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Ecobonus 110 ristrutturazione


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user177356
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inviato il 31 Luglio 2020 ore 9:20

E le banche fino a che punto potrebbero accettare crediti d'imposta?


Come scrivevo prima, non ho esaminato in dettaglio la normativa, ma tutto dipende da quali debiti fiscali potranno compensare con il credito acquisito. In particolare, se potranno compensare le somme dovute all'erario in qualità di sostituti di imposta.

Provo a fare un calcolo spannometrico: la spesa per interessi sul debito pubblico è intorno ai 65 miliardi/anno. La ritenuta (12,5%) ammonta quindi a circa 8 miliardi. Ammettiamo che le banche italiane abbiano in deposito il 60% dei titoli di Stato in circolazione, sono circa 5 miliardi di ritenute da versare all'anno.

Se (e sottolineo se) fosse possibile per le banche compensare il versamento di queste ritenute, potrebbero acquisire crediti "da ristrutturazione" per 25 miliardi, guadagnandone poco meno di 2,3 miliardi (a rischio ZERO). E stiamo parlando di una sola categoria di obblighi fiscali delle banche: ci sono le imposte sugli utili, le ritenute sui conti correnti e sugli altri investimenti, etc.

Infatti, ritengo che sia proprio la possibilità di cessione dl credito alle banche a costituire la più importante novità.

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 9:45

La questione grave, per le già depredate casse dello stato italiano è che il 110% genererà ulteriore debito.
Con le detrazioni del 50% e del 65% il meccanismo virtuso della emersione del nero funzionava a saldo zero.
Con il 110% lo stato (cioè i cittadini italiani nelle loro complessità) vanno a bagno.
Ricordiamoci che l'IVA su questo genere di lavori è solo il 10%, le tasse che pagano le imprese e i fornitori arrivano al 35/40% e i contrubuti INPS sono spesso soggeti a sgravi dovuti alla riduzione del cuneo fiscale e altre agevolazioni.

Ricordo anche che, contrariamente alla logica della quasi totalità dei cittadini italiani, lo stato non è una entità sopranaturale ma siamo noi.
Quindi nel dare e nell'avere con l'amministrazione pubblica ciò che uno stato decotto come il nostro concede ai cittadini lo fa creando debito ai cittadini stessi.

In sostanza se lo stato ci mette dei soldi nella tasca destra poi li deve riprendere dalla tasca sinistra. Altrimenti va in default = salta per aria.

Penso di essere stato chiaro.

;-)



avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 9:53

L'iva sui materiali non è comunque il 22%? Chiedo perché non lo so.

user177356
avatar
inviato il 31 Luglio 2020 ore 10:02

Con il 110% lo stato (cioè i cittadini italiani nelle loro complessità) vanno a bagno.


Condivido al mille per cento il principio secondo il quale lo Stato siamo noi,

Secondo me bisogna considerare anche gli effetti macroeconomici dell'attività edile. Non è un caso che in tutto il mondo l'attività edilizia venga considerata un indicatore primario dello stato di salute dell'economia nazionale. Questo perché si tratta di un'attività con un moltiplicatore economico molto elevato: costruire e ristrutturare case (o ponti, o ferrovie) mette in moto un volano enorme, che peraltro riguarda in grandissima parte aziende nazionali (non importi mattoni dalla Cina o dagli Stati Uniti, per capirci). Anche l'occupazione generata è quasi esclusivamente nazionale.

Insomma, tra gli investimenti indiretti che può fare uno Stato, è uno di quello con il maggior ritorno in temini di PIL a breve-medio termine.

Certo, ragionando sul lungo termine tutti i soldi impegnati nel bonus andrebbero investiti invece in scuola e università. Confuso

avatarjunior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 11:39

Faccio un paio di domande: ma secondo voi, un'impresa di costruzioni è disposta ad accollarsi un debito da scalare nei futuri 5 anni senza sapere come sarà il mercato e se avra cali di fatturato che potrebbero portare il suo 10% di guadagno a diventare una perdita on negativo?
E le banche fino a che punto potrebbero accettare crediti d'imposta?

E' proprio quella la difficoltà, trovare banche e/o imprese disposte a prendersi il credito d'imposta. Fino ad ora sono rimasti silenti, ora che la normativa è completa dovrebbero sbloccarsi e manifestare eventuali disponibilità, anche tramite consorzi che si vanno creando. In molti entrano anche soggetti importanti come ENEL, che hanno la capacità di incamerare il bonus. Sta tutto nel trovare un soggetto affidabile che non gonfi le fatture e un buon perito che certifichi con esattezza la rispondenza dei requisiti.
Per il resto sono soldi nostri, se prendiamo il bonus siamo più o meno pari, se non lo prendiamo lo regaliamo agli altri, come è successo con il fotovoltaico del primo e secondo conto energia

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 12:21

Tu, se non hai sufficienti tasse annue per recuperare il credito lo cedi alla banca.


ho forti dubbi al riguardo, credo sia impossibile cedere un credito che non si ha

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 12:41

Pagine di spiegazioni al vento.

Il credito nasce se fai i lavori.

;-)


avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 13:06

Se è così bene!
Faccio fatica a capirlo però Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 15:52

ragazzi miei non serve fare gli spavaldi facendo analisi da tecnici in forza al ministro dell'economia per dimostrare di sapere le cose.non si discuteva tanto sul come, ma sul perche lo stato possa effettivamente regalare centinaia di migliaia di euro anche a soggetti morti di fame che non sono potenziali contribuenti,come accadeva con gli sgravi al 50 e 65%,che almeno qui al sud,pochissimi hanno approfittato (per motivi molto semplici ma questa è un'altra storia). E' vero,sparisce il cash,il fatturato delle imprese che pagano le tasse,l'inps, l'iva etc etc,ma sono pur sempre una montagna di quattrini. adesso non so quanto le banche paghino di imposte per poter sgravare centinaia di miliardi l'anno (perche a conti fatti,se con una media di 50.000 a fabbricato,se vi accedono 2 milioni di soggetti,questo è l'esborso, tenendo conti che in italia abbiamo 2 immobili per nucleo familiare,e la maggior parte di questi,con lavori doverosi da eseguire)

user177356
avatar
inviato il 31 Luglio 2020 ore 16:44

Faccio fatica a capirlo però


Te l'abbiamo spiegato in due con un linguaggio diverso, di più non so che fare.

user177356
avatar
inviato il 31 Luglio 2020 ore 16:47

E' vero,sparisce il cash,il fatturato delle imprese che pagano le tasse,l'inps, l'iva etc etc,ma sono pur sempre una montagna di quattrini.


Ma voi quante persone conoscete che sono nell'effettiva condizione di poter accedere al bonus? Secondo me parliamo di un ammontare complessivo sotto i dieci miliardi di euro, dal quale vanno detratti i recuperi del nero e l'effetto di stimolo del PIL. Alla fine sono somme contenute.

Bisognerebbe leggersi la relazione al decreto, che dovrebbe indicare l'onere previsto per l'erario.

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 16:54

potrebbe venire il sospetto che, a conti fatti, convenga più ai ricchi che ai poveri.

spiego:

- se io ho un buon reddito, pago parecchie tasse, faccio l'ecobonus, e in 5 anni mi pago molte meno imposte, senza rivolgermi a nessuno.

- se sono un morto di fame al quale non conviene assolutamente detrarre le imposte ma devo cedere il credito, mi trovo di fronte l'impresa che non ne vuole sapere e le banche che...forse ma non sicuro.

quindi, se a pensare si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: sembra un qualche cosa fatto ad oc per i politici, amici dei politici ricchi, amici degli amici, parenti.....gente con i soldi, per intenderci.
insomma, qualche cosa che va contro il fine per cui dovrebbe essere messo in opera: aiutare a ripartire l'economia ma favorendo le classi più bisognose.

spero di sbagliarmi della grossa ;-)

user177356
avatar
inviato il 31 Luglio 2020 ore 16:58

Chi può dedurre il bonus dal reddito ha un vantaggio del 10%, ma deve anticipare il pagamento dei lavori. Alla fine non vedo grosse differenze. Anzi, con il sistema precedente (cioè senza cessione del credito) la situazione era effettivamente squilibrata a favore dei redditi "capienti".

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 17:30

la precedente senza dubbi.anche se in 10 anni bene o male si poteva fare

avatarsenior
inviato il 31 Luglio 2020 ore 17:34

Anzi, anche per i casi precedenti la surroga è ancor meglio, cioè:
evito di trascinarmi il credito per 10 anni così non devo preoccuparmi di dover produrre reddito per i prossimi 10 anni sia nel caso in cui sia dipendente che perda il lavoro che lavoratore autonomo che debba chiudere la propria azienda.



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