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La fotografia al femminile su Juza


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avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 18:40

Ci sono poi artisti che hanno avuto la capacità di tenere sotto controllo la loro emotività pur non inficiando la loro creatività.

Un esempio è Picasso.

Nell'età giovanile dimostrò di essere un grande pittore nel senso classico del termine.

La sua maturazione artistica avvenne passando al periodo blu e successivamante al periodo rosa per poi arrivare al cubismo con tutte le sue sfumature stilistiche.

Il suo controllo razionale, a mio modesto parere, avvenne quando si accorse che con il cubismo guadagnava un sacco di soldi. Da quel momento, divenne meno artista e più commerciante, sempre a mio modesto parere.
Possiamo comunque dire che visse una vita molto agitata, piena di forti emozioni: matrimoni, figli, separazioni, fasi politiche, ecc.
Sicuramente non apparteneva ai normali.

Il confine tra danaro e arte, nel caso di Picasso è rappresentato da questa storiella.
Un giorno il maestro andò a comprare i colori.
Nel negozio c'era un bambino con la mamma.
Il bambino, riconosciuto Picasso, gli chiese un autografo.
Picasso prese un foglio bianco e appose la firma.
Tempo dopo questo autografo fu venduto per la somma di Lire 10.000.000.
Il fatto avvenne agli inizi degli anni '60 o giù di lì.





avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 18:50

Personalmente ho una dote di emotività piuttosto forte, ho trascorso tutta la vita tenendola a freno e/o in stato di remissione onde evitare di vivere una vita disordinata.

Conosco gli effetti dell'emotività e da un lato mi spaventano.

Così ho finito di non fare l'artista, ma mi sono limitato a cose più "normaloidi".

Quando ti immergi nell'arte e lasci andare la tua emotività vieni immerso o sommerso, che dir si voglia, dall'arte stessa perdendoti dentro di essa e staccandoti dal mondo reale.

Morale: la mia arte ideale dovrebbe essere quella figurativa e musicale anche se, alla fine, sono un fotografo scarsino e un pianista che non suona più ...




avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 19:07

I miei post precedenti hanno valore sia per gli uomini che per le donne.

@TheRealB
Quello che mi colpisce, nella maggior parte delle fotografie amatoriali, è una flessibilità che a mio avviso rasenta l'incoerenza.


L'arte con l'emotività, la fantasia e la creatività non è certo sinonimo di coerenza.

E' un percorso, sovente irrazionale, che porta alla creazione di stili ai quali si arriva sperimentando e passando attraverso varie fasi.


avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 19:23


Biennale della fotografia femminile a Mantova .

www.bffmantova.com/


avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 21:20

Ho visto per caso questa discussione e che Old mi ha citata tra le brave e da lui conosciute fotografe di juza con un parere molto positivo e per questo lo ringrazio.Sorriso
Tralasciando la mia storia di come mi sono avvicinata alla fotografia e di cosa per me rappresenti,( racconto che narrerò un giorno quando scriverò la mia autobiografia MrGreen )vi dico la mia relativamente alla differenza che vi è tra uomo e donna fotograficamente parlando, lo faccio con un esempio.
Quando un uomo fotografa una mela cerca di coglierne con lo scatto e di trasmettere la sua forma e la sua bellezza; quando una donna fotografa la stessa mela, cerca di coglierne e di trasmetterne il sapore ed il profumo.
E' al 100% così? No perchè in ogni uomo vi è una parte ( più o meno grande) di femminilità e in ogni donna vi è una parte ( più o meno grande) di mascolinità.
Questo può però spiegare perchè il fotografo uomo da molta importanza all'attrezzatura fotografica in quanto questa può permettergli di raggiungere quella perfezione grafica per lui importante per rappresentare la bellezza, mentre per la donna è più importante il soggetto e il particolare che lo circonda.

Questo il mio punto di vista.
Buona serata


avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 21:24

Vi siete però dimenticati di una bravissima ed originalissima fotografa che si è meritata anche un EP: Viola.

www.juzaphoto.com/me.php?p=117001&l=it

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 21:28

Grazie.

Si, le foto di Viola le avevo già viste, ma mi sono dimenticato di Lei.

E' molto brava ed originale in particolare con le natuture morte che, come Maila, le fa diventare MrGreen ... nature vive.

Quel genere, espresso in questo modo, lo chiamerei: Foto-grafia.

MrGreen


avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 21:32

"Di tutto questo mi sembra di scorgere traccia nel lavoro di molte fotografe amatoriali, il cui lavoro è interessante proprio perché vario, ma che rischia di essere poco coerente e dispersivo."

The RealB ti rispondo per me, perché ovviamente ognuno avrà la sua storia e le sue motivazioni.
posso dirti che io sono una persona che si annoia presto, che odia la ripetitività e fare sempre le stese cose.
Questa cosa si esprime in tanti aspetti della mia vita, non mi piace as esempio vedere film che ho già visto o leggere libri che ho già letto, ho un sacco di hobby diversi, nel senso che mi appassiono ad una cosa, la sviscero ben bene, divento anche brava (a detta di altri, si intende) ma una volta che padroneggio la cosa mi parte la noia.
Questo è sia un difetto, che un pregio.
Difetto perché non mi fa mai fermare su una cosa, dove magari potrei raggiungere anche livelli di perfezionamento migliore (ho suonato pianoforte per 10 anni poi smisi perché non ne avevo appunto più voglia) , pregio perché sottintende una mente curiosa, che ha sempre voglia di imparare, e porsi davanti nuove sfide. È il momento in cui inizio qualcosa di nuovo che trovo il più stimolante ed eccitante...
Ad esempio anni fa mi ero appassionata alla mitologia celtica e vichingo, ecco di riflesso mi sono data alla pittura di quadri a tema. È durato per un paio di anni, poi sono passata allo scolpire scenari in 3d per giochi di ruolo, etc (sono abbastanza brava con le robe manuali).
Questa mia tendenza al movimento e al cambiamento mi porta in fotografia a non fissarmi su un unico genere. Ti dirò..La passione per la fotografia è così forte che in questi anni non si è mai affievolita ne è mai venuta meno, forse perché essendo proprio la fotografia un mondo sconfinato, dove posso spaziare, apprendere nuove tecniche, cambiare stile e soggetti a piacimento, non mi annoio mai!
Un giorno posso creare una foto cimiteriale inquietante, il giorno dopo fotografare dei fiori coloratissimi che mettono allegria.
Ed è questo il bello della fotografia per me, non ha senso - se non è un lavoro - autoimporsi un genere o limitarsi per puro senso masochistico o per sembrare più "fighi"( e poi è davvero cosi?) Su juza perché il proprio portfolio è più omogeneo MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 21:57

Grazie di cuore, Maila!:-P
Grazie Old! Non ti preoccupare se ti sei dimenticato... sarà la vecchiaiaMrGreen
TheRealB, guardando il tuo profilo credo di aver capito cosa intendi per coerente ed "omogeneo"MrGreen
Si scherza, neh!MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 22:31

Non c'è di che Viola! Questi uomini bisogna controllarli! MrGreen si sa che invecchiano prima di noi!MrGreen


avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2020 ore 22:43

Purtoppo si ...

A proposito: io chi sono??

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2020 ore 7:55

MrGreen

user107253
avatar
inviato il 10 Febbraio 2020 ore 8:37

Ho letto attentamente tutti gli interventi dal mio ultimo ed ho trovato spunti interessanti e per me veri in ogni vostro punto di vista. In particolare, di Old_pentax condivido l'incoerenza generata dall'emotività e il fatto che a volte le emozioni possano prendere il sopravvento e portare a creare qualcosa di cui si è consapevoli solo in parte. Mi è capitato personalmente di entrare in uno stato di esaltazione tale da realizzare scatti (autoritratti più che altro) in cui oggi non mi riconosco, ma che non rinnego e anzi sono importanti per me perché hanno segnato una fase della mia vita. Siamo esseri umani, in continua evoluzione e più che di incoerenza preferisco parlare di cambiamento documentato (dalle fotografie intendo).
Per quanto riguarda Morgana, innanzitutto complimenti per la tua forza! Leggendo quanto hai scritto di te, mi sono rivista molto. Anch'io non sono una di quelle donne pucciose MrGreen e soprattutto anche il mio continuo cambiare interesse parte dal profondo rifiuto per ciò che è ripetitivo e monotono e mi piace mettermi alla prova con nuove sfide.
Ho notato, comunque, in questa discussione la tendenza a razionalizzare (un po' catalogare) della maggior parte degli uomini in contrapposizione alla difesa del diritto dell'irrazionalità delle donne.
Infine sono, come Maila, fermamente convinta che in ogni uomo e in ogni donna ci sia una componente dell'altro sesso e che quando questa componente è elevata porta donne e uomini ad avere un numero maggiore di modi e pensieri condivisi con il sesso opposto. Un po' contorto ma spero si sia capito cosa intendevo MrGreen

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2020 ore 9:08

Allora, dato che questo 3d è diventato un bello spazio in cui confrontarsi, paradossalmente (ma non tanto) prima con sé stessi che con altri/e, ed è interessantissimo potersi misurare in modo pacato con l'altra metà della fotografia MrGreen, devo dire che da quando ho ricominciato a fotografare, dopo anni di stasi, mi riconosco sempre di più in quella tendenza a razionalizzare tipicamente maschile, ma forse anche l'età gioca un suo ruolo con la progressiva tendenza ad appoggiarsi alle abitudini.
Ultimamente sto rivedendo invece i pochi scatti che ho conservato dagli anni '70, inizi '80 (l'epoca dell'Università), che tempo fa avevo scansionato e che sto risistemando (pellicole impolverate e rigate, diapo con funghi ecc.: un lavoraccio); a parte il fatto che ritraevo anche persone e situazioni di strada, cosa che non faccio più, vedo in quegli scatti una maggior presenza di quell'irrazionalità "guidata" che viene considerata tipica del modo femminile di sentire le cose. Altrove, pochi giorni fa, ho già scritto che molti di quegli scatti li trovo più autentici di gran parte della mia produzione attuale; mi domando quanto di questi cambiamenti sia dovuto ad un'effettiva maturazione di una personalità "di genere", che sicuramente esiste, e quanto invece non sia da attribuire ad uno stereotipo "di genere" che le convenzioni sociali finiscono per imporci volenti o nolenti.

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2020 ore 9:30

@ Malia
Quando un uomo fotografa una mela cerca di coglierne con lo scatto e di trasmettere la sua forma e la sua bellezza; quando una donna fotografa la stessa mela, cerca di coglierne e di trasmetterne il sapore ed il profumo.
E' al 100% così? No perché in ogni uomo vi è una parte ( più o meno grande) di femminilità e in ogni donna vi è una parte ( più o meno grande) di mascolinità.
Questo può però spiegare perché il fotografo uomo da molta importanza all'attrezzatura fotografica in quanto questa può permettergli di raggiungere quella perfezione grafica per lui importante per rappresentare la bellezza, mentre per la donna è più importante il soggetto e il particolare che lo circonda.


Punto di vista interessante e, sempre senza generalizzare, piuttosto condivisibile: oggettività vs emozioni.

C'è un altro argomento potenzialmente fotografico.
Secondo alcuni, il cervello femminile è più portato al "multitasking" e quello maschile al focalizzarsi (anche maniacalmente MrGreen ) su una cosa sola: la funzione di questa specializzazione risalirebbe all'antichità, all'evoluzione della specie, quando la donna cavernicola doveva essere in grado di badare alla caverna, alla prole e ad altre faccende (es. andare in posta a pagare le bollette delle torce) mentre il maschio cavernicolo (cacciatore) superava i requisiti per la selezione naturale se riusciva a rimanere immobile e concentrato per ore in attesa del passaggio della preda da colpire per sfamare la famiglia e la tribù.

Se così fosse, "visione globale" contro "attenzione al particolare", in teoria le donne dovrebbero essere molto più brave nella accurata composizione di panorami, nelle foto di interazioni tra soggetti (umani e non) e così via, mentre gli uomini dovrebbero specializzarsi in macrofotografia, foto a ridottissima profondità di campo e dettagli di eventi sportivi.

Ma, per fortuna, credo che questa sia una generalizzazione.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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