| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 1:42
mai conosciuto . |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 1:45
Allora forse vale la pena che modifichi l'inizio del tuo intervento: “ allora . ti dico come ho conosciuto ghirri” |
user177356 | inviato il 24 Gennaio 2020 ore 1:46
Lastprince, concordo in gran parte con quello che sostieni. Su questo però ho una visione diversa: “ Le persone umane sono comparse , mai protagonisti . „ Per me in Ghirri l'uomo è centrale proprio perché assente o apparentemente secondario. Nella foto che hai postato, per esempio, io ci vedo subito il proprietario di quella casa, forse una coppia attempata e borghese (piccolo piccolo, ovviamente), immagino subito chi l'ha pensata, voluta, costruita, acquistata, abitata, vissuta. Insomma, ci vedo un racconto che è assolutamente umano. Lo stesso posso dire della foto del Signor Mario che hai linkato. Magari sono io che sbaglio, eh. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 1:52
hai ragione . è un analisi corretta a cui non avevo mai pensato . |
user12181 | inviato il 24 Gennaio 2020 ore 2:09
"Ghirri era un architetto" Io sapevo che era un geometra, credo di averlo letto in un suo libro (mi pare Lezioni di fotografia). Una ricerca sul web me lo conferma, geometra e poi fotografo. Ghirri aveva riscattato ai miei occhi l'onore di questo titolo di studio e di questa professione, dopo che molti geometri italiani ne hanno fatto strame, facendo strame del paesaggio italiano. Sempre ai miei occhi, sono responsabili di scempi efferati nelle zone alpine, in qualità di liberi professionisti, geometri comunali, sindaci. Attualmente stanno azzannando con la bava alla bocca le zone del terremoto nell'Appennino centrale (anche la casa dei miei nonni, i geometri G, padre e figlio - vil razza dannata - hanno cercato di farla dichiarare da demolire quando non aveva riportato nessun danno, attacco sventato da mia sorella, per ora, ma torneranno alla carica sicuramente). Però devo dire che mi sono imbattuto in personaggi notevoli che avevano fatto studi da geometra, ci sarebbe anche un Nobel per la letteratura... E spesso ho notato che le fotografie dei geometri sono molto pulite e ben fatte. Quello che li frega (o piuttosto ci frega, perché a loro va benissimo) spesso è la pochezza culturale, non era il caso di Ghirri e, come ho detto, di altri. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 2:18
hai perfettamente ragione (giuro che ci avrei scommesso tanti euro ). era un geometra . imparare qualcosa mi piace sempre tanto . ti ringrazio moltissimo. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 3:47
Per chi fosse interessato ad argomentare su Ghirri mi pare che la soluzione più ovvia e idonea sia l'apertura di un thread apposito. E' una pagina e mezza che si sta trascinando 'sta cosa, diamoci un taglio ! |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 5:43
@Lastprince ti prego , smetti di lasciare uno spazio fra le parole e i segni di interpunzione ! Ti sei difeso dicendo che scrivi da iPad . Bene , procurati una tastiera normale ! . Il mio amico , che lasciava gli spazi e diceva di avere letto 20,000 libri , era un phony . |
user72446 | inviato il 24 Gennaio 2020 ore 6:34
Provo (cercando di non banalizzare) a spiegare il mio pensiero: Se io (emilianos85) fotografo il pescatore del sud est asiatico al, tramonto intento nella sua attività, con bei colori e giusti contrasti, punto di ripresa etc etc agli occhi di chi analizza la foto do cmq l'idea di esser andato fin laggiù, trovato il posto adatto al momento adatto, con il tempo metereologico adatto aspettato il momento e fatto click...... E tra le tantissime foto dei pescatori che ormai invadono le bacheche la mia verrà più o meno considerata in base a tanti fattori di pre e post produzione. Se io invece realizzo una fotografia alla ghirri, al 99.9% non verrà capita e considerata da un ipotetico interlocutore perché a nessuno frega nulla di scandagliare il perché io abbia realizzato una foto sicuramente pensata, ma che ritrae un comunissimo spazio che e' sotto gli occhi di tutti ogni giorni tutti i giorni. Io da profano la foto del signor Mario non l'avrei capita (e anche ora ne capisco poco il senso) Cioè ha composto in maniera simmetrica degli oggetti e realizzato una foto alla ghirri. Cioè ognuno di noi può realizzare una fotografia scendendo sotto casa e pensare di mandare un messaggio, solo che se sei ghirri vieni studiato e compreso, se sei tu, sei solo una persona che ha fatto uno scatto comunissimo lo vedi che anche Ghirri ha dei cloni? |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 6:37
Ghirri è stato forse il più grande fotografo italiano del dopoguerra e sicuramente fa parte del mio personale olimpo della fotografia mondiale. Ghirri ha sovvertito una tale quantità di regole e convenzioni dell'epoca delle quali non possono del tutto capacitarsi quelli come me che, per motivi anagrafici, lo hanno conosciuto dopo la sua morte; Ghirri, insieme forse a Ugo Mulas, rompe con il predominio culturale dei fotocircoli, che pure avevano fatto la storia della fotografia italiana, e immette la fotografia nel circuito dell'arte concettuale, e non. Soprattutto Ghirri rielabora l'esperienza della fotografia di paesaggio americana e inventa un nuovo modo di guardare al paesaggio italiano. Ma anche con Ghirri tocca stare attenti, altrimenti senza volerlo si finisce a essere ghirriani come si finisce, senza volerlo, ad essere Mccurriani. I grandi fotografi sono talmente oltre noi comuni dilettanti che si finisce per copiarli allo stesso modo in cui, più modestamente, si copia la foto vista sulla galleria di Juza. Per quanto mi riguarda il problema è riuscirci, a copiare: quando inconsciamente ci ho provato mi sono reso conto di avere, oltre a ovvi limiti tecnici, una sensibilità diversa che mi impedisce di vedere le cose come le avrebbe viste Ghirri (o altri fotografi famosi). Nel caso di Ghirri, che a differenza di me era una persona estremamente gioviale, la sua genialità è stata quella di rendere interessanti, attraverso un utilizzo minimale del lessico fotografico, soggetti che il fotografo medio non prende minimamente in considerazione, andando piuttosto a cercare lo spettacolo; se il fotografo medio, famoso o amatore, cerca l'immediatezza della visione e il subitaneo appagamento sensoriale, Ghirri invece lavora sempre sul tempo, con immagini che scavano dentro la scena e dentro l'osservatore e contengono al loro interno un tempo lunghissimo, mesi, anni, decenni, in cui la scena è diventata quella che si è parata nell'istante dello scatto davanti al fotografo. Ha ragione Lastprince, la foto di McCurry l'hanno fatta tutti, forse anche io, e sono per tutti; quella di Ghirri è pressoché irripetibile e non tutti l'apprezzano. P.S.: guardatela bene, la foto di Ghirri... le rondini volano!!! |
user72446 | inviato il 24 Gennaio 2020 ore 7:39
Non credo sia da "capire"..... Cioè è logico volesse ritrarre l'austerita' e le linee ed i colori freddi di una palazzina anni 70/80. |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 7:45
Ma quello non é il messaggio. É solo la forma espressiva |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 7:49
Nico: Palomar: non entro nel merito del possibile messaggio delle opere di Ghirri (che peraltro non mi vergogno affatto di dire che non amo particolarmente). Anzi il contenuto che qui qualcuno si bea di riuscire a vedere perché unto dal signore mi pare anche piuttosto intuibile (se lo si cerca e lo si vuole vedere). Non è la assenza o il tipo di del contenuto che “critico” in quella foto, ma il fatto che, per citarti: “mi sono reso conto di avere... una sensibilità diversa che mi impedisce di vedere le cose come le avrebbe viste Ghirri”. Che non vuol dire non essere in grado di capirle per i motivi che qualcuno qui ci ha fatto il dono di spiegarci, ma di parteciparle a livello emotivo sino in fondo. Per me rimane una veranda vuota. Vedo anche il potenziale intento dell'autore (ma quanto di quello che vedo risiede nei miei occhi, piuttosto che nella foto?)ma non mi arriva veramente, non lo sento mio. Non ho alcuna sensazione di solitudine, tristezza, abbandono o altro... Razionalmente vedo l'intento. Ma lì si ferma. E se proprio proprio in questo si dovesse Cercare una mancanza o un fallimento (operazione che, diversamente da altri ritengo del tutto impropria in ambito artistico/espressivo) bisognerebbe guardare a chi il messaggio ha cercato di farlo passare ma, evidentemente ha fallito... Almeno con me. Ma anche questo penso sia normale e in fondo inevitabile. Perché non esiste una sola sensibilità. Grazie a dio... e forse è chi non capisce questo a non aver abbastanza viaggiato, letto... |
| inviato il 24 Gennaio 2020 ore 7:52
Che poi ghirri sia meno immediato di McCurry mi pare di una tale evidenza da non doverci perdere nemmeno un minuto a discuterne. Che questo sia sempre un limite... su questo varrebbe la pena confrontarsi forse |
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