| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 8:56
“ Scusate se mi intrometto ma vorrei riproporre un quesito al quale non ho ricevuto risposta: Esportare in uno spazio colore Argb piuttosto che sRGB per il b/n cambia qualcosa? Mi verrebbe da dire di no ma mi rimane il dubbio „ In teoria credo che se anche dovesse esserci qualche differenza in una prova di laboratorio (dovuta alla conversione), l'occhio umano non la percepirebbe. |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 9:28
Grazie massimiliano. Devo dire che la mia è proprio una curiosità diciamo “tecnica”. all'atto pratico, ho provato e non mi pare di aver notato particolari differenze. |
user86925 | inviato il 16 Ottobre 2020 ore 9:43
il mio pensiero è che a livello "teorico" ci sono enormi differenze tra sensore monocromatico e bayer che a livello "pratico" non sempre, non tutti e non in tutte le circostanze è facile percepire facendo un paragone diretto con un sensore bayer... nella mia esperienza, la sensazione usandola è che dia qualcosa in più, non sempre mi ha fatto cadere la mascella ma quando capita si conquista estrema fiducia: in tutte le situazioni con prevalenza di colori molto saturi c' è una restituzione, da parte del sensore monocromatico, di un file molto più lavorabile (mi è capitato di fotografare una persona che aveva un vestito di velluto rosso, il file della monocrom mi permetteva un ottimo intervento con più sfumature tonali nello scatto, potevo negli scatti sottoesposti schiarire senza notare nessun deterioramento del vestito, anzi vedevo comparire nuove sfumature di grigi... ), la mia impressione è che se nella scena è presente una prevalenza di colori molto saturi ci sia una maggior matericità e maggiori sfumature tonali nello scatto, specie in quelle con colori fortemente prevalenti, infatti su un vestito di velluto rosso nel sensore bayer lavorano praticamente solo 1 su 3 dei pixel, tutto il resto viene interpolato, mentre in un sensore monocromatico tutti i pixel restituiscono un corretto valore di luminosità... quando leggo "i vantaggi quasi si azzerano" condivido, non sempre si percepisce una netta superiorità del file, dipende dalla scena ma ritengo che non debbano essere questi i motivi per scegliere un sensore monocromatico, è uno strumento diverso che porta ad un altro modo di lavorare, cambia l' approccio, cambia forma mentis... mi piacerebbe tanto che lo facesse anche qualche altro brand... ma fuji con la X-Pro3 che ha fatto 3 diversi finiture, non poteva fare una finitura in meno e proporre una versione monocromatica? |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 9:48
Boh... questa foto www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3697920 è BN nativo dalla D200 senza alcuna PP conta 253 colori unici (toni di grigio) Se elaboro l'immagine con DxO photolab 3 partendo dal NEF e convertendolo in BN col profilo colore della Ilford FP4 plus 125 arrivo a 917 colori unici E' vero che le due immagini sono interpretate in modo differente dai software, perciò i toni di grigio dei soggetti (foglie) sono diversi però... alla fine, se osservo le due immagini (monitor 4k tarato) vedo delle differenze che nella sostanza sono puramente estetiche. Da sottolineare che, rispetto al sensore monocromatico, la nitidezza è assolutamente identica tra colore e BN, sebbene quella percepita si potrebbe definire migliore per il BN per via del minore disturbo. Detto questo: che i grigi possano essere 256 o di più, a mio parere non cambia molto (e nun me ne po' ffregà dde meno... ), quello che conta è l'immagine ed il suo significato (se c'è) |
user198121 | inviato il 16 Ottobre 2020 ore 9:51
“ quando leggo "i vantaggi quasi si azzerano" condivido, non sempre si percepisce una netta superiorità del file, dipende dalla scena ma ritengo che non debbano essere questi i motivi per scegliere un sensore monocromatico, è uno strumento diverso che porta ad un altro modo di lavorare, cambia l' approccio, cambia forma mentis... „ Condivido come ho scritto qualche post dietro...strumento specifico... Ma non necessario...e mi preme sottolinearlo per coloro che amano fare molto b/n... E' sempre il fotografo che vince...concentriamoci sul nostro modo di fotografare e non sullo strumento... Scusate la retorica...ma non trovo altre parole per esprimere il concetto... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 10:03
Quando siamo in una sezione tecnica , si cerca di parlare, imparare o dare nozioni per capire come le differenti tecnologie possano aiutarci o meno nel conseguire un determinato risultato! Poi è ovvio che conta più L immagine finale che sapere il perché si è formata così! Ma se non ci interessa la parte che sta a monte, perché scrivere in questa sezione? Basterebbe postare le proprie foto per ricevere commenti! ma anche li è difficile , perché appena uno fa una critica (nella sezione commenti) ... apriti cielo! |
user198121 | inviato il 16 Ottobre 2020 ore 10:11
Io questo problema non me lo pongo...sono già abbastanza scadente come fotografo...critica più critica meno... |
user198121 | inviato il 16 Ottobre 2020 ore 10:18
“ Mi chiedevo perché altri brand non realizzano una ml digitale che faccia solo foto bianco e nero. È una questione di costi? Troppo di nicchia? Eppure vedo molti qui sul forum che prediligono questo tipo di approccio. Le vostre riflessioni „ Bhe siamo partiti da questa domanda... alla fine abbiamo risposto? Mi pare di no... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 10:22
Io non c'ho capito nulla eppure vi seguo da un po' il fatto di avere a disposizione 256 grigi o più mi sembra ininfluente ai fini dell'immagine finale visto che l'occhio umano ne percepisce molto meno.... Il problema è la macchina e quale grigio voglio esaltare rispetto ad un'altro... In questo conta solo la gamma dinamica della macchina.... Un grigio molto scuro se lo "illuminò" apparirà del rumore un grigio molto chiaro rischia di essere "bruciato".... Più luce riesce a rilevare la macchina e più grigi posso "evidenziare". Se non ho sbagliato termine è la gamma dinamica che conta e conta solo se faccio elaborazioni spinte.... Continuo a seguirvi siete interessanti |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 12:02
“ I bit in più servono nel momento in cui vogliamo alterare i livelli dell'immagine, tirare su delle ombre, contrastare maggiormente una foto con sfumature lievi etc... lì la differenza è evidente, un 8 bit da poco spazio di manovra mentre già solo un 10 ne da molta di più. „ su questo sono pienamente d'accordo, il punto è la finalità di visione, se un raw BN dopo la pp lo esporto in TIFF 16 bit e jpeg 8 bit, in video li vedo uguali e anche in stampa, quindi il limite dei 256 Toni di grigio di un Jpeg che vengono superati abbondantemente dal TIFF 16 alla fine non li vedo neanche con il binocolo |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 12:05
in stampa teoricamente si e su un monitor 10 bit si |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 12:34
Io penso che il problema non stia in quante sfumature di grigio si riesca ad avere, ma dal fatto che, una volta convertito il Raw (con lmaschera di Bayer), hai pochi grigi medi. E questo sia che si converta in jpeg o in tiff 16 bit. nb. Come dimostrano le foto fatte al Colorcheker nell 'articolo che ho postato sopra. |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 13:46
Visto che siamo sulla cresta dell'onda sollevo una questione tecnica non ancora affrontata. Nelle impostazioni in-camera per il jpg b/n c'e' la possibilita' di impostare la simulazione del filtro colore. Otterro' circa lo stesso effetto che con il filtro ottico REALE o e' una pacchiana imitazione ? E in entrambi i casi, perche' ? Per chi non conoscesse tali filtri, rimando a questo semplice ma efficace link. www.nadir.it/tecnica/FILTRI1-bn/index.htm |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 14:48
... morti tutti ... |
| inviato il 16 Ottobre 2020 ore 15:06
Il sensore Bayer ha già filtri, quindi i filtri esterni hanno senso solo nella monocrome e nella pellicola...almeno credo |
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