| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 8:43
Il vantaggio degli esposimetri esterni non è la maggior precisione, perché qualsiasi esposimetro, anche il più economico, a meno che non sia starato, è abbastanza preciso da rientrare nella latitudine di posa delle pellicole. Un esposimetro esterno, se opportunamente puntato, può dare risultati migliori di quello interno alla macchina, a patto che si sappia dove puntarlo. In più, il 99% degli esposimetri esterni permette la lettura a luce incidente, eliminando così gli errori dell'esposizione a luce riflessa, che risente della scarsa o eccessiva riflessione di soggetti molto scuri o molto chiari. La lettura a luce incidente volendo si potrebbe fare anche con l'esposimetro interno della macchina, la Topcon forniva come accessorio una semisfera opalina da montare davanti all'obiettivo, in modo da usare la macchina come esposimetro separato a luce incidente. Quando si usava la pellicola, si conosceva il risultato solo dopo lo sviluppo, quindi, specie con materiali invertibili a colori, era fondamentale esporre correttamente. Oggi possiamo controllare il risultato appena fatto lo scatto, possiamo fare una "forchetta" di più scatti con valori diversi, quindi il problema è praticamente inesistente. Prima di farci seghe mentali sugli esposimetri esterni, impariamo ad usare bene quello della macchina. Per decenni ho usato reflex con esposimetro TTL a lettura integrata, cercando di misurare l'esposizione sulla parte di inquadratura che ritenevo importante, eventualmente facendo una lettura sostitutiva sulla mia mano, assimilandola al cartoncino grigio medio che non avevo. Ora uso la digitale in automatico, controllando che la coppia tempo diaframma mi stia bene, bloccando l'esposizione dopo aver puntato la zona che mi interessa, a volte, specie in foto di notte con sorgenti di luce puntiforme, sottoespongo intenzionalmente per compensare. Insomma non vorrei che qualcuno si prendesse un esposimetro esterno perché fa figo. Diciamo che io lo vedo utile solo se si esce con una macchina senza esposimetro o per certe foto in studio. |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 8:48
Comunque personalmente non ne ho mai avuto uno, all'uopo ho sempre preferito la misurazione Spot presa direttamente sul soggetto, e se una pratica del genere mi risulta difficile, o addirittura impossibile, allora mi arrangio con l'esperienza oppure con una misura sostitutiva. |
user14408 | inviato il 01 Dicembre 2021 ore 8:51
Giuro ho dovuto cercare il significato di yakamoz e anche stacked! ignoravo entrambi e il secondo mi pare una cosa boh |
user14408 | inviato il 01 Dicembre 2021 ore 8:53
“ Comunque personalmente non ne ho mai avuto uno, „ perchè non hai mai usato MF classico senza esposimetro. una delle tante ragioni che mi fece optare per la MF che utilizzo è che ha , tra le altre cose, un eccezionale esposimetro interno ma qualche volta il vecchio mastersix torna utile. misura lux, flash e altro. |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 9:24
A volte se ho il soggetto in posa con due flash già tarati e mi viene da aggiungere io terzo di schiarita sui capelli da dietro misuro la luce flash e la Régulo per farla cadere nella triade esposimetrica principale |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 10:39
L'esposimetro esterno con il digitale non lo uso, anche con 2/3 flash ci vogliono 5 minuti e 4 foto per vedere se piace il risultato. Per la pellicola ne uso 2,uno spot 1°e il sekonic 308 per i flash, usando il MF e avendo una macchina del 78 con l'esposimetro esterno sbaglio molto meno. L'esposimetro anche quello in macchina bisogna saperlo usare, ma con il digitale corri pochi rischi, con la pellicola so c@zzi Io comunque sono un dilettante e mezzo somaro ma alla fine mi va bene così e non mi prendo troppo sul serio, per me fotografare è un passatempo che uso come scusa per fare qualche giro in giro |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 10:43
Macerik Le letture a luce incidente, chiamata così per il gran numero di incidenti fotografici che provoca, le fa anche il digitale. Un banale bicchiere di plastica bianca davanti l obbiettivo e vai. Per i più facoltosi esiste anche un apposito filtro piatto o a cupola. |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 10:57
Lettura a luce incidente. Non serve a molto, considerato che è la luce riflessa ad impressionare la pellicola. Se ci si trovasse a fotografare sulla neve o su una spiaggia con sabbia chiara, la lettura a luce incidente ci farebbe sbagliare di brutto. Il manto nevoso risulterebbe di un bianco bruciato, senza alcun dettaglio. Idem il gatto nero o la splendida modella nera. Oggi le macchine fotografiche hanno diverse letture: integrata, a matrice e spot. Però capisco anche che brandire un Mastersix ci fa apparire molto professionali agli occhi degli ignari....per altri un po' ×, ma de gustibus |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 11:18
Kwlit, scusa, ma credo che tu abbia fatto un minimo di confusione. Nei casi da te citati, gatto completamente nero; sabbia molto chiara; neve; e più in generale tutti quei casi in cui, nella scena ripresa, siano predominanti elementi estremamente chiari o scuri, la lettura a luce incidente ti salva... perché misurando la luce direttamente alla fonte non viene ingannato dalla riflessione anomala che proviene dal soggetto. Al contrario di quanto invece avviene con l'esposimetro in camera. |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 11:19
@Kwlit E' proprio il contrario, la lettura a luce incidente evita che un soggetto riflettente in maniera anomala, falsi la lettura. La modella nera deve venire scura e la neve chiara. In condizioni normale la differenza tra le due letture è minima, ma in casi limite può variare di diversi stop. @PaoloMCmix abbiamo scritto praticamente insieme |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 11:21
Infatti Fileo, ci siamo sovrapposti |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 11:26
La neve deve venire chiara, ma la luce incidente la brucia. Provare per credere. Sul sensore ci finisce la luce riflessa |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 11:33
@Kwlit Credo che tu abbia le idee un po' confuse. Stacce, che è come ti abbiamo detto |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 11:38
@Kwilt…. Le basi |
| inviato il 01 Dicembre 2021 ore 11:55
Un giorno chiesero al millepiedi con quale piede cominciasse a camminare....non riuscì più a camminare. |
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