| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 10:25
“ Odio le persone solo perche hanno maggiori conoscenze pretendono di dare giudizzi e sputar sentenze (poi se vai a vedere il loro profilo, zero foto). „ posso dirti... uno può parlare ed esprimere giudizi sulla fotografia anche se non fà foto... non ho mai digerito quelli che rispondono ad una critica (magari costruttiva) dicendo vediamo cosa sai fare tu... perchè non ha proprio senso come presa di posizione. per esperienza personale posso dirti che alle mostre nelle quali ho esposto, generalmente le osservazioni più interessanti le hanno fatte persone che non hanno niente a che fare con la fotografia, perchè il 90% dei fotografi-fotoamatori ti chiedono nell' ordine: -ma è a pellicola o digitale -che macchina usi -che obiettivi hai nel tuo corredo insomma tecnicismi fine a stessi... e che palle quindi ben venga l'evoluzione tecnologica, ma non accaniamoci solo su questa se vogliamo fare fotografia. |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 11:22
Discutere sulle foto e le capacità espressive e tecniche di chi critica, a mio giudizio, non ha molto senso. I maggiori critici d'arte o di cinema non espongono quadri e non girano film. Tra l'altro molti iscritti a questo forum, per loro legittima scelta, non pubblicano qui le loro foto, ma hanno fior di siti personali che testimoniano le loro capacità. Nel mio articolo su "pensierifotografici" in cui segnalavo il link non sostenevo che quanto asserito da Benedusi è la Bibbia. Anzi mettevo in guardia contro la sua arroganza e presunzione (peraltro ammessa da lui stesso). Non penso nemmeno che le sue tesi siano nuove e rivoluzionarie. Ho semplicemente trovato interessante la provocazione che, vista l'animata discussione che ne è seguita, ha evidentemente colto nel segno. Poi possiamo driblare il tema principale e parlare di copyright, di musica sui nostri siti, di dover avere 50 libri di fotografia - per inciso, Colser, 50 libri non sono solo manuali di fotografia, ma libri fotografici di autori famosi, testi di critica fotografica e altro - ma tutto ciò è fuorviante. Il tema centrale sono le idee che mettiamo dietro i nostri scatti e la loro imprescindibile necessità. Si tratta di cercare di fare un percorso personale che richiede, come diceva Cos78, curiosità e studio, come del resto avviene in tutte le discipline "artistiche". Anche la scelta dell'attrezzatura diventa allora un aspetto "culturale": è ciò che porta Cos78 ad odiare i cubi di luce o il bannato Bafman a scattare con la Leica analogica e sviluppare la pellicola in B&N. Intendiamoci, se la cosa ci soddisfa, possiamo anche scegliere di fare come quei pittori dilettanti che espongono alla sagra di paese copie di Monet e Manet. Magari la tecnica è buona ed i risultati sono gradevoli. Non c'è dunque nulla di male, basta avere la consapevolezza del limite delle nostre scelte. Limite che certo non verrà abbattuto dai 300 "mi piace" o dalle piogge di "wow!" |
user19058 | inviato il 22 Gennaio 2013 ore 11:36
Ma, diamine, perchè qualcuno non fa una prova pratica e mette la sua macchina in mano alla scimmietta? Sarei curioso di vedere i risultati! Tutte le opinioni - quando serenamente e seriamente espresse sono rispettabili, ma.... Oggi sarà più facile fare una foto tecnicamente corretta, ma l'espressività è tutt'altra cosa, chi asino era asino resta. Semmai peggiora le cose, quando vuol mettere in evidenza certe sue presunte qualità fotografiche! Di certo oggi è più difficile di ieri fare foto belle (inteso come: espressione di un concetto/sentimento/sensazione reso con maestria tecnica), perchè la concorrenza è alta, in più oggi devi saper fare anche il lavoro che ieri era proprio del laboratorio fotografico (Postproduzione). L'importante, semmai, è volare basso e non arieggiare troppo la bocca. In questo peraltro ottimo sito, ditemi, quale percentuale trovate di foto 'belle'? 1-2%? Aspettando le foto della scimmietta, un cordiale saluto a tutti. |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 13:39
“ vestita di stracci - simuli vita da senza dimora o profuga - vestita con abiti da operaia con QUALCHE elemento sexy che non renda tutta la messa in scena grottesca, vestita da ragazzina che è scappata di casa e si rintana in un angolo, mezza svestita simulando un abuso in luogo appartato - immagine dura e controversa, ne ho vista una „ Se devo essere sincero trovo queste alternative ancora peggiori, sopratutto la finta operaia con elementi sexy mi sembra terribile, ma ovviamente dipende dai gusti e dalla sensibilità personale. Non è in ballo solo la questione dell'originalità, ma anche quella del rapporto con la realtà, e ovviamente una fabbrica, per quanto dismessa, è uno dei grandi simboli della modernità e delle contraddizioni correlate. |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 14:28
Visto che si è parlato di copyright, penso di fare cosa gradita nel segnalare un articolo che rimanda ad un intervista molto interessante. Lo trovate sul blog "pensierifotografici" a questo link: pensierifotografici.wordpress.com/2013/01/19/e-mia-e-tua-anzi-no-ma-fo Come dice l'autore, Giuseppe Pagano, potrebbe aiutare a fare chiarezza e rilassare gli animi. |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 14:34
Mi pare che quì sia stia criticando il metodo e non le opere, le critiche alle proprie foto ci vogliono se no non si cresce. Per Stile70. Alle mostre dove esponi nessuno viene a criticare il tuo metodo ma le tue opere. Per quel che riguarda i 50 libri, mi riferivo al fatto che Benedusi ritiene che bisogna aver un certo bagaglio culturale per poter fare foto come si deve. Io ho libri di Roiter, Adams, Sund e trattati sul paesaggio che raccontano il perche e il per come è nata la fotografia di paesaggio. La luna è stata ritratta migliaia di volte ma non per questo mi dovrei sentira senza idee nuove solo perchè voglio anch'io fargli una foto. |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 14:38
“ Alle mostre dove esponi nessuno viene a criticare il tuo metodo ma le tue opere. „ a volte ho avuto forti dubbi a riguardo.... |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 15:04
Anche alla novità di internet si guardò con sospetto, però grazie a internet possono esistere discussioni di questo tipo fra persone che abitano a centinaia di KM tra loro, un tempo si radunavano pochi intimi ai caffè o in circoli privati. Del resto, come tutte le innovazioni basta aspettare, alla fine rimarranno i migliori, lo è stato, ad esempio per la musica, negli anni sessanta incidevano tutti, poi sono rimasti solo chi la musica la sapeva fare veramente, così per i computer, sono arrivato ad avere in casa tre computer uno più potente dll'altro, ore sto usando questo che ha 5 anni. Dopo il boom, nei forum fotografici già cominciano a calare le visite. E credo che è per questo motivo che le case costruttrici di macchine fotografiche stanno buttando sul mercato nuovi modelli uno dietrio l'altro, sono i botti del gran finale. |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 15:09
" e comunque resto dell'idea che il banco non sia ideale per quel genere di foto;-)" Io invece sono dell'idea di Cos...e avrei visto benissimo il B.O. per quel genere di foto! Resta fermo che, anche per me, quelle foto, tecnicamente più che apprezzabili, mi lasciano indifferente; Insomma, non ci vedo niente di più che un esercizio di capacità tecniche, invidiabli...ma niente di più...è una mia personale opinione, ovvio! |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 16:18
“ OT: nelle foto di ballerine in ambienti di archeologia industriale è la stessa cosa: han stufato. specialmente chi le fa. Però spesso è il soggetto (Se cliente) che le richiede „ ma certo io non è che faccio crociate contro i fotografi :D io parlo delle foto. sicuramente chi le fa di mestiere deve attenersi a dei canoni e alle richieste dei clienti se non ha un nome riconosciuto e quindi non può permettersi di imporre la sua visione originale delle cose. |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 16:29
“ Visto che si è parlato di copyright, penso di fare cosa gradita nel segnalare un articolo che rimanda ad un intervista molto interessante. Lo trovate sul blog "pensierifotografici" a questo link: „ (sono d'accordo con il tuo intervento precedente) in merito a questo: continuo a dirlo, l'uomo ha un bruttissimo difetto, continuare a sottovalutare l'intelligenza delle altre specie per avere giustificazione delle brutalità che commette - basta sentire le metafore della nostra lingua: il maiale, creatura affettuosissima e intelligente, è il simbolo di comportamenti che suscitano ribrezzo, l'asino, creatura estremamente intelligente sensibile e con un CORAGGIO anche superiore al cavallo, è diventato il simbolo della stupidità solo perché probabilmente quando è allo stremo delle forze si rifiuta di continuare mentre un cavallo è troppo generoso e rischia la morte, fino alla scimmia... che è qui a rappresentare l'umano stupido. beh parliamo di alcune abilità non di tutte. una volta hanno condotto un test: hanno dato una tastiera numerica illuminata ad uno scimpanzè credo che retroilluminava i tasti creando una sequenza. la creatura doveva riprodurre la sequenza premendo i tasti. ovviamente la difficoltà era la velocità di accensione e spegnimento e il numero di tasti da memorizzare della sequenza. lo scimpanzè non ha sbagliato MAI!! hanno rifatto lo stesso esperimento con degli uomini presi a caso: le percentuali di riuscita credo fossero intorno al 60%. è un po' difficile riuscire a fare collegamenti logici e sillogismi se la memoria a breve termine è così labile in compenso la scimmia è in grado di vivere nel suo ambiente perfettamente senza distruggerlo, è molto più forte di noi sotto tutti i punti di vista e la sua intelligenza è molto più funzionale alla sua vita di quanto sia la nostra, per come abbiamo costruito i nostri aggregati sociali, che sono diventati delle gabbie |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 17:14
La storia è sempre la stessa ,perchè poi qualche decennio fa la questione sollevata riguardava l'autofocus e l'abbandono del manuale,che con l'introduzione del sistema automatico chiunque sarebbe stato in grado di padroneggiare facilmente,si diceva contera' l'inquadratura. C'è un cambiamento costante ,spesso non gradito nella fotografia ,che a volte si osserva,senza poter interferire nelle dinamiche del mercato. |
| inviato il 22 Gennaio 2013 ore 17:29
Per il Copy non ho avuto tempo di guardare il filmato ma vedo che è datato 2011 la situazione è in rapida evoluzione e per via delle leggi sulle "opere orfane" potrebbe diventare molto pericoloso mettere in rete immagini non firmate, la Nikon tramite Nikon pro ha recentemente lanciato un warning al riguardo... |
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