| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 15:26
La gamma dinamica (digitale) è la latitudine di posa (analogico). Semplicemente è la capacità del nostro sensore di registrare informazioni nelle zone sovraesposte e sottoesposte. È misurabile in stop.. le fotocamere digitali sono tra i 10 e i 12 stop circa.. comunque la gamma dinamica sta ad indicare quindi quanto la nostra immagine è recuperabile in ombre e luci, quanti dettagli e informazioni riesce a catturare prima di raggiungere il nero pieno e il bianco bruciato! |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 15:32
Qualcuno, però, scrisse che quello schema era una cavolata. Anch'io mi sono sempre chiesto l'aumento di GD di un sensore dove viene rilevato. Ovvero, se passo da un sensore con 10 stop a uno con 12 stop i due stop in più dove vengono registrati? Verso le ombre o verso le luci? Uno da una parte e una dall'altra? |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 15:33
“ Black...,a quello c'ero arrivato,poi io posso esporre per le lalte luci o per le ombre indipendentemente da come sia tarato l'esposimetro della macchina;quello che non mi è chiaro rimane su che basi viene calcolata la GD. Una volta chiarito quello calcolarne l'ampiezza e la collocazione è automatico. Tutto questo solo ai fini puramente didatticiai perché all'atto pratico non mi cambia la vita in quanto valutare l'esposizione per quello che mi interessa ottenere mi viene dall'esperienza d'uso della fotocamera. „ “ Anch'io mi sono sempre chiesto l'aumento di GD di un sensore dove viene rilevato. Ovvero, se passo da un sensore con 10 stop a uno con 12 stop i due stop in più dove vengono registrati? Verso le ombre o verso le luci? Uno da una parte e una dall'altra? „ Non esiste una "collocazione" della gamma dinamica, esiste solo la gamma dinamica massima del sensore. Come ho scritto a pagina 3, la gamma dinamica dipende unicamente da due cose: quanti elettroni può accumulare il sensore e quanto è preciso il sensore a leggere il numero di elettroni accumulati. Prendi ad esempio il sensore Sony IMX128 (il 24mpx della Sony che ha spopolato qualche anno fa in fotocamere tipo la D750), qui montato su un corpo per astrofotografia. www.skypoint.it/it/camere-cmos/qhyccd/10297-camera-raffreddata-coldmos Se vai a leggere i dati vedi che ha una FWC di circa 74.000e- e un read noise di 4e- al gain minimo (gain minimo è praticamente l'equivalente degli ISO più bassi possibile di una fotocamera normale). Se fai 74.000e-/4e- ottieni 18.500, quelle sono le gradazioni che la fotocamera è in grado di misurare. Per tradurre quel numero in stop basta fare il logaritmo in base 2, risultato 14,1. Quel sensore con quell'elettronica riesce quindi a raggiungere 14 stop pieni di gamma dinamica (se le misurazioni sono giuste praticamente la limitazione sono i 14 bit più che il sensore stesso!). Occhio però che queste sono solamente GRADAZIONI, non dicono nulla dell'effettiva luminosità della scena. Il sensore lo puoi riempire in 1/8000s se scatti controsole così come puoi impiegarci minuti se scatti di notte. “ Credo che alla tua domanda avesse già risposto Bubu93 a pagina 3 di questa discussione, postando questa immagine: „ ">www.sergiocortinovisphotography.it/images/Tecnici/Gammadinamica.jpg[/Q Occhio che quella foto l'ho quotata come esempio SBAGLIATO di cosa è la gamma dinamica, è un' immagine che non ha proprio senso di esistere. |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 15:42
“ Perdonatemi l'ignoranza;con l'analogico parlando di EV si aveva una scala di 10 dove 0 era il nero assoluto e 10 la mancanza di dettaglio del bianco assoluto se vogliamo così chiamarlo. Ora,con la GD o DR come vogliamo chiamarla qualcuno mi può spiegare qual'e' l'estensione di questa scala da un teorico limite minimo 0 ad un massimo sempre teorico x che non sono riuscito a decifrare con certezza,anche perché diversamente senza una scala metrica definita buttare li dei numeri serve poco. Ringrazio chi avrà la pazienza di illuminarmi in merto. „ www.imatest.com/solutions/iso-15739/ La gamma dinamica di un sensore è definita come Lsat/Lmin (e viene misurata a varie sensibilità iso). Lsat è il livello di illuminazione (luminanza) oltre il quale il sensore raggiunge la saturazione (per questioni pratiche possono solo approssimare tale valore). Intuitivamente, Lsat è la luminanza limite per avere ancora informazioni nel file raw, prima di arrivare al bianco senza dettagli. Lmin è il livello di illuminazione tale per cui SNR=1. Qui la questione è leggermente differente, in quanto - in termini informali - Lmin rappresenta il livello di illuminazione limite per avere dei dettagli non eccessivamente deteriorati dal rumore, nelle zone in ombra di un'immagine. Infatti, più l'illuminazione si riduce e più il rapporto segnale rumore (SNR) cala: ad un certo punto, e ben prima di arrivare a raggiungere il "nero senza dettagli" nel file raw, ci si trova con un'immagine dove vi è quasi solo rumore, e poca informazione utile. Per tali ragioni viene tenuto conto nel SNR. Non vi è quindi un limite assoluto alla scala, dato che Lsat e Lmin dipendono dal sensore. |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 15:46
Lo standard ISO per la gamma dinamica è questo, ma purtroppo non ho modo di accedere al documento: www.iso.org/standard/72361.html |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 15:49
Mi sono incrociato col messaggio di Bubu La sua definizione di DR è quella accettata in strumentistica. Non mi risulta che DxO faccia misure di FWC e floor noise. In ogni caso se esce DR 13 bit e campioni con un ADC a 12 bit, la DR disponibile per il fotografo sarà 12 stop, non 13 stop. |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 16:04
Anyone?
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| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 16:04
DxO è un mistero, l'unica cosa che so per certo è che interpolano a 8mpx nella misurazione Print, quindi possono ottenere risultati superiori a 14 EV anche da sensori a 14 bit, cosa che in teoria non sarebbe possibile sul singolo pixel. Se però si guardano le misurazioni "Screen" tutte le fotocamere da 14 bit stanno effettivamente sotto ai 14 EV come GD. Le due fotocamere al top della classifica sono la D850 e la A7IV con 14,81 e 14,77 stop di GD (tecnicamente impossibili visto che i RAW sono a 14 bit) misurate print, che però diventano 13,55 e 13,3 in misurazione screen, un valore decisamente più realistico. |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 16:13
Riducendo la grandezza dell'immagine il software crea sfumature di colore in base ai pixel adiacenti e quindi dovrebbe creare anche un "errore" nella misurazione che infatti sfora i limiti. |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 16:15
In effetti gli ADC possono creare limitazioni alla gamma dinamica, lato SNR. Una delle specifiche dichiarate è l'ENOB en.wikipedia.org/wiki/Effective_number_of_bits ovvero il numero di bit "effettivamente fruibili", tenendo conto del SNR e distorsione del segnale. Ad esempio, Canon utilizzava degli ADC esterni della Analog Devices, sui sensori di qualche anno fa: ho fatto qualche ricerca, e l'ENOB degli ADC a 14 bit di tale marchio, progettati per lavorare ad un certo bitrate, non supera i 12-12,2 bit. Credo fosse anche questo a limitare la gamma dinamica dei sensori, almeno a basse sensibilità iso. Mi ero sempre chiesto perché a sensibilità iso elevate il problema fosse minore, in proporzione, ma credo che dipenda da questo: en.wikipedia.org/wiki/Friis_formulas_for_noise Al denominatore vi sono i guadagni... |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 17:12
Bubu 93, stai confermando quello che supponevo. Se domani esce un sensore con 16 stop di GD posso supporre che quel sensore abbia aumentato la capacità di raccogliere luce prima di andare in saturazione? Quindi gli stop in più sono sulle alte luci? |
| inviato il 05 Febbraio 2020 ore 17:16
Guadagnare uno stop sulle alte luci è molto più difficile che sulle basse, infatti i guadagni dei sensori moderni sono tutti concentrati sulle ombre e la loro leggibilità. |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 1:44
In realtà non sono né da una parte ne dall altra! Prendono uno spazio maggiore! Siamo noi che sappiamo che non dobbiamo bruciare le luci e possiamo aprire le zone scure! |
| inviato il 06 Febbraio 2020 ore 6:13
@Miki.1 attualmente la Sony A7R4, la Fuji MF 100 e la P1 IQ4 montano sensori con lo stesso sensel (sensel è in onore di Michael Reichmann. Si dovrebbe parlare di pixel pitch perché fra i pixel esiste l'isolante. Se si assume l'isolante molto sottile, la dimensione del sensel è pari al pixel pitch. I sensel normali sono ad L per far posto all'elettronica. I BSI sono più vicini ad un quadrato. Si calcolano abbastanza facilmente le FT delle diverse geometrie (non io eh! ), per cui si può parlare di MTF di un certo sensel in quanto a geometria. Naturalmente la MTF più importante del sensel è legata alla dimensione lineare. La MTF totale è un prodotto di più MTF parziali, formalmente si affina con quanti più fattori sono caratterizzati via FT). Sony parla di quasi 15 stop di dinamica. P1 sostiene di acquisire a 16 bit. Fuji sembra essere in mezzo al guado. Vedere Bill Claff. |
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