:05
“ Altro destino secondo me è quello delle stampe e delle positive, oggetti con un loro valore estetico intrinseco, i nostri nonni in vacanza non saranno certo Lincoln o Gandhi ma chi si sognerebbe mai di buttare una loro fotografia? „ Concordo, digitale o negativi se hanno possibilità di salvarsi sono solo qualche positivo indipendentemente dal sistema che li ha originati |
user120016 | inviato il 13 Maggio 2021 ore 22:46
Negli anni ho sviluppato migliaia di negativi e diapositive, nonché fatto centinaia e centinaia di stampe, sia da negativo che da diapositiva, di cui molte incorniciate e regalate ad amici e parenti. Qualcuna anche venduta. E di tutta questa mole di immagini conservo sia i negativi in appositi faldoni, sia le diapositive nel loro telaio. Ma fondamentalmente ho sempre fotografato per me stesso e non mi sono mai posto il problema di che fine farà questo archivio. Semmai avessi avuto pretese di immortalità delle mie opere nei secoli, probabilmente avrei provato a fare lo scultore ed avrei lavorato il marmo come materia prima con martello e scalpello come strumenti. Usando la pellicola come materia prima ed una macchina fotografica come strumento, ho messo in conto che la mia arte (si fa per dire) morirà con me |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 22:52
“ Sai, per caso, quando hanno fallito di preciso, grazie. „ “ ...e continuavano la storia della pellicola, che roba, dai. Fino a che si troveranno, bene, poi, andremo di scorte... „ Stai tranquillo, Kodak non è fallita, con e pure non ha cessato la produzione di pellicole. Facciamo un po' di chiarezza: Kodak non è fallita, si legge spesso questa cosa e si continua tramandare di bocca in bocca questa informazione inesatta. Kodak era si sull'orlo del fallimento ma poi per fortuna non è andata così; nel 2012 è stata messa in quella che in Italia chiameremmo "amministrazione controllata" (in America si chiama "chapter 11"), cioè un periodo in cui, sotto la guida di un amministratore straordinario cerca di ristrutturare e nel frattempo i debiti sono temporaneamente congelati, appunto per dare il tempo di trovare soluzioni. Dopo un periodo di circa un anno, in cui ha dovuto pure operare vendite di asset, ha saldato i debiti ed è uscita dall'amministrazione controllata. In tutto quel periodo, e anche successivamente, non ha mai smesso di produrre pellicole, anzi, negli ultimi 3 anni ha ripreso pure la produzione di pellicole che aveva dismesso anni prima. Attualmente la produzione è in capo alla Eastman Kodak mentre la commercializzazione dei prodotti consumer, tra cui le pellicole fotografiche (non quelle cinematografiche) viene effettuata da Kodak Alaris. Tanto vi dovevo per fare chiarezza non solo sui termini ma sulla sostanza poiché una società "fallita" chiude i battenti, cessa le operazioni, porta i libri in tribunale e non riesce neanche a saldare i debiti; per fortuna non è stato il caso di Kodak, anche se ovviamente non è lo stesso colosso di vent'anni fa. |
user120016 | inviato il 13 Maggio 2021 ore 23:20
Credo che, considerando il costo di Ektar e Portra negli ultimi anni, una parte dei debiti di Kodak li abbia pagati io |
user33434 | inviato il 13 Maggio 2021 ore 23:41
Domenico le stampe che hai fatto, almeno quelle a cui hai voluto dare un procedimento utile alla conservazione, non solo sopravviveranno a te ma saranno lì quando il nostro presente verrà considerato storia. Saranno una testimonianza della tua visione della realtà e di ciò che ti circonda in questo determinato tempo e il loro interesse prescinderà dal valore artistico che tu o altri attribuite a quelle foto. Abbiamo tante statue del neoclassicismo ma io non so quanto pagherei per vedere una fotografia di Napoleone sul ponte di Lodi o anche una semplice scena di mercato nella Vienna del '700, in questo la fotografìa continua ad avere una caratteristica unica, la sua natura di testimonianza diretta accresce il suo valore nel tempo. |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 23:45
La carta si consuma e pure in fretta |
user33434 | inviato il 13 Maggio 2021 ore 23:55
Cesare abbiamo ancora la bibbia di Gutenberg, non penso che una foto possa durare lo stesso tempo visto la chimica coinvolta nel processo ma non credo che la carta si consumi così in fretta. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 0:07
Anche il ferro si dice che ci voglia 5mila anni per sparire Chiedi a un qualsiasi possessore di Terrano II se i sottoporta sono ancora gli originali Non confondiamo il primo libro stampato al mondo (sacro poi ... ) con la stampa di zio Pino che sicuramente non sta secoli sotto vetro ma finirà in qualche cantina umida... |
user33434 | inviato il 14 Maggio 2021 ore 0:14
Non so cosa sia un Terrano ora lo cerco su google . Il motivo per cui facevo riferimento a processi archival è quello che dici tu, se zio Pino ha trattato la sua stampa per essere conservata il pronipote dello zio Pino suddetto la troverà, casomai un po' maltrattata ma la troverà e forse per lui e le persone a cui la mostrerà avrà valore. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 7:48
“ Chiedi a un qualsiasi possessore di Terrano II se i sottoporta sono ancora gli originali „ Non sapevo che avesse questo problema, un bel guaio, specie per questa tipologia di veicolo. |
user120016 | inviato il 14 Maggio 2021 ore 8:21
Mauro, hai perfettamente ragione. Io stesso conservo le stampe che faceva mio nonno. Ricordo perfettamente un ritratto fatto a mia nonna con la Bencini, che subito dopo andammo a sviluppare e stampare in camera oscura. Correva l'anno 1985 e quella fu la prima stampa a cui collaborai. Quella stampa è ancora perfetta... Ad ogni modo, non avendo figli a cui trasmettere la passione e non avendo altri discendenti interessati alla fotografia (ho dei nipoti che però sono troppo presi da play station e Smartphone), ho deciso di non voler pensare a che fine faranno le mie stampe. Né tanto meno la mia camera oscura e le centinaia di fotocamere, ottiche ed accessori vari. Chissà, magari tra qualche anno prenderò accordi con qualche museo per donare i pezzi più antichi. Tanta altra roba finirà al macero. Ma a quel punto non sarà più un mio problema, no? Nel frattempo mi godo tutto questo e vivo felicissimo |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 8:32
Ma a quel punto non sarà più un mio problema, no? Appunto... carpe diem allora anche perché fra cent'anni avremo altro a cui pensare! |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 12:55
“ Stai tranquillo, Kodak non è fallita „ Grazie, ero nel dubbio in quanto sul loro sito non ho trovato traccia di pellicole. “ Credo che, considerando il costo di Ektar e Portra negli ultimi anni, una parte dei debiti di Kodak li abbia pagati ioSorriso „ Hahaha. |
| inviato il 14 Maggio 2021 ore 13:01
“ sul loro sito non ho trovato traccia di pellicole. „ Ma ne fanno ... a solo titolo di esempio sono in normale produzione Portra 160, Gold 200 negativo colore, TX300, Tmax varie sensibilità negativo bianco e nero, Ektar 100 Diaositiva colore |
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