JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
“ Mi ripeto: il futuro è la fine dell'auto di proprietà, futuro che può essere abilitato solo dalla guida 100% autonoma. L'elettrico è solo una divagazione sul tema.
Ora fermatevi, respirate, e pensate a quante ore le vostre auto sono ferme, poi guardate dalla finestra di casa e pensate a quante ore trascorrono ferme, immobili, ogni giorno, le auto che vedete. Sapete come si chiama tutta questa roba? CAPITALE IMMOBILIZZATO.
con la guida autonoma le auto non stanno mai ferme, e servono meno auto. Automobile come servizio e non come prodotto. Non mi serve il trapano, mi serve il buco „
Questo è un punto di vista (politicamente lo associerei a qualcosa simile al comunismo spinto) .
In tal modo però metteresti in una storica crisi miliardi di persone che lavorano per o nell'automotive .
Hai pensato a dove ricollocare questi milioni, anzi miliardi di persone ? Che lavoro farebbero ?
Bisognerebbe anche variare gli orari di lavoro, se tutti vano a lavorare alla stessa ora occorrerebbero lo stesso numero di auto che poi rimarrebbero ferme.
Giusto Miki, qua ci vuole uno smart working bello esteso a tutto quanto, il panettiere, lo smaltino, il chirurgo e anche chi asfalta le strade, per tutti una bella svolta, ovviamente anche il becchino lo può fare senza problemi anzi è quello con i clienti più pazienti e comprensivi.
user198779
inviato il 03 Novembre 2020 ore 9:33
Molti minimizzano le onde elettromagnetiche che certe potenze emettono.
In tutti i casi appena finisco due/tre lavori la bici elettrica arriva subito, troppo comoda e versatile e non credo proprio possa creare problemi a smaltimento batterie, per spostamenti di non grande entità la vedo un valido sostituto a macchina e moto.
user177356
inviato il 03 Novembre 2020 ore 9:45
E ripartono i soliti mentecatti.
Per chi svolge un'attività non manuale a basso tasso di interazione (quindi, la quasi totalità degli impiegati di back office) può lavorare da casa. Si tratta probabilmente dell'80% delle persone che prendevano la metropolitana con me a Milano.
Equiparare il car sharing, o i robotaxi, al "comunismo spinto" però le batte tutte.
Mi fate davvero pensare che l'auto sia la compensazione di deficienze in altri ambiti.
Ma infatti, SaroGrey, prima bisogna cambiare il modo di pensare, il maggior utilizzo dell'auto è per piccoli spostamenti, non c'è bisogno di autonomie elevate per andare al lavoro tutti i giorni e neanche di grandi potenze per rimanere in colonnato nel traffico.
user198779
inviato il 03 Novembre 2020 ore 9:50
TheRealB
Mi fate davvero pensare che l'auto sia la compensazione di deficienze in altri ambiti.
Quindi io che non posseggo e non guido automobili...Signore, una alla volta
user155906
inviato il 03 Novembre 2020 ore 10:01
“ Questo è un punto di vista (politicamente lo associerei a qualcosa simile al comunismo spinto) .
In tal modo però metteresti in una storica crisi miliardi di persone che lavorano per o nell'automotive .
Hai pensato a dove ricollocare questi milioni, anzi miliardi di persone ? Che lavoro farebbero ? „
e niente, la metà della gente sul pianeta lavora nel settore auto a quanto pare
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.