RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

fotografia senza fotocamera


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » fotografia senza fotocamera





user86925
avatar
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 11:47

ritengo che non sia necessario determinare se opportune tecniche rientrano o meno nella pura definizione di fotografia, per me la fotografia nasce dall' idea di un fotografo ed il risultato conta più del mezzo che ha utilizzato per arrivarci...

segnalo un bel libro utile alla causa, I do not want to disappear silently into the night di Katrien de Blauwer

"Katrien De Blauwer si definisce una “ fotografa senza macchina fotografica ”.

Lei raccoglie e ricicla immagini e fotografie da vecchie riviste e giornali. Il suo lavoro è intimo e corrisponde direttamente con l'inconscio, tutto è nell'anonimato, grazie all'utilizzo di immagini trovate e parti del corpo che sono state ritagliate. In questo modo, la sua storia personale diventa la storia di tutti.

Gli effetti del collage creano una sorta di universalizzazione, sottolineando l'impossibilità di identificarsi con un singolo individuo, ma che permette di riconoscersi nella storia. L'artista diventa un intermediario neutrale: senza essere l'autore delle fotografie, si appropria e integra nel suo mondo interiore, un mondo che sta rivelando in terza persona.

Katrien De Blauwer dà un nuovo significato alla vita, salva le immagini dalla distruzione e le unisce in una nuova narrazione tra intimità e anonimato. Il suo lavoro si occupa di entrare a fondo nella memoria e richiama alla mente le procedure del fotomontaggio.

Tratta la perdita, il dolore, il desiderio, il rapporto uomo–donna, la vita, se stessa, la presenza nell'assenza, senza vincoli interpretativi.

Usa inoltre dei titoli, che pongono dei presupposti identificativi, ma lo spettatore può fare propria ogni immagine, adattarla al proprio sentire e al proprio vissuto, costruendo su essa una nuova esperienza."

tratto da redmilkmagazine.com/it/2015/10/katrien-de-blauwer/









lascio link dell' autore www.katriendeblauwer.com/work

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 11:59

E' difficile starvi dietro e mi scuso se mi sovrappongo...

Stiamo tralasciando la capacita' di cogliere l'attimo. Se io preparo la scena, piazzo la camera al millimetro eppoi il mio assistente scatta, per mia opinione personale, non e' fotografo ne' l'uno ne' l'altro, ma solo colui il quale
1) "Vede" l'immagine con la mente e con lo sguardo
2) Prepara il tutto per favorire il risultato
2) Aziona l'otturatore al momento giusto e nel posto giusto
Se non c'e' la presenza contemporanea ed unitaria di tre elementi quali luogo, macchina, fotografo, esistenti ed agenti simultaneamente in uno spazio comune nell'attimo preciso della fissazione sul sensore dell'immagine, non si puo' parlare di fotografo, ma di esecutore, pianificatore, assistente, montatore di immagini, grafico, illustratore, regista, direttore artistico, sceneggiatore, architetto, demiurgo ed altro.
Altre questioni:
1)
La correzione della vignettatura e' ammesa in camera secondo i parametri che ho illustrato all'inizio, la correzione delle distorsioni e' un caso limite, ( sebbene io non ne faccia uso la ritenendola una mistificazione della realta' ), in quanto, pur spostando pixel, avviene in-camera e rientra nella rappresentazione temporalmente fedele e spazialmente univoca della realta' catturata come nel caso prima riportato delle foto panoramiche.
2)
Nelle mie gallerie ci sono SOLO jpg presi dalla scheda di memoria. Non uso mai raw per coerenza con i miei principi fotografici fin qui riportati.
Se invece devo produrre foto per lavoro, li' comanda il cliente e l'immagine ( notare che ho scritto immagine e non foto ) deve essere ampiamente modificabile, con cieli posticci, colori ultrapompati, pelli levigate, ombre irreali ed ogni corbelleria desideri chi mi da i soldi. In tal caso divengo un produttore di immagini, non di fotografie.

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 12:03

Le arti visive sono molto variegate e a volte è arduo dare definizioni precise. C'è anche da chiedersi a cosa serva.
I confini fra le varie arti non sono precisi al millimetro e di sfumature ce ne sono parecchie. A volte si combinano e si mescolano.
Godiamoci le foto o immagini che siano, prodotte da fotografi e/o artisti.

E se ne siamo capaci o abbiamo voglia di sperimentare, proviamoci anche noi. Non sia mai che esca qualcosa di buono e di originale ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 13:13

Ooo seguendo il tuo ragionamento possiamo definire fotografo anche Fabrizio Corona a questo punto (a dire il vero in molti lo chiamano così) anche se non sapeva nemmeno accendere una fotocamera.Tanto le foto erano sue,nel senso di sua proprietà anche se non le aveva combinate con PS ma comprate da altri fotografi. Ma erano esattamente come le voleva lui

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 14:48

senza fotocamera ovviamente si può fare fotografia in svariati modi ... questo è solo uno dei tanti >

www.alternativephotography.com/chlorophyll-prints/

prendere pezzi/oggetti/persone/sfondi da una palette di PS si potrebbe chiamare "otherphotography" ... la mia fotografia fatta da altri.

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 15:05

@Schyter:
prendere pezzi/oggetti/persone/sfondi da una palette di PS si potrebbe chiamare "otherphotography" ... la mia fotografia fatta da altri.

Una volta si facevano i puzzle : mettevi insieme i pezzi e alla fine ottenevi un'immagine completa.
A nessuno veniva in mente di pensare che la foto o il disegno così completato fosse farina del proprio sacco, malgrado lo sforzo profuso.
Sono andato un po' oltre? MrGreen

user203495
avatar
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 15:21

Nelle mie gallerie ci sono SOLO jpg presi dalla scheda di memoria. Non uso mai raw per coerenza con i miei principi fotografici fin qui riportati.
Se invece devo produrre foto per lavoro, li' comanda il cliente e l'immagine ( notare che ho scritto immagine e non foto ) deve essere ampiamente modificabile, con cieli posticci, colori ultrapompati, pelli levigate, ombre irreali ed ogni corbelleria desideri chi mi da i soldi. In tal caso divengo un produttore di immagini, non di fotografie.


Avevo già espresso a suo tempo la stessa convinzione.Allora si parlava di PP e di quello che io definivo un pervertimento della realtà.Concordo in pieno Jacopo.Vorrei tanto che le fotografie pubblicate dichiarassero le "manipolazioni".
senza fotocamera ovviamente si può fare fotografia in svariati modi

Come dipingere senza pennello?

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 15:32

@Skylab59 ... non so ... l'argomento è scivoloso. E non vorrei essere considerato un "passatista" (che nn sono anche se uso solo l'analogico).

Non credo possa esistere un limite all'intervento di app esterne ... nemmeno la sostituzione di un cielo realizzato da altri ... qual è la differenza tra sostituire un cielo o applicare la "grana" (rumore) ad una foto dgt ?? Oppure applicare la app "Velvia, Portra, Provia etc" come texture ai propri scatti dgtali ??? E così altre millemila cose che gli strumenti moderni permettono...

La vita è un compromesso ... e la fotografia nn sfugge a questa regola. Ogni testa è un piccolo mondo ed ognuno deve viverci bene nel proprio. Di mio cerco di essere "onesto" con me stesso fotograficamente; forse facilitato dall'uso analogico. In questa nicchia quasi dimenticata, il progresso tecnologico, di materiali, etc si è fermato decenni fa. E quando voglio darmi una spruzzata di "talebanismo" uso il foro stenopeico. Sorriso

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 15:35

@Nitigisius ???
Come dipingere senza pennello?


Mah ... direi proprio di si !!! è da una vita che si dipinge anche senza pennello.

user1856
avatar
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 15:42

Vorrei fare alcuni ragionamenti su ottimi spunti di Jacopo!

Stiamo tralasciando la capacita' di cogliere l'attimo


Fa parte solo di una parte della fotografia: il take a photo.
Esiste anche il make a photo!

Chi fa una macro di un insetto, magari con del focus stacking e lenti micro, non coglie l'attimo.
Chi fa still-life classico non coglie l'attimo.
Chi fotografa una stanza non coglie l'attimo.
Chi fa una raffica continua velocissima o un video e ne trae un fotogramma magari di matrimonio, non coglie l'attimo.
Chi fa fotografia forense non coglie l'attimo.
Chi apre l'otturatore alle 10 di sera con la pellicola e lo chiude 3 ore dopo non coglie l'attimo.
Chi fa food non coglie l'attimo.
Chi fotografa un quadro non coglie l'attimo.
Chi fa light painting non coglie l'attimo.

E quindi sempre così importante cogliere l'attimo in una qualsiasi fotografia?

Gursky coglie l'attimo?
Steichen lo coglieva?
LaChapelle lo coglie?
E Kirsty Mitchell?
E Broadbent?

Ho pile di libri fotografici in cui l'attimo colta non conta nulla. Meno di zero. Ma zero assoluto!
Conta tutto il resto.
E altre pile in cui conta totalmente.
E' quindi un fattore come altri: in alcuni generi è fondamentale; in altri generi di nessunissima importanza.

Oh, aggiungo pure una cosa interessante: i lavori per cui non conta nulla sono, tra l'altro, quelli a più alto budget sia economico sia come impegno profuso per arrivare al prodotto finito.
E' interessante anche questa cosa, non scontata.

Se io preparo la scena, piazzo la camera al millimetro eppoi il mio assistente scatta, per mia opinione personale, non e' fotografo ne' l'uno ne' l'altro


Quindi un Toscani (che come altri ha lui stesso ribadito che a azionare l'otturatore non è sempre lui) e simili non sono fotografi?
Eppure se si chiede in giro nessuno dirà che sono demiurghi o esecutori!
Il potere delle parole e cosa richiamano nella testa delle persone è la chiave.
Toscani è, lavorativamente parlando, un fotografo per la massa.

Tra l'altro, ma è un discorso personale, sto cercando di pilotare con un assistente virtuale lo scatto (operazione che spesso è di sola manovalanza).

Se non c'e' la presenza contemporanea ed unitaria di tre elementi quali luogo, macchina, fotografo, esistenti ed agenti simultaneamente in uno spazio comune nell'attimo preciso della fissazione sul sensore dell'immagine , non si puo' parlare di fotografo, ma di esecutore, pianificatore, assistente, montatore di immagini, grafico, illustratore, regista, direttore artistico, sceneggiatore, architetto, demiurgo ed altro.


Anche questo è interessante ma trovo che esistano tantissime eccezioni!

Ipotizzo: magari fai un set.
Inizi la ripresa, vai a farti un giro altrove durante la ripresa, torni, concludi e siccome non c'era la presenza simultanea non sei un fotografo.
La ripresa magari dura magari ore. O una notte.
O semplicemente usi trappole fotografiche.
O fai una foto col drone che è altrove.
Oppure uno scatto a distanza programmato.
O semplicemente uno scatto automatico tramite sensori di rilevamento.
La casistica è infinitamente lunga e di prassi quotidiana!

Come detto prima sopra, sono discorsi interessanti ma che si scontrano poi con il mondo reale, la fuori.
Provare a vendersi come demiurgo o come esecutore e non come fotografo difficilmente porterà a risultati visto che tutto ciò è comunque chiamato dalla massa, fotografia.

Nelle mie gallerie ci sono SOLO jpg presi dalla scheda di memoria. Non uso mai raw per coerenza con i miei principi fotografici fin qui riportati.


Il principio è quello per cui qualcun'altro (ingegnere, programmatore, sviluppatore etc) ha inserito i SUOI parametri per la TUA fotografia e che il file da stampare sia di bassa qualità (jpg).
Ci sta.
Ma il risultato non è più reale di quanto sarebbe qualsiasi altro già solo per quanto riguarda una cosa banale come i colori.
Che non saranno mai reali ma, al più, realistici.
Ecco, dovremmo parlare forse di realismo più che di realtà.
E di scegliere che nel prodotto finito qualcun'altro, sconosciuto, intervenga in modo silente al posto nostro.

Un po' come con l'analogico: c'è chi sviluppava e chi mandava a sviluppare.
Di questi ultimi, la quasi totalità lo faceva senza dare indicazioni e affidandosi al laboratorio.
Pochissimi stampavano, davano indicazioni di correzione e ristampavano secondo i LORO intenti.

La stampa avveniva quindi in un luogo diverso, in un tempo diverso e con persone diverse da chi aveva fatto click.
Ecco che il grosso delle foto che han fatto la storia, senza l'intervento esterno di chi sviluppava e stampava, non sarebbero state come le conosciamo.
Ma anzi decisamente diverse.

Quindi il "vero" fotografo era solo colui il quale sviluppava e stampava per conto proprio?
O anche gli altri che si rifacevano ad altri personaggi per avere il prodotto finale?

user203495
avatar
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 15:50

Mah ... direi proprio di si !!! è da una vita che si dipinge anche senza pennello.

Appunto.Con una differenza:non viene meno la manualità.O no?

www.circolodarti.com/uso-creativo-della-pittura-oltre-il-pennello/

E l'opera ha un solo creatore.Poi se si vuole obbiettare che anche il cielo rubato ad una foto ed incollato ad un'altra è materia inerte che viene plasmata.......Non so.Se esco,faccio una foto e non soddisfatto del cielo lo copio ed incollo,a me,....pare na st.......a.

user1856
avatar
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 16:00

Avevo già espresso a suo tempo la stessa convinzione.Allora si parlava di PP e di quello che io definivo un pervertimento della realtà


Questo è anche interessante: la realtà!
Sarebbe bello ci fosse una definizione univoca.

Per esempio esistono colori reali?
O solo percepiti (molto diversamente) da persona a persona?
Il bianco e nero è realtà?
Un tempo lungo è realtà?
Una bassa profondità di campo è realtà?
O sono solo interpretazioni personali?

io ho sempre avuto pochi dubbi: ognuno ha la sua percezione di realtà.
E il discorso dei colori l'ho preso perchè già in me stesso il punto di bianco è differente tra i due occhi (tenendo oscurato l'altro).
Figurarsi tra persona e persona in cui le differenze sono maggiori.

Realtà è solo ciò che è oppure che può anche essere?
Perchè se è vera la seconda, allora potrei sempre trovare tutti oggetti in scala di grigi, costruire una sce,a fotografarla a colori ed avere un BN che sarebbe riproduzione di quella realtà.
Poi la stampo e chiedo se è una foto a colori o meno.
Secondo voi cosa risponde la massa?
Che è realmente in bianco e nero?
O che è stata manipolata in modo irreale?

Parliamo di illusioni?
Una foto non modificata di una illusione è una foto reale di ciò.
Ma fatta vedere al pubblico è essa stessa illusione o rimane reale?

Pervertimento della realtà se è la PP lo è anche un bianco e nero.
O una foto a bassa profondità di campo.
O un tempo lungo.
Acqua setosa, cieli scuri, pure il mosso o i flash sulla seconda tendina.

Pure il soggetto è spesso un pervertimento della realtà: il Nutella Biscuits ufficiale, mica penserete sia vero!
Spero...


Come dipingere senza pennello?


Mia figlia dipinge con le spugne.
O con la carta.
Una volta lo faceva con le dita e con le mani (per fortuna non sui muri... MrGreen ).

Pollock dipingeva ed era un pittore oppure da adesso diventa un lanciatore di colori?
E tutti quelli che dipingono con le più disparate tecniche, strumenti e idee da anni e anni?

user1856
avatar
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 16:07

E l'opera ha un solo creatore


Fontana di Duchamp ha due creatori: l'azienda che ha materialmente manufatto l'orinatoio e lui che l'ha trasformata in opera d'arte.

Opere a quattro mani poi esistono da sempre...

user28347
avatar
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 16:07

inutile fare 100000 filosofie,tanto chi fa il furbetto viene beccato e si frega da solo.allora è lecito mangiare un altro essere umano?nella nostra cultura no ma 20000 anni fa non si facevano problemi

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 16:08

Divertente il link postato da Nitigisius MrGreen

Certo che se lo potesse vedere Caravaggio, lo sentiremmo ridere attraverso i due metri di terra che ricoprono la sua bara, e riderebbe per il resto dell'eternità... MrGreen
Ho citato Caravaggio poiché anche lui dipingeva con la luce.

Per analogia potremmo vedere la fotografia allo stesso modo... poi come la chiamiamo non importa molto.
(a me non importa, mi basta che il risultato sia interessante)



Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me